venerdì 22 giugno 2012

Recensione: La Meccanica del Cuore


La Meccanica del Cuore
di Mathias Malzieu

Prezzo di copertina: € 15,00
Editore: Mondadori
Pagine: 160
Formato: Brossura
Lingua: Italiano
Lingua originale: Francese
Titolo originale: La Mécanique du Coeur
Traduzione: C.Poli
Genere: Romance

 «Uno, non toccare le lancette.
Due, domina la rabbia.
Tre, non innamorarti, mai e poi mai.
Altrimenti, nell’orologio del tuo cuore, la grande lancetta delle ore ti trafiggerà per sempre la pelle, le tue ossa si frantumeranno, e la meccanica del cuore andrà di nuovo in pezzi.
» 

Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L'impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell'incantevole creatura, in compagnia dell'estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L'amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto. Intriso di atmosfere che ricordano il miglior cinema di Tim Burton, ritmato da avventure di sapore cavalleresco, una favola e un romanzo di formazione, in cui l'autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un'indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità.


Tic, tac..tic, tac..tic, tac..un orologio a cucù scandisce i battiti del cuore difettoso del piccolo Jack: lancette ed ingranaggi si muovo all'unisono per permettere a questo orfano di vivere. Madelinè, una "strega" che aiuta le donne a partorire, ha "aggiustato" il piccolo appena nato donandogli un orologio-cuore. Jack cresce nella casa in cima alla collina di Edimburgo insieme a Madeline ed ad alcuni zii piuttosto pittoreschi, che però lo riempiono di attenzioni e di amore. Il piccolo può fare tutto: giocare, ridere e correre ma deve stare lontano dall'amore, un sentimento troppo forte per il suo fragile ingranaggio. La vita però è fatta d'amore e così Jack a dieci anni incontrerà la sua "piccola cantante" e tutto cambierà. Una favola dolce amare che ricorda i film di Tim Burton, capace di far sognare chiunque mentre si segue il ticchettio del cuore del protagonista che palpita di amore e di gelosia per la sua amata bambina. In poco più di 160 pagine l'autore ha creato un piccolo gioiello: durante la lettura si potranno sentire gli ingranaggi dell'orologio-cuore scandire i momenti più sublimi e più devastanti del giovane Jack e ci permetteranno di immedesimarci in lui. Chi mai non ha amato con tutto il cuore sin quasi a sentirlo scoppiare? Un orologio fragile come un uccellino potrà mai impedire che il più grande sentimento del mondo scorra nelle vene di Jack? La risposta è mai: nonostante le premure della madre e i suoi ammonimenti non si può impedire l'inevitabile crescita di un bambino. Il mondo di Jack è tanto assurdo quanto reale, i suoi patimenti sono i nostri così come i suoi sorrisi. Un capolavoro narrativo che non può mancare nella vostra libreria e nel vostro cuore.

Durata della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè freddo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni


“Un orologio potrà mai amare?” 

Mathias Malzieu, nato a Montpellier nel 1974, è cantante e scrittore, leader dei Dionysos, uno dei migliori gruppi rock francesi. Vive a Parigi. La meccanica del cuore, il suo terzo romanzo, ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico in tutto il mondo. Nel 2012 sarà portato sul grande schermo, in versione 3D, da Luc Besson.

Recensione: Le relazioni pericolose


Le relazioni pericolose
di Pierre Choderlos De Laclos

Prezzo di copertina: € 7,00
Editore: Giunti
Collana: Y Classici
Data di uscita: 1 febbraio 2012
Pagine: 512, tascabile
Lingua: Italiano
Titolo originale: Les liaisons dangereuses
Lingua originale: Francese
Traduzione: Bruno Nacci
Genere: Classici stranieri

« L’amore che vantiamo come la causa dei nostri piaceri, non ne è in realtà che il pretesto »


In un intrico di trame diaboliche un uomo e una donna senza scrupoli si procurano piacere vedendo soffrire chi ha meno malizia di loro. Il visconte di Valmont e la marchesa di Merteuil mettono in atto un piano perfido che ha come obiettivo il disonore di una ragazza sprovveduta e la distruzione della reputazione di una signora perbene. Ma non tutto si conclude come previsto e anche gli artefici del raggiro finiscono per pagare le conseguenze del proprio comportamento. Un romanzo dalla fama scandalosa, tanto grande quanto il suo successo tra i lettori nel tempo.


Un classico avveniristico e scandaloso per la sua epoca di pubblicazione (fine 1700), Le relazioni pericolose è un romanzo epistolare che, nonostante le 500 pagine ed il linguaggio forbito, si legge con piacevolezza e palpitazione allo stesso tempo.
La trama è nota a tutti, resa ancora più famosa da diverse trasposizioni cinematografiche: il Visconte di Valmont, cinico libertino e la Marchesa di Merteuil, sua perfida ex amante, complottano parallelamente per portare a termine i loro diabolici piani. Valmont ha come obiettivo la seduzione e la resa incondizionata di Madame de Tourvel, moglie e cristiana devota, mentre la Marchesa vorrebbe vendicarsi di un ex amante poco gentile nei suoi confronti facendo sedurre da Valmont la sua futura sposa, Cécile de Volange. Questi in prima battuta si rifiuta, così la Marchesa ripiega su Danceny, il timido maestro di musica, per poter raggiungere i propri scopi.
Questi perfidi piani vengono perseguiti parallelamente da entrambi gli ex amanti, ma ben presto si scopre come Madame de Merteuil diriga subdolamente i giochi, finendo per condizionare mortalmente le azioni di Valmont..
Il tragico epilogo del romanzo fa emergere un’inaspettata morale rispetto ai toni libertini dell’opera. Il Visconte infatti, pur innamorato di Madame de Tourvel, la lascerà per non ammettere dinnanzi alla Marchesa, che gli ha teso una trappola psicologica, di essere capitolato, ed entrambi moriranno, vittime consapevoli e non della perfidia di una donna tanto bella quanto malvagia.
La stessa Marchesa de Merteuil, contagiata dal vaiolo e sbugiardata pubblicamente, non trarrà alcun beneficio dalle sue macchinazioni se non una solitaria agonia.
La composizione dell’opera è quella tipica del romanzo epistolare, caratterizzato da lettere del Conte di Valmont, di Madame de Tourvel, di Cecile de Volange e della Marchesa: è solo ed esclusivamente attraverso le lettere che si apprendono tutti i fatti accaduti.
Un classico sulla seduzione ma anche sul cinismo e la crudeltà in amore, che ha scandalizzato, ma che ha anche fatto scuola.
Da non perdere assolutamente.

