giovedì 31 luglio 2025

Recensione: Mimica

 

Mimica
di Sebastian Fitzek

Editore: Fazi Editore
Titolo Originale: Mimik
Prezzo Cartaceo: €19,00 
Prezzo e-book: 10,99
Pagine: 348
Traduzione a cura di: Elisa Ronchi

Non aver paura.

Se non di te stessa.

Un leggero tic all’angolo della bocca, il minimo movimento della palpebra, un involontario gesto della mano sono sufficienti a farle intravedere la vera essenza di una persona: Hannah Herbst è la più nota esperta tedesca di mimica facciale, una sorta di macchina della verità umana specializzata nei segreti del linguaggio del corpo. Vive a Berlino insieme al marito e ai figli e, in quanto consulente della polizia, ha già fatto condannare diversi criminali violenti. Un giorno, però, Hannah si risveglia in una stanza d’albergo, con le mani legate, senza alcun ricordo; ha subito un’operazione chirurgica che le ha causato la perdita della memoria, e si ritrova alla mercé di un uomo sospettato di essere un pericoloso killer… Ma il caso che dovrà risolvere è un altro, e sarà il più difficile della sua carriera. Una donna ha confessato di aver ucciso la propria famiglia in modo brutale. Solo il figlio più piccolo, Paul, è sopravvissuto. Una vicenda scioccante, che ha sconvolto la Germania intera. Dopo la confessione, la madre è riuscita a fuggire dal carcere. Sta forse cercando il figlio per completare la sua sanguinaria missione? Hannah Herbst ha a disposizione soltanto il breve video della confessione per incastrare la madre e salvare Paul. C’è soltanto un problema: l’assassina del video è Hannah stessa!



Hannah Herbst è una specialista di mimica facciale e lavora come consulente per la polizia ormai da anni, grazie alle sue capacità ha fatto incarcerare molti criminali violenti ma più ne riesce a incastrare e più si rende conto di quanti di loro vaghino ancora in mezzo a noi, liberi di commettere i peggiori crimini.
Hannah però un giorno si sveglia, è intontita e alla tv stanno trasmettendo uno speciale sulla sicurezza antincendio. Ci mette un po’ a realizzare che il letto in cui si trova non è il suo, quella che la circonda non è la sua stanza, i suoi polsi sono legati alla testiera del letto con delle fascette e lei non ricorda assolutamente nulla di sé.
Sente che c’è qualcuno nel bagno della stanza in cui si trova e cerca immediatamente di liberarsi ma senza ottenere risultati, se non una fitta di dolore lancinante nella zona sinistra del busto proprio sopra l’anca, dove si accorge di avere una abbondante fasciatura.
“Cosa mi è successo?”, “Chi c’è qui con me?”, “Chi sono?”, tutte domande che affollano la testa di Hannah mentre sullo schermo della televisione parte una conferenza stampa della polizia, nella quale il commissario capo mette in guardia gli abitanti per via della fuga di un pericoloso criminale di nome Lutz Blankenthal e soprannominato “Il Chirurgo” proprio perché negli anni era riuscito a ricoprire l’incarico di medico in diversi ospedali, ma senza aver mai studiato medicina, portando alla morte svariati pazienti che avevano messo la loro vita nelle sue mani.
In quel momento la porta del bagno si apre e Hannah si sente come schiacciata da un macigno, perché proprio mentre il commissario in tv sta dicendo le parole “un sociopatico, un sadico e uno spietato assassino” vede l’uomo che si sta avvicinando al letto a cui è legata, ed è proprio Lutz Blankenthal.
Hannah è terrorizzata ma la situazione per lei peggiora ulteriormente quando Blankenthal stesso le mostra un video, una confessione, una donna che di fronte alla polizia sta raccontando come ha massacrato i suoi due figli e il marito. E la donna nel video è proprio lei, Hannah Herbst.
Da quel momento per Hannah inizierà una agonizzante rincorsa della verità e della sua memoria perduta, che più ricerca a fondo e meno vorrebbe recuperare.
Cosa le è successo? Chi le ha fatto del male? E’ davvero lei quella del video? E’ stata davvero lei a massacrare la sua famiglia? Ma soprattutto…dove è finito suo figlio, l’unico sopravvissuto al massacro?

Sebastian Fitzek è sempre una certezza, i suoi thriller sono sempre molto carichi di tensione e mai scontati, il lettore non riesce mai a completare il puzzle finché lui stesso non gli da’ in mano l’ultimo indispensabile tassello.
Se vi sono piaciuti gli altri suoi romanzi, Mimica non sarà da meno!
Un racconto incalzante arricchito da flashback e cambi di point of view che lasciano il lettore in uno stato di profonda suspense dalla prima all’ultima pagina.
Sono certa che piacerà anche a voi!

Durata  della lettura:  Sei giorni
Bevanda consigliata: Bloody Mary ghiacciato
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: La psichiatra, Wulf Dorn



      "«Dopo quell'evento, nulla è stato più lo stesso. [...] Dopo aver visto quel luogo non riuscivo più ad andare avanti. Come dice il proverbio: una volta vista la verità, non la si può più ignorare.»
«Quale verità?»
«Che sono tutte cazzate. Il mondo è malvagio. Non vale la pena viverci. Il male trionferà sempre. Voglio dire: immagini di organizzare una partita di calcio. Una delle due squadre è costretta a rispettare le regole. L’altra, invece, può scendere in campo armata di asce e coltelli. Secondo lei chi vincerà?»."

 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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