lunedì 21 luglio 2025

Recensione: Oathbound



 Oathbound

 di Tracy Deonn

 Editore: Fazi Editore
 Prezzo: € 19.50
 Pagine: 775
Traduzione a cura di: Veronica La Peccerella e Sabina Terziani 

 Dopo Legendborn e Bloodmarked, la saga dei Leggendari torna con un terzo volume in cui oscurità e magia si intrecciano in un crescendo di tensione che prepara il terreno per uno sconvolgente finale. Bree Matthews ha sacrificato tutto: ha abbandonato l’Ordine, voltato le spalle a chi le era accanto e persino bruciato il flusso ancestrale che la legava ai suoi avi. È rimasta sola, convinta che non ci sia altro modo per proteggere chi ama e restare viva. Ma il potere che scorre nelle sue vene è troppo pericoloso per essere ignorato. Per imparare a dominarlo, Bree si affida al re Oscuro, un mutaforma enigmatico capace di muoversi tra il mondo umano e quello demoniaco, che grazie ai suoi poteri è riuscito a raggiungere le più alte posizioni dell’Ordine della Tavola Rotonda. In cambio del suo addestramento, però, Bree deve stringere con lui un patto che non potrà spezzare, e di cui non conosce ancora le vere conseguenze. Nel frattempo, l’Ordine è nel caos. Insieme a Bree è scomparso anche Selwyn. Per ritrovare entrambi, Nick è deciso a giocare la sua ultima carta: invocare un’antica legge che costringe il Consiglio Supremo dei reggenti a concedergli un’udienza. Nessuno sa quale sarà la sua richiesta… e quali segreti sia disposto a rivelare. Mentre misteriosi rapimenti si moltiplicano e i merlini cadono uno dopo l’altro, un’ombra si insinua tra le crepe del mondo. Riuscirà Bree a riportare la pace e a chiudere i conti con il proprio passato?




Ci ho messo un attimo a ricordare dove eravamo rimasti l’ultima volta: è passato davvero tanto tempo dall’uscita del capitolo precedente, e la trama intricata di questa saga non rende facile riprendere il filo… ma ne è valsa la pena. 
Oathound è un ritorno potente, corposo, un vero “mattoncino” narrativo che affonda le radici nel cuore della storia e dei personaggi, portandoci sempre più vicini al nucleo oscuro di questo mondo affascinante. La narrazione riparte in modo quasi disorientante: Bree e Sel sono spariti, svaniti nel nulla, portati via da una misteriosa entità che si manifesta attraverso un fumo nero, inquietante e minaccioso. La loro scomparsa non passa inosservata: per la prima volta, tutti – Leggendari, reggenti, signori, Merlini, Effimeri – sono uniti dallo stesso sentimento: la paura. Chi, o cosa, è stato capace di penetrare così facilmente le barriere magiche e rapire due figure così importanti? Nemmeno l’Ordine ha mai documentato un demone in grado di simili imprese. 
 Sel, dopo gli eventi precedenti, è costretto ad affrontare pienamente la sua natura demoniaca, ritrovandosi – in un colpo di scena sorprendente – con la persona che meno si aspettava di rivedere. Bree, invece, intraprende un percorso molto diverso: fa un patto con l’Oscuro, una figura misteriosa e potente che le offre gli strumenti per padroneggiare il suo potere, ma a un prezzo altissimo. Non è sola, però, in questo gioco pericoloso: anche i due gemelli, noti per la loro natura sfuggente e birichina, si alleano col Cacciatore per aiutarlo a recuperare la corona e ciò che una volta era il suo regno. Nel frattempo, Nick – l’erede di Lancillotto – si concentra su una ricerca tutta personale: il suo desiderio è incontrare Ava e svelare il mistero delle continue sparizioni dei Merlini, eventi che cominciano ad assumere contorni sempre più sinistri. 
Una delle parti più affascinanti di Oathound è proprio l’approfondimento della mitologia che regge il mondo creato dall'autrice. Finalmente ci vengono rivelati nuovi dettagli sulle origini di Morgana, Merlino, Artù e Lancillotto, ma anche su come siano nate le altre categorie e i legami (o i conflitti) che le tengono insieme. Gli intrighi politici tra i reggenti, i giochi di potere interni all’Ordine, le alleanze e i tradimenti: tutto inizia a prendere forma, aggiungendo strati di profondità e tensione alla trama. 
Bree ha "perso2 i ricordi delle persone a lei care: le emozioni sono rimaste, le sensazioni affiorano, ma i volti e i nomi sono spariti. Questo la rende vulnerabile, smarrita, soprattutto quando, durante la festa di Mikael, incontra dei vecchi conoscenti. 
Il ritmo del romanzo parte lento, quasi trattenuto, e richiede tanta pazienza: bisogna lasciare che la storia respiri, che le trame si intreccino, che i personaggi prendano forma (forse questa parte si poteva ridurre un pochino). Ma quando finalmente ingrana, Oathound non lascia più scampo. Le pagine scorrono con crescente intensità, in un crescendo di rivelazioni, scelte difficili e legami profondi. 

 Il messaggio che più resta è quello dell’amore, in tutte le sue forme: quello per la famiglia, per gli amici, per chi ci ha toccato l’anima. Anche quando la memoria fallisce, anche quando non siamo in grado di dare un nome a ciò che proviamo, l’affetto autentico continua a esistere dentro di noi. E ci protegge. Ci fa sentire al sicuro. 

Di nuovo un bel romanzo, un libro che parla di potere, sì, ma soprattutto di identità, di scelta, di memoria e di legami. E se è vero che ci ha messo un po’ ad arrivare, è altrettanto vero che la sua voce – profonda e potente – valeva l’attesa. Adesso ricominciamo con la paziena per il quarto!

Durata totale della lettura: 10 giorni
Bevanda consigliata: Coca cola
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 13 anni
Website dell'autrice: Tracy Deonn


"Perché è questo che è Bree: il risultato finale del patto delle sue antenate; una bomba a orologeria con un marchio di sangue."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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