venerdì 5 dicembre 2025

Recensione: Escape Room. Il calendario dell'avvento

   

Escape room. Il calendario dell'avvento
di Iacopo Cellini

Prezzo Cartaceo: € 9,90 
Pagine: 128
 

Un autore da più di 100.000 copie

Un Natale di enigmi da risolvere: il modo più ingegnoso e divertente per uscire indenni dal periodo natalizio.

Codici da decrittare, anagrammi, rebus, rompicapi, indizi nascosti: riuscirai a risolverli e a liberarti in tempo per il panettone?

25 enigmi per altrettanti giorni e altrettante sfide, tutte diverse l’una dall’altra.

Scopri se le soluzioni sono corrette grazie a un QR code interattivo!

A Natale preparati per il super-enigma finale!

Ogni giorno un enigma. Riuscirai ad arrivare a Natale?

Venticinque enigmi, uno al giorno, per accompagnarti fino a Natale con il brivido e il divertimento di una vera escape room.
 Ogni pagina è una porta da aprire, un enigma da risolvere, un piccolo passo verso la grande rivelazione finale. Tra codici segreti da decrittare, rompicapi logici, indizi nascosti e atmosfere natalizie, questo libro è stato pensato da Iacopo Cellini, il guru dell’enigmistica italiana, per mantenere la mente allenata fino al 25 dicembre. Da soli o in compagnia, per adulti e per ragazzi, è l’idea regalo perfetta per chi ama mettersi alla prova. Servono solo carta, penna e... un cervello sveglio nonostante decorazioni improbabili, famiglie invadenti e l’ansia dei pacchetti.



Ho sempre adorato la tradizione del calendario dell’avvento come conto alla rovescia dei giorni mancanti al Natale e da un po’ di anni a questa parte continuavo a cercarne uno in linea alle mie passioni, che mi intrigasse e mi facesse provare quella euforia e curiosità di quando da bambina veniva il momento di aprire una nuova casella e scoprire cosa nascondesse. Ed eccolo qui!
Io, fan sfegatata del Natale ma anche di libri gialli e misteri, cosa potrei chiedere di meglio di un calendario dell’avvento fatto di enigmi e indovinelli da risolvere?
In un periodo frenetico come questo, tra lavori da concludere, obiettivi da raggiungere e montagne di regali da fare è la scusa perfetta per staccare dal caos e liberare la mente, per prendersi un attimo per sé, divertente e spensierato, durante una pausa caffè o al rientro dopo il lavoro, con una bella tazza di tè caldo tra le mani.
Ma è anche il pensiero perfetto per l’imminente Secret Santa, per l’amica che da sempre si sente un po’ investigatrice o per il collega sempre pronto ad indagare su chi abbia rubato l’ultimo biscotto alla cannella che lui si era parsimoniosamente tenuto da parte.
Mi sta piacendo davvero moltissimo e a quanto pare anche ai miei colleghi! Che da una settimana a questa parte ormai non possono resistere alla curiosità di passare in ufficio a chiedermi quale sia il nuovo enigma che dobbiamo riuscire a risolvere!

Durata  della lettura:  25 giorni
Bevanda consigliata: The caldo, ma ogni giorno uno diverso
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


"Dicembre è il mese del presepe, delle luci colorate, dei biscotti alla cannella... 
e, con questo libro, anche degli enigmi!"

 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 4 dicembre 2025

Recensione: L'insegnante



  L'insegnante

 di Freida McFadden

 Editore: Newton Compton Editori
 Prezzo: € 12,90
 Pagine: 352
 Titolo originale: The Teacher
 Traduzione a cura di: Carla De Caro
 

 Eve ha una vita apparentemente perfetta. Ogni giorno si sveglia, bacia suo marito Nate e va a insegnare matematica al liceo locale. Tuttavia, l’anno scorso, la scuola è stata scossa da uno scandalo che coinvolgeva un insegnante e la studentessa Addie. Eve, però, teme che dietro queste brutte voci ci sia molto di più. Non ci si può fidare di Addie. Mente. Fa del male alle persone e rovina le loro vite. Almeno, questo è quello che dicono tutti. Ma nessuno conosce la vera Addie. Nessuno conosce i segreti che potrebbero distruggerla. E Addie farà ogni cosa in suo potere per mantenere il silenzio... 




