Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata di Alessia Gazzola Editore: Longanesi Prezzo Cartaceo: €14,90 Prezzo e-book: €8,99 Pagine: 272 Londra, 1925. Per impedirle di combinare ulteriori guai, Leonida Bernabò individua finalmente la sistemazione ideale per la vivace e scapestrata secondogenita Beatrice: un solido impiego presso l’ambasciata italiana. Miss Bee si trova dunque a barcamenarsi fra impegni segretariali ed eventi prestigiosi, come il ricevimento in onore di una delegazione proveniente proprio da Firenze, la città natia dei Bernabò. Il direttore degli Uffizi e la sua collega archeologa vengono accolti insieme a Edoardo, il figlio dell’ambasciatore italiano, con la fidanzata, Elisa. Non mancano neppure il visconte Julian Lennox – verso il quale Beatrice prova ancora sentimenti più travolgenti di quanto vorrebbe – e la sua promessa sposa Lady Octavia. Ma nei giorni e soprattutto nelle notti successive, in ambasciata accadono fenomeni strani e spaventosi: rumori improvvisi, sussurri nel buio e presenze inquietanti. L’unica spiegazione parrebbe quella più implausibile: un fantasma. Le cose tuttavia si aggravano, tanto da rendere necessario l’intervento della polizia nella persona dell’ispettore capo Archer Blackburn, vecchia e intrigante conoscenza di Beatrice. Ma esiste davvero il fantasma dell’ambasciata? O è all’opera qualche forza di natura ben più concreta e minacciosa? Contrariamente a quanto avrebbe auspicato papà Bernabò, tra amori e tremori sta proprio a Miss Bee scoprirlo. |
Il lavoro in sé a Beatrice non dispiace, ha diverse mansioni e tutto sommato le tiene la mente impegnata almeno per qualche ora: non riesce infatti a dimenticare le parole che Julian Lennox, Lord Warthmore, le ha rivolto il giorno in cui è ripartita da Alconbury Hall.
In questo episodio ci sono molti personaggi nuovi, alcuni sono amici d'infanzia, come Federico Scandiani, figlio del carissimo amico di Leonida, Carlo Scandiani, altri sono invece ambigui, come Edoardo, figlio dell'ambasciatore o Ettore Amerighi, consigliere di delegazione. La storia gira attorno ad avvenimenti particolarmente strani che scuotono la quiete dell'ambasciata: gira voce che ci sia un fantasma ad animare le notti del palazzo. Ma Miss Bee e l'ispettore capo Blackburn cercheranno di capire se si tratta di un vero spirito o di qualcuno che ha deciso di sfruttare questa inquietante leggenda a suo favore.
Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata è decisamente scorrevole, così come anche i primi due libri della serie. Personalmente li ho letti uno dietro l'altro e sono state davvero delle letture molto piacevoli. Ogni episodio termina lasciando quel giusto velo di curiosità che fa attendere il successivo con ansia e questo modus operandi è già presente all'interno del libro stesso: infatti anche all'interno di uno stesso capitolo si passa dal punto di vista di un personaggio a quello di un altro, da un'ambientanzione ad un altra, molto frequentemente.
L'atmosfera anni Venti è sicuramente affascinante, soprattutto per chi come me adora le ambientazioni storiche, ma quello che mi ha più colpito di questa serie è che nonostante si tratti di gialli estremamente leggeri e particolarmente intrisi di intrecci amorosi, siano immersi in contesti molto più profondi: in particolare il contorno socio-politico del fascismo che incombe in modo importante sulla famiglia Bernabò, soprattutto in quest'ultimo episodio. Non mancano avvenimenti che rappresentino in modo efficace anche le condizioni delle donne negli sfavillanti anni Venti.
La cosa soprendente è che tutto ciò non appesantisce assolutamente il racconto.
In autunno uscirà il quarto libro di Miss Bee, che noi aspettiamo con moltissima ansia e curiosità e di cui al momento non sappiamo ancora nulla!
Formato consigliato: Cartaceo
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