giovedì 7 maggio 2015

Recensione: Il miniaturista

Il miniaturista
di Jessie Burton

Editore: Bompiani
Prezzo Cartaceo: € 18,00
Prezzo E-Book: € 9,99
Pagine: 448
Titolo originale: The miniaturist

In un giorno d’autunno del 1686, la diciottenne Petronella Oortman - Nella-fra-le-nuvole è il soprannome datole da sua mamma - bussa alla porta di una casa nel quartiere più benestante di Amsterdam. È arrivata dalla campagna con il suo pappagallo Peebo, per iniziare una nuova vita come moglie dell’illustre mercante Johannes Brandt. Ma l’accoglienza è tutt’altra da quella che Nella si attendeva: invece del consorte trova la sua indisponente sorella, Marin Brandt; nella camera di Marin, Nella scopre appassionati messaggi nascosti tra le pagine di libri esotici; e anche quando Johannes torna da uno dei suoi viaggi, evita accuratamente di dormire con Nella, e anche solo di sfiorarla. Anzi, quando Nella gli si avvicina, seduttiva, memore dell’insegnamento della mamma (“Il tuo corpo è la chiave, tesoro mio”), lui la respinge. L’unica attenzione che Johannes riserva a Nella è uno strano dono, la miniatura della loro casa e l’invito ad arredarla. Sembra una beffa. Eppure Nella, che si sente ospite in casa propria, non si perde d’animo e si rivolge all’unico miniaturista che trova ad Amsterdam. Nella rimane affascinata da questa enigmatica figura che sembra sfuggirle continuamente, anche se tra loro si mantiene un dialogo sempre più fitto, senza parole, ma attraverso piccoli, straordinari manufatti che raccontano i misteri di casa Brandt.



Inizio col dire che questo libro mi ha quasi ossessionata e l'ho davvero divorato e non credo che possa essere fatto altrimenti talmente la trama e' coinvolgente e ricca di misteri da svelare uno ad uno senza lasciare spazio a prevedibilita' ed ovvieta'. Nella, ovvero Petronella, si ritrova da giovane diciottenne nella casa del suo sposo Johannes Brandt. Nella e' una ragazza semplice, con la testa tra le nuvole che si ritrova all'improvviso a dover comportarsi da moglie, da adulta in una casa estranea abitata da persone non proprio ospitali. Il marito si rivela schivo e la ignora senza paura di darlo a vedere. La sorella di Johanne, Marin, vive con loro ed e' tutt'altro che la donna dolce e compassionevole che Nella si sarebbe aspettata di trovare come "sorella" acquisita. Nella riesce a tenersi impegnata grazie al regalo di nozze donatele da suo marito, un mobile contenente la loro casa in miniatura che Nella arricchisce sempre di piu' rivolgendosi ad un miniaturista che le fornisce sempre nuove miniature per poter arredare e completare il suo mobile. Ma davvero quella casa rinchiusa in uno stipetto e' solo un gioco o un modo per passare il tempo? Nella presto scopre che non e' cosi' e miniatura dopo miniatura, scopre che la piccola casa e la sua casa nascondono segreti inimmaginabili e che le vite degli abitanti della casa sono intrecciate da fili sottili ed invisibili. Nella deve crescere per forza e dinanzi alle numerose scoperte che fara' si scopre una donna adulta e decisa completamente all'opposto dell'ingenua ragazzina di campagna che bussa alla porta della famiglia Brandt. Un libro vivo e vivido in ogni sua precisa descrizione di un'Amsterdam vecchia, sporca e centro nevralgico di mercati, ambiguita', denaro ed arrivismo. Ogni personaggio e' descritto magistralmente e non se ne trova uno che con la sua storia possa passare in secondo piano, ognuno tocca corde diverse dell'animo del lettore. Un libro che ci avvolge e che non lascia nulla di scontato, una storia che fa anche riflettere se si riesce a guardare oltre.


Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Frullato di banana
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni




      "Amore e tradimento, rancori e ossessioni, sesso e sete di ricchezza s’incontrano tra i canali di Amsterdam."




2 commenti:

  1. Appena iniziato dopo averlo desiderato praticamente fin dalla sua uscita! Sto cercando di assaporarlo lentamente, ma è praticamente impossibile non divorarlo xD

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    Risposte
    1. Ti capisco benissimo Cristina!!! però cone hai detto anche tu non può essere diversamente ;)

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