mercoledì 19 luglio 2023

Recensione: Weyward



 Weyward

 di Emilia Hart

 Editore: Fazi Editore
 Prezzo: € 20
 Pagine: 406
 Traduzione: Enrica Budetta
 
 Hanno fatto di tutto per metterci in gabbia, ma una donna Weyward sarà sempre libera e selvaggia. 2019. Con il favore del buio della sera, la trentenne Kate fugge da Londra alla volta del Weyward Cottage, una vecchia casa di campagna ereditata da una prozia che ricorda appena. Avvolta da un giardino incolto su cui torreggia un acero secolare, la dimora la proteggerà da un uomo pericoloso. Presto, però, Kate inizierà a capire che le sue mura custodiscono un segreto molto antico. 1942. Mentre la guerra infuria, la sedicenne Violet è ostaggio della grande e lugubre tenuta di famiglia. Vorrebbe soltanto arrampicarsi sugli alberi e poter studiare come suo fratello, ma da lei ci si aspetta tutt’altro. Un pensiero inquietante, poi, la tormenta: molti anni fa, poco dopo la sua nascita, la madre è scomparsa in circostanze mai chiarite. L’unica traccia di sé che ha lasciato è un medaglione con incisa la lettera W. 1619. La solitaria Altha, cresciuta da una madre che le ha trasmesso il suo amore per il mondo naturale, viene accusata di stregoneria; rinchiusa nelle segrete di un castello, presto sarà processata. Un contadino del villaggio è morto dopo essere stato attaccato dalla propria mandria, e la comunità locale, coesa, ha puntato il dito contro di lei: una donna insolita. E le donne insolite fanno paura. Ma le Weyward appartengono alla natura. E non possono essere addomesticate. Intrecciando con maestria tre storie che attraversano cinque secoli, Emilia Hart ha dato vita a un potente romanzo sulla resilienza femminile e sulla forza salvifica della solidarietà tra donne in un mondo dominato dagli uomini.




Tre generazioni di donne Weyward, tre ere diverse, le cose in comune sono poche e peculiari; un legame inscindibile con insetti e volatili in genere che sembrano accompagnarle e proteggerle e una incredibile sfortuna con gli esseri umani di sesso maschile nella loro vita, che siano essi compagni, cugini o genitori. 
 1619 Altha si trova nelle segrete sporca e maltrattata rinchusa nelle segrete in attesa di un processo. La accusano di essere una strega e di aver ucciso il marito di una sua amica calpestato dalle sue mucche. Proprio l'amica Grace si trova sullo scranno ad accusarla perché secondo lei avrebbe ucciso anche la madre con qualche pozione.
 1940, Violet è una bambina indisciplinata che ama gli animali ed è disperatamente alla ricerca di notizie della madre che è mancata. Il padre burbero e cattivo non solo non è affettuoso ma anzi la punisce e non le consente di sapere nulla della madre.
 2019 Kate, scappa da Londra durante la notte perché il compagno la picchia e abusa di lei. La prozia Violet le ha lasciato un cottage semi abbandonato in mezzo alla natura, lei non sa nemmeno perché l'abbia lasciato a lei. Non poteva più stare con Simon ora che le cose per lei erano cambiate. Seguiamo le tre storie parallelamente, saltando da un epoca all'altra. 
Tutte e tre le storie sono bellissime e dolorose a modo proprio, Violet che viene rifiutata in ogni modo dal padre, che viene attaccata nel più brutale dei modi e il suo dover anche addossarsi le colpe e crescere tutto in un colpo. Altha che passa dalla disperazione di accuse tremende, alla solitudine giornaliera, alla conoscenza di sé e l'accettazione di chi vuole essere, che la chiamino pure strega. Infine Kate, che è stata plagiata nel credere alle false promesse di un uomo e ora cerca di risalire riscoprendosi una persona nuova. 
I tre personaggi nonostante siano completamente diversi e sbalzino da un tempo ad un altro, sono scritti benissimo e leghiamo con tutte e tre.. L'atmosfera cupa di questi corvi che seguono le donne della storia, è affascinante e allo stesso tempo porta con sé un calore, un senso di rivincita e riscoperta del proprio valore. Un romanzo in cui la forza delle donne e la loro capacità di stringere i denti e ricostruirsi è incredibile, come d'altronde è nella vita di ogni giorno. 
Il legame che le lega, il sostegno anche a distanza sia tra tutte le donne Weyward e con la natura, regala a un romanzo con molti contenuti forti, una certa aura magica, fatta di sensazioni e realismo magico. Anche i twist sono ben scritti e nel momento giusto.
 Un romanzo involontariamente femminista, dato che non spinge l'agenda apposta, lo fa come naturale risultato agli atteggiamenti degli eventi e degli uomini. 
Un romanzo che mi è piaciuto molto, se vi è piaciuto "La custode dei peccati" di Megan Campisi questo vi piacerà tantissimo. 

Durata totale della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata: Succo di lampone
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni


"Strega. 
È una parola che sguscia dalla bocca come un serpente, gocciola dalla lingua 
densa e nera come catrame "


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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