Durata della lettura: 8 giorni
Bevanda consigliata: champagne
Età di lettura consigliata: dai 18 anni






Le "crudeli intenzioni" di due libertini alla fine del Settecento.

Pierre Choderlos De Laclos. Nato da una famiglia appartenente alla nuova aristocrazia, entrò nella scuola di artiglieria a La Fère. Fu membro del club dei giacobini durante la Rivoluzione francese e generale nell'esercito di napoleone. Dopo un esordio incerto con poesie e libretti d'opera, nel 1782 pubblicò il suo capolavoro, Le relazioni pericolose, opera che fece subito scandalo e procurò all'autore grande notorietà. Il romanzo è stato adattato più volte per il cinema: con lo stesso titolo da Roger Vadim del 1959 e da Stephen Frears nel 1988, col titolo Valmont(1989) da Milos Forman. Decisamente inferiori sono le opere successive di Choderlos de Laclos, tra le quali si ricorda il trattato De l'éducation des femmes, pubblicato postumo nel 1903.


giovedì 21 giugno 2012

Recensione: La bambina con la neve tra i capelli


 La bambina con la neve tra i capelli
di Ninni Schulman

Prezzo di copertina: € 18,50
Editore:Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Data di uscita: 2012
Pagine: 373, rilegato
Lingua: Italiano
Titolo originale: Flickan med snö i håret.
Lingua originale: Svedese
Traduzione: R. Nerito
Genere: Gialli e Thriller

Un'autrice definita la nuova Camilla Läckberg.

Macchie di sangue rosso vivo sulla neve bianchissima, e a Hagfors, paesino di poche anime nel sud della Svezia, la consueta tranquillità si spezza all'improvviso. È la sera di San Silvestro quando Hedda Losjò, appena una ragazzina, esce per andare a una festa e scompare senza lasciare tracce. Pochi giorni dopo, in uno scantinato, un'adolescente viene ritrovata senza vita, uccisa con un colpo di arma da fuoco alla nuca. Ma non si tratta di Hedda: nessuno reclama il corpo, e sembra che quella ragazzina, morta così tragicamente, sia arrivata dal nulla. La cittadina, con il suo lago e i boschi silenziosi, non ha mai visto tanta violenza. E dire che Magdalena Hansson, lasciato il lavoro di giornalista di cronaca a Stoccolma, è tornata a viverci sperando di trovarvi la serenità, e di liberarsi dal peso di un segreto che non ha mai voluto raccontare a nessuno. Ma quando viene rinvenuto anche il corpo di Hedda, di fronte ai due casi insoluti, e forse intrecciati, Magda, parallelamente alle indagini della poliziotta Petra Wilander, decide di investigare. Scoprirà che sotto la superficie delle apparenze, liscia e ingannevole come quella ghiacciata del lago, si nasconde una verità terribile. Una verità che riguarda tutti gli abitanti di Hagfors, e che cambierà inesorabilmente le loro vite vuote e perfette.


Questa prima opera di Ninni Schulman, già diventata un caso letterario, mi ha subito attirato per il titolo accattivante e per le cupe ambientazioni delle lande svedesi. La trama, basata su di una storia vera che ha seguito proprio l’autrice come giornalista, è imperniata sulla misteriosa scomparsa nella notte di Capodanno di Hedda, una ragazzina di Hagfors, paesino della Svezia meridionale. Le speranze di ritrovarla viva si allontanano quando viene rinvenuto in una cantina isolata il corpo di una ragazzina: le analisi rivelano però che si tratta di un’altra persona. Sulle tracce dell’assassino e di Hedda si mettono dunque contemporaneamente Magdalena, giornalista da poco ritrasferitasi in paese, con un figlio ed un matrimonio fallito alle spalle, e Petra, poliziotta della zona. Il mistero si infittisce ancora di più quando viene alla luce l’esistenza di un bordello gestito da malavitosi russi e frequentato da insospettabili del posto…
Un thriller veramente avvincente, ben congeniato e strutturato; un elemento caratterizzante è rappresentato dall’inserimento a capitoli alterni di brani in prima persona di un personaggio la cui identità viene svelata solo nel finale. Anche la coltre di neve e ghiaccio che fanno da sfondo alla vicenda contribuiscono a renderla ancora più misteriosa ed inquietante. Da brivido.


Durata della lettura: 6 giorni
Bevanda consigliata: cioccolata fumante
Età di lettura consigliata: dai 18 anni





Un thriller accattivante che vi toglierà il respiro.

