Editore: Fazi (Darkside) Prezzo Cartaceo: € 19,50 Prezzo ebook: € 10,99 Pagine: 468 Titolo originale: 1991 Traduzione a cura di: Daniela De Lorenzo Conclusa la scuola ispettori, Franck Sharko a trent'anni approda a Quai des Orfèvres, prestigiosa sede dell'anticrimine di Parigi. È l'ultimo arrivato: gli assegnano i compiti più noiosi e trascorre il suo tempo negli archivi passando al setaccio centinaia di informazioni alla ricerca di un indizio utile per risolvere un vecchio caso. Tra il 1986 e il 1989 tre donne sulla trentina sono state rapite, brutalmente uccise e abbandonate in campi di periferia. Nonostante centinaia di deposizioni, notti insonni e denunce, il predatore è ancora in libertà. Siamo all'inizio degli anni Novanta, le indagini procedono ancora alla vecchia maniera: computer, cellulari, internet sono novità di cui si comincia solo vagamente a sentir parlare, come di un sogno futuristico. Ma Sharko scalpita, vuole dimostrare di meritare il suo posto nella squadra. Una notte di dicembre, uscendo dagli archivi ormai deserti per tornare a casa, intercetta un uomo in preda al panico. Ha in mano una foto – ritrae una donna legata, il volto coperto da un sacchetto di carta con sopra disegnati occhi e bocca – e gli racconta una storia confusa riguardo a una lettera con un enigma da risolvere e una poesia di Baudelaire. Sharko non ci pensa due volte: decide di aggirare le procedure e occuparsene di persona. Ha finalmente l'occasione di uscire dai box e iniziare la sua corsa. |
Franck Thilliez non delude mai. Credo di aver letto quasi tutti i suoi romanzi e ogni volta resto affascinata dalle atmosfere cupe e avvolgenti che riesce a costruire. Nei suoi noir, i risvolti psicologici si intrecciano a storie complesse, ricche di collegamenti tra i personaggi. Le sue trame sono veri e propri labirinti narrativi che ti catturano e ti tengono incollata al libro fino all'ultima pagina.
Ho adorato anche quest’ultimo romanzo, che apre le indagini del giovane detective Franck Sharko, appena entrato nella polizia di Parigi al celebre 36 di Quai des Orfèvres. Il suo primo caso è legato alla sparizione e all’orribile morte di tre donne, brutalmente assassinate e violate alla fine degli anni Ottanta. Nonostante le indagini approfondite, l’assassino non è mai stato trovato. Eppure, la cosa più strana è che — se davvero si trattava di un serial killer — dopo queste vittime la scia di sangue si è interrotta.
Il romanzo si apre con una scena davvero inquietante: un giovane uomo, tornando a casa dopo il lavoro, trova ad attenderlo un pacchetto misterioso. All’interno c’è una copia de I Fiori del Male di Baudelaire e un messaggio criptico: gli viene chiesto di pensare a un nome di donna e poi di sfogliare il libro fino a pagina 122. Con sgomento, scopre che proprio quel nome appare nella pagina indicata. Ma non è finita. Un secondo messaggio lo spinge a recarsi a un indirizzo preciso e a controllare la cassetta della posta di quella donna. Nonostante la paura, la curiosità ha la meglio e l’uomo si reca sul posto: lì trova una foto inquietante di una donna incappucciata, legata a un letto. È in pericolo? È ancora viva?
È questo l’uomo che Sharko incontra quasi per caso, durante un turno notturno alla centrale. Da qui, spinto dall’istinto e infrangendo alcune regole, decide di lanciarsi in una corsa contro il tempo per salvare quella donna sconosciuta.
E questo è solo l’inizio. Gli enigmi si susseguono senza tregua, in un crescendo di misteri che sfidano la logica. Magia nera, riti voodoo, citazioni di Houdini: chi muove i fili di questa trama ha un piano ben preciso e una sola ossessione — la vendetta per qualcosa accaduto nel passato, che ancora brucia.
E le tre vittime di Sharko? Riuscirà a non abbandonare quell’indagine rimasta senza soluzione e a chiudere finalmente il cerchio?
Raccontare la trama di un romanzo di Thilliez in poche righe è quasi impossibile. I suoi libri sono intricati, tesi, densi di riferimenti e di sfumature psicologiche che ti portano dentro l’abisso della mente umana. Quello che rende i suoi thriller così avvincenti è proprio la capacità di ricordarci che il male, spesso, si nasconde dietro le facce più insospettabili — quelle del vicino di casa, di una persona gentile, di qualcuno che potremmo incontrare ogni giorno.
Se amate i thriller psicologici con trame complesse e personaggi memorabili, questo libro vi terrà incollati fino all’ultima pagina.
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Jean-Christophe Grange I fiumi di Porpora
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