martedì 23 marzo 2021

Recensione: L'inganno delle buone azioni



L'inganno delle buone azioni
di Kiley Reid

Editrice: Garzanti
Prezzo cartaceo: € 17,90
Prezzo Ebook: € 9,99
Pagine: 304
Genere: Narrativa moderna

Alix è una donna e una madre di successo. Tutto, intorno a lei, è perfetto. Nel suo blog dispensa consigli su come realizzarsi ed essere felici, ma soprattutto esorta le persone a confidare nell’importanza delle buone azioni. Nell’importanza di aiutare chi è meno fortunato. Lei, che è una privilegiata, non crede nei privilegi e nei preconcetti. Per questo, affida la figlia a Emira, anche se per la sua cerchia di conoscenti il colore della pelle della giovane potrebbe rappresentare un problema. Ma un giorno, al supermercato, Emira viene accusata di aver rapito la bambina: non può certo essere la baby-sitter di una famiglia così per bene. Nessuno le crede, tutti si limitano a giudicarla in base all’apparenza. In risposta a quest’ingiustizia, Alix decide di accrescere il proprio impegno: tesse le lodi di Emira ogni volta che ne ha l’occasione, le offre un contratto a lungo termine e si scaglia contro tutti coloro che l’hanno ritenuta colpevole senza appello. Inizia una lotta contro i pregiudizi. Una lotta un po’ troppo appariscente. Forse Alix ha qualcosa da nascondere. Forse teme che il velo di ipocrisia di cui per anni si è fatta schermo scivoli via e metta a nudo la verità. Perché le buone azioni non sempre sono spontanee. A volte dissimulano segreti e false intenzioni. A volte dietro il bene può celarsi il male.
Un caso editoriale per mesi in vetta alle classifiche in Inghilterra e in America, venduto in tutto il mondo e nominato al Man Booker Prize. Un esordio che scardina le leggi della letteratura e della società e che ha fatto parlare di sé su quotidiani e riviste di ogni paese. Non si è più gli stessi dopo averlo letto. Una storia senza tempo. Un romanzo potente e schietto. Un romanzo necessario.





Alix è una donna bianca, moglie e madre di successo che ha saputo costruirsi un impero con una semplice idea. Emira è una ragazza di colore che ha studiato all'Università e ha trovato un impiego come babysitter presso la famiglia di Alix. Non è facile per Emira andare a spasso con una bella bambina bionda di tre anni, non è facile soprattutto quando Alix la chiama nel cuore della notte per aiutarla e il vigilante di un discount la fermerà per interrogarla sul rapporto di parentela che c'è tra lei e la bambina. Kiley Reid approda sugli scaffali di tutto il mondo con un romanzo sul razzismo e sulle buone azioni: soprattutto sul buon cuore di Emira che cerca di mantenere fede ai suoi principi in un mondo ancora troppo legato al colore della pelle. La narrazione con uno stile fresco e accattivante fa emergere mille problematiche: cosa nasconde Alix? Sin dalle primissime pagine capiamo subito che dietro la sua facciata perbenista si nasconde qualcosa che non quadra e piano piano tutto il suo castello di carte andrà all'aria. Dall'altra parte a lei si contrappone la figura di Emira, una ragazza dall'animo puro che prova a percorrere la sua strada nonostante tutto. Un romanzo inteso e potente che fa parlare di sè. Una lettura davvero entusiasmante.

Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè alla rosa
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


"Cosa si nasconde dietro il più semplice dei gesti?"

    
                                

                                         Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

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