Questo non è il primo romanzo della McFadden che leggo e, anche stavolta, ho provato quella stessa sensazione inconfondibile: una scarica adrenalinica che cresce lungo la schiena man mano che la storia si fa sempre più intensa, fino a catturarmi completamente. La sua capacità di costruire trame che sembrano lineari e prevedibili per poi capovolgerle all’improvviso è, per me, una delle sue firme distintive. La protagonista è Addie, una ragazzina con un passato difficile, ha perso il padre, alcolizzato, e vive soltanto con la madre. La sua vita scolastica è tutt’altro che semplice. L’anno precedente, infatti, un episodio con uno dei suoi professori ha scatenato un vero scandalo: lui è stato costretto a licenziarsi e Addie, da quel momento, è diventata l’emarginata della scuola. Non si tratta soltanto di indifferenza o silenzi imbarazzati: Addie viene isolata, insultata e persino bullizzata dalla bella e popolare Kenzie e dal suo gruppo di amiche, che non perdono occasione per ferirla e metterla in difficoltà. 
Come se non bastasse, senza l’aiuto extra del professore che un tempo la sosteneva, Addie si ritrova in grande difficoltà con la matematica. Le lezioni della severa Mrs Bennett diventano un incubo quotidiano: non solo i numeri e le formule le risultano ostici, ma l’atteggiamento della professoressa è tutt’altro che incoraggiante. L’unico spiraglio di luce nelle sue giornate è rappresentato da Mr Bennett, marito della professoressa, che mostra un’attenzione sincera per Addie. Lui riconosce il suo talento nella scrittura e non manca di farle i complimenti per le poesie che compone, piccoli momenti di conforto in un mondo che sembra voltarle le spalle. I giorni di Addie scorrono così: tra i continui attacchi di Kenzie, le poesie condivise con Mr Bennett e la paura sempre più concreta che Mrs Bennett possa davvero bocciarla. La tensione cresce ulteriormente quando la professoressa la sorprende davanti a casa sua in un momento poco opportuno: l’episodio peggiora ancora di più la sua situazione agli occhi della preside, alimentando l’odio reciproco tra le due. 
 Da qui la storia prende una piega ancora più oscura e imprevedibile. Gli eventi precipitano in maniera rapida e spiazzante, fino a condurre il lettore verso un climax che sembra svelare finalmente la verità. 
Ma attenzione: proprio quando vi sentirete sicuri di aver capito ogni cosa — chi ha fatto cosa, quali segreti nasconde ciascun personaggio, quale direzione prenderà la trama — la McFadden ribalta le carte in tavola. Il suo talento nel costruire twist imprevedibili all’ultimo minuto è semplicemente incredibile, e anche in questo romanzo riesce a sorprendere con una rivelazione finale che lascia letteralmente senza fiato. Lo stile è scorrevole, diretto, costruito in modo da tenere il lettore con il fiato sospeso. 
È uno di quei libri che si leggono in pochissimo tempo, perché diventa impossibile staccarsene: un capitolo tira l’altro, e la curiosità di sapere cosa accadrà subito dopo diventa irresistibile. 
 
Consiglio questo romanzo soprattutto a chi ama i thriller psicologici, a chi cerca letture capaci di incollare alle pagine con una tensione crescente e a chi non teme di essere spiazzato. 
Lo consiglio anche ai lettori “navigati” del genere, quelli che credono di avere ormai un fiuto infallibile per i colpi di scena: sono davvero curiosa di sapere quanti dei twist della McFadden riuscirete a indovinare!

Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Tisana al tiglio
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autrice: Freida Mcfadden
Consigliato a chi ha apprezzato: Una di famiglia di Freida McFadden



"I sentimenti smussano i dettagli, nascondono piste importanti e camuffano i lineamenti della soluzione. È nel calore di un abbraccio, che va a sciogliersi la verità. 
Molto meglio gli ambienti freddi. Lì dove la verità è come un fiore congelato, in bella vista, pronto a essere colto."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 3 dicembre 2025

Recensione Il linguaggio degli organi

 



Il linguaggio degli organi
di Giulia Enders
Illustrazioni di Jill Enders

Traduzione dal tedesco di Valeria Raimondi
Prezzo cartaceo: € 18.90
Pagine: 308

In una società frenetica come quella in cui viviamo, possiamo continuare a considerare il corpo come se fosse una macchina? Se invece provassimo a guardarlo dall’interno, ad ascoltarlo davvero, forse capiremmo che si tratta di un sistema che ogni giorno si trasforma, affronta sfide e ci offre soluzioni ai problemi più disparati. Ma nel concreto, cosa possiamo imparare dall’organismo? Cosa può insegnarci su noi stessi e sulla nostra vita? Partendo da questa domanda, Giulia Enders – che con L’intestino felice ha fatto conoscere la bellezza della scienza a milioni di lettori – ci accompagna in un viaggio nel nostro mondo interiore, che diventa una finestra inaspettata per esplorare i grandi temi dell’esistenza: la pelle ci parla del bisogno di contatto, il sistema immunitario ci aiuta a distinguere tra ciò che ci fa male e ciò che è semplicemente diverso da noi, i polmoni ci ricordano la nostra origine di creature acquatiche. E ancora: dai muscoli apprendiamo la differenza tra flessibilità e forza, mentre il cervello lotta per mantenere un equilibrio tra i nostri sentimenti e la realtà. Accompagnata dalle illustrazioni di Jill Enders, in queste pagine l’autrice unisce le sue esperienze personali e le ricerche scientifiche più recenti al talento narrativo che la contraddistingue, rendendo Il linguaggio degli organi una lettura che si inizia con curiosità e si conclude con stupore – perché solo scoprendo l’intelligenza nascosta del corpo possiamo comprendere e ritrovare noi stessi.



Il linguaggio degli organi è stato per me una vera scoperta: non avevo letto L’intestino felice, quindi questo è stato il mio primo incontro con lo stile fresco e vivace di Giulia Enders. E devo dire che mi ha conquistata.

Il libro è un viaggio curioso e luminoso dentro il nostro corpo, non limitato a un singolo organo (come nel primo libro di Enders) ma esteso a un intero sistema vivente che ogni giorno parla attraverso segnali spesso ignorati. Polmoni, cervello, pelle, muscoli, sistema immunitario: Enders li presenta uno a uno, raccontando come ognuno di essi sia legato non solo a funzioni biologiche, ma anche alle emozioni e ai momenti significativi della sua vita. Ne nasce un percorso che va oltre la semplice divulgazione scientifica e acquista una dimensione più intima, quasi narrativa.

Uno dei punti più interessanti è la capacità dell’autrice di smontare l’idea, molto diffusa, del corpo come “macchina”. Una macchina da far funzionare, da controllare, da rifornire. Qui il corpo diventa invece un interlocutore: qualcosa che si trasforma, che si adatta, che prova a comunicarci come sta e di cosa ha bisogno. Enders ci invita ad ascoltare questi messaggi sottili, a tradurre questo linguaggio silenzioso ma sempre presente, e a riconoscere che ciò che viviamo a livello emotivo e ciò che accade nei nostri organi non sono mondi separati.

L’opera è arricchita dalle illustrazioni, a colori e in bianco e nero, della sorella Jill Enders, che aggiungono un tocco di leggerezza e aiutano a visualizzare meccanismi e concetti complessi. Il risultato è un libro che si presta sia a una lettura continuativa, sia a una consultazione a salti quando si ha curiosità su un tema specifico.