Ninni Schulman è nata nel 1972 a Lesjöfors, in Svezia. Dal 1995 lavora come giornalista, e si è occupata di diversi casi di cronaca nera. Abita a Stoccolma ma trascorre le estati nella tenuta di campagna della famiglia fuori Hagfors. Questo è il suo primo romanzo, che avrà presto un sequel.


lunedì 18 giugno 2012

Recensione: Un Matrimonio Perfetto


Un Matrimonio Perfetto
di Winifred Wolfe

Prezzo di copertina: € 9,90
Editore: Elliot Edizioni
Pagine: 253
Formato: Brossura
Lingua: Italiano
Lingua originale: Inglese
Titolo originale: If a Man Answer
Traduzione: F. Pece
Genere: Romance

Esiste un metodo infallibile perché una coppia possa restare unita nel tempo? A quanto pare sì, secondo questa divertente e sofisticata commedia sulla natura dell'amore e del matrimonio. La giovane Chantal possiede un fascino irresistibile, per quel misto di anticonvenzionale sangue francese che le deriva dalla madre e di conformista sangue americano proveniente dal ramo paterno. La sua bellezza fa girare la testa ai migliori rampolli di Boston, senza che lei riesca a decidersi su quale scegliere. Quando però si trasferisce a New York con la famiglia e conosce il giovane fotografo Eugene Wright, capisce che è lui quello giusto. Eugene è il classico scapolo impenitente, circondato da belle ragazze con le quali intrattiene simpatiche "amicizie" a cui non intende rinunciare. Ciononostante si ritroverà felicemente sposato prima di quanto creda. Per un po' la loro vita procede idilliaca, finché non arrivano i primi litigi. Sconsolata, Chantal si confida con la madre che le rivela il metodo con cui ha potuto realizzare un matrimonio perfetto. Incredula, la ragazza prova ad applicare la prima regola, scoprendo che funziona a meraviglia! È l'inizio di una seconda luna di miele per la giovane coppia, fino a quando il segreto non viene a galla... Pubblicato negli usa nel 1961 e da allora continuamente ristampato, "Un matrimonio perfetto" ebbe un grandissimo successo per la capacità di guardare con intelligenza ai rapporti tra uomini e donne.


Chantal ha il fascino francese della madre e la capabarbietà bostoniana del papà e queste due combinazioni hanno reso la fanciulla davvero intrigante e piena di corteggiatori. Sin dal suo primo appuntamento il papà John ha smesso di riposare bene mentre la mamma Germaine si è divertita vedendo come la sua bambina fosse sempre più simile a lei. Quando però Chantal si sposa coronando i sogni più rosei dell'intera famiglia si aprono davanti a lei innumerevoli possibilità sia felici che catastrofiche, quindi qual è il segreto per un matrimonio perfetto? Un romanzo intrigante ambientato negli anni '60 è comunque senzatempo per la sua adattabilità ai giorni nostri. Di sicuro non usiamo più i cappelli o i guanti per uscire, così come le donne sposate non stanno sempre in casa a curare i loro mariti ma la domanda è sempre attuale così come il "metodo" che ha il potere di trasformare ogni matrimonio rendendolo perfetto. La Wolfe ha reso i personaggi spumeggianti e divertenti: Chantal è una peperina che dovrà fare i conti con la sua stessa astuzia, i suoi genitori invece ricordano molto la coppia del film "Il padre della sposa": la scena in cui John dichiara di non aver più dormito un'intera notte di fila da quanto la figlia è entrata in età maritabile, ha un non so che di vintage e di moderno, tutti i papà in fondo temono di  perdere la loro bambina. Un romanzo che sa divertire il lettore dando anche qualche consiglio utile..sempre se volete correre il rischio di mettere in pratica il metodo ideato dalla madre di Chantal! Non vi svelerò assolutamente quale sia questo segreto ma sarà divertente provare a mettere in pratica qualche consiglio, chissà che non funzionino realmente! A voi lascio il piacere di scoprire questo romanzo meraviglioso.

Durata della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè freddo al melone
Età di lettura consigliata: dai 17 anni


“Un segreto per il sicuro successo del matrionio? La Wolfe l'ha scoperto e l'ha condiviso con voi..” 

Winifred Wolfe Nata nel 1928 a Boston, iniziò la sua carriera come scrittrice di soap opera radiofoniche e televisive di grande successo. Autrice di numerosi racconti, si impose sul mercato editoriale internazionale con il suo primo romanzo Tutte le ragazze lo sanno (Ask Any Girl), al quale seguirono molti altri libri, tra cui Un matrimonio perfetto (If a Man Answer), pubblicato in Italia da Elliot Edizioni nel 2010. Nelle sue opere sono sempre protagoniste donne impegnate ad affermare una nuova identità femminile nella società dell’epoca. Morì nel 1981 a New York.
La mia recensione de "Tutte Le Ragazze Lo Sanno".


La Elliot ci ha gentilmente inviato una copia de "Un Matrimonio Perfetto", che vorremmo regalarvi!A chi fosse interessato, chiederei gentilmente di:
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Tutto questo entro il 24 Giugno ;)

sabato 16 giugno 2012

Recensione: La Voce Invisibile del Vento


La Voce Invisibile del Vento
di Clara Sánchez


Prezzo di copertina: € 17,60
Editore: Garzanti
Pagine: 400
Formato: Rilegato
Lingua: Italiano
Lingua originale: Spagnolo
Titolo originale: Presentimientos
Traduzione: Enrica Budetta
Genere: Romance

Spagna, località di Las Marinas. La luce si è ritirata verso qualche luogo nel cielo. Il buio della notte avvolge le viuzze del paese e il mare è nero come la pece.
Julia ha perso la strada di casa: è circondata dal silenzio e sente solo la voce del vento che soffia dal mare, e profuma di sale e di fiori. Non ricorda cosa sia successo: era uscita a prendere del latte per suo figlio, ma sulla strada del ritorno all'improvviso si è ritrovata in macchina senza soldi, documenti e cellulare. In pochi minuti quella che doveva essere una vacanza da sogno si è trasformata in un incubo. Per le strade non c'è nessuno, le case sulla spiaggia sembrano tutte uguali e Julia non riesce a ritrovare l'appartamento nel quale l'attendono il marito Félix e il figlio di pochi mesi. Prova a contattarli da un telefono pubblico, ma la linea è sempre occupata. Tutto, intorno a lei, è così familiare eppure così stranamente irreale. Tra le vie oscure e labirintiche c'è solo una luce, quella di un locale notturno. A Julia non resta altra scelta che raggiungerlo, nella speranza di trovare qualcuno che l'aiuti. Qui, quasi ad aspettarla, c'è un uomo, un tipo affascinante, con la barba incolta e l'accento dell'Est Europa, che sembra sapere tante, troppe cose su di lei. Si chiama Marcus: Julia ha la sensazione di averlo già incontrato da qualche parte. Fidarsi di lui è facile. Eppure Marcus non è quello che sembra e nasconde qualcosa, come ha appena scoperto anche Félix, che sta cercando in tutti i modi di riavere Julia con sé. Ma la donna può affidarsi solo a sé stessa. Deve ascoltare il vento che continua a soffiare intorno a lei. Deve capire cosa sta accadendo. Perché è lì, nel suo istinto di sopravvivenza, che può trovare finalmente la strada di casa.
Dopo l'incredibile successo del Profumo delle foglie di limone, un fenomeno editoriale unico, ancora nella classifica dei bestseller a un anno dall'uscita, Clara Sánchez torna con un romanzo dalla forza dirompente.
La voce invisibile del vento racconta una storia di fiducia e di perdono, di colpa e di memoria individuale, di amore e di segreti, una storia che sarà impossibile dimenticare.





