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venerdì 1 agosto 2025

Recensione: La Fuliara

   

La Fuliara 
di Anna Chisari

Editore: Garzanti
Prezzo Cartaceo: €17,60
Prezzo e-book: €9,99
Pagine: 224

Belpasso, Sicilia, metà Ottocento. Gnu Ranna: questo è il nome che le hanno affibbiato, insieme a quello di strega, fattucchiera, speziale. Ma, prima di scagliare una maledizione su un’intera stirpe – la famiglia Baruneddu, condannata a una vita di sfortunati amori –, Gnu Ranna aveva un altro nome. Si chiamava Veneranda Balsamo, ed era solo una ragazzina affidata dal padre alle cure di una mavara che le ha insegnato come trovare le erbe giuste per curare le malattie, riconoscere i boccioli dei fiori alla luce chiara dell’alba e vivere dei frutti della terra. Giorno dopo giorno, anche Veneranda è diventata una mavara di talento, a cui tutti gli abitanti di Belpasso si sono rivolti con fiducia. In particolare le donne che si recavano nel retro del negozio del padre a chiederle aiuto per i loro bambini o per un dolore troppo tenace. Lì erano al sicuro. Ma nessuna donna, a Belpasso, lo è mai del tutto. Nessun uomo sa rispettare un «no» mormorato con paura. Per questo, quando la figlia scappa con un Baruneddu, Veneranda decide di diventare una strega. Tutto pur di proteggerla e tenerla vicino. Perché lei, dalla madre, dalla nonna e da quelle prima di loro, ha ereditato una macchia. Una macchia che ha segnato il suo destino. Una macchia impressa dai masculi. Una macchia che, come inchiostro, si allarga di generazione in generazione



Sicilia, metà Ottocento. Belpasso, paesino del catanese, ricco di famiglie numerose da portare avanti. Non tutte, però, riescono ad avere un erede e per questo motivo molte donne vengono continuamente punite e maltrattate dai mariti per non essere state in grado di mettere al mondo un figghiu masculo. È l’unica cosa conta in un mondo in cui la violenza, verbale e fisica, è all’ordine del giorno e si impossessa anche delle persone più insospettabili. Ne è un esempio lampante Cateno Spampinato, allevato, fino ai 16 anni, da Padre e Antonio e dalla Ginetta al rispetto e all’educazione, e diventato un’altra persona una volta immersosi nel mondo reale. 

Le donne, nonostante i ruoli fondamentali che ricoprono nelle famiglie, rappresentano la debolezza e in alcuni casi quasi l’inutilità. Ma Gnu Ranna, prima Veneranda Balsamo, questa vita non non l’accetta, né per lei nè per le donne che la circondano. E così dopo aver vissuto per 10 anni con Donna Lucia, la cosiddetta Fuliara, dopo la morte di sua madre nel tentavi di dare alla luce l’ennesimo figlio maschio, ne diventa la degna erede apprendendone tutte le tecniche, imparando ad usare le erbe e le spezie per curare ed aiutare tutte le persone di Belpasso che si rivolgevano a lei nei momenti di bisogno, ma non imparò solo questo. In una notte di luna piena infatti, irradiata di rabbia, maledì un’intera famiglia, i Baroneddu, per aver deviato la sua stessa stirpe e per proteggere la sua amata figlia Nunzia da un mondo violento in cui le donne non sono al sicuro in nessun luogo, con nessun uomo. 

Uno spaccato di fine ottocento incredibilmente realistico, descritto con una scrittura accattivante che porta il lettore ad immergersi totalmente nella storia, grazie anche agli intercalari linguistici, che danno ancora più carattere al racconto. 

Consigliato, per la scrittura, per il racconto in sé, ma soprattutto per il tema importante e purtroppo sempre attuale che tratta: la condizione delle donna, la differenza di genere, la violenza domestica. 