Il linguaggio degli organi è un invito gentile e potente a diventare più “organici”, a prestare attenzione al corpo e ai suoi ritmi, e a riconoscere che nelle sue reazioni c’è spesso molto più di quanto immaginiamo. È una lettura che educa, incuriosisce e, soprattutto, aiuta a guardare il proprio corpo con occhi nuovi: più consapevoli, più gentili, più rispettosi. Lo consiglio a chi ama la divulgazione scientifica, il benessere e i libri che sanno unire conoscenza e sensibilità.

E ora non mi resta che recuperare anche L’intestino felice!


Durata totale della lettura: una settimana
Bevanda consigliata: Golden Milk
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: a partire 15 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Il cervello che sogna di Rahul Jandial





«Capire il corpo non serve solo a prevenire le malattie. I nostri organi svolgono un ruolo importante anche nel determinare ciò che siamo, e ci aiutano a rispondere a domande fondamentali tipo: di cosa abbiamo davvero bisogno? Come affrontiamo i pericoli? In che modo vogliamo trattarci l’un l’altro? O anche: cosa possiamo realizzare e come? Conoscere le risposte del corpo ci aiuta a vivere in modo piu armonioso.»


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 28 novembre 2025

Recensione: Sottobosco

 


Sottobosco
di Sara Strömberg

 Editore: Fazi Editore
Prezzo cartaceo: € 19
Pagine: 396
Traduzione: Renato Zatti
Titolo originale: Sly


L’esordio crime che ha conquistato la Svezia: il primo volume di una serie con una protagonista ineguagliabile.

Vera Bergström è un’ex giornalista cinquantenne in piena crisi di mezza età. Dopo trent’anni di lavoro al «Jämtlandsposten» e una lunga convivenza con il compagno Levan, si ritrova di punto in bianco senza più certezze, licenziata dal giornale in seguito alla crisi della carta stampata e lasciata dal partner per una ragazza più giovane. Costretta a reinventarsi una vita, torna nella sua regione natia nel Nordovest della Svezia cercando faticosamente di riconquistare un equilibrio. Il ritrovamento del cadavere di una donna brutalmente assassinata in una radura nelle foreste circostanti la riporta sul terreno che predilige: quello del giornalismo d’inchiesta. Contattata dal suo ex caporedattore, viene incaricata di seguire il caso per conto della sua vecchia testata. Ben presto Vera si accorge che le dinamiche del delitto non sono chiare come vorrebbe la polizia. Intraprende così un’indagine parallela alla ricerca della vera identità della vittima e del possibile movente dell’assassino: scoprirà quanto sconfinati e oscuri possono diventare i luoghi che pensiamo di conoscere da sempre.

Con una scrittura fluida e coinvolgente, Sara Strömberg riesce a creare un perfetto equilibrio tra realismo, crudezza, lirismo e ironia. Sottobosco è un grande affresco della Svezia contemporanea nel solco della migliore tradizione del noir scandinavo, e Vera Bergström, sfolgorante eroina hard-boiled, è una protagonista indimenticabile che, con il suo cinismo e il suo disincanto, riempie tutta la scena.



Vera Bergström, la protagonista del romanzo, ha saputo conquistarci lungo il corso della storia, senza exploit da copertina né gesti esclatanti, ma grazie alla sua schiettezza e onesta umanità. La nostra eroina è infatti una donna svedese di mezza età che sconta ancora i postumi di una relazione durata una vita conclusa bruscamente dall'ex compagno e che ha avuto effetti sconvolgenti su tutti gli aspetti della sua vita. Per anni ha lavorato come brillante giornalista d'inchiesta per una testata locale, mentre ora si ritrova a fare l'assistente scolastico, mestiere che in apparenza non sembra dispiacerle. Conduce una vita piuttosto solitaria e anche le amiche di sempre, con cui di recente è stata in vacanza a Maiorca, le sembrano in parte appartenere a una vita passata, che lei ha ormai abbandonato. 
Un macabro evento giunge a un certo punto come un tuono, a scuoterla dal suo torpore. Una donna viene ritrovata morta nel bosco, in circostanze poco chiare e la polizia è restia a fornire dettagli. Viene allora ricontattata dal suo ex caporedattore per svolgere delle indagini sul caso ed ecco che quello che inizialmente doveva essere un breve incarico, quasi un passatempo accettato controvoglia, torna ben presto a essere la sua principale occupazione. 
Isabella Sandgren, donna riservata con cui pochi hanno un rapporto stretto, è stata assassinata. 
Chi la voleva morta? Quale passato cela la donna, che alcuni chiamano Maria? 
Maria/Isabella sarà un intricato puzzle i cui pezzi man mano scoperti non faranno che aggiungere al caso elementi di maggiore complicazione per la nostra giornalista investigativa, che tuttavia grazie alla sua tenacia riuscirà a scoprire l'intricata verità dietro al delitto. 
Nella cornice di una natura indomita e selvaggia, Vera si addentrerà negli abissi della natura umana, e delle sue complesse sfumature e relazioni.
Un romanzo degno di nota per la sua trama e l'originalità della protagonista. 


Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata:  caffè americano
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni




"Qui avevo giocato ed ero cresciuta. In mezzo all’odore di palude e muschio. Il mio corpo se ne ricordava. Portava i segni del sottobosco e della sterpaglia. Agognava sempre il calore, ma quando restavo al caldo troppo a lungo voleva tornare a casa per poter davvero respirare. Qui si era molto distanti dalle sparatorie della grande città, dalle esplosioni e dalla criminalità delle gang. In questi territori si svolgevano lotte di tutt’altro genere."



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 26 novembre 2025

Recensione: Kill creatures. Bugie che uccidono

  

Kill Creatures. Bugie che uccidono
di Rory Power

Editore: Mondadori
Titolo OriginaleKill Creatures
Prezzo Cartaceo: €19,00 
Prezzo e-book: €12,99
Pagine: 204
Traduzione a cura di: Roberta Verde

 

Una notte d'estate perfetta. Quattro amiche rubano una barca per un ultimo tuffo nel fiume. Ma solo una di loro, Nan, fa ritorno a casa. Le altre, Luce, Edie e Jane, spariscono nel buio del canyon. Nessuna traccia, nessuna spiegazione. Solo silenzio e domande senza risposte. Un anno dopo, alla veglia organizzata per commemorare le tre ragazze scomparse, accade l'impensabile: dalle acque del fiume viene recuperato il corpo di una giovane, Luce. Viva. La gioia è immediata, travolgente. Tutti gridano al miracolo. Tutti tranne Nan. Perché Nan sa che Luce non può essere viva. E il motivo per cui lo sa è che ricorda perfettamente di averla uccisa. Proprio come ha fatto, subito dopo, con Edie e Jane... Bugie, ossessioni e gelosie si intrecciano in questo romanzo dalle tinte scure che esplora il lato meno luminoso dei legami di amicizia e che vi trascinerà, di pagina in pagina, fino a un finale inaspettato.