Quando Julia arriva a Las Marinas insieme a suo figlio Tito e a sua marito Felix, pensa solo che questo periodo di relax potrà giovare alla loro vita familiare. Sembra una semplice vacanza ma quello che li aspetta sconvolgerà la loro vita: Julia entra in coma dopo un incidente stradale e Feliz si ritrova a dover fare i conti con delle decisioni fondamentali per la sopravvivenza della moglie. In un mondo parellelo Julia vive un suo "incubo": non riesce a ritrovare la sua famiglia e le sembra che il mondo che conosceva sia all'improvviso cambiato senza un apparente motivo. In un turbinio di emozioni l'autrice affronta un problema delicato come quello del coma descrivendolo da entrambe le parti. Seguiamo Julia mentre vaga per Las Marinas alla ricerca del complesso di edifici dove sa che il suo bimbo la sta aspettando, ma tutto sembra cambiato e si ritroverà a metabolizzare eventi e persone del suo passato. In ospedale al suo capezzale invece Felix sta cercando di risvegliare sua moglie parlandole e accarezzandola: dopo due anni di matrimonio capirà di non conoscere del tutto la donna che sposato. Dopo il successo mondiale de "Il profumo delle foglie di limone" l'autrice ha creato un libro che non riesce a reggere il confronto con il precedente. Lo stile narrativo rimane invariato e la trama risulta essere interessante ma dopo la metà del libro gli eventi iniziano a ripetersi, le descrizioni risultano essere troppo lunghe e appesantiscono la trama. L'idea di base è buona e l'autrice riesce a renderla reale ed interessante: proviamo tristezza per la disperazione di Julia e siamo impotenti insieme al marito Felix che non sa come comportarsi di fronte al corpo immobile bloccato a letto della moglie. Sebbene tutte queste premesse positive la trama risulta essere forse troppo stiracchiata e alla fine perde di intensità, un vero peccato che potrebbe scoraggiare molti lettori. Mi sento di consigliarlo comunque perchè sia la storia che i personaggi sanno catturare l'attenzione.


Durata della lettura: quattro giorni
Bevanda consigliata: tè freddo alla pesca
Età di lettura consigliata: dai 18 anni



“Quando tutto il tuo mondo crolla, bisogna ritrovare la strada di casa..a tutti i costi” 

Clara Sánchez vive a Madrid. Ha pubblicato alcuni romanzi inediti in Italia, ma tradotti in molti altri paesi, e ha vinto il Premio Alfaguara nel 2000 con Últimas noticias del paraíso. Con Il profumo delle foglie di limone, in cima alle classifiche di vendita spagnole per oltre un anno, ha raggiunto la fama mondiale.
La mia recensione de Il Profumo delle Foglie di Limone


«La voce invisibile del vento è il suo miglior romanzo. Clara Sánchez non ha eguali: la sua voce narrativa è travolgente.»
«El País»

«Cosa succederebbe se perdessimo quello che abbiamo di più caro? Clara Sánchez ci insegna a sopravvivere, attraverso il perdono e la memoria.»
«Que Leer»

«Clara Sánchez scrive con un candore e una profondità che fanno emozionare.»
«El Mundo»

«Con questo romanzo Clara Sánchez fa un ulteriore passo in avanti: piacerà ai suoi lettori e gliene farà guadagnare di nuovi.»
«ABC»

Conosci la voce del silenzio?
Ti fidi del buio?
Ti fidi di te stesso?
Devi trovare una risposta, o sarà troppo tardi.





mercoledì 13 giugno 2012

Recensione: Dark Shadows


Dark Shadows
di Lara Parker

Prezzo di copertina: € 9,90
Editore: Tre60
Pagine: 442
Formato: Rilegato
Lingua: Italiano
Lingua originale: Inglese
Titolo originale: Dark Shadows: Angelique's Descent
Traduzione: C. Valentini , E. Cadelli , F. Frulla
Genere: Narrativa fantastica

Una terribile vendetta, una condanna eterna

Isola della Martinica, XVIII secolo. Uno sguardo, e il destino di Barnabas Collins è segnato. Per sempre. Il giovane ufficiale, infatti, s’innamora all’istante di Angelique Bouchard, una ragazza sensuale ed enigmatica dagli occhi profondi come il mare. E anche lei ben presto si lascia ammaliare da quel raffinato rampollo di una ricca famiglia del Maine. Così, quando poche settimane dopo il loro incontro lui le propone di sposarlo, lei accetta con entusiasmo. Prima di coronare il suo sogno d’amore, però, Angelique deve attendere un anno, il tempo necessario a Barnabas per intraprendere un lungo viaggio verso casa e ottenere la benedizione del padre. Ed è quindi soltanto al suo ritorno che Angelique fa una scoperta devastante: Barnabas ha smesso di amarla e ha già chiesto la mano di un’altra donna. Umiliata per l’affronto subito e accecata dalla gelosia, la ragazza gli giura allora una terribile vendetta: perché lei è un’adepta dello Spirito Oscuro, una strega esperta nell’arte della magia nera e in grado di condannare un uomo per l’eternità, trasformandolo in un vampiro…


