venerdì 15 novembre 2019

Recensione: La ragazza delle meraviglie





        
La ragazza delle meraviglie
di Lavinia Petti

Editore:
Longanesi
Prezzo cartaceo : € 19,50
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 448
Genere: Narrativa moderna

Napoli, quartiere Forcella. In una fredda notte d’inverno, una neonata viene abbandonata nella Ruota degli Esposti dell’ospedale dell’Annunziata. Al collo ha una catenina di rame con due misteriosi oggetti, una chiave arrugginita e una moneta antichissima. Adottata da una famiglia di estrazione popolare, Francesca Annunziata, che si fa chiamare Fanny, trascorre nelle campagne del Moiariello che sovrastano la città un’infanzia libera e selvaggia, fatta di avventure solitarie alla scoperta di vecchi ruderi e di notti popolate da sogni inquietanti, forse premonitori, che le valgono l’appellativo di janara, strega. Alla vigilia dei suoi quattordici anni, la ragazza scopre per puro caso la verità sul suo passato. Furiosa per quello che considera un vero e proprio tradimento da parte delle persone più importanti della sua vita, Fanny scappa di casa e trova rifugio in una grotta vicino al mare. Per la prima volta è del tutto sola, e ha con sé soltanto gli oggetti con cui è stata trovata. Nonostante l’impresa le paia impossibile, decide di andare alla ricerca dei suoi veri genitori proprio a partire da quegli enigmatici amuleti. E in questa avventura verrà aiutata e ostacolata da una fantasmagorica galleria di personaggi partoriti dagli anfratti più arcani della città.
In una Napoli oscura e segreta di primordiale e inquietante bellezza, dove si venerano antichi dèi, i morti si confondono con i vivi e le leggende sembrano prendere vita, Lavinia Petti intreccia una storia di amore e morte che porterà Fanny alla scoperta delle proprie origini e forse delle origini di un’intera città.



La piccola Francesca Annunziata viene abbandonanta ancora in fasce nella Ruota degli Esposti con solo una catenina di rame con due ciondoli: un'antica moneta ed una vecchia chiave. La Fortuna però non le volterà le spalle perchè la piccola Fanny verrà adottata e crescerà amata dal più profondo del cuore. Dentro di lei però le domande in merito al suo passato si rincorrono così come le ombre che le hanno valso l'appellativo di janara. Secondo romanzo dell'autrice italiana Lavinia Petti che ha conquistato i lettori con Il ladro di nebbia incentrato di più sul mondo onirico, ritorna sugli scaffali con una nuova protagonista ed una Napoli a dir poco spettacolare. Attraverso gli occhi di Fanny il lettore conoscerà, per la prima volta come nel mio caso, una città multicolore, capace di nascondere nei vicoli più nascosti delle autentiche meraviglie. Lavinia rende sia Fanny che Napoli protagoniste di un romanzo che incanta, che scalda il cuore con una storia di formazione e di scoperta delle proprie radici. Attorno a Fanny vorticheranno figure ed ombre particolari, personaggi a dir poco suggestivi che daranno una nota di colore in più all'intera narrazione. Se come me non avete letto il primo romanzo di Lavinia non perdete questa occasione di scoprire un'autrice italiana assolutamente talentuosa.


Durata totale della lettura: quattro giorni
Bevanda consigliata: infuso alla menta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni




"Una Napoli magica, una protagonista indimenticabile."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio   

                                        

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