giovedì 7 dicembre 2023

Recensione: Tarantelle condominiali



 Tarantelle condominiali

 di Sara Genevieve Mormile

 Editore: Rizzoli
 Prezzo: €18
 Pagine: 224
 

 Un interno napoletano, un professore che non poteva che chiamarsi De Crescenzo, una storia da raccontare al pubblico ristretto dei bizzarri commensali. È dentro questa cornice che conosciamo Penelope e Saverio: lei sognante principessa in cerca di una direzione, sentimentale e intima; lui ragazzone cinico e distaccato, desideroso di autonomia e di crescere davvero. Non hanno nulla in comune, se non il destino di aver ereditato lo stesso palazzo, il condominio del titolo, che potrebbe finalmente dare una svolta alla loro vita. Le tarantelle cominciano qui: tra gatti-Virgilio parlanti e saggi, attivisti troppo convinti e un po’ fanatici, un’attrice della Silvio D’Amico in attesa di un ruolo e di una maschera, un’influencer robotica e la sua bambina-azienda, Penelope e Saverio dovranno per prima cosa capire chi sono davvero, per se stessi e l’uno per l’altra. Sara Penelope Robin, in compagnia di alcuni dei personaggi che abbiamo imparato ad amare sui suoi canali social, costruisce in queste pagine folli e scorrette, dense e illuminanti, un racconto teatrale che fa riflettere e ridere, insegna e stupisce. Nella certezza che, come dice Sara: «Il nostro “condominio” merita rispetto e cura, non bisognerebbe mai lasciarlo in stato d’abbandono, pena ritrovarsi “abitanti abusivi” che programmano il nostro cervello a loro piacimento riempiendolo di bugie, costruzioni, dipendenze, idoli e false credenze». 




Una commedia degli eventi come quelle di una volta. 
Una piece teatrale divertente e umoristica della società allo stesso tempo.
 Il professor De Crescenzo ci racconta una storia, che all'inizio può sembrare solo un racconto divertente e anche un po' surreale ma dietro al quale si nasconde molto di più. 
Due ragazzi si scoprono ereditieri di una palazzina a i Quartieri Spagnoli. I due non solo non si conoscono, ma anzi sembrano essere atterrati da due pianeti diversi. Saverio il napoletanissimo disoccupato di Caivano e Penelope la principessa del Vomero. La palazzina è abitata da una serie di abusivi coloriti, l'influencer che fa finta di essere famosa mentre è la figlia di 7 anni che la gestisce e comanda. 
L'attrice caduta in malora che prega Anna Magnani perché i tempi tornino come prima quando non erano gli influencer ad avere successo. Al piano terra ci sono la coppia di ragazzi gay super teatrale, vegana e impegnata nel sociale. C'è addirittura un hikkimori e sua madre che vive per lasciargli il cibo fuori dalla camera che non lascia mai. Il tutto gestito da uno spacciatore/amministratore e da due gatti parlanti. Le lotte sono in ogni direzione. 
Penelope comprensiva contro Saverio duro e testardo. I due contro gli abusivi che devono decidere cosa ne sarà della corte, se la lasceranno andare o se continueranno a tenerla per sé con il continuo miscuglio di personalità che la contraddistingue. 
 Non voglio dirvi troppo ma le chiavi di lettura sono davvero tante e gli spunti di riflessione ancora di più. L'allegoria che l'autrice crea, è estremamente profonda anche a se a volte é presentata con un pochino di confusione (è anche vero che la confusione domina la vita quindi ci sta). 
Questo scontro nella corte delle varie personalità, che bilanciamo ogni giorno nella nostra mente, mi ha fatto pensare al passaggio dall'infanzia alla maturità, non solo per una questione di età, ma per tutti quei momenti della vita che ci insegnano qualcosa e ci fanno sentire di aver aperto una porta in più della conoscenza di sé. 
Mi è piaciuta molto la struttura del romanzo anche se ci ho messo un momento all'inizio a capirla, forse c'è troppa carne al fuoco, ma a me non è dispiaciuto soprattutto dato che la scrittrice non ci gira attorno ma parla di realtà nuda e cruda.
 Consiglio di leggere senza fretta e facendo attenzione alle mollichine di pane che l'autrice ci lascia in ogni pagina per illuminare sempre di più la comprensione.

Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: Zuppone di latte
Formato consigliato: Cartaceo
Consigliato a chi ha apprezzatoCleopatra e Frankenstein di Coco Mellors





" Forse è ’stu pianeta Terra che è nu fallimento"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 6 dicembre 2023

Recensione: Cloruro di sodio

                                       

Cloruro di sodio
di Jussi Adler-Olsen

Editore: Marsilio
Prezzo Cartaceo: € 22,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 464
Titolo originale: Natril Chlorid
Traduzione a cura di: Samantha K.Milton Knowles, Maria Valeria d'Avino


Nel giorno del suo sessantesimo compleanno, Maja Petersen si toglie la vita. Un gesto disperato che riporta l’attenzione su un incidente – mai veramente chiarito – di molti anni prima, quando il figlio era rimasto ucciso nell’esplosione di un’autofficina a soli tre anni.

E ora, gli intrepidi disadattati del più famoso dipartimento del corpo di polizia danese, ovvero Carl Mørck con Assad, Rose e Gordon, ricevono l’ordine di sospendere ogni altra attività per riaprire proprio quell’indagine.

In particolare, l’interesse si concentra sul mucchietto di sale – piccolo, solo pochi grammi – ritrovato sul luogo della disgrazia. Tanto più che, nel corso di oltre trent’anni, sulla scena di alcuni casi di morte attribuita a disgrazia o suicidio, la presenza del sale si è rivelata una sorta di firma. Possibile che tutto faccia capo a un unico colpevole?

A mano a mano che la Sezione Q riesce a trovare un collegamento tra eventi disparati, uno schema molto preciso e sconvolgente prende forma. Un disegno ossessivo, e implacabile. Perché tutte le vittime che tornano a incrociare la strada della Sezione Q non sono affatto casuali, e perché ogni particolare della loro fine è stato pianificato e predisposto con cura e rigore.

E mentre tutti i pezzi cominciano a scivolare al loro posto, anche la verità sulla famosa pistola sparachiodi che Carl ha sulla coscienza sin dal suo primo caso si fa sempre più vicina.



Finalmente un nuovo caso per la sezione Q della polizia di Copenhagen! Carl Mørck, Assad, Rose e Gordon vengono incaricati da Marcus Jacobson di indagare su un cold case che lo turba ancora oggi. Tutto inizia dal suicidio di Maja Petersen che aveva perso il suo bimbo in seguito a un'esplosione di un'officina. Maja si è trovata nel posto sbagliato, nel momento sbagliato e non si è mai più ripresa dalla disgrazia che l'ha colpita. Marcus non è mai riuscito a trovare i colpevoli dell'esplosione, né a spiegare come potesse essere successo. C'è da subito un particolare della scena che colpisce la Sezione Q: la presenza di un mucchietto di sale da cucina, inspiegabile. Inizia così un'indagine che porta a scoprire una serie di morti "accidentali" nelle quali era sempre presente del sale da cucina. Lunga e tortuosa è la strada che li porta a indagare sulle morti, a partire dalle vittime che in comune, oltre al sale, avevano anche il fatto di avere rovinato la vita di molte persone. Anche le date delle morti hanno un significato nascosto che li accomuna ma che non è facile individuare se non dopo accurate ricerche e peripezie. Ma perché il sale? Quale simbolismo si cela dietro questa firma? Il tutto in piena pandemia, con lockdown e distanziamenti dove anche incontrare e interrogare i testimoni è un'impresa difficile. E, come se non bastasse, viene riaperta (o forse non è mai stata chiusa) l'inchiesta che coinvolgeva Carl Mørck e i suoi colleghi Hardy - ora completamente paralizzato -  e un altro collega, Anker, che è rimasto ucciso durante un'irruzione. Il caso della sparachiodi. Ma a essere indagato è proprio Mørck, costretto a nascondersi per poter continuare a indagare e cercare di salvare l'ultima delle vittime designate dal killer del sale. 

Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: tisana allo zenzero con miele
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Jussi-Adler Olsen

  "Il sale è sempre stato fondamentale nella vita dell'uomo."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

martedì 5 dicembre 2023

Recensione: I fantasmi dell'inverno



 I fantasmi dell’inverno

 di Stuart Turton, Jess Kidd, Laura Shepherd-Robinson, Kiran Millwood Hargrave, Andrew Michael Hurley, Imogen Hermes Gowar, Natasha Pulley, Bridget Collins, Susan Stokes-Chapman, Laura Purcell

 Editore: Neri Pozza
 Prezzo: €20
 Pagine: 384
  Titolo originale: The winter spirits

 Inverno: la stagione delle notti più fredde, delle tenebre che avviluppano la Terra, della luce che muore. La stagione dei fantasmi: quando i crepuscoli si tingono di nero, infatti, è bello raccontare e raccontarsi gli incubi che abitano i recessi della nostra mente, immaginarli camminare di fianco a noi. Così, prima ancora che Charles Dickens componesse il suo Canto di Natale, la letteratura – in particolare quella anglosassone – ha trovato le sue parole più belle per dare vita al lato in ombra della realtà, ed è tradizione in quei luoghi raccogliersi insieme per leggere inquietanti storie gotiche. Nei dodici racconti di questa raccolta, spiriti e fantasmi si danno appuntamento in gran parata per riempire di presenze le lunghe ore invernali. Dal fango della Londra dickensiana alle scogliere della Cornovaglia, estremo limite del mondo, dalla Edimburgo del Settecento sotto un gelido manto bianco a una enorme villa adagiata su un isolotto in mezzo a un lago italiano, gli esseri soprannaturali che incontriamo in queste storie ci accompagnano in una trasvolata che tocca le più varie epoche e Paesi e ci rivelano con eleganza che il posto piú buio di tutti, in fondo, è il cuore degli uomini. Dalle penne di maestri del gotico – fra gli altri, Stuart Turton, Kiran Millwood Hargrave, Laura Shepherd-Robinson e Susan Stokes-Chapman – I fantasmi dell’inverno è una raccolta di dodici storie di ombre, possessioni demoniache e sogni ricorrenti; una incredibile collezione di fantasmi, spiriti, apparizioni e spettri da leggere con il fiato sospeso. 




Non fatevi ingannare dalla tenera copertina natalizia. 
In questa raccolta di racconti, di tenero ci sono solo le vittime e a volte nemmeno quelle! 
Uno squadrone di super scrittori e scrittrici che ci regalano dei racconti brevi il cui punto in comune principale è essere macabro. 
Non parlano tutti dello stesso argomento, ma l'atmosfera dickensiana, il soft horror (non sempre soft) profuma tutte le pagine. Ci sono bambine bloccate all'inferno, coscienze che ci avvelenano l'anima, tanto tanto laudano. 
 Ogni racconto ha uno stile diverso legato allo stile personale dell'utore/autrice, ma si svolgono tutti nel passato e hanno a che fare con qualche evento soprannaturale legato alla morte, ai fantasmi, al diverso dalla norma. 
Non tutti sono ugualmente interessanti,anzi un paio mi hanno lasciata con qualche dubbio, tutto dipende dallo stile preferito.
Ce ne sono un paio che ho trovato bellissimi, la storia del paese del sale e come questo sia legato ai miracoli, la storia della bambina e la medium che ingannano le persone ma fra tutti il mio preferito in assoluto è il racconto di Stuart Turton, la storia di un padre che ha perso la via dopo la morte della moglie. Purtroppo allontana anche il figlio e ogni volta che gli rivolge la parola, lo attacca e giudica. 
Anche quando il figlio gli fa capire che rischia di perderlo perché il Signore della Casa lo porterà via, lui non ne ascolta il grido d'aiuto. 
Il rimpianto nasce però quando davvero inizia a perdere il figlio. Il dolore rischia di farlo impazzire, anche se a volte l'egoismo riappare. La corsa per raggiungere il figlio gli insegnerá tante cose ma allo stesso tempo gliene toglierá tante altre.

Se vi piacciono i libri a lieto fine e i protagonisti che si redimono..questa raccolta non è per voi.

 Assolutamente consigliato come regalo natalizio da chi apprezza uno stile gotico ma con un caldo aroma di vin brulé! 

