venerdì 11 luglio 2025

Recensione: Terapia di gruppo per serial killer

 

Terapia di gruppo per serial killer
di Saratoga Schaefer

Editore: Mondadori
Titolo Originale: Serial killer support group
Prezzo Cartaceo: €20,00
Pagine: 324
Traduzione a cura di: Mirko Zilahy

È passato qualche mese dal ritrovamento del corpo della giovane Mira Griffin vicino alla rimessa delle barche di Prospect Park, ma la polizia di New York brancola nel buio. Cyra, sorella maggiore di Mira, grazie a un amico che lavora in polizia viene a sapere che in città esiste un gruppo di sostegno per serial killer, dove gli assassini si recano non con l’intento di rimettersi in carreggiata ma per condividere le storie sui crimini che hanno commesso, affinare le tecniche, ascoltare consigli, e dare libero sfogo alle proprie fantasie malate. Tormentata dal fatto di aver litigato con la sorella poco prima della sua scomparsa, Cyra è determinata a vendicarne la morte: decide così di infiltrarsi nel gruppo inventandosi un personaggio, la gelida Mistletoe, e trovare da sola il killer di Mira. Il surreale mondo con cui entra in contatto è composto da killer senza scrupoli, tutti maschi: c’è Python, un omone che ha il ruolo di moderatore; Pea Crab, che non riesce a trovare il modo di sbarazzarsi dei corpi senza venire scoperto dalla polizia; Cuckoo, che compie solo delitti di natura sessuale; e Lamprey, maschio alfa attraente e sicuro di sé, un ingegnere informatico che a tempo perso fa l’hacker e ha reso più efficienti i metodi di reclutamento del gruppo. Quando Cyra inizia ad avvicinarsi a quell’ambiente, però, si rende conto che impersonificare qualcuno privo di scrupoli ed emozioni significa anche poter liberare i propri istinti peggiori e immaginare di compiere azioni a cui non avrebbe mai pensato prima. Un thriller a tinte femministe, con un ottimo equilibrio tra suspense e divertimento che gioca con la parte più oscura dell’animo umano e che porta i lettori a chiedersi quanti mostri spaventosi camminino, invisibili, tra noi.



Cyra ha perso da poco sua sorella minore Mira e ora la polizia le sta dicendo che ci sono alte probabilità che sia stata vittima di un serial killer, è stata uccisa mentre faceva jogging al parco e il suo corpo è stato ritrovato vicino alla rimessa per le barche con il cranio spaccato.
Il problema è che le informazioni che la polizia riesce a fornirle si fermano qui e Cyra, appesantita dal senso di colpa per aver litigato pesantemente con Mira prima che morisse, è assolutamente intenzionata a vendicarne la morte.
Una sera, il suo amico Eli, che lavora negli archivi della polizia, le racconta di non essere riuscito a resistere alla curiosità e di aver dato una sbirciatina ad un fascicolo, all'interno di esso si parlava della possibile esistenza di uno speciale gruppo di sostegno per serial killer, nel quale gli assassini si incontrano non per frenare i propri istinti omicidi ma per condividere con fierezza i propri crimini, per godere dei racconti altrui e migliorare le proprie tecniche.
Cyra si rende conto che l’unico modo per scoprire chi sia stato ad uccidere Mira è riuscire ad intrufolarsi nel gruppo di cui le ha parlato Eli, la sua determinazione è forte ma fingersi una assassina senza scrupoli non è semplice, tuttavia riesce a superare la barriera di controllo e i test che le vengono posti.
Cyra partecipa al primo incontro con non poca tensione, tutti gli occhi sono puntati su di lei e non solo perché sia la nuova arrivata, ma anche perché sino a quel momento mai una donna aveva fatto parte del gruppo di sostegno per serial killer; inoltre, il suo cervello non può fare a meno di ricordarle che si trova in un covo di crudeli assassini senza pietà che non esiterebbero a farla fuori se scoprissero le sue vere intenzioni.
All'interno del gruppo è vietato usare il proprio vero nome perciò ogni partecipante ha un suo soprannome, quello si Cyra è Mistletoe. Un'altra regola fondamentale del gruppo è non avere assolutamente alcun contatto con gli altri partecipanti al di fuori del luogo in cui avvengono gli incontri, ma già dopo il primo appuntamento Cyra si trova a dover affrontare un enorme problema: Lamprey, un altro assassino del gruppo di sostegno, l’ha seguita.
Lamprey è un hacker, ha scoperto come si chiama, dove abita e soprattutto il vero motivo per cui si è infiltrata nel gruppo di sostegno. Per fortuna, siccome Lamprey sospetta ci sia una spia all'interno del gruppo, la presenza di Cyra può tornargli utile e riescono a trovare un accordo: Cyra aiuterà Lamprey a scoprire chi sia l’infiltrato e Lamprey aiuterà Cyra a scoprire chi sia il killer di sua sorella. Cyra ovviamente, nonostante l’accordo pattuito, non si fida di Lamprey e continua a dubitare di tutto ciò che le dice perché è convinta che, nonostante le ripetute negazioni, possa essere lui stesso l'assassino di Mira.
A un certo punto però sorge un nuovo problema, un componente del gruppo di sostegno viene ucciso e a scoprirlo è proprio lei, immediatamente lo viene a sapere anche Lamprey che decide di far giungere la notizia anche a tutto il resto del gruppo, suscitando il panico generale. Nello scompiglio, i due riescono ad individuare un elemento sospetto che Cyra scoprirà essere proprio la spia e sarà allora che prenderà una decisione sconvolgente, una scelta più nelle corde di Mistletoe che in quelle di Cyra, perché in fondo sta cominciando a sentirsi bene nelle spoglie di Mistletoe. Forse, in realtà, le vesti di Mistletoe non sono solo un travestimento, ma son sempre state la sua vera natura.

Terapia di gruppo per serial killer è uno di quei libri da cui non ti riesci a staccare, carico di suspance e personaggi a dir poco inquietanti. Ho adorato la scelta dell’autrice di utilizzare i flashback per presentarci meglio alcuni personaggi e soprattutto il modo in cui modifica lo stile di scrittura per adattarlo ai personaggi stessi.
Se amate i romanzi tetri , carichi di tensione e colpi di scena questo libro vi piacerà tantissimo.



Durata  della lettura:  Sei giorni
Bevanda consigliata: The freddo al limone
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Io uccido, Giorgio Faletti



      "Aveva creato il personaggio di Mistletoe per ingannare gli uomini, ma lentamente era diventato un rifugio, un luogo in cui Cyra poteva essere la versione di sé stessa che aveva nascosto per anni. [...] La versione che presentava al mondo era ancora lì, a portata di mano dentro di lei, ma non aveva più voglia di indossarla."

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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