mercoledì 6 dicembre 2023

Recensione: Cloruro di sodio

                                       

Cloruro di sodio
di Jussi Adler-Olsen

Editore: Marsilio
Prezzo Cartaceo: € 22,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 464
Titolo originale: Natril Chlorid
Traduzione a cura di: Samantha K.Milton Knowles, Maria Valeria d'Avino


Nel giorno del suo sessantesimo compleanno, Maja Petersen si toglie la vita. Un gesto disperato che riporta l’attenzione su un incidente – mai veramente chiarito – di molti anni prima, quando il figlio era rimasto ucciso nell’esplosione di un’autofficina a soli tre anni.

E ora, gli intrepidi disadattati del più famoso dipartimento del corpo di polizia danese, ovvero Carl Mørck con Assad, Rose e Gordon, ricevono l’ordine di sospendere ogni altra attività per riaprire proprio quell’indagine.

In particolare, l’interesse si concentra sul mucchietto di sale – piccolo, solo pochi grammi – ritrovato sul luogo della disgrazia. Tanto più che, nel corso di oltre trent’anni, sulla scena di alcuni casi di morte attribuita a disgrazia o suicidio, la presenza del sale si è rivelata una sorta di firma. Possibile che tutto faccia capo a un unico colpevole?

A mano a mano che la Sezione Q riesce a trovare un collegamento tra eventi disparati, uno schema molto preciso e sconvolgente prende forma. Un disegno ossessivo, e implacabile. Perché tutte le vittime che tornano a incrociare la strada della Sezione Q non sono affatto casuali, e perché ogni particolare della loro fine è stato pianificato e predisposto con cura e rigore.

E mentre tutti i pezzi cominciano a scivolare al loro posto, anche la verità sulla famosa pistola sparachiodi che Carl ha sulla coscienza sin dal suo primo caso si fa sempre più vicina.



Finalmente un nuovo caso per la sezione Q della polizia di Copenhagen! Carl Mørck, Assad, Rose e Gordon vengono incaricati da Marcus Jacobson di indagare su un cold case che lo turba ancora oggi. Tutto inizia dal suicidio di Maja Petersen che aveva perso il suo bimbo in seguito a un'esplosione di un'officina. Maja si è trovata nel posto sbagliato, nel momento sbagliato e non si è mai più ripresa dalla disgrazia che l'ha colpita. Marcus non è mai riuscito a trovare i colpevoli dell'esplosione, né a spiegare come potesse essere successo. C'è da subito un particolare della scena che colpisce la Sezione Q: la presenza di un mucchietto di sale da cucina, inspiegabile. Inizia così un'indagine che porta a scoprire una serie di morti "accidentali" nelle quali era sempre presente del sale da cucina. Lunga e tortuosa è la strada che li porta a indagare sulle morti, a partire dalle vittime che in comune, oltre al sale, avevano anche il fatto di avere rovinato la vita di molte persone. Anche le date delle morti hanno un significato nascosto che li accomuna ma che non è facile individuare se non dopo accurate ricerche e peripezie. Ma perché il sale? Quale simbolismo si cela dietro questa firma? Il tutto in piena pandemia, con lockdown e distanziamenti dove anche incontrare e interrogare i testimoni è un'impresa difficile. E, come se non bastasse, viene riaperta (o forse non è mai stata chiusa) l'inchiesta che coinvolgeva Carl Mørck e i suoi colleghi Hardy - ora completamente paralizzato -  e un altro collega, Anker, che è rimasto ucciso durante un'irruzione. Il caso della sparachiodi. Ma a essere indagato è proprio Mørck, costretto a nascondersi per poter continuare a indagare e cercare di salvare l'ultima delle vittime designate dal killer del sale. 

Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: tisana allo zenzero con miele
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Jussi-Adler Olsen

  "Il sale è sempre stato fondamentale nella vita dell'uomo."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

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