Nan non ha davvero voglia di vedere nessuno, in questa giornata afosa e appiccicosa tutta la comunità di Saltcedar si è organizzata per una veglia in memoria delle tre adolescenti scomparse un anno prima, le tre migliori amiche di Nan. Hanno addirittura fatto delle magliette con la loro foto, appeso cartelloni in giro per la città, insomma, le facce delle tre ragazze fissano Nan continuamente, in ogni sua mossa e questo la irrita non poco. Le ragazze le mancano infinitamente e per lei questo giorno è solamente riportare a galla un brutto ricordo. Ma il peggio giunge quando all’improvviso emerge dal lago il corpo di una ragazza, viva. E’ Luce, una delle tre amiche scomparse, morte per la precisione, per quanto ne sa Nan, visto che è stata lei stessa ad ucciderle e farle sparire nell’Occhio del Diavolo. Come cavolo è possibile? Quella non può certo essere Luce, quando l’ha colpita alla base del collo con quel sasso non respirava più, ne è sicura.
Eppure quella è proprio Luce, ma pare non avere alcun ricordo di cosa le sia accaduto dal giorno della scomparsa ad oggi. La sceriffa Marsden però è determinata a far tornare la memoria a Luce e a scoprire la verità, tanto che decide di ripercorrere il sentiero del canyon insieme alle due ragazze per stimolare la sua memoria, inoltre, la sceriffa ricorda perfettamente che il sifone in fondo al lago ha sempre avuto un luogo di sbocco e con l’abbassamento del livello dell’acqua a causa del caldo torrido sarebbe ideale esplorare la zona.
Quello che Marsden trova nella zona di sbocco del canyon è agghiacciante, le ossa delle altre due ragazze scomparse, ma anche di un terzo corpo, la madre di Luce, che da ormai un anno e mezzo si presumeva fosse scappata abbandonando il marito e la figlia.
Nan è sempre più preoccupata, tutto è andato liscio per un anno e adesso Luce ha deciso di tornare in vita e rovinare tutto! Quelle maledette non potevano semplicemente restare dove le aveva messe? E Luce non poteva restare morta? Ma soprattutto, ha davvero perso la memoria o sta solo fingendo per aspettare il momento giusto e vendicarsi?
Più di una persona a Saltcedar sta nascondendo qualcosa e ormai Nan sa di non essere più l’unica a conoscere le proprie colpe, la certezza la investe quando al funerale delle sue amiche trova tra gli oggetti personali portati dai presenti due paia di orecchini, orecchini inconfondibili, quelli che lei ha rubato mentre gettava i corpi delle ragazze e i loro effetti personali nel lago. Quelli che teneva nascosti il una scatola di legno sotto il proprio letto.

Un thriller intrigante e macabro che cattura subito la totale attenzione del lettore. La storia è raccontata dal punto di vista dell’assassina, ragazza adolescente che uccide le sue migliori amiche e dopo essersi inventata una storia plausibile da raccontare alle autorità cerca di convincere sé stessa e la propria coscienza che quella sia la sola verità esistente. Un libro in cui emergono i sentimenti contrastanti della protagonista, l’affetto per le sue migliori amiche, la voglia di condividere con loro ogni momento della giornata e poi la rabbia nei loro confronti, un sentimento incontrollabile che l’ha spinta ad ucciderle, e infine l’odio per essere improvvisamente tornate dal posto in cui le aveva fatte sparire, si percepisce la mancanza che Nan sente delle proprie amiche e dei bei momenti passati insieme ma anche il forte desiderio che fossero rimaste morte e scomparse nel canyon.
Tutto ruota intorno ai ricordi di Nan e la versione dei fatti di cui lei è fermamente convinta, finché non si scontra con la verità di Luce, che sbatte in faccia al lettore una chiusura sconvolgente e del tutto inaspettata!
Super consigliato agli amanti dei thriller psicologici.


Durata  della lettura:  Quattro giorni
Bevanda consigliata: The nero
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


"«Stanno dicendo che è viva. Luce è viva.»  
Scivola dentro di me come un ago. Viva. Ha detto viva.[...]. 
E’ impossibile. Luce è morta. Le ragazze sono tutte morte. E io lo so bene, perchè sono stata io a ucciderle."

 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 25 novembre 2025

Recensione: La bugia dell'orchidea

 

La bugia dell'orchidea
di Donato Carrisi

Editore: Longanesi 
Prezzo Cartaceo:  €23,00     
Prezzo e-book:   11,99      
Pagine: 400 

Immagina un'alba d'estate. Immagina l'aria immobile della campagna, l'odore dei campi, il frinire dei grilli. Immagina il buio che arretra all'invasione del giorno.

Immagina ora un casale rosso, solitario in mezzo al nulla. Immagina di scorgere biciclette da bambini e giocattoli sulla ghiaia, panni stesi ad asciugare, galline e conigli, un moscone sopra un secchio.
Immagina il silenzio. Un silenzio che non sembra appartenere a questo mondo.
Un silenzio interrotto all'improvviso da un urlo disperato.
C'era una volta la famiglia C., tre figli piccoli e due genitori amorevoli.
C'era una volta la famiglia perfetta, e ora non c'è più.
Cos'è accaduto dentro il casale rosso in quella calda notte d'agosto?
Immagina qualcosa di terribile e crudele. Immagina che esista solo un possibile responsabile. L'unico sopravvissuto.
Immagina di avere la verità proprio davanti agli occhi. Ogni dettaglio combacia, ogni indizio è allineato e c'è una sola spiegazione.
Non puoi sbagliare. Hai tutte le risposte.
Ma ciò che proprio non puoi immaginare è che questa non è la fine della storia.
È l'inizio.
Questo libro ha un segreto. Chi l'ha scritto ha un segreto. Chi lo legge avrà un segreto. E nessuno sarà più lo stesso.