Durata totale della lettura: Un paio di racconti alla volta
Bevanda consigliata: Vin brulè
Formato consigliato: Cartaceo
Consigliato a chi ha apprezzatoWeyward di Emilia Hart



"É in cerca di sangue nuovo, lo cerca da anni.. 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 30 novembre 2023

Recensione: La signora delle spie

                                      

La signora delle spie
di Tess Gerritsen

Editore: Longanesi
Prezzo Cartaceo: € 19,90
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 380
Titolo originale: The spy coast


Purity, nel Maine, è proprio il posto ideale per andare in pensione. 

Da quando Maggie Bird si è trasferita in quella serena cittadina, le uniche ombre in grado di offuscare la sua vita sono le articolazioni ormai irrigidite dall'età, le volpi ingorde delle sue galline e il caffè bruciato dei vicini di casa. Ma i problemi, se devono, riescono a trovarti anche nel luogo più calmo e sperduto del mondo. E, per Maggie, arrivano tutti insieme. Come un avvertimento.

Perché quello sul vialetto di casa sua non è soltanto un cadavere. È un messaggio chiaro, l'ultimo che Maggie avrebbe mai voluto ricevere: il file dell'Operazione Cyrano è stato riaperto.

Il che significa che l'innocua pensionata Maggie Bird deve tornare a essere quello che forse in fondo è sempre stata: Maggie Bird, la spia.

Sedici anni prima, dopo l'Operazione Cyrano, Maggie aveva lasciato la CIA e raggiunto i suoi colleghi in pensione a Purity. Ma adesso è il momento di radunarli e indagare su chi si cela dietro la riapertura del file. E sul perché qualcuno la vuole morta.

Maggie si ritrova a scavare in un passato che sperava archiviato per sempre: inizia così un viaggio che la porta da Bangkok a Istanbul, da Malta a Como. Ogni nuova scoperta che la avvicina alla verità riapre ferite mai davvero cicatrizzate. È ora di smetterla di lasciarsi vittime alle spalle in vista di un bene superiore. Le è già costato troppo, sedici anni fa. Bisogna fare i conti con i fantasmi. E i fantasmi, a volte, sono più reali di quanto si possa credere.



Mi sono goduta questo giallo della Gerritsen! Un intreccio con tanti attori, ognuno con caratteristiche anche psicologiche ben delineate, una trama avvincente che ti porta a leggere il libro tutto d'un fiato.
La prefazione presenta già in modo abbastanza accurato lo svolgimento della narrazione, cercherò quindi di concentrarmi su altri aspetti che possano presentare questa spy story da un altro punto di vista. 
Le sensazioni che suscita la lettura. Innanzitutto un senso di continua ricerca della verità. Ma esiste una sola verità? Partiamo da Maggie Bird, la protagonista. Vive in questa tranquilla campagna nel Maine dove alleva galline e con un unico vicino di casa, un tranquillo signore che vive con la nipote adolescente che, a sua volta, alleva galline e una mucca. Maggie si intrattiene spesso con loro anche se non ne apprezza il caffè che ha sempre un sentore di bruciato e insieme raccolgono le uova che portano al mercato. Fin qui tutto bene. Poi ci sono gli amici di Maggie, insieme formano un club di lettura e si ritrovano ogni settimana, ufficialmente per leggere e parlare di un libro che hanno scelto insieme. Ma seguendo il primo dei loro incontri, si capisce che hanno un passato in comune, nella CIA. Sono molto uniti, si conoscono da quarant'anni e si prendono cura l'uno dell'altro anche se i loro trascorsi li portano a non fidarsi mai pienamente di nessuno. Neanche di loro stessi. Ma il libro inizia con un altro personaggio dalle caratteristiche oscure. Diana, che vive in Tailandia e che si trova costretta a fuggire e a nascondersi da un pericolo inaspettato. E poi c'è il marito di Maggie Bird, medico che ha incontrato per caso una ventina di anni prima. Una storia che era iniziata con una passione improvvisa e che si è trasformata in amore vero. Anche lui, suo malgrado, viene risucchiato in un'operazione della CIA che coinvolgeva oltre a Maggie, anche Diana e i pensionati del Maine. Un'operazione che ha portato a conseguenze terribili e che era rimasta apparentemente dormiente per sedici anni. Fino a oggi. Molto ben narrato, tra ieri e oggi, con tuffi nel passato, scritto in prima persona da Maggie, altamente consigliato se avete bisogno di una scarica di adrenalina.