Durata  della lettura:  Quattro giorni
Bevanda consigliata: Caffè nero
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni

      "La macchia è il danno. Il danno è la macchia. Non c’è danno che non macchi. Non c’è macchia che non faccia danno. Il danno e la macchia sono madre e figlia, sono padre e figlio, sono suocera e nuora, sono suocero e genero, cugini, antenati ed eredi. Il danno si nutre dello stesso inguaribile dolore, si bagna nel magma della solitudine, gioca con il cuore bollente della violenza.”
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 13 giugno 2025

Recensione: La principessa d'argento

   

La principessa d'argento
La saga dei Guggenheim
di Rebecca Godrey con Leslie Jamison

Editore: Garzanti
Prezzo Cartaceo: € 18,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 320
Titolo originale: Peggy
Traduzione a cura di: Roberta Scarabelli


1908. Una fotografia. Tre sorelle vestite di bianco sorridono innocenti all’obiettivo. Sono il simbolo di un sogno infranto. Il sogno di un erede maschio. Perché le bambine sono le figlie di Benjamin Guggenheim, uno degli uomini più ricchi del mondo. Tra loro c’è Peggy, che nella foto si distingue per lo sguardo deciso. Peggy cresce con una convinzione: ogni donna ha il dovere di fare qualcosa di straordinario nella propria vita. Quando il padre muore nel naufragio del Titanic, le sorelle si ritrovano in mano una fortuna enorme, ma anche una pesante eredità. Peggy sente il vincolo delle aspettative della famiglia, di una strada già tracciata per lei, ma che non le appartiene. Ha voglia di azzardare. Ha bisogno di una vita che sia veramente sua. Lascia Manhattan e parte per Parigi. In Francia la accoglie un mondo nuovo, fatto di arte e bellezza. La sua vita si intreccia con quella di artisti destinati a rivoluzionare la storia: Jackson Pollock, che Peggy sarà la prima a capire e sostenere; Man Ray, di cui diventa la musa ispiratrice. Parigi la trasforma, la fa sentire libera. La sua passione per l’arte diventa un fuoco che la spinge sempre più lontano. Ma ci sono famiglie da cui è difficile scappare. Anche mentre viaggia per il mondo, cercando la bellezza e l’indipendenza, il peso del suo cognome la segue ovunque. Un peso che si fa insostenibile quando un evento sconvolgente travolge la sorella Hazel, protagonista di uno scandalo indicibile e doloroso. Eppure, a volte, è proprio dalla sofferenza che nascono le più grandi rivoluzioni.
La principessa d’argento è in via di pubblicazione in tutto il mondo ed è già stato acclamato dalla critica internazionale. Rebecca Godfrey ha trovato una voce capace di restituire non solo la complessità di un personaggio immenso come Peggy Guggenheim, ma anche l’intensità del Novecento. La sua scrittura, lirica e coinvolgente, rende questa saga familiare epica, indimenticabile e unica nel suo genere. 



Amo leggere biografie.
Per me, ogni biografia è un viaggio dentro una vita che credevo di conoscere, e che invece – quasi sempre – mi sorprende, mi spiazza, mi insegna qualcosa. Spesso parto con un’idea chiara della protagonista, magari costruita su racconti, aneddoti o immagini iconiche. Ma poi, leggendo davvero la sua storia, quella idea si modifica e lascia spazio a una comprensione più profonda, più umana. È esattamente quello che mi è successo leggendo Peggy Guggenheim di Rebecca Godfrey.
Questo libro non è una semplice biografia. È un’opera viva, densa, appassionata. È un lascito. Rebecca Godfrey ha dedicato dieci anni alla scrittura di questa biografia romanzata, una ricerca intensa e totalizzante che purtroppo non ha potuto concludere: è stata la sua amica e scrittrice Leslie Jamison a completarla, dopo la sua scomparsa. Il risultato è potente: un ritratto intimo, complesso, profondamente umano di una donna fuori dal comune.
Peggy Guggenheim non è solo “la collezionista d’arte” o “la mecenate eccentrica di Venezia”, come spesso viene etichettata. Figlia di Benjamin Guggenheim, morto nel naufragio del Titanic, Peggy perde il padre a quattordici anni. Non sarà l’unico dolore della sua vita: alla morte della sorella durante il parto si aggiungono un matrimonio infelice, relazioni turbolente, la difficoltà di essere madre e donna in un mondo che non perdonava l’anticonformismo femminile.
Ma Peggy non si è mai piegata.
Ha scelto di vivere altrove, altrove rispetto alle aspettative, altrove rispetto ai confini imposti. Ha viaggiato tra New York, Parigi, Londra, Venezia. Ha raccolto attorno a sé i nomi più straordinari dell’arte e della letteratura del Novecento: Marcel Duchamp, Samuel Beckett, Max Ernst (che fu anche suo marito), ma anche Jackson Pollock, che scoprì e sostenne quando era ancora sconosciuto.
Quello che colpisce, in questo libro, è il modo in cui l’autrice riesce a restituirci ogni sfaccettatura: la Peggy coraggiosa e visionaria, ma anche la Peggy fragile, piena di dubbi, in costante ricerca d’identità e appartenenza. Non solo una vita dedicata all’arte, ma una vita salvata dall’arte. Una vita in cui la cultura diventa ancora prima che un lavoro, una missione: quella di rendere l’arte accessibile, rivoluzionaria, parte della vita quotidiana.
Peggy Guggenheim di Rebecca Godfrey (completato da Leslie Jamison) è uno di quei libri che ti rimangono addosso. Non si sfogliano soltanto: si assorbono, si ascoltano. È una storia di audacia e vulnerabilità, di perdita e creazione, di libertà e bellezza.
Se volete approfondire, dopo che avrete letto il libro, andate su Peggy Guggenheim Collection


