sabato 24 marzo 2018

Recensione: Grazie al cielo


Grazie al cielo
di  Vania Colasanti e Rosario Sorrentino


Editore: Sonzogno
Prezzo Cartaceo: € 12,00
Pagine: 145
Titolo originale: Vincere la paura di volare (e non solo)


Il viaggio che state per intraprendere non è destinato solo a chi ha paura dell'aereo. Quest'ironica e sentimentale avventura è dedicata a tutti coloro che vogliono lasciare a terra le ansie più disparate per tornare a volare alto. È un viaggio guidato da un medico e condotto da una donna rimasta per troppo tempo preda della sua fobia. Due autori che diventano anche i protagonisti della storia. Dopo ventitré anni, durante i quali non era più riuscita a solcare il cielo a causa di una paura scatenata da un atterraggio di emergenza, Vania Colasanti, grazie alla cura del neurologo Rosario Sorrentino, è tornata tra le nuvole. Ma soprattutto ha riacquistato la voglia di volare e l'entusiasmo di trasmettere questo successo terapeutico ai timorosi del volo - solo in Italia, da fonte Doxa, sono il 53,3% della popolazione - che spesso, bloccati dall'angoscia, si privano della meraviglia di viaggiare e di visitare luoghi lontani. Vania le aveva provate proprio tutte: psicoterapie varie, metodi alternativi, eppure nulla era riuscito a sbloccarla. Ma perché una sana paura diventa fobia? Cosa manda in tilt il cervello al punto da farci rinunciare al bello della vita? Questo è anche un affascinante percorso scientifico nei misteri della materia grigia e dei principali meccanismi che scatenano l'ansia.



Se siete alla ricerca di un manuale che vi permetta di sconfiggere la paura di volare, decisamente, questo libro fa per voi. Dopo questa lettura, sarete in grado di spiccare il volo, abbandonerete ogni tipo di remore, e paura di ogni genere. Morale fondamentale del libro è quella di : mai aver paura di confessare la propria paura. Anche quella più semplice, la più banale. Perché è allora che la paura ti può vincere, può farti preda. Ti spinge in un angolo, ti spezza le gambe, annienta i pensieri e le azioni. Può trasformare quella che è una normale ansia, quella che è una sana e salvifica paura, in fobia, in malattia. Il coming out, l’uscire allo scoperto, è il primo passo verso la guarigione. Ammettere e confessare pubblicamente di avere paura. Non vergognarsi mai, anzi. La paura rimane nel cervello della persona fobica come un corpo estraneo, come un inquilino prepotente che, oltre a scuoterlo, lo fa aggrappare ancora di più drammaticamente alla vita, perché in quei momenti, durante un attacco di panico, ha la netta percezione che la vita lo stia per lasciare. Una volta un paziente mi ha raccontato che, mentre si trovava in camera da letto a guardare la tv, avvertì una sensazione terrificante, come se si trovasse davanti a una tigre famelica, pronta a sbranarlo con un balzo. La paura, vorrei ancora sottolinearlo, è una risorsa preziosa che consente di salvarci. Soprattutto se utilizzata in maniera giusta. Il panico, come sa bene a sue spese, è invece una risposta di allarme in assenza di pericolo. In poche parole, non è detto che chi soffre di attacchi di panico abbia anche paura del terrorismo, del terremoto, o di altre calamità naturali. Potremmo ironicamente dire: a ognuno la sua paura. Poi c’è la reazione individuale ai traumi della vita: un terremoto, una guerra, una violenza di uomini su altri uomini che determinano reazioni soggettive diversissime. E qui entra in gioco anche la resilienza: quel repertorio di risorse genetiche, biologiche e comportamentali che ci consente di recuperare l’equilibrio perduto e di trasformare gradualmente uno svantaggio in un vantaggio. Il “piano B” del cervello per non soccombere. Lottare per vincere. La capacità di piegarci, ma di non spezzarci. Come un giunco. Far sì che si possa risalire la china. Ritornare alla situazione di partenza, più forti e forse anche migliori di prima. Una lettura che mi sento di consigliare a tutti coloro che sono vittime delle fobie (non solo della paura di volare), per ricominciare a spiccare il volo, e superare ogni tipo di ostacolo. Molto carina anche l’idea di allegare (alla fine del libro), la playlist aerea del libro e la fimografia di bordo.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Un caffè con panna
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore:Vania Colasanti








      "Un manuale per ritornare a volare alto."





                            

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