Durata totale della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: hot tea
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Sito dell'autrice: La signora delle spie
Consigliato a chi ha apprezzato: spy stories alla Fleming

  "Una tranquilla cittadina nel Maine, una via con pensionati che tanto tranquilli non sono."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

martedì 28 novembre 2023

Review Party: Un giorno di notte cadente

Un ritorno molto desiderato quello di Samantha Shannon che torna in Italia con il suo "Un giorno di notte cadente" edizione Oscar Vault Mondadori in uscita proprio oggi.

Fan del Priorato questo Review Party fa sicuramente per voi che amerete questo prequel!


 Un giorno di notte cadente

 di Samantha Shannon

 Editore: Oscar Vault Mondadori
Prezzo: € 28,00
Pagine: 948
Titolo originale: A Day of Fallen Night
Traduzione di: Benedetta Gallo

 TUNUVA MELIM È UNA SORELLA del Priorato: da cinquant’anni si allena a uccidere le creature draconiche, ma è dall’epoca del Senza Nome che non se ne vedono, e ormai la gente inizia a mettere in discussione l’importanza del suo ordine.

 Intanto nel Settentrione la regina di Inys, Sabran l’Ambiziosa, ha sposato il nuovo sovrano di Hróth, allo scopo di rafforzare l’alleanza dei regni devoti alle Sei Virtù. Hanno una figlia, Glorian, che vive nascosta nella loro ombra, e non desidera uscirne.

A Oriente i draghi dormono da secoli; Dumai ha trascorso tutta la vita in un tempio tra le montagne di Seiiki, officiando i riti in onore del potente Kwiriki. Ma ora un uomo riemerge dal passato di sua madre Unora, e dà una svolta al destino della ragazza.

Una nuova era di terrore e violenza si avvicina: e quando il Monte dei Lamenti esploderà, spetterà a queste donne trovare la forza di proteggere l’intero genere umano dalla più terribile delle minacce.




Si ritorna nel mondo del Priorato, ormai ne è passato di tempo eppure non si fa fatica a rientrare in quel mondo complesso e ricco che nasce dalla penna della Shannon e che mi aveva tanto colpito in precendenza.
Come ci ha abituato l'autrice la trama si espande da Occidente a Oriente in una mappa larga nella quale ogni regione ha una propria identità culturale, religione e tradizione. Una moltitudine di personaggi si sussegue ma solo tre che poi diventano quattro focalizzano l'attenzione e anche se ognuno ha la sua storia da raccontare e perseguire, tutte si incastrano in un destino universale.
Dumai a Oriente è una donna che ha dedicato la sua vita al tempio ma che presto scopre l'impatto di quello che c'è al di fuori, Tunuva, una guerriera del priorato e forse il personaggio che ho trovato più dolce e leale, pronta a fare di tutto per difendere la sua famiglia. Poi c'è Glorian, figlia della regina di Inys, Sabran l’Ambiziosa, che non ama e accetta il suo destino reale e che in qualche modo è forzata dal suo lignaggio ad un ruolo che non riesce a sentire suo e che anzi evita il più possibile e poi infine troviamo Wulf, che viene introdotto quasi a metà libro e che rappresenta il Nord, un guerriero al servizio del re Bardholt e l'unico protagonista maschile che viene svelato lentamente. Tutti personaggi ben caratterizzati che incrociano le loro strade con tanti altri in questa avventura meastosa tutta da scoprire e che rimangono i punti di vista principali che vengono seguiti.
Rispetto al precedente, anche se come ordine sarebbe da leggere questo per primo, visto che i fatti narrati avvengono cinquecento anni prima di quelli narrati nel "Il priorato dell'albero delle arance", ho trovato il libro molto più politico e a tratti complicato e di certo aver familiarizzato già con l'ambiente descritto è stato un vantaggio. Tanto spazio è dedicato al worldbuilding, punto forte della Shannon, che essendo molto articolato ha bisogno di una buona introduzione che si rispecchia in un inizio molto descrittivo e lungo, l'azione infatti ritengo si concentri verso la seconda parte del libro, quando il destino dei protagonisti principali si intreccia in maniera più profonda.
Non mancano i sentimenti e le emozioni, l'autrice da voce a donne forti e per alcuni aspetti moderne e risalta l'amore tra madre e figlia e gli elementi fantasy per eccellenza come la magia e i draghi che sono un piacere da scoprire in quella che è la battaglia personale dei protagonisti e quella atavica tra bene e male. Le pagine nonostante siano pregne si lasciano leggere senza fatica grazie alla perfetta narrazione dell'autrice che trascina in un mondo dove è stato molto piacevole ritornare.
Insomma Samantha Shannon ci regala ancora una volta un fantasy epico potente davvero ben riuscito, si è nuovamente dimostrata un'abile scrittrice che sa conquistare il lettore e garantirsi un seguito, di cui faccio parte anche io e che adesso aspetta con ansia un nuovo capitolo di questa che ormai è diventata una serie della quale non si riesce a fare a meno.

