martedì 17 febbraio 2015

Recensione: Una Piccola Bugia


Una Piccola Bugia
di K. A. Tucker

Prezzo cartaceo: € 9,90

Prezzo E-Book: € 4,99
Editore: Newton Compton
Titolo Originale: One Tiny Lie
Pagine: 320
Genere: New Adult


«Fa’ che io sia orgoglioso di te». Sono le ultime parole che il padre di Livie pronuncia di fronte alla figlia. Nei sette anni trascorsi dalla tragica morte dei genitori, Livie ha fatto del suo meglio per mantenere quella promessa e si è occupata della sorella con grande responsabilità. Ma con l’ingresso al college arrivano anche sfide inattese che metteranno alla prova la sua solidità e il suo cuore. Livie entra a Princeton con un piano preciso: prepararsi per la scuola di medicina e incontrare un bravo ragazzo. Ciò a cui non è invece preparata sono Jell-O, amabile compagna di stanza alla quale non riesce a dire di no, e Ashton, l’arrogante e attraente capitano della squadra di canottaggio maschile. Ashton è anche uno dei migliori amici di Connor, un ragazzo che corrisponde perfettamente a quello che Livie ha in mente per sé. Perché allora continua a pensare ad Ashton? Quando Livie si deve confrontare con voti mediocri, aspirazioni di carriera che sembrano andare in fumo, e l’incapacità di gestire i sentimenti per Ashton, che non vorrebbe provare, è costretta a rinunciare alla promessa fatta al padre. E all’unica Livie che lei conosce…







La piccola Livie sin da quando aveva undici anni è sempre stata la più responsabile e anche quando sua sorella Kacey è crollata dopo aver tragicamente perso entrambi i genitori è stata lei a tirarla su ogni volta, a vegliare su sua sorella maggiore. Ora che finalmente Kacey è felice e serena e le loro vite hanno finalmente intrapreso la strada giusta Livie può prendere la sua strada, la strada per il college di Pricenton per diventare una pediatra come ha sempre desiderato suo padre, per renderlo ancora una volta orgoglioso di lei. Il college però è immenso e il bello e tenebroso Ashton insieme al migliore amico Connor le renderanno questa esperienza un tantino turbolenta. Secondo romanzo di questa fortunata serie che vede questa volta la piccola di casa come protagonista conferma ancora una volta le doti narrative della loro autrice K. A. Tucker: senza mai scadere nel banale, senza troppe scene superflue di sesso, si scopre un personaggio nuovo che nel primo romanzo non è stato approfondito ed il lettore entra subito in sintonia con questa ragazza con la sindrome da crocerossina. Molte lettrici troveranno più affinità con lei rispetto che con Kacey, la dura sorella maggiore tutta muscoli e sarcasmo, perchè diciamocelo siamo un pò tutte delle piccole Candy candy nel nostro intimo. Il romanzo racconta le vicissitudini sentimentali di Livie e pone l'attenzione del lettore sulla scelta della ragazza di voler frequentare il college per non tradire la fiducia dei suoi genitori. Ma è davvero giusto seguire la strada scelta dai nostri genitori senza fermarsi un attimo ad ascoltare la voce del nostro cuore? Lo stile narrativo dell'autrice è inconfondibile, riesce a trascinarti nel suo mondo con una facilità estrema e tutti i suoi personaggi, sia quelli principali che quelli in secondo piano, riescono a prendere vita in un batter d'occhio. Il lettore alla fine del romanzo avrà così finalmente conosciuto entrambe queste sorelle segnate in maniera diversa da un tragico passato: non vedo l'ora di scoprire cosa ci riserverà il prossimo romanzo della serie!

La serie "Ten Tiny Breaths" :
 
0.5 In Her Wake
1. Ten Tiny Breaths (Dieci piccoli respiri)
2. One Tiny Lie (Una piccola bugia)
3. Four Seconds to Lose
4. Five Ways to Fall 



Durata totale della lettura: un giorno e mezzo
Bevanda consigliata: Tè alla menta

Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni





“Livie è sempre stata la sorella giudiziosa..lo sarà anche al college?”








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