venerdì 30 marzo 2018

Recensione: Tutto il buio dei miei giorni


Tutto il buio dei miei giorni
di Silvia Ciompi


Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo Cartaceo: € 14,90
Pagine: 336



Camille ha vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l'unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la investe.Tra di loro c'è anche lui: in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora.



Questo libro è la storia di come da un profondo dolore, possa nascere una splendida storia d’amore. Ho apprezzato molto il modo in cui, la nostra giovane protagonista sia entrata nel cuore di Teschio (il ragazzo interprete di questo romanzo), simbolo di un sentimento nato dalla tragedia, ma sviluppatosi a fondo. Erano letteralmente rimasti incastrati l’uno nell’altra, in quello stadio. Avevano fatto finta di niente, come se non si fossero incisi a vicenda sulla pelle quello sguardo. Come se quella non fosse stata la prima cicatrice che si sarebbero lasciati addosso all’unaltra. La prima di tutte quelle che sarebbero venute dopo. Attraverso mille peripezie il legame d’amore tra Camille e Teschio si svilupperà, fino a quando la ferita sarà cicatrizzata, la crepa si sarà richiusa e il suo collante, sarà solo ed esclusivamente l’amore che unisce i due. Sarà impossibile per i due ragazzi, fingere di non amarsi, tentare (senza successo) di allontanarsi l’un l’altro. Un romanzo ben scritto, mi sento di consigliarlo preferibilmente alle più giovani, ma perché no anche alle più romantiche (anche se più adulte lettrici). Capitolo dopo capitolo, sarete travolte da un vortice di emozioni, osserverete gli altri personaggi del libro, appendere desideri, preghiere e doni che il vento si sarebbe portato presto via, slegandoli dai rami secchi e nel frattempo, assieme a Camille, sorriderete, di tutta quella vita, quella speranza, che anche in un posto come quel descritto continua a scorrere nell’aria. In un sorriso di un bimbo in carrozzina, in un Natale sgangherato, danneggiato, doloroso, ma anche un po’ felice, forte come i due protagonisti di questa storia d’amore. Come Camille e Teschio, che si tenevano stretti, zitti zitti, quasi invisibili, fusi in una cosa sola, sotto quell’albero acceso di speranze nella notte nera. Capirete insomma, che anche dalla ferita più profonda, la luce può comunque continuare a filtrare. Alla fine, come dice Ligabue: “ Il meglio deve ancora venire”.


Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Marocchino
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Silvia Ciompi






«Noi siamo cicatrici, siamo incendi, siamo bruciature e cenere.»




                            

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