venerdì 16 marzo 2018

Recensione: Mezzanotte alla libreria delle grandi idee

Mezzanotte alla libreria delle grandi idee 
di Matthew Sullivan

Titolo Originale: Midnight at the bright ideas bookstore
Editore: Longanesi
Prezzo Cartaceo: € 8,99
Pagine: 380

Sito dell'autore: Matthew Sullivan



 Lydia è una ragazza schiva e introversa. Ama nascondersi fra i suoi adorati libri e fra gli scaffali della Libreria delle Grandi Idee presso cui lavora, nel cuore di Denver, Colorado. Una libreria che, in particolare nelle ore di apertura serali, si popola di bizzarri bibliomani che fra i volumi passano lunghe ore.
Una sera, poco dopo la chiusura, a Lydia tocca una sconcertante, terribile sorpresa. Uno degli abituali frequentatori, il giovane Joey, si è impiccato fra gli scaffali del piano superiore. Prestandogli i primi soccorsi, Lydia fa una scoperta che cambierà la sua esistenza: dalla tasca dei jeans di Joey spunta una foto. Una foto che ritrae lei da bambina.
Perché Joey si è suicidato proprio in libreria? Per quale motivo teneva in tasca quella foto? E perché Lydia ha l’impressione che sia solo il primo di una serie di messaggi che Joey le ha lasciato prima di morire, affidandoli ai libri?
Nel tentativo di scoprire la verità, Lydia rievoca immagini di una terribile notte della sua infanzia, dettagli sepolti da tempo nella memoria. E insieme ai ricordi riemergono presenze che pensava di aver lasciato ormai nel passato, come quella di suo padre.
Mezzanotte alla Libreria delle Grandi Idee è un thriller ambientato nel mondo degli amanti dei libri, fra personaggi che alla passione per la lettura e per il sapere hanno votato la propria vita, fino alle conseguenze più estreme… 


Un suicidio, subito, nelle prime pagine del romanzo. Perché Joey si è impiccato nella libreria in cui andava sempre? Perché ha scelto che fosse Lydia, la nostra protagonista a trovarlo? Abbiamo subito l'impressione di essere catapultati in un mistero dal ritmo incalzante e non vediamo l'ora di capire cosa sia successo.

Lydia si sente in dovere di scoprire la ragione di tutto ciò e inizia a indagare. Ma cosa sono queste continue immagini di sangue e guanti di latex che continuano a tornarle in mente.
La madre, morta durante il parto, lascia il padre bibliotecario impreparato alla sua crescita ed educazione. Lydia si trova sola e incompresa e ha solo l'amico  Raj con cui passare il tempo, finché un giorno, nel negozio dei genitori di Raj, a causa di un allagamento, non arriva Carol, la figlia dell'idraulico. Carol è dispettosa e cattivella e "ruba" tutta l'attenzione di Lydia, lasciando Raj ancora più solo e desolato. Durante un pigiama party, però, Carol e I suoi genitori vengono barbaramente uccisi con un martello, mentre Lydia, nascosta sotto il lavandino esce illesa ma completamente sotto shock. 
Il mistero si infittisce ulteriormente quando Lydia e il padre si nascondono per anni in una baita in montagna. Il bibliotecario é un bel personaggio, molto elaborato, difficile da comprendere e a tratti imprevedibile.

Per quanto si tratti di un thriller, in realtà i personaggi principali del romanzo sono la lettura, la biblioteca, i libri. Ogni persona viene descritta con un riferimento al proprio amore per la lettura o il proprio disinteresse. La biblioteca n cui Lydia lavora, viene romanticamente descritta come un luogo di conforto per molte persone, ogni avventore ha una storia e una propria relazione con il luogo di lettura. 
Una sensazione di nostalgia per l'infanzia e per le cose perdute, si alternano al terrore per il "Martellatore" e la paura che il colpevole sia qualcuno di cui Lydia si fidava. Un twist improvviso e inaspettato ci lascia stupiti e chiude il cerchio della storia. L'inizio del romanzo potrebbe risultare un po' pesante ma l'intreccio si svolge rapdamente dopo la metà.
Un romanzo consigliato a chi apprezza i thriller non troppo adrenalinici.

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Succo all'arancia
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 15 anni






      "..Una sera, mentre bevevo un bicchiere d'acqua ho sentito qualcuno respirare sotto il lavandino".


   

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