venerdì 1 novembre 2019

Recensione: Chiedimi Scusa

Chiedimi scusa
di Eve Ensler

Editore: Il Saggiatore
Prezzo Cartaceo: € 12
Pagine: 120
Titolo originale: The Apology



Devo chiederti scusa, mia piccola Eve. Devo spiegarti come ho potuto oltrepassare quel confine, il tabù supremo. Come ho potuto desiderare la mia bambina così appassionatamente. I primi anni ho combattuto il desiderio, sai? Mi limitavo a entrare in camera tua e guardarti dormire. Ero innamorato della tua innocenza, della tua tenerezza angelica. Poi, quando avevi cinque anni, un giorno piangevi forte e io non sapevo più come consolarti, e ho cominciato ad accarezzarti, Eve. Da allora non sono più riuscito a smettere. Ero penetrato in una nuova galassia di estasi: un viaggio senza ritorno oltre la morale umana.
Ma quella volta – avevi nove anni – mi hai fatto arrabbiare così tanto, Eve. Tutto il mio amore si è trasformato in rabbia quella volta. Quella notte. Quella notte ti ho tolto tutta la purezza di cui ero schiavo. Quella notte ti ho squarciato. Da allora non sono più riuscito a smettere. E così hai iniziato a svegliarti urlando terrorizzata. Non riuscivi più a fare pipì. Non riuscivi più a mangiare, a lavarti, a parlare. Eri come morta.
Poi un giorno ti sei tagliata i capelli e ti sei messa a vestirti come un ragazzo. Sei diventata brutta. Io ti avevo sfigurata, e il risultato mi disgustava. Ho cominciato a insultarti e a picchiarti, a prenderti a schiaffi , a pugni, a cinghiate. Ho stretto le mie mani intorno al tuo collo quasi  fino a strangolarti. Ti ho sbattuto la testa contro il pavimento quasi  fino a romperla. Ti ho buttato giù dalle scale. Volevo spezzarti, distruggerti, devastarti. Volevo eliminare la testimone delle mie nefandezze.
Io ti ho ucciso, Eve. Io, tuo padre. Eppure tu sei sopravvissuta. E ora che sono morto,  finalmente riesco a dire la verità, tutto quello che i vivi non possono dirsi. Ora confesso e ti chiedo scusa. Le scuse che hai aspettato per tutta la vita. Ma quanti uomini, quanti padri hanno mai chiesto scusa? Prestami la voce, Eve, per chiederti scusa. Di’ tu la verità per me. La verità rende liberi. Liberati, Eve, liberati  finalmente di me.



Eve Ensler vince ancora, dopo i Monologhi della Vagina, scrive una lunga lettera di scuse, di quelle scuse che avrebbe voluto ricevere dal padre. Quell'uomo che l'ha messa al mondo per una spinta narcisista di creare qualcosa a sua immagine e somiglianza, che ha iniziato a violentarla a 5 anni, prima fisicamente e poi pian piano a distruggerle l'autostima con terrore e malignità. 
La lettera, scritta come se fosse di pugno del padre, racconta passo per passo della crescita della bambina, delle violenze fisiche e psicologiche che le vengono inflitte, delle cause della rabbia del padre. 
La bambina, da dolce e felice, comincia a sgretolarsi, incubi, infiammazioni, brutti voti sembrano soddisfare interiormente il padre che però all'esterno continua a violentarne la stabilità sempre di più. Anche quando Eve sembra aver trovato un modo per riprendersi e distaccarsi, lui cercherà un modo diverso per incutere terrore e farla sentire sola al mondo.
Un libro che mi ha disgustata e fatta arrabbiare, non per la narrativa ma perché purtroppo queste sono storie vere che crediamo così lontane da noi quando invece succedono ogni giorno. Questa trappola di violenza su una bambina, una casetta in costruzione a cui si tolgono pian piano le fondamenta e mattoni non potrà far altro che crollare.
La lettera, il finale tentativo di espiazione del mostro, non è mai stata scritta da lui, avrà mai davvero affrontato il suo io, l'Uomo Ombra, tutta quella rabbia repressa e quella gioia nel vedere il dolore e la paura di una persona?

Questo non lo sapremo mai ma quello che mi ha sconvolta di piú è normale, che avevo sperato fosse incosciente all'inizio della lettura, ma ci rendiamo poi conto che è  volontariamente inerme agli abusi continui del padre sulla figlia, anzi sembra anche sostenerlo con i suoi silenzi e distanza.

Un libro veramente consigliato a tutti, in primo luogo agli uomini, tutti, perché purtroppo insegniamo loro a non dimostrare debolezze e a non chiedere aiuto, questo non può far altro che portare a una ripetizione delle cattive esperienze del bambino una volta adulto. Alle donne, perchè è ora di parlare, di denunciare, di raccontarsi, di seguire il movimento #Metoo perchè non siamo sole. 

Un romanzo bellissimo, forte, crudo, senza mezze parole, mi sono dovuta fermare un paio di volte nella lettura per il dolore fisico provato. Terribilmente reale.



Durata totale della lettura: 2 giorni
Bevanda consigliata: Sherry
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni 





      "Perché se ho imparato qualcosa qui, in questo regno di tortura, è che non c’è dolore inflitto coscientemente a qualcuno che non ci torni indietro de­cuplicato"



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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