lunedì 30 ottobre 2023

Recensione: Trafficanti di natura

Trafficanti di Natura
di Rudi Bressa

Editore: Codice Edizioni
Prezzo cartaceo: 17 €
Pagine: 184

Un libro inchiesta che attraverso la lente del traffico illegale di specie selvatiche indaga la minaccia alla biodiversità del pianeta.
Ha un valore stimato che si aggira intorno ai ventitré miliardi di dollari l’anno ed è una delle principali minacce alla biodiversità. Il traffico di specie selvatiche è il quarto tipo di commercio illegale, dopo droga, esseri umani e armi, e contribuisce in maniera decisiva e spesso criminale al declino di diverse specie animali e vegetali. Il giornalista scientifico Rudi Bressa racconta questo mondo sommerso ed esteso attraverso alcune delle specie più a rischio, dalle più famose (come tigri ed elefanti) alle meno conosciute (come anguille e cavallucci marini). E non mancano le piante: dal teak al palissandro, la loro richiesta contribuisce alla deforestazione e mette a rischio la biodiversità delle specie autoctone. Parlando con esperti, riportando i più recenti studi e gli esempi di cronaca e citando importanti inchieste, Bressa spiega le dinamiche di questo traffico e le motivazioni che lo alimentano, aprendo una finestra sul suo legame con la perdita di diversità biologica che mette in pericolo non solo le economie, i mezzi di sussistenza e la sicurezza alimentare, ma anche la qualità della vita delle persone in tutto il mondo.

«MA ALLORA È DAVVERO COSÌ FACILE ACQUISTARE RETTILI VIVI E PROTETTI DA CONVENZIONI INTERNAZIONALI SENZA INCORRERE IN MULTE O SANZIONI, DIVENTANDO QUINDI DI FATTO DEI CONTRABBANDIERI DI SPECIE PROTETTE? O, MEGLIO, DEI TRAFFICANTI DI NATURA? LA RISPOSTA BREVE È SÌ». RUDI BRESSA




Vi sono traffici illegali di cui sentiamo parlare costantemente, e merci che siamo ormai immediatamente abituate/i a classificare come vietate e appartenenti al mercato nero. In qualche modo non ci stupiamo infatti di leggere periodicamente notizie a riguardo, e forse nel reperirle ci sentiamo comunque rasserenate/i dalla consapevolezza che misure di contrasto a tali meccanismi sono continuamente dispiegate ed affinate, sia a livello nazionale che internazionale.
Il commercio illegale di cui Bressa ci porta alla scoperta appare invece molto meno evidente, almeno agli occhi del cittadino medio, e ha finora forse trovato minore eco anche nei media, tendenza che oggigiorno pare - finalmente - andare riducendosi, sintomo di una maggiore consapevolezza diffusa nei confronti del mondo naturale.
Un avvenimento chiave in questo processo di acquisizione di consapevolezza è stato lo scoppio della pandemia da Covid-19, che ha dimostrato come gli effetti dell'attività e della pressione antropologica sull'ambiente circostante possano avere impatti devastanti anche sulla salute umana stessa. Come afferma Bressa, la distanza tra la specie umana e le altre specie animali si è infatti sempre più ridotta nel corso degli anni, esponendoci a rischi crescenti sinora troppo sottovalutati. 
Negli 11 capitoli di "Trafficanti di natura" Rudi Bressa ci svela gli oggetti di questo sommerso traffico illegale, che spaziano dalle specie animali più esotiche, sino agli asini e ai pesci di fiume, passando anche dal regno vegetale con le orchidee selvatiche e il legno esotico più richiesto dal mercato navale per le sue pregiate caratteristiche di resistenza e adattabilità. Sorprendentemente dunque, almeno per un lettore non esperto di tali tematiche, il commercio illegale di natura non riguarda solo animali come elefanti, tigri e serpenti, ma anche specie più comuni come gli uccellini selvatici che facilmente troviamo arrostiti su spiedi in determinate regioni italiane e si colloca in tal modo molto più vicino a noi anche geograficamente. 
Rudi Bressa con questo saggio di giornalismo investigativo e denuncia ha il merito di aiutarci a prendere coscienza che il traffico di natura ci riguarda tutte/i, da molto vicino, e che potremmo, nel nostro piccolo, ricercare dei comportamenti più sostenibili nei confronti del regno animale e vegetale di cui - non dimentichiamoci - facciamo parte anche noi. 
Se non avete ancora deciso quale sarà la vostra prossima lettura, sbrigatevi a scegliere questa. 

Durata totale della lettura: cinque giorni
Bevanda consigliata:  spremuta d'arancia e zenzero
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni


"Non si tratta dunque del rischio, comunque sottovalutato, di perdere per sempre alcune delle specie più iconiche o intere popolazioni, ma - è il caso di dire finalmente - ci si è resi conto che la continua pressione antropica sui sistemi naturali può avere impatti sulla salute a scala globale."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio 

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