Sono stata incuriosita da questo libro grazie all'uscita al cinema del film diretto da Tim Burton "Dark shadows" appunto, ed essendo uno dei miei registi preferiti ed amando le sue storie non ho resistito a leggere anche il libro. Premettendo che per motivi vari non sono riuscita ancora a vedere il film, devo dire che il libro mi è piaciuto moltissimo e che è molto in stile Burton e che si fà leggere tutto di un fiato. Vedendo il trailer del film, mi pare di aver capito che nonostante la trama di fondo sia la stessa il libro è molto più incentrato sulla storia di Angelique, una donna che secondo me difficilmente si resiste dall' amare. La storia, nonchè la vita di Angelique, è letta dal suo diario che Barnabas trova per caso e che misteriosamente non riesce ad evitare. In quel diario c'è tutta la vita di Angelique, da quando da piccola bambina viveva libera in una casetta sulla spiaggia con la mamma che guariva la gente del paese, a quando il padre, proprietario di piantagioni di canna da zucchero, non decide di portarla con sè e utilizzarla come personificazione della dea Erzulie, dea dell'amore e della bellezza, durante i rituali religiosi degli schiavi che lavoravano per lui. Angelique è diversa da tutte le altre, ha uno strano potere e un magnetico fascino che non si può resistere. In lei brucia il fuoco che vivo si espande e si trasmette nelle anime che le stanno intorno. Lei è una strega con dei poteri e una forza nascosti che aspettano solo di essere ascoltati e sfruttati pienamente. Non si riesce a non appassionarsi al suo personaggio e quando incontra Barnabas e nasce la loro storia d'amore ancora di più. Si incontrano casualmente da giovani e poi si lasciano e si ritrovano di continuo durante le loro vite fino a che da adulti, lei una cameriera al servizio di una famiglia agiata e lui giovane rampollo con una ricca eredità sulle spalle finalmente danno il via alla loro passione. La loro è un'attrazione che sfugge al controllo e dopo vari tentennamenti lei finalmente decide di fidarsi e di lasciarsi andare, senza purtroppo mettere in conto il futuro ripensamento di Barnabas, che influenzato dalla famiglia deve sposare Josette, giovane dama per la quale Angelique lavora,e della quale lui presto si scoprirà innamorato. Per Angelique è la goccia che fà traboccare il vaso, dopo una vita di sfortunati eventi e di persone ed "esseri" che hanno deciso il suo destino senza lasciarle diversa scelta non vuole rinunciare al suo amore e farà di tutto per riprendersi Barnabas fino ad arrivare a tragiche conseguenze. Un bellissimo libro che consiglio vivamente e che è incentrato su una donna che ha sempre cercato con caparbietà di prendere il mano il suo destino e la sua vita che inevitabilmente le sono sempre scivolati via dalle dita come l'acqua limpida delle acque del mare dove lei nuotava e si rifugiava e che la facevano sentire a casa.

Durata totale della lettura: cinque giorni
Bevanda consigliata: Bicchierino di Rum
Età di lettura consigliata: dai 17 anni



“La storia di una strega che è soprattutto una donna“

Lara Parker, nata a Knoxville (Tennessee), è cresciuta a Memphis. Laureata in Filosofia, ha poi conseguito una specializzazione in Drammaturgia. Trasferitasi a New York negli anni ’60, viene scelta per far parte del cast di Dark Shadows, una serie televisiva di grandissimo successo negli USA. Verso la metà degli anni ’90, Lara decide di dedicarsi interamente alla scrittura di romanzi, sceneggiature e racconti. Vive a Los Angeles col marito e i tre figli.     

La Tre60 ci ha gentilmente inviato una copia de "Dark Shadows", che vorremmo regalarvi!A chi fosse interessato, chiederei gentilmente di:
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Tutto questo entro il 19 giugno!



lunedì 11 giugno 2012

Recensione: Il Meglio della Vita


Il Meglio della Vita
 Rona Jaffe


Prezzo di copertina: € 9,00
Editore: Beat Edizioni
Pagine: 543
Formato: brossura
Lingua: Italiano
Lingua originale: Inglese
Titolo originale: The Best of Everything
Traduzione: M. Bonetti
Genere: Romance

In una gelida mattina del 1952 a New York, Caroline Bender, completo grigio di tweed, borsetta di cuoio con miseri cinque dollari all’interno, varca la soglia della casa editrice Fabian – cinque piani ad aria condizionata, poltrone di cuoio e interni dalle geometrie déco – per il suo primo giorno di lavoro. Nella casa editrice, altre due ragazze condividono con lei l’emozione del debutto: April Morrison, una texana col viso così bello da togliere il respiro, e Gregg Adams, una bocca che fa sembrare peccaminoso persino fumare una sigaretta. Tra dirigenti sadici e feroci e colleghi ambiziosi e affascinanti, le tre ragazze svolgono con distratta grazia il loro lavoro, sognando di conquistare tutto quello che ogni giovane donna può desiderare, all’alba degli anni Cinquanta, a New York: the best of everything, il meglio della vita, il meglio di ogni cosa.