Durata totale della lettura: 7 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: caffè au lait
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Open di Andre Agassi


  "Leggere biografie non è mai solo leggere vite altrui.
È imparare a guardare la propria da nuove angolazioni."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

lunedì 2 giugno 2025

La pasticceria di mezzanotte. La Vacanza

 


La pasticceria di mezzanotte. La vacanza
di Noriko Onuma

Titolo OriginaleMayonaka No Panyasan: Gozen Iji No Koidorobo
Prezzo Cartaceo: €16,00
Prezzo e-book: €9,99
Pagine: 256
Traduzione a cura di: Daniela Travaglini

IL MENU DELLA NOTTE

1. Croissant – Burrosi, fragranti, perfetti. Ogni strato serve a perdonare sé stessi per gli errori del passato.

2. Stollen – Il dolce speziato che racconta la memoria e rafforza i legami tra le persone.

3. Galette des Rois – Un dolce con una sorpresa all’interno. Insegna a scoprire qualcosa di bello dentro di sé.

4. Pane al cumino – Un impasto insolito. Il suo profumo evoca amori profondi, incontrollabili, che vivono ancora nei ricordi grazie alla forza delle spezie.

5. Tartufi al lampone – Amari e dolci insieme, come le relazioni più tenere e complesse.

La Boulangerie Kurebayashi vi aspetta.

Il pane è caldo, la notte è lunga e le storie non sono ancora finite.

L’aroma di golosi pasticcini e pane appena sfornato riempie l’aria. Una dolce fragranza si insinua tra i vicoli bui, richiamando a sé cuori insonni e animi inquieti. Impossibile non fermarsi a curiosare all’interno della pasticceria di mezzanotte. Dietro il bancone, dalle 23 alle 5 del mattino, c’è Kurebayashi, proprietario e apprendista. A insegnargli i segreti del pane è Hiroki, un fornaio dai modi un po’ burberi ma dall’animo generoso. Nel locale lavora anche la giovane Nozomi, che in quel luogo ha trovato una casa pronta ad accoglierla. Stanotte, però, si sente un odore diverso: nell’aria c’è puzza di guai. L’ex fidanzata di Hiroki si presenta all’improvviso con uno sguardo misterioso, una vecchia promessa e un bel carico di problemi. Poco importa, perché nella pasticceria di mezzanotte c’è l’impasto adatto a sciogliere ogni cuore. Anche quello più ostinato. Ogni notte, infatti, la pasticceria diventa un palcoscenico di emozioni, sogni e desideri; un luogo in cui la tristezza si mescola alla speranza e la paura fa lievitare la voglia di sorridere. E ogni carezza trova la temperatura perfetta. Anche quando il passato bussa alla porta con forza, minacciando di riportare a galla i segreti più inconfessabili, la pasticceria di mezzanotte offre un rifugio caldo a ogni cuore ferito. Perché il profumo del pane non mente mai.


