giovedì 27 dicembre 2012

Recensione: Soldaten



Soldaten
Combattere uccidere morire
di Neitzel Sönke - Welzer Harald

Prezzo di copertina: € 24,50
Editore: Garzanti
Collana: Collezione Storica Garzanti
Data di uscita: 2012
Pagine: 464, rilegato
Titolo originale: Soldaten
Lingua originale: Tedesco
Traduzione: Sara Sullam
Genere: Saggio storico

«In Italia, in ogni posto dove arrivavamo, il tenente diceva sempre: “Per prima cosa facciamone fuori qualcuno! Fatene fuori venti, così avremo un po' di calma, che non si facciano strane idee!”»
Da una conversazione del 19 dicembre 1944


Nel corso della seconda guerra mondiale, gli inglesi e gli americani intercettarono sistematicamente le conversazioni di migliaia di prigionieri tedeschi. Registrarono su vinile i passi più interessanti e redassero copie a stampa riempiendo oltre 150 mila pagine di verbali. Questi verbali sono rimasti custoditi per decenni negli archivi di stato a Londra e a Washington e sono stati scoperti e presi in esame per la prima volta da uno storico, Sönke Neitzel, e da uno psicologo, Harald Welzer, solo a partire dalla fine degli anni Novanta. È una documentazione unica nel suo genere, sia per la qualità dei contenuti sia per l'enorme quantità di materiale, e offre una chiave di lettura inedita e sconvolgente della guerra, dei suoi orrori e dell'animo di chi è chiamato a combatterla. Senza sapere di essere ascoltati, soldati e ufficiali della Wehrmacht parlano liberamente e fanno a gara tra loro per dimostrare di essere stati più brutali e spietati degli altri. Rivelano segreti militari e dettagli tattici, discutono di armi e operazioni militari, ma esprimono anche la loro opinione su Hitler, sui nemici, sulla guerra, sulle SS, sullo sterminio degli ebrei. Soprattutto, manifestano senza inibizioni i loro sentimenti durante le azioni e il piacere che provavano nelle uccisioni più crudeli. Soldaten ci restituisce per la prima volta con questa ampiezza, profondità e forza l'immagine della guerra così come è stata vissuta da chi combatteva. È una documentazione che pone su basi completamente nuove la nostra conoscenza della mentalità dei soldati tedeschi: ci permette di valutare l'importanza dell'ideologia nazista e dell'indottrinamento ideologico nel formare e motivare gli spietati carnefici di uno degli eserciti più terribilmente efficienti della storia. Ma questo viaggio nell'orrore – anche grazie alle competenze degli autori – mette a nudo una verità ancora più sconvolgente: in determinate circostanze, uomini assolutamente normali possono compiere atrocità inimmaginabili. Per questo Soldaten è un vero e proprio «libro nero dell'umanità»: una lettura indispensabile per chiunque voglia capire la storia e ritenga necessario impedire che simili tragedie possano ripetersi.


Questo saggio degli storici Sönke ed Harald rappresenta una importante raccolta di documenti storici preziosi al fine di comporre una versione sempre più chiara e dettagliata degli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Da leggere in assoluta calma e tranquillità, questo libro riporta diversi spezzoni di verbali derivati dalle intercettazioni degli Alleati nei confronti dell’esercito tedesco. Gli autori hanno sapientemente suddiviso le varie tematiche in capitoli dedicati: si va dai verbali inneggianti ad Hitler o ai vari capi nazisti, a quelli intesi al disprezzo o allo sbeffeggiamento di nemici ed alleati, fino ai racconti, freddi e cinici, di imprese di guerra volte alla barbara uccisione di soldati o civili. La volontà dei due scrittori è stata quella di tentare di analizzare e di capire quanto in profondità fosse penetrata la dottrina nazista, e di come quest’ultima abbia potuto trasformare tranquilli padri di famiglia in spietati assassini. Lo stile è quello classico del trattato storico, con un linguaggio rigoroso e un’impostazione piuttosto rigida, che viene spezzata in parte dal racconto di aneddoti più leggeri, ma sempre strutturali al fine dello scopo storico.

Durata della lettura: 12 giorni
Bevanda consigliata: birra scura
Età di lettura consigliata: dai 20 anni





Un resoconto di guerra ma anche della psicologia dominante della Germania nazista di metà Novecento.


Sönke Neitzel (1968) insegna storia contemporanea nelle università di Mainz e Saarbrücken; è stato visiting professor a Glasgow, Karlsruhe e Berna, e, nel 2010, Senior Fellow del Kulturwissenschaftlichen Institut di Essen. Si è imposto all'attenzione del pubblico con Abgehört. Deutsche Generäle in britischer Kriegsgefangenschaft 1942-1945 (2005).
Harald Welzer (1958) è direttore del Center for Interdisciplinary Memory Research presso il Kulturwissenschaftlichen Institut di Essen e insegna psicologia sociale all'università di San Gallo. Ha pubblicato «Opa war kein Nazi». Nationalsozialismus und Holocaust in Familiengedächtnis (in collaborazione con S. Moller e K. Tschuggnall, 2002); Tuater. Wei aus ganz normalen Menschen Massenmörder werden (2005) e Guerre climatiche. Per cosa si uccide nel XXI secolo (2008, ed. italiana 2011). I suoi libri sono tradotti in 15 lingue.


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