In una grande metropoli come New York le ragazze di ogni età sognano di trovare il lavoro perfetto in attesa del grande amore che le porterà all'altare e le renderà felici per sempre. Alcune di loro invece si ritroveranno a voler inseguire il sogno della carriera e metteranno l'amore in secondo piano. Caroline arriva alla Fabian, una famosa redazione, con il cuore infranto: il suo fidanzato è partito per l'Europa ed è tornato sposato con un'altra. Il lavoro per Caroline è l'unico modo per dimenticare, per non pensare all'amore di Eddie perduto per sempre. Con la sua storia si intrecceranno quelle di altre quattro ragazze tutte diverse: Mary Agnes fidanzata da due anni in  procinto di sposarsi, Alice giovane sognatrice, Gregg un'attrice che amerà l'uomo sbagliato e Barbara una giovane madre divorziata delusa dall'amore e dalla vita. In un grande romanzo che racconta come le vite di queste giovani donne possano cambiare in tre anni, l'autrice rende reale una spaccato di una società che ormai possiamo ritrovare solo nei vecchi film. Ed è proprio questa sensazione che caratterizza l'intero romanzo: descritto ad arte e reso vivo e palpitante dalle sue protagoniste, la storia prende vita e diventa sempre più reale ed attuale. Nonostante sia stato scritto alla fine degli anni '50 ci sono molti punti che possono essere benissimo adattati ai nostri giorni: il sogno di un matrimonio così come il sogno di fare carriera partendo da un semplice posto impiegatizio, rendono senza tempo l'intera storia. La narrazione è diversificata e avviene in prima persona per ogni protagonista dandoci modo di simpatizzare per ognuna di loro: essendo in cinque ogni lettrice si ritroverà in una delle ragazze, "parteggiando" per lei e per il suo lieto fine. Il libro ripercorre appunto tre anni delle loro vite  permettendoci così di vedere l'evoluzione caratteriale delle protagoniste che da ragazzine diventeranno donne, conscie dei loro desideri e con in mano il proprio futuro. Non sempre il lieto fine canonico è dietro l'angolo ed  è questo che rende il libro vero: ci saranno lacrime e delusioni e diversi finali inaspettati proprio come nella vita di tutti i giorni. L'autrice ha creato un capolavoro, nonostante le prime 50 pagine del libro possano sembrare ripetitive e monotone non dovete farvi scoraggiare perchè la storia è tutta da vivere e da assaporare.


Durata della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: infuso al ribes
Età di lettura consigliata: dai 18 anni






“Una redazione e cinque ragazze che inseguono i loro sogni...” 


«Un classico nel suo genere. Dialoghi reali, personaggi reali. Le ragazze in carriera di ogni epoca non possono non riconoscersi».
Saturday Review

«Rona Jaffe ci fa credere che cose incredibili accadono nei bar e negli appartamenti newyorchesi».
The Cleveland Press

«Chiunque lavori in un ufficio, leggendo questo libro non può fare a meno di chiedersi che cosa facciano le ragazze del suo ufficio all’ora di pranzo e, soprattutto, con chi».
New York Post

«Avvincente, divertente e, in alcune circostanze, tragico. Ha lasciato senza parole generazioni intere».
The Houston Press

Rona Jaffe (1931-2005) ha scritto numerosi libri di successo, quali Class Reunion, Family Secrets, The Last Chance, Mr. Right Is Dead. Il meglio della vita è l’opera che le ha dato la fama, con milioni di copie vendute e una fortunata trasposizione cinematografica con Joan Crawford, Suzy Parker e Hope Lange.




giovedì 7 giugno 2012

Speciale: Olivia e l'autrice Paola Calvetti


Cari Followers oggi abbiamo uno Speciale davvero imperdibile per voi! Dopo aver letto ed amato Olivia {Ovvero la Lista dei Sogni Possibili}, ho avuto modo di intervistare la sua autrice Paola Calvetti ed insieme abbiamo creato uno fantastico Speciale! Ma non voglio rovinarvi la sorpresa svelandovi subito di cosa si tratta! Iniziamo con la recensione del libro...


Olivia
Ovvero la Lista dei Sogni Possibili
di Paola Calvetti

Prezzo di copertina: € 17,00
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Pagine: 181
Formato: Rilegato
Lingua: Italiano
Genere: Romance, Narrativa Moderna

Inaspettati. Così sono tutti i doni degni di questo nome. E del tutto inaspettato è l'inizio di questa storia, con gli sguardi di due bambini che si sfiorano da lontano. Qualche anno dopo, a pochi giorni dal Natale, Olivia - la poco più che trentenne protagonista di questo romanzo - viene licenziata. O meglio: non viene licenziata perché non è mai stata assunta; semplicemente perde il posto di lavoro precario e si ritrova più precaria e fragile di prima. Così si rifugia in un bar tabacchi e, in attesa di riorganizzare, il suo futuro, scorre il suo curriculum pensando a tutto ciò che quelle pagine tralasciano: gli incontri che l'hanno segnata, gli amori veri e quelli che credeva lo fossero, le persone che non ha fatto in tempo ad abbracciare. E le passioni, i sogni, i fallimenti, la forza dei desideri. In quel bar tabacchi, che con il passare delle ore si popola di personaggi personaggi buffi, matti, generosi e pedanti, su Olivia veglia la nonna mai scomparsa davvero dalla sua vita, capace di leggere i segnali della felicità nelle scie di un aereo o nel verso di una poesia. La stessa nonna che le ha fatto un dono speciale: una Polaroid con la quale strappare al tempo gli istanti più belli, complici dell'inarrestabile e salvifica fantasia di Olivia. Nelle stesse ore, come in un film a montaggio alternato, irrompono tra le righe i passi di Diego. Anche per lui è un giorno speciale, forse l'alba di un nuovo inizio, che saprà offrire una tregua all'innominabile ferita che ha segnato la sua infanzia.


