di Claudia Valeriani Editore: Einaudi Editore Prezzo cartaceo: € 17.50 Pagine: 184 «Cosí, gambe incrociate sul divano, telefonino tra le mani, a cinquant'anni inizio a credere di averne venti. Da compiere. Fino al punto da non capire piú la differenza». Sara ha un divano comodo, molte confortevoli abitudini, due gemelli adolescenti e un matrimonio fallito alle spalle, quando da un giorno all'altro decide di mettersi in gioco. E per lei mettersi in gioco, all'inizio, significa proprio giocare: iscriversi a un'app di appuntamenti e scegliere, tra le varie opzioni del tipo di relazione, Niente di serio, ma vediamo. Però quello che scopre - e che ci racconta con la sua voce irresistibile, ironica e ferita - è un garbuglio tutto da districare. Dentro di lei e nel mondo. Il libro Il primo è Jacopo, ma poi vengono Rino, Vincenzo, Ricky, Federico, Sergio, David, a bucare la routine di Sara con i loro pregi, difetti, mani, occhi, e una sfilza di messaggini che la sorprendono o la irritano. Sara passa da un incontro all’altro raccontandoci tutto con verve e ironia. Fare sesso con un tipo molto tatuato diventa ad esempio un’esperienza di realtà aumentata, «visto che appena si sdraia su di me le pantere nere e i leoni a fauci spalancate tatuati sul petto iniziano a prendere vita davanti ai miei occhi, dilatandosi a dismisura man mano che si avvicinano e restringendosi fino a sembrare piccoli e mansueti quando si allontanano, e via cosí, avanti e indietro al ritmo sempre piú incalzante delle sue flessioni, fino a crearmi un’illusione psichedelica che per fortuna mi fa distrarre con un’altra storia, fatta di giungle selvagge e teatri delle ombre, animali esotici, tigrotti della Malesia e perle di Labuan. E il tempo vola». Sara dunque gioca. Ma i giochi, si sa, sono tremendamente seri. E la giostra, che lei all’inizio immagina come una tranquilla ruota panoramica, si rivela una montagna russa da cui non riesce piú a scendere. Il racconto degli appuntamenti diverte e spiazza sempre, grazie alla scrittura scoppiettante, vorticosa, eppure si percepisce in sottofondo una nota amara, il desiderio di colmare un vuoto indefinito. Tra le righe si snoda un’avventura sussurrata che è tutta interiore e che fa emergere una donna molto contemporanea, viva, piena di contraddizioni. La sua è una storia ancora da decifrare, fatta di desideri e mancanze. Perché in questo romanzo c’è molto, molto di piú di quello che appare. |
Succede che a un certo punto Sara, si sveglia e hai cinquant’anni, due figli adolescenti e un matrimonio fallito alle spalle. Ha dato tutto, ha retto per anni, e ora si ritrovi da sola sul divano. E poi, così, senza troppi preamboli, decide di rialzarsi e di provarci ancora, ripetendosi: niente di serio, ma vediamo.
Sara non è solo la protagonista del romanzo d’esordio di Claudia Valeriani, ma è tutte noi. È la donna di oggi, che può scaricare un’app e scegliere con chi uscire, ma allo stesso tempo la donna di ieri, cresciuta in un’epoca in cui ci si guardava negli occhi per cercarsi davvero. Sara è la voce di chi si sente improvvisamente sola e deve rimettere insieme i pezzi, ma non vuole farlo piangendosi addosso. E lo fa invece con un punto di vista tagliente, sarcastico, ironico e profondamente umano. Il suo sguardo sulle cose è spesso autosabotante, ma è proprio questa sua imperfezione ad avvicinarcela.
Sara scarica Tinder senza sapere esattamente cosa cerca: amore, sesso o forse solo compagnia e comprensione. Per lei, l'app è un gioco ipnotico, una giostra di possibilità che le offre momenti di leggerezza e il desiderio di sentirsi viva. Dietro ogni incontro c'è una ricerca più profonda: affermazione, libertà, riscatto.
Conosce uomini molto diversi tra loro : dall’artista spirituale al chirurgo in carriera e in ogni incontro rivendica la propria autonomia e rifiuta i ruoli imposti, cercando connessioni che vadano oltre l’apparenza.
Il primo incontro con Jacopo, affascinante e attento, sembra promettente, ma nasconde tratti narcisisti che la fanno dubitare. Sara continua a cercare, anche per mettere alla prova se stessa: vuole piacersi attraverso lo sguardo degli altri, ricostruire la propria identità dopo le ferite del passato.
Claudia Valeriani, al suo esordio narrativo, unisce ironia e profondità in una scrittura autentica e brillante. Con uno sguardo empatico e attento, ritrae una protagonista complessa e reale, alle prese con i desideri, le fragilità e la voglia di rinascere.
Niente di serio, ma vediamo è un prontuario di esperienze buffe e verissime, dove mentre ridi rifletti, e mentre rifletti, ridi ancora. Perché in fondo, l’ironia è una forma di resistenza. E Sara ce lo insegna pagina dopo pagina.
Consigliato a chi ha voglia di ricominciare, a chi si è pers* e vuole ritrovarsi. Ma anche a chi non ha ancora smesso di credere che, forse, qualcosa di bello possa ancora succedere.
Durata totale della lettura: una settimana
Bevanda consigliata: tisana ghiacciata ai frutti di bosco
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: a partire dai 16 anni
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