Bentornati alla Boulangerie Kurebayashi, meglio nota come “la pasticceria di mezzanotte”, proprio perché la sua peculiarità è l’orario di apertura che va dalle ore 23.00 alle ore 5.00.
In questo secondo libro di Noriko Onuma torna il team che nel racconto precedente, “La pasticceria di mezzanotte. La straniera", si è formato passo dopo passo e che abbiamo imparato a conoscere a piccoli bocconi.
Le storie sul passato dei nostri protagonisti son tutt’altro che finite, in questo nuovo episodio infatti si presenterà alla porta della pasticceria un nuovo personaggio di nome Yoshino Yui, che porterà non poco scompiglio.
Yoshino afferma di essere la ex di Hiroki, mastro boulanger della pasticceria, e viene accolta immediatamente dal sorriso confortante di Kurebayashi, proprietario del locale, che non può fare a meno di aiutare chiunque si trovi in qualche modo perso e che le offre subito un posto dove stare.
Yoshino si dà subito da fare come cameriera e sembra proprio piacere a tutti, il suo atteggiamento ammiccante attira moltissimi clienti e anche Kurebayashi sembra avere un debole per lei.
L’arrivo di Yoshino tuttavia crea anche dei dissapori, soprattutto da parte di Noriko, che una sera la trova addormentata con la testa poggiata su una borsa piena di mazzette di banconote.
“Come può una persona con tutti quei soldi a disposizione non avere un posto dove andare?”
Noriko coinvolge immediatamente Hiroki che comincia ad indagare tramite vecchie conoscenze e pian piano si scopre che Yoshino non è chi afferma di essere, ma arrivare a scovare la verità non è per niente facile. Proprio mentre Noriko e Hiroki cercano di far luce sul passato di Yoshino scoprono che con molta probabilità il loro amico Madarame è la prossima vittima dei suoi loschi sotterfugi ed è proprio in quel momento che cominciano a presentarsi in pasticceria una serie di personaggi poco rassicuranti che cercano proprio Yoshino, ma la ragazza non si trova più.
A metà strada tra il volerla punire e il volerla aiutare il team della pasticceria parte alla ricerca di Yoshino, ma una volta trovata si scopre una ulteriore nuova verità che sconvolgerà tutti i personaggi, tranne uno.
Così, tra l’impasto di una baguette e il profumo di un burroso croissant, il team della pasticceria si trova nuovamente a risolvere un intrigante mistero.
Anche in questo libro ad accompagnare i personaggi nelle loro avventure e disavventure c’è ogni genere di lievitato, fragrante e profumatissimo, preparato con maestria dalle mani di Hiroki con l’obiettivo di venire condiviso.

La scrittura leggera e scorrevole di Noriko Onuma rende questo libro perfetto per prendersi i propri momenti mentre la vita intorno a sé scorre troppo in fretta.
Sarà inevitabile affezionarsi ai protagonisti e resistere alla curiosità di sapere cosa li abbia portati a far parte del team della pasticceria di mezzanotte.


Durata  della lettura:  Cinque giorni
Bevanda consigliata: Tè verde matcha
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni

 
"«Ehi, aspetta un momento, Kure-san. Non fare di testa tua come sempre. E dove la mettiamo a dormire? Io vivo in un monolocale!» gli urlò contro, ma il proprietario del negozio replicò con il suo solito sorriso allegro:«In tal caso, può rimanere qui. Abbiamo una stanza libera al secondo piano». 
«Kure-san, sei sempre il solito. Non possiamo sempre prendere e raccogliere tutti gli esseri viventi che capitano!» tentò di dissuaderlo Hiroki, ma Kurebayashi non perse il suo sorriso."
 

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 23 maggio 2025

Recensione: La pasticceria di mezzanotte. La straniera

 



La pasticceria di mezzanotte. La straniera
di Noriko Onuma

Titolo OriginaleMayonaka No Panyasan: Gozen oji No Recipe
Prezzo Cartaceo: €16,00
Prezzo e-book: €9,99
Pagine: 208
Traduzione a cura di: Daniela Travaglini

