lunedì 14 luglio 2025

Recensione: Niente di serio, ma vediamo

 


Niente di serio, ma vediamo
di Claudia Valeriani 

Editore: Einaudi Editore
Prezzo cartaceo: € 17.50
Pagine: 184

«Cosí, gambe incrociate sul divano, telefonino tra le mani, a cinquant'anni inizio a credere di averne venti. Da compiere. Fino al punto da non capire piú la differenza». Sara ha un divano comodo, molte confortevoli abitudini, due gemelli adolescenti e un matrimonio fallito alle spalle, quando da un giorno all'altro decide di mettersi in gioco. E per lei mettersi in gioco, all'inizio, significa proprio giocare: iscriversi a un'app di appuntamenti e scegliere, tra le varie opzioni del tipo di relazione, Niente di serio, ma vediamo. Però quello che scopre - e che ci racconta con la sua voce irresistibile, ironica e ferita - è un garbuglio tutto da districare. Dentro di lei e nel mondo. 

Il libro 

Il primo è Jacopo, ma poi vengono Rino, Vincenzo, Ricky, Federico, Sergio, David, a bucare la routine di Sara con i loro pregi, difetti, mani, occhi, e una sfilza di messaggini che la sorprendono o la irritano. Sara passa da un incontro all’altro raccontandoci tutto con verve e ironia. Fare sesso con un tipo molto tatuato diventa ad esempio un’esperienza di realtà aumentata, «visto che appena si sdraia su di me le pantere nere e i leoni a fauci spalancate tatuati sul petto iniziano a prendere vita davanti ai miei occhi, dilatandosi a dismisura man mano che si avvicinano e restringendosi fino a sembrare piccoli e mansueti quando si allontanano, e via cosí, avanti e indietro al ritmo sempre piú incalzante delle sue flessioni, fino a crearmi un’illusione psichedelica che per fortuna mi fa distrarre con un’altra storia, fatta di giungle selvagge e teatri delle ombre, animali esotici, tigrotti della Malesia e perle di Labuan. E il tempo vola». Sara dunque gioca. Ma i giochi, si sa, sono tremendamente seri. E la giostra, che lei all’inizio immagina come una tranquilla ruota panoramica, si rivela una montagna russa da cui non riesce piú a scendere. Il racconto degli appuntamenti diverte e spiazza sempre, grazie alla scrittura scoppiettante, vorticosa, eppure si percepisce in sottofondo una nota amara, il desiderio di colmare un vuoto indefinito. Tra le righe si snoda un’avventura sussurrata che è tutta interiore e che fa emergere una donna molto contemporanea, viva, piena di contraddizioni. La sua è una storia ancora da decifrare, fatta di desideri e mancanze. Perché in questo romanzo c’è molto, molto di piú di quello che appare. 


Succede che a un certo punto Sara, si sveglia e hai cinquant’anni, due figli adolescenti e un matrimonio fallito alle spalle. Ha dato tutto, ha retto per anni, e ora si ritrovi da sola sul divano. E poi, così, senza troppi preamboli, decide di rialzarsi e di provarci ancora, ripetendosiniente di serio, ma vediamo.
Sara non è solo la protagonista del romanzo d’esordio di Claudia Valeriani, ma è tutte noi. È la donna di oggi, che può scaricare un’app e scegliere con chi uscire, ma allo stesso tempo la donna di ieri, cresciuta in un’epoca in cui ci si guardava negli occhi per cercarsi davvero. Sara è la voce di chi si sente improvvisamente sola e deve rimettere insieme i pezzi, ma non vuole farlo piangendosi addosso. E lo fa invece con un punto di vista tagliente, sarcastico, ironico e profondamente umano. Il suo sguardo sulle cose è spesso autosabotante, ma è proprio questa sua imperfezione ad avvicinarcela. 
Sara scarica Tinder senza sapere esattamente cosa cerca: amore, sesso o forse solo compagnia e comprensione. Per lei, l'app è un gioco ipnotico, una giostra di possibilità che le offre momenti di leggerezza e il desiderio di sentirsi viva. Dietro ogni incontro c'è una ricerca più profonda: affermazione, libertà, riscatto. 
Conosce uomini molto diversi tra loro : dall’artista spirituale al chirurgo in carriera e in ogni incontro rivendica la propria autonomia e rifiuta i ruoli imposti, cercando connessioni che vadano oltre l’apparenza.
Il primo incontro con Jacopo, affascinante e attento, sembra promettente, ma nasconde tratti narcisisti che la fanno dubitare. Sara continua a cercare, anche per mettere alla prova se stessa: vuole piacersi attraverso lo sguardo degli altri, ricostruire la propria identità dopo le ferite del passato.

Claudia Valeriani, al suo esordio narrativo, unisce ironia e profondità in una scrittura autentica e brillante. Con uno sguardo empatico e attento, ritrae una protagonista complessa e reale, alle prese con i desideri, le fragilità e la voglia di rinascere.

Niente di serio, ma vediamo è un prontuario di esperienze buffe e verissime, dove mentre ridi rifletti, e mentre rifletti, ridi ancora. Perché in fondo, l’ironia è una forma di resistenza. E Sara ce lo insegna pagina dopo pagina.

Consigliato a chi ha voglia di ricominciare, a chi si è pers* e vuole ritrovarsi. Ma anche a chi non ha ancora smesso di credere che, forse, qualcosa di bello possa ancora succedere.

Durata totale della lettura: una settimana
Bevanda consigliata: tisana ghiacciata ai frutti di bosco
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: a partire dai 16 anni 
Consigliato a chi ha apprezzatoPassione semplice di Annie Ernaux





"Non voglio essere, per non disturbare mi fingo corpo suo. Devo sentire come la donna più accogliente del mondo, sono la dea dell'accoglienza. Quella da cui non ce ne si vuole andare."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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