Durata totale della lettura: Dieci giorni
Bevanda consigliata: Tè cannella e cardamomo
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni
Sito dell'autrice: Samantha Shannon


Buona lettura.

    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 23 novembre 2023

Recesione: Il delitto di Sophie Crows

                                     

Il delitto di Sophie Crows
di Sarah Yarwood-Lovett

Editore: Newton Compton Editori
Prezzo Cartaceo: € 9,90
Prezzo ebook: € 5,99
Pagine: 320
Titolo originale: A murder of Crows
Traduzione:
 Elena Vaccaro


La prima indagine di Nell Ward


Nell Ward sta perlustrando i sotterranei di Manor House, nella tranquilla cittadina di Cookingdean, per studiare l’ecosistema dei pipistrelli della zona. Dei rumori in lontananza la distraggono dal lavoro ma, convinta siano soltanto degli animali, prosegue l’ispezione. Non sa che quel trambusto è collegato a un omicidio. Poco distante da Nell, infatti, è stata uccisa Sophie Crows, la proprietaria della villa. Quando le forze dell’ordine cominciano a indagare sul caso, Nell diventa subito la prima sospettata: si trovava nei pressi del luogo del delitto, aveva un appuntamento con la vittima e ha molti, troppi segreti da nascondere. Anche il marito di Sophie, David Stephenson, è nell’elenco dei sospettati, ma al contrario di Nell ha un alibi di ferro. Nel tentativo di scagionarsi dalle accuse, Nell si improvvisa detective insieme al collega Adam, facendo appello alle sue conoscenze scientifiche. Ben presto i due si accorgeranno che le loro ricerche intralciano i piani dell’assassino e che la loro indagine parallela potrebbe causare più guai del previsto.



Romanzo di debutto per Sarah Yarwood-Lovett, un plot ben articolato dove si delineano i personaggi che ritroveremo probabilmente anche nei suoi prossimi libri. La protagonista è Nell Ward, ecologista, sulla quale già dalle prime pagine si intuisce un passato che vuole nascondere. Impegnata in un sopralluogo presso una tenuta nella campagna inglese per valutare la presenza di rare specie di pipistrelli e il loro ecosistema, si trova improvvisamente coinvolta in un omicidio. Sì, perché a poca distanza dal luogo dove stava ultimando le sue esplorazioni, una donna, Sophie Crows, proprietaria della tenuta, viene assassinata.
Nell diventa la principale sospettata, essendosi trovata nel luogo sbagliato al momento sbagliato. 
Intorno a Nell ruotano gli altri protagonisti del libro: il marito di Sophie Crows, David, il collega di Nell, Adam, gli investigatori, la nonna di Sophie.
Nonostante Nell dichiari la propria innocenza tutto sembra portare a lei e gli investigatori intuiscono anche un possibile movente. Nella narrazione si intrecciano relazioni anche con un risvolto rosa, infatti Nell, single e dal passato misterioso, è attratta dall'affascinante detective che segue il caso e il sentimento sembra ricambiato. Ma anche Adam è un buon candidato. Combattuta da sentimenti contrastanti Nell si impegna in un'indagine personale per dimostrare la propria innocenza e soprattutto trovare il colpevole.
 
Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: limonata
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: i gialli di Agatha Christie

  "Chi direbbe che proprio l'ecosistema dei pipistrelli possa essere la chiave per smascherare un assassino."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

mercoledì 22 novembre 2023

Recensione: Frankie



 Frankie

 di Jochen Gutsch + Maxim Leo

 Editore: Sonzogno
 Prezzo: €16
 Pagine: 192
 Traduzione: Valeria Raimondi

 Che fatica essere un gatto, quando hai a che fare con gli esseri umani! Instabili, irrazionali, irrisolti, sono una specie da osservare con attenzione e diffidenza. Richard Gold non fa eccezione: ha tutto ciò che si possa desiderare, eppure passa il tempo sul divano in accappatoio, a bere mentre guarda tornei di freccette – oppure ogni tanto si mette in piedi su una sedia, a giocare con una corda appesa al soffitto. Ma è proprio così che conosce Frankie – un gatto randagio che parla e, soprattutto, pensa – e la veterinaria Anna Komarowa, ed è così chela sua vita inizia a cambiare. Nonostante il carattere tutt’altro che affabile, per qualche motivo Frankie lo sceglie: Gold sarà il suo umano. Potrebbe essere perché ha un televisore enorme, un letto morbidissimo e un sacco di cibo per gatti. O forse perché entrambi hanno bisogno di un amico e sono accomunati da qualcosa di profondo e straordinario, anche se ancora non lo sanno. Tra dialoghi filosofici, gite a Hollywood, scoiattoli muscolosi, bassotti con tre zampe, procioni arrabbiati e poesie d’amore, Jochen Gutsch e Maxim Leo intrecciano i fili di un legame commovente e inaspettato, raccontandoci con tenera ironia la storia dell’incontro tra due modi opposti di vedere il mondo – che forse poi tanto opposti non sono. 




Siete pront* a conoscere un gatto con un caratterino tosto tosto, un modo di fare sfuggente e un linguaggio ben poco elegante? 
Ecco la breve descrizione di Frankie il nostro protagonista, un gatto di strada, il capo dell'immondizia, come si definisce lui stesso, che siccome non è uno scrittore ci racconta le storie partendo non proprio dall'inizio. Come sia arrivato ad avere solo mezzo orecchio, per esempio, lo scopriamo solo a metà romanzo, ma che parla con gli umani lo veniamo a sapere subito. 
 Non è una cosa che rivela a tutti ma qualcosa lo spinge a parlare con Richard Gold quando gli entra in casa. Richard è un uomo, solo, sporco, in un accappatoio rovinato che non sa niente di gatti, passa le sue giornate a bere e a guardare la TV parlando della moglie Linda. 
I due hanno subito un rapporto di amore e odio. Frankie capisce che Gold può procurargli il cibo e si mostra super tenero. Gold vorrebbe liberarsi del gatto ma qualcosa lo tiene legato a lui.
Per fortuna Frankie non è solo nei suoi piani di riparazione dell'umano, ci si ritrova impigliata anche la veterinaria Anna Komarova, il suo accento divertente e la sua  
Sappiamo tutti che non siamo noi a scegliere i gatti ma loro a scegliere noi, anche in questo caso è così. Frankie è proprio quello che a Gold serviva nella sua vita. 
La delicatezza con cui i due fanno dei passetti invisibili l'uno verso l'altro, è adorabile. 

Il gatto che involontariamente ci insegna che la vita è semplice, sono gli umani con i loro dubbi e oggetti non necessari a renderla complessa. Gli autori che affrontano depressione e suicidio con una 
  • sensibilità toccante. Tutti piccoli pezzettini di un romanzo che sono sicura vi rimarrà nel cuore.
  • Un romanzo che davvero si legge in due giorni e allo stesso tempo è simpatico e profondo ma senza provarci troppo. 

Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata: Latte e cannella
Formato consigliato: Cartaceo
Consigliato a chi ha apprezzatoAlla fine di una caramella al limone di Rachel Linden



"Come nelle salsicce. 
Senza un inizio e una fine, una salsiccia non sarebbe una salsiccia. 
E la vita non sarebbe vita. Lo capite? 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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