5 COSE DA SAPERE PRIMA DI ENTRARE

1. La pasticceria è aperta dalle 23 alle 5 del mattino.

2. Se stai cercando rifugio, è il posto per te.

3. Non ordinare da solo: ti verrà offerto ciò di cui hai veramente bisogno.

4. Lasciati guidare dal profumo del pane appena sfornato.

5. Non permettere che la notte finisca prima di aver aperto il tuo cuore.


Benvenuti nella pasticceria di mezzanotte, un luogo speciale dove pasticcini e pane di ogni tipo sono esposti come fossero gioielli. Qui, tra baguette croccanti e panini al cioccolato, chi ne ha bisogno può trovare conforto. Come suggerisce il nome, la pasticceria è aperta solo di notte. Nozomi è di fronte alla vetrina. L’odore dolce del pane appena sfornato si mescola all’aria fredda e sembra chiamarla. Ma lei, la dolcezza, nella vita, non l’ha mai assaporata. Perché da quando era bambina è sempre stata lasciata sola. Eppure, lì qualcuno la accoglie come se la stesse aspettando da sempre. Sono il signor Kurebayashi, un uomo che sembra saper leggere l’anima delle persone attraverso il pane che sforna, e Hiroki, il giovane panettiere dallo sguardo serio e dalle mani gentili. Nozomi vorrebbe scappare. Ma intuisce che la pasticceria le sta offrendo la promessa di qualcosa di diverso. Infatti, ogni notte, quel luogo prende vita: diventa il rifugio di persone che, senza saperlo, lo stavano cercando. C’è un bambino abbandonato che trova conforto tra i cesti pieni di pane. C’è una donna che lotta per essere accettata. C’è un uomo che, ogni giorno, spera in un nuovo inizio. E così, Nozomi capisce che la famiglia non è sempre quella in cui nasci, ma quella che scegli. Proprio come un impasto che, con i giusti ingredienti e il calore, può diventare qualcosa di meraviglioso.



Il profumo del loro pane e dei loro dolci è irresistibile, Hirochi e Kurebayashi gestiscono una pasticceria speciale, la sua caratteristica peculiare è che il suo orario di apertura va da mezzanotte alle cinque del mattino, diventando così un rifugio per tutti coloro che non hanno un posto dove andare.
Hirochi è il mastro Boulanger e tutto ciò che esce dalle sue mani è incredibilmente delizioso, Kurebayashi invece, proprietario del locale, non è portato per il delicato e preciso lavoro del panificatore tuttavia il suo carattere gentile e confortante fa sì che la pasticceria di mezzanotte diventi un luogo di ristoro per chiunque ne abbia bisogno.
I personaggi di questo libro aumentano di uno in uno man mano che si prosegue con i capitoli, ognuno di loro arriva in pasticceria con un proprio background, sono completamente diversi uno dall’altro ma tutti finiscono per far parte dello stesso racconto, legati tra loro come gli anelli di una catena. 
La prima ad entrare è Noruko, adolescente abbandonata dalla madre che si trova di fronte al locale in cerca della sua sorellastra maggiore e finisce per stabilirsi definitivamente al piano superiore della pasticceria.
Il secondo è Kodama, bimbo che cerca di rubare dei prodotti da forno ma viene prontamente fermato da Noruko.
Poi viene Madarame, un uomo dall’aspetto cupo che nella vita fa lo sceneggiatore e con un “hobby” alquanto inquietante.
Segue l’arrivo di Sophia, personaggio dal passato accidentato che si affeziona immediatamente a Kodama.
Insieme si ritrovano a districare i fili dello stesso misterioso groviglio che li spingerà inevitabilmente a diventare una squadra.

La pasticceria di mezzanotte è un racconto che scorre senza intoppi, si lascia leggere facilmente e stuzzica la curiosità del lettore che viene  spinto a voler scoprire quale sarà il prossimo personaggio ad entrare in scena e quale sarà la storia che porta con sè.
Una lettura semplice e avvolgente, adatta anche e soprattutto a quei periodi in cui ritagliarsi del tempo per leggere non è semplice.

Il mio consiglio personale è di leggere questo libro solo quando ben sazi o distanti da eventuali dispense di cibo perché vi farà venire inevitabilmente l’acquolina in bocca ogni volta che descrive un burroso croissant, un fragrante danese al cioccolato o una baguette calda e croccante!


Durata  della lettura:  Tre giorni
Bevanda consigliata: Caffelatte (accompagnato da un croissant alla marmellata, visto il tema)
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Un gatto per i giorni difficili, Syou Ishida



      "«Il pane è un cibo democratico. Semplice e versatile: si può mangiare per strada, al parco, ovunque. Anche se non hai un tavolo dove sederti, anche se non hai nessuno accanto a te, puoi morderlo e godertelo. Il buon pane ha lo stesso sapore per tutti»."

