lunedì 8 gennaio 2024

Recensione: La malizia del vischio



 La malizia del vischio

 di Kathleen Farrell

 Editore: Fazi Editore
 Prezzo: €18,50
 Pagine: 240
Titolo Originale: Mistletoe Malice  
Traduzione: Stefano Bortolussi
 

 Nella sua prima traduzione italiana, La malizia del vischio di Kathleen Farrell è un irriverente romanzo a sfondo natalizio che combina deliziose atmosfere rétro, spietate battute al vetriolo e una sfilata di personaggi in cui ogni lettore ritroverà qualcosa di sé – e del proprio Natale in famiglia. In una località sulla costa del Sussex, una famiglia si appresta a riunirsi nella dimora dell’anziana matriarca per trascorrere le festività natalizie. Fuori soffia un vento freddo, la neve comincia a cadere e la tirannica padrona di casa è pronta ad accogliere la sua ribelle nidiata. A mano a mano che arrivano gli ospiti, ognuno con il suo carico di segreti, risentimenti e drammi personali, l’atmosfera si scalda: il fuoco viene acceso, lo sherry versato, i regali incartati e gli artigli affilati. Molte sono le tensioni nascoste che strisciano silenziose per i corridoi della grande casa: la nipote Bess, che vive con la zia, asseconda tutti i suoi capricci ma in realtà fantastica di fuggire; la figlia Marion è bersagliata dalla madre per il fatto di essere una donna in carriera e sfoga la propria frustrazione sul malcapitato marito; il figlio Adrian, inadeguato sotto tutti i punti di vista, si presenta a casa della madre ubriaco e pronto a dare spettacolo; il nipote Piers, giovane ambizioso e avventato, si diverte a corteggiare la cugina Bess, del tutto incurante delle possibili conseguenze. E se inizialmente gesti, sguardi e frecciatine sono ammantati dal velo ingannevole delle buone maniere, nell’arco di tre giorni può succedere di tutto, e i membri della famiglia faranno bene a prepararsi a un finale… scoppiettante. 




Il romanzo perfetto da leggere dopo il solito Natale a casa dei parenti. Vi ricordate "Parenti Serpenti" degli anni '80? Ecco immaginatevi una versione inglese della stessa banda di problematiche familiari. 
La capofamiglia Rachel, che da come parla sembra una centenaria ma in realtà non è così vecchia, si lamenta di tutto, ai suoi tempi tutto era meglio, le cose, le persone e soprattutto lei. 
Il figlio Adrian che in passato ha creato parecchi subbugli in famiglia, torna dopo un anno dall'Italia senza un soldo e già mezzo ubriaco. 
La figlia Marion e il marito Thomas non potrebbero essere più diversi tra loro, lei una direttrice hitleriana, pronta a giudicare tutto e tutti, sopratutto l'eccessiva arrendevolezza del marito. 
Anche le due cugine Kate e Bess sono lontane anni luce, Kate appena tornata single per qualche misterioso motivo, abita a Londra mentre Bess che ha quasi 40 anni, non ha mai lasciato quella casa, dá quasi la sensazione di far parte del mobilio. 
A chiudere il gruppetto c'é Piers, il cugino di secondo grado, pieno di sé e pieno di commenti svenevoli verso Rachel. 
Il gruppetto si ritrova a passare le feste natalizie a casa di Rachel, nessuno sembra sopportarsi, anzi provano tutti un gran piacere a punzecchiare gli altri familiari, d'altronde nessuno conosce i nostri difetti meglio della nostra famiglia. 
In particolare Bess e la sua mancanza di polso, sembrano essere il capro espiatorio per tutti soprattutto Piers con il quale c'è un tira e molla di anni a cui lei è romanticamente legata e lui fa finta di esserlo. Se siete stufi di romanzi natalizi mielosi e dalle happy ending, sicuramente questo romanzo è adatto, nonostante non abbia trovato i personaggi particolarmente profondi, sembrano tutti descritti in superficie, tutti cervellotici ed estremamente fastidiosi. 
Un rincorrersi di negatività e litigi, sotterfugi e dolore che non trova né sfogo in una seria litigata, né tantomeno gioia in una riappacificazione. 
Se la vostra famiglia è piena di relazioni tossiche e disfunzionali peró, potreste riconoscere parecchie personalità nonostante il romanzo sia del 1951. 

Durata totale della lettura: 6 giorni
Bevanda consigliata: Vin brulè
Formato consigliato: Cartaceo





"..riflettendo sulle strane abitudini di certe famiglie che si riunivano al solo scopo di tormentarsi e infastidirsi a vicenda 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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