Mentre il Natale si avvicina e la neve inizia a cadere copiosa, Olivia si ritrova senza un lavoro per un taglio di personale a causa della crisi economica. Incredula e con una scatola sotto braccio inizia a vagare per la città e quando si ritroverà in un bar tabacchi potrà finalmente fare quello che le viene meglio nei momenti di crisi: stilare una lista.
Con un taccuino e una lista di possibilità Olivia si ritrova a pensare alla sua nonnina che le ha insegnato il gioco della felicità e le ha permesso di vedere la vita attraverso i mille colori che offre la vita. Nello stesso momento si intrecciano i pensieri di Diego che sta affrontanto anche lui un periodo difficile. Attraverso pensieri, immagini scattate dall'inseparabile Polaroid della protagonista le vite di questi due giovani si sfiorano e si intrecciano.
Un romanzo evocativo che richiama alla mente del lettore immagini della sua infanzia: le carezze delle nonne e i tempi in cui l'unico cruccio poteva essere la scelta del pastello per colorare. Ora invece Olivia si ritrova a far fronte al mondo del precariato: colma di incertezze e di paure per il suo futuro farà un bilancio della propria vita attraverso i ricordi. Il primo amore, la prima delusione e poi i sogni e le risate insieme alla nonna che è volata in Paradiso troppo presto ma che ha trovato un modo tutto suo di comunicare ancora con la nipote, incoraggiandola a non smettere mai di sperare. Diego invece è un ragazzo riflessivo e timido che cerca la felicità con la lettera maiuscola senza però riuscirci: la vita è stata dura con lui e la speranza sembra una chimera.
Queste due anime così affini, così piene di vita e di voglia di credere si ritrovanno spesso a sfiorarsi senza mai incrociarsi, fino all'ultimo... Olivia è davvero una di noi: potrei essere io e molto spesso durante la lettura ho pensato di esserlo! Il confine tra il lettore e la protagonista è davvero sottile come un velo: Oliva non è un personaggio bidimensionale ma una persona reale che vorremmo solo consolare e rassicurare. La figura della Nonna, mancata all'affetto troppo presto, è sempre presente come una sorta di angelo custode: è quasi possibile sentire la sua voce o i suoi consigli! E' davvero impossibile leggere questo romanzo senza portarlo per sempre nel cuore o senza annotarsi qualche frase per i momenti più neri.
L'autrice italiana Paola Calvetti ha creato una piccola meraviglia: sogni, speranze e ricordi si affollano in questo romanzo ricco di emozioni vive e di personaggi in cui è facile immedesimarsi tanto sono simili a noi. Un romanzo davvero vivido e reale che ci insegna a non perdere la speranza: perchè prima o poi le cose buone arrivano, sempre in maniera inaspettata. Lo consiglio a tutti, scoprirete così un'autrice italiana di talento ed un romanzo meraviglioso. Assolutamente imperdibile.

Durata della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: caffellatte
Età di lettura consigliata: dai 17 anni


“Quando tutto sembra andare per il verso sbagliato... bisogna stilare una lista dei nostri sogni e realizzarli!!” 


Ed eccoci arrivati allo Speciale! Dopo un romanzo così non potevamo fare la solita intervista e quindi abbiamo organizzato una meravigliosa Foto Intervista!! Al posto delle domande quindi abbiamo selezionato 8 immagini inerenti al libro e non, e l'autrice ha risposto così...

Amo l’inverno. Forse perché sono nata nel mese di gennaio che, come scrivo in “Olivia” è il mese dei nuovi inizi. Ma anche della riflessione, del “punto e capo”, del minimalismo, un concetto che negli anni seguo profondamente, perché asseconda la mia attitudine spartana. Amo l’inverno perché protegge: dall’eccesso di luce che acceca, viso e cuore, perché regala serenità, pace, tenerezza, è sinonimo di tepore dentro le mura di casa. Spesso con un buon libro fra le mani e una tazza di caffè da sorseggiare piano. Amo l’inverno e la neve, che mi hanno sempre regalato istanti di gioia pura. Amo l’inverno perché è bianco. Mi è capitato di vedere l’inverno in Lapponia, in Canada e in Alaska e le distese di neve hanno avuto su di me lo stesso effetto che mi fa il deserto: lande sconfinate nel nulla della natura. La gioia. E la solitudine.

Ho scattato Polaroid quando ero ragazzina e mi ci divertivo un sacco: la Polaroid, per me, è come per Olivia. Imprigiona l’attimo, a volte è imperfetta, ha colori tenui, approssimativi. E, come nella vostra foto racconta attimi su attimi, spezzoni di ricordi significativi solo per chi ha scattato, frammenti. viceversa non ho mai amato le diapositive, che vanno proiettate, che cercano condivisione con altri. ricordo ancora noiose serate a proiettare diapositive sul muro con gli amici dopo le vacanze: una noia mortale.

Non ho mai conosciuto i miei nonni, non ho mai potuto assaporare l’abbraccio di una nonna. Sono morti quando ero troppo piccola. Forse è per questa mancanza che ho creato il personaggio della nonna di Olivia, per sopperire a questo piccolo vuoto, a quell’abbraccio mancato che riesco solo a immaginare.

Mentre scrivevo mi sono ricordata di quando, bambina, adoravo abbracciare gli alberi, sentire la corteccia sulle guance e avvertire, distintamente, la loro energia. Confesso, lo faccio ancora e non me ne vergogno, perché stringere un albero, per me, è ancorarmi alla terra, sentirmi parte della natura che troppo spesso, noi che viviamo in città, non sappiamo gustare, dalla quale non prendiamo quel magnifico senso di appartenenza che ci fa sentire umani. Troppo romantica, eh?

Leggo spesso i Sonetti di Shakespeare: consiglio di tenerli accanto a sé, sul comodino. In ogni momento, spesso quando cerchiamo risposte ai nostri garbugli in Shakespeare troviamo le risposte. In fondo, chi vuole scrivere, leggendo Shakespeare spesso perde lo slancio: lui ha già scritto TUTTO, ha scandagliato come nessun altro le diverse sfaccettature dell’animo umano. e lo ha fatto in modo assoluto, totale. Questa frase, poi, è veritiera, provare per credere: quando siamo pronti, dentro, le cose accadono.

Questa fotografia regala gioia. Non è vero che tutte le infanzie sono felici, anzi spesso l’infanzia è un periodo terribile… per chi la vive. Ma questi due bambini fanno pensare alla parola “complicità”, a quel legame che spesso, in età adulta, o nell’adolescenza ci sembrano preclusi. L’infanzia è innocenza ed è potere di dirsi tutto, senza censure.