I gialli di Donato Carrisi per me sono sempre una garanzia, e anche questa volta non sono rimasta delusa. Fin dalle prime pagine, quando il libro si apre sulla descrizione di un piccolo paese, ho provato quella tipica sensazione di mistero che solo Carrisi sa evocare. Mi sono subito chiesta cosa poteva nascondere davvero quella cittadina all'apparenza tranquilla. Quali intrecci possono ancora creare la penna dello scrittore quando un padre confessa di aver sterminato la propria famiglia? La storia, appena iniziata, sembrerebbe già conclusa, se non fosse per una strana lettera anonima che spinge la protagonista a indagare più a fondo la vicenda.

È un romanzo pieno di segreti che si rivelano poco alla volta, e fin da subito ci si chiede cosa spinga la scrittrice Victoria Anthon a vivere nell'ombra, cambiando continuamente nome e città per non essere riconosciuta da nessuno. Qualcuno, però, che conosce il suo segreto, la costringe a raccontare la storia di quel brutale assassinio che ha sconvolto il paesino dieci anni prima.

E chi, meglio di una scrittrice dall'occhio allenato ai dettagli, può spingersi oltre le apparenze e svelare i segreti nascosti in questa famiglia? Ci si ritrova a immedesimarsi nella follia che l'ha travolta, ei diversi punti di vista dei protagonisti mostrano prospettive inedite agli occhi di Victoria e del giornalista che, ogni anno, dedica un articolo alla memoria dell'accaduto.

Insieme si ritrovano a indagare su una tragedia che nessuno sembra avere più il coraggio di ricordare. Tantomeno il pluriomicida, oggi rinchiuso in un centro specializzato per malati psichiatrici, che più di tutti appare intenzionato a nascondere la verità dietro quel gesto inspiegabile.

Ho adorato la sintonia immediata che nasce tra questi due detective improvvisati: la scrittrice dai mille nomi e il giornalista dal carattere affettuoso e premuroso sembrano capirsi al volo, quasi fossero anime che si riconoscono da una vita precedente.

La storia è costellata di coincidenze e dettagli ambigui che suggeriscono una vicinanza con qualcosa di oltreumano, rendendo l'intera vicenda ancora più inquietante. Nel libro la protagonista non si sente mai davvero sola, come se ci fosse sempre qualcuno che la osserva. Questa sensazione, quasi paranoica, si trasmette al lettore, che soprattutto la sera finisce per guardarsi attorno mentre legge, come se quella presenza invisibile potesse raggiungere anche lui.

Carrisi, ancora una volta, mi ha trascinata in un mondo oscuro e affascinante, fatto di ombre, sospetti e sussurri che non ti abbandonano nemmeno quando chiudi il libro. Una lettura che resta addosso, che inquieta e affascina allo stesso tempo. Una storia che non si limita a intrattenere, ma invita a riflettere su quanto sia fragile il confine tra ciò che vediamo e ciò che preferiamo ignorare.

Se amate i thriller che sanno sorprendervi fino all'ultima pagina, questo romanzo è semplicemente imperdibile.


Durata della lettura: Dieci giorni
Bevanda consigliata: Cioccolata calda al peperoncino 
Formato consigliato: Cartaceo  
Età di lettura consigliata:  dai 18 anni   
Consigliato a chi ha apprezzato:  Fuori da un evidente destino, Giorgio Faletti 



« Non esistono persone senza segreti. Ognuno di noi ha qualcosa da nascondere.».        


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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