 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 1 aprile 2025

Recensione: Un caro saluto (ma non ti sopporto più)



  Un caro saluto (ma non ti sopporto più)

 a cura di Natalie Sue

 Editore: Garzanti
 Prezzo: € 17,90
 Pagine: 400
 Titolo originale:I Hope This Finds You Well
 Traduzione a cura di: Vera Sarzano
 

 p.s. Volevo dirti dal profondo del cuore che sei insopportabile. Ci sono giorni in cui ridi in maniera così falsa raccontando al telefono sempre la solita storia che preferirei unirmi a una setta piuttosto che venire in ufficio e vederti. I post scriptum sono l’arma più tagliente di Jolene Smith. Ma nessuno li può vedere perché li scrive in bianco, alla fine di ogni e-mail indirizzata ai colleghi. Colleghi che – in caso non si fosse capito – odia. Non è un odio violento, più una sottile insofferenza che trasforma ogni giornata lavorativa in un piccolo inferno. Per fortuna ha trovato questa tecnica per insultarli in segreto. Solo così riesce a trovare un po’ di sollievo. Tutto procede secondo i piani, fino a quando, proprio il giorno del suo compleanno, il nuovo responsabile delle risorse umane, Clifford, scopre il trucco. Di colpo, la vita di Jolene cambia. Viene messa sotto osservazione, il suo computer monitorato. Ma qualcosa va storto: ora può leggere le e-mail di tutti i colleghi! Questa scoperta inizialmente la spaventa, ma presto Jolene decide di sfruttare la situazione a proprio favore. Entra nella vita delle persone che detesta di più. E scopre che non sono terribili come pensava. Anzi, ognuna di loro ha problemi che la toccano profondamente, risvegliando in lei un desiderio di aiutare che credeva sopito. Questo perché nel passato di Jolene si nasconde un oscuro segreto. Un trauma che ha plasmato la sua asocialità e diffidenza verso gli altri. E quando le cose precipitano, la sua unica salvezza verrà proprio dalle persone che ha imparato a conoscere e a rispettare. 





L'ufficio della Supershops Inc., dove lavora la nostra protagonista Jolene, potrebbe essere l'ufficio di chiunque di noi, con le sue dinamiche, la flora e la fauna interne che lo popolano. 
I Tupperware abbandonati che nessuno si degna di recuperare, i pettegolezzi incessanti, la spiona che tiene sotto controllo chi esce prima o arriva in ritardo, e la leccaculo che, sminuendo gli altri, cerca disperatamente di guadagnarsi una promozione. 
 Non ho potuto fare a meno di ridere leggendo di come Jolene odi tutti quelli che la circondano sul posto di lavoro, di come osservi e noti ogni piccolo dettaglio: la routine con cui Mel alterna sempre lo stesso outfit ogni settimana, Mary che ogni giorno, come fosse una tradizione, usa un martello per rompere le noci. Per lei, che desidera solo essere invisibile, è una vera pacchia!
 Fino a quando, però, la sua invisibilità viene spazzata via da un errore fatale: un'email che invia per sbaglio, con dei commenti velenosi su una collega. Ovviamente, questo scatena una reazione immediata da parte delle risorse umane, e il suo computer viene messo sotto controllo. Involontariamente, però, Jolene ottiene una visibilità totale sulle email di tutti i suoi colleghi. Ed è qui che il mondo di Jolene cambia. 
Scopre un mondo nascosto di commenti velenosi, strategie aziendali e, addirittura, di imminenti licenziamenti. Il nuovo referente delle risorse umane sembra intenzionato a aiutarla, e nasce anche una sorta di interesse tra i due.
 Tuttavia, Jolene non racconta tutta la verità sul suo computer e, per non farsi scoprire, continua a carpire informazioni per avanzare nella sua carriera. Ma le cose non si fermano qui. 
Le sue vite si intrecciano anche fuori dall'ufficio: una famiglia persiana che la spinge a sposarsi, il suo abuso di alcol e i traumi non ancora superati del passato. 
La lettura, inizialmente leggera e divertente, diventa via via più inquietante e, a tratti, triste. E, man mano che la storia si sviluppa, Jolene perde un po' di quella simpatia iniziale. 
 Se vi è piaciuta l'atmosfera di "The Office", questo libro farà assolutamente al caso vostro. 
Un romanzo leggero, che esplora una persona che pensa troppo, si fa bloccare dai suoi traumi infantili e non riesce a sviluppare appieno il proprio potenziale. 
Una lettura che, tra risate e riflessioni, vi accompagnerà in un viaggio di crescita, non sempre facile, ma sicuramente reale.

Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Espresso
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autrice: Natalie Sue
Consigliato a chi ha apprezzato: Autobiografia clitoridea di Teresa Cinque



"C’erano troppe cose che ancora non sapevo: non sapevo che in realtà lavorare più velocemente degli altri non va bene, che non parlare della propria vita privata con i colleghi desta sospetti, che bisogna mostrarsi sempre gentili e carini con chi ha il potere, anche quando si viene trattati malissimo.."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 24 gennaio 2025

Recensione: Attraverso la vita

 



Attraverso la vita
di Sigrid Nunez
Editore: Garzanti
Prezzo cartaceo: € 18.00
Pagine: 176
Titolo originale: What Are You Going Through
Traduzione a cura di Paola Bertante

Una donna racconta diversi incontri che si snodano nella quotidianità della sua vita: un ex in cui si imbatte per caso durante un evento pubblico, un host di Airbnb incerto su come interagire con i propri ospiti, uno sconosciuto che cerca aiuto per confortare l’anziana madre, un’amica di gioventù ricoverata in ospedale con un cancro terminale. In ognuna di queste persone riconosce un bisogno comune: l’urgenza di parlare di sé e di trovare qualcuno cui raccontare la propria esistenza. La narratrice orchestra questo coro di voci come un interlocutore passivo, finché non riceve una richiesta inusuale, che la trascinerà in un’esperienza intensa e di profondo cambiamento. In Attraverso la vita, Nunez combina intelligenza, umorismo e intuito nel descrivere i rapporti umani e la natura mutevole delle relazioni nei nostri tempi. Una storia sorprendente sull’empatia e sui modi insoliti in cui due persone possono offrirsi conforto nell’affrontare le difficoltà. Un ritratto commovente e provocatorio del modo in cui viviamo al giorno d’oggi.





Il libro Attraverso la vita di Sigrid Nunez (titolo originale What Are You Going Through) racconta una storia profondamente centrata sul tema dell’amicizia, della perdita e del significato della vita.

La protagonista viene coinvolta da un’amica di lunga data in un momento molto difficile e delicato: l’amica, malata terminale, le chiede di accompagnarla nei suoi ultimi giorni e di aiutarla a porre fine alla sua vita con dignità. Questo viaggio diventa un’occasione per esplorare il rapporto tra le due donne, il passato condiviso e le loro prospettive sul vivere e sul morire.

Attraverso conversazioni intime e riflessioni profonde, il romanzo si interroga su temi universali come il senso dell’esistenza, il peso della solitudine, l’importanza dei legami umani e il modo in cui affrontiamo il dolore e la fine. Al tempo stesso, si snodano incontri e osservazioni sul mondo circostante, che arricchiscono il racconto con un mix di umorismo e malinconia.

Il libro è una meditazione sulla fragilità della vita, ma anche sulla forza che possiamo trovare nel sostegno reciproco e nella comprensione. Nunez riesce a trattare argomenti difficili con una scrittura che è al tempo stesso leggera, empatica e piena di grazia.

Perchè vale la pena leggere Attraverso la vita?
Perchè è un ritratto autentico e profondo dell'amicizia, mostrando quanto possa essere una fonte di forza nei momenti più difficili della vita.
Perché affronta con originalità e sensibilità il tema della morte, celebrando il diritto di viverla con dignità.
Perché parla a ciascuno di noi, toccando corde universali che riguardano la fragilità della vita e l’importanza dei legami.
Perché, nonostante il tema delicato, riesce a trovare bellezza e significato nei piccoli gesti e nelle relazioni autentiche, lasciando il lettore con una nuova prospettiva sulla vita.

Un libro emozionante e delicato, da leggere e da vivere, ora pronto anche ad emozionarci sul grande schermo grazie alla visione unica di Almodóvar. 

Molto consigliato!

Durata totale della lettura: una settimana
Bevanda consigliata: cioccolata calda con molta panna vegetale
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: a partire dai 16 anni 
Consigliato a chi ha apprezzatoL'amico fedele di Sigrid Nunez




"Qual è il senso della tua vita, secondo te?
[...]
Il senso della vita è che finisce. Naturalmente, una risposta del genere poteva darla solo uno scrittore. Naturalmente, quello scrittore poteva essere solo Kafka.
Ma prova a dirlo con le tue parole, dice l'assistente sociale.
Sono parole mie. Sono d'accordo con Kafka.
Ma la domanda è: qual è il senso della tua vita.
Che finisce, ripete la mia amica. Come ha detto Kafka. (Risatina fragile.)"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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