Molti hanno paragonato Olivia ad Amélie Poulain e non posso che considerarlo un grande complimento: Amélie e Olivia hanno il coraggio delle piccole emozioni, vivono in un mondo tutto loro, costruito a forza di fantasia e creatività, sembrano accontentarsi di gioie infinitesimali, trovano conforto nei gesti apparentemente inutili e, soprattutto, si accorgono di ciò che il resto del mondo non vede. Senza arroganza, ma con un’innocenza di fondo che regala la forza di imitarle, imparando ad accogliere la vita e a condividerne dei brani, delle immagini. Dei sogni. Quella frase, poi, se ci pensate, è LIBERATORIA. Chi l’ha detto che bisogna vivere per il successo?

Questa frase è di Banana Yoshimoto, una scrittrice che sento affine anche se è cresciuta e vive in un Paese i cui codici sono molto diversi da quelli di noi europei. Olivia la tiene sullo schermo del suo computer, un monito che accompagna tutto il romanzo. Olivia non è genericamente un’ottimista, ma crede nell’inspiegabile. E’ fiduciosa. Come Banana.

Allora cosa ne pensate? Paola è davvero una persona meravigliosa e il suo libro è davvero una piccola meraviglia!


Paola Calvetti ha lavorato alla redazione milanese della “Repubblica”, dal 1993 al 1997 ha diretto l’Ufficio Stampa del Teatro alla Scala e, in seguito, è stata Direttore della Comunicazione del Touring Club Italiano. Oggi scrive per il “Corriere della Sera” e il settimanale “Io Donna”. Ha pubblicato L’amore segreto (Baldini&Castoldi 1999), L’addio (2000), Né con te né senza di te (2004), Perché tu mi hai sorriso (2006), tutti in edizione Bompiani, e Noi due come un romanzo (Mondadori 2009).


Tiffany's regala una copia autografata del romanzo “Olivia {Ovvero la Lista dei Sogni Possibili}”! A chi fosse interessato, chiederei gentilmente di condividere questo post su Facebook perché questo libro merita di essere conosciuto! Vi inviterei poi a lasciare un commento a questo post entro il 16 giugno...

Vi lascio con il PRIMO CAPITOLO da leggere e il BOOKTRAILER del libro!


Recensione: Thomas Drimm. La fine del mondo viene di giovedì


Thomas Drimm
La fine del mondo viene di giovedì
di Didier van Cauwelaert

Prezzo di copertina: € 9,90
Editore: Fanucci Editore
Collana: Tweens
Data di uscita: 2012
Pagine: 320, rilegato
Lingua: Italiano
Titolo originale: Thomas Drimm. La fin du monde tombe un jeudi            
Lingua originale: Francese
Traduzione: Rebecca Traimonti
Genere: Ragazzi, Storie di oggi

"Questo romanzo è un vero spasso. Riderete dalla prima all’ultima pagina”
Le Monde – Jeunesse

Un adolescente con qualche chilo in più e con qualche difficoltà di apprendimento e di attenzione si ritrova coinvolto nell'omicidio di uno scienziato responsabile dell'invenzione di un chip in grado di controllare ogni gesto e ogni pensiero degli individui, che il governo inserisce direttamente nel cervello degli adolescenti per sorvegliarli e limitarne la libertà. Ha inizio così un'avventura che lo condurrà a riflettere sui valori perduti della società in cui vive e sulle possibilità di conservare identità e memoria nonostante l'utilitarismo dilagante che tende a cancellare ogni cosa. Un romanzo che attraversa con leggerezza tematiche profonde e interrogativi irrisolti della società contemporanea: il limite della scienza, il suo utilizzo da parte del potere, l'uso improprio e liberticida delle conoscenze scientifiche. Il coraggio di un ragazzino può essere così grande da superare i limiti di una società sempre più oppressiva?


Questo divertente libro di Didier van Cauwelaert piacerà sicuramente a tutti gli appassionati di Orwell: il mondo futuro e surreale che ha descritto ha molte affinità con quello immaginato dal’autore inglese in “1984”. In questo caso, però, il Governo controlla gli uomini attraverso il gioco d’azzardo, l’unico Dio incontrastato in cui è possibile credere, mentre cumuli di immondizia e di cibo non organico fanno da sfondo ad una vita incentrata sullo scopo di accumulare più energia possibile, la quale verrà poi recuperata dallo Stato alla morte dei singoli individui mediante il prelevamento di un chip cerebrale. Se dopo questa breve spiegazione siete completamente spiazzati ma allo stesso tempo incuriositi, avete provato le stesse emozioni da me sentite dopo aver iniziato il libro. Il protagonista di questa storia a dir poco surreale è Thomas Drimm, un quattordicenne un po’ in carne con problemi familiari, che a causa di un incidente con il suo aquilone con cui uccide un famoso scienziato, si ritrova con un orsacchiotto parlante nel quale si è reincarnato proprio lo scienziato. Quest’ultimo convincerà il nostro protagonista a ribellarsi e ad agire contro il Governo, ma soprattutto a credere in sé stesso…
Un romanzo per ragazzi molto adatto anche agli adulti, una critica della società attuale in chiave teen, un autore che personalmente non conoscevo ma che merita di essere approfondito.

Durata della lettura: 7 giorni
Bevanda consigliata: succo di frutta
Età di lettura consigliata: dai 14 anni





Un racconto in bilico tra il divertimento ed il surreale.

Didier van Cauwelaert è nato in Francia nel 1960. Fare lo scrittore è sempre stato il suo sogno fin da quando era bambino. Dopo essersi dedicato al teatro e aver lavorato come critico letterario per un canale televisivo, nel 1981 un editore francese ha pubblicato il suo primo libro. Nel corso della sua carriera ha scritto venti romanzi, vendendo ben 5 milioni di copie solo in Francia e diventando in poco tempo un caso letterario. Nel 1994, il suo romanzo Un aller simple ha vinto il prestigioso premio Goncourt. Thomas Drimm. La fine del mondo viene di giovedì è il primo episodio di una saga, a cui fa seguito La guerre des arbres commence le 13.


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