venerdì 13 giugno 2025

Recensione: La principessa d'argento

   

La principessa d'argento
La saga dei Guggenheim
di Rebecca Godrey con Leslie Jamison

Editore: Garzanti
Prezzo Cartaceo: € 18,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 320
Titolo originale: Peggy
Traduzione a cura di: Roberta Scarabelli


1908. Una fotografia. Tre sorelle vestite di bianco sorridono innocenti all’obiettivo. Sono il simbolo di un sogno infranto. Il sogno di un erede maschio. Perché le bambine sono le figlie di Benjamin Guggenheim, uno degli uomini più ricchi del mondo. Tra loro c’è Peggy, che nella foto si distingue per lo sguardo deciso. Peggy cresce con una convinzione: ogni donna ha il dovere di fare qualcosa di straordinario nella propria vita. Quando il padre muore nel naufragio del Titanic, le sorelle si ritrovano in mano una fortuna enorme, ma anche una pesante eredità. Peggy sente il vincolo delle aspettative della famiglia, di una strada già tracciata per lei, ma che non le appartiene. Ha voglia di azzardare. Ha bisogno di una vita che sia veramente sua. Lascia Manhattan e parte per Parigi. In Francia la accoglie un mondo nuovo, fatto di arte e bellezza. La sua vita si intreccia con quella di artisti destinati a rivoluzionare la storia: Jackson Pollock, che Peggy sarà la prima a capire e sostenere; Man Ray, di cui diventa la musa ispiratrice. Parigi la trasforma, la fa sentire libera. La sua passione per l’arte diventa un fuoco che la spinge sempre più lontano. Ma ci sono famiglie da cui è difficile scappare. Anche mentre viaggia per il mondo, cercando la bellezza e l’indipendenza, il peso del suo cognome la segue ovunque. Un peso che si fa insostenibile quando un evento sconvolgente travolge la sorella Hazel, protagonista di uno scandalo indicibile e doloroso. Eppure, a volte, è proprio dalla sofferenza che nascono le più grandi rivoluzioni.
La principessa d’argento è in via di pubblicazione in tutto il mondo ed è già stato acclamato dalla critica internazionale. Rebecca Godfrey ha trovato una voce capace di restituire non solo la complessità di un personaggio immenso come Peggy Guggenheim, ma anche l’intensità del Novecento. La sua scrittura, lirica e coinvolgente, rende questa saga familiare epica, indimenticabile e unica nel suo genere. 



Amo leggere biografie.
Per me, ogni biografia è un viaggio dentro una vita che credevo di conoscere, e che invece – quasi sempre – mi sorprende, mi spiazza, mi insegna qualcosa. Spesso parto con un’idea chiara della protagonista, magari costruita su racconti, aneddoti o immagini iconiche. Ma poi, leggendo davvero la sua storia, quella idea si modifica e lascia spazio a una comprensione più profonda, più umana. È esattamente quello che mi è successo leggendo Peggy Guggenheim di Rebecca Godfrey.
Questo libro non è una semplice biografia. È un’opera viva, densa, appassionata. È un lascito. Rebecca Godfrey ha dedicato dieci anni alla scrittura di questa biografia romanzata, una ricerca intensa e totalizzante che purtroppo non ha potuto concludere: è stata la sua amica e scrittrice Leslie Jamison a completarla, dopo la sua scomparsa. Il risultato è potente: un ritratto intimo, complesso, profondamente umano di una donna fuori dal comune.
Peggy Guggenheim non è solo “la collezionista d’arte” o “la mecenate eccentrica di Venezia”, come spesso viene etichettata. Figlia di Benjamin Guggenheim, morto nel naufragio del Titanic, Peggy perde il padre a quattordici anni. Non sarà l’unico dolore della sua vita: alla morte della sorella durante il parto si aggiungono un matrimonio infelice, relazioni turbolente, la difficoltà di essere madre e donna in un mondo che non perdonava l’anticonformismo femminile.
Ma Peggy non si è mai piegata.
Ha scelto di vivere altrove, altrove rispetto alle aspettative, altrove rispetto ai confini imposti. Ha viaggiato tra New York, Parigi, Londra, Venezia. Ha raccolto attorno a sé i nomi più straordinari dell’arte e della letteratura del Novecento: Marcel Duchamp, Samuel Beckett, Max Ernst (che fu anche suo marito), ma anche Jackson Pollock, che scoprì e sostenne quando era ancora sconosciuto.
Quello che colpisce, in questo libro, è il modo in cui l’autrice riesce a restituirci ogni sfaccettatura: la Peggy coraggiosa e visionaria, ma anche la Peggy fragile, piena di dubbi, in costante ricerca d’identità e appartenenza. Non solo una vita dedicata all’arte, ma una vita salvata dall’arte. Una vita in cui la cultura diventa ancora prima che un lavoro, una missione: quella di rendere l’arte accessibile, rivoluzionaria, parte della vita quotidiana.
Peggy Guggenheim di Rebecca Godfrey (completato da Leslie Jamison) è uno di quei libri che ti rimangono addosso. Non si sfogliano soltanto: si assorbono, si ascoltano. È una storia di audacia e vulnerabilità, di perdita e creazione, di libertà e bellezza.
Se volete approfondire, dopo che avrete letto il libro, andate su Peggy Guggenheim Collection


Durata totale della lettura: 7 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: caffè au lait
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Open di Andre Agassi


  "Leggere biografie non è mai solo leggere vite altrui.
È imparare a guardare la propria da nuove angolazioni."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

giovedì 12 giugno 2025

Recensione: Emma

 


Emma
di Jean Reno

 Editore: Longanesi
 Prezzo cartaceo: € 16,90
Pagine: 320
Titolo originale: Emma
Traduzione: Alba Bariffi

«È la storia di una donna che fa del proprio dono e del dolore la  sua forza. Una donna che prende il controllo del proprio destino e compie una profonda metamorfosi. È sia un romanzo d’azione sia una storia piena di passione, con al centro un personaggio che spero sia d’ispirazione.»
Jean Reno

Quando Emma alza lo sguardo dal paziente che sta trattando, i suoi bellissimi occhi sono liberi di perdersi nell’oceano infinito che sferza la costa bretone. Non cambierebbe quella vista per niente al mondo, o quasi. Perché da anni ormai Emma soffre. Soffre per la morte della madre in un maledetto incidente d’auto in cui lei era alla guida. Non la conforta la stima dei clienti del rinomato centro benessere dove fa i massaggi con le sue «mani magiche». Né le basta più la solita vita di uscite serali con pochi amici e nessun amore. Quello che le serve è un cambiamento. E il cambiamento arriva con i colori, i profumi e i rischi di un nuovo lavoro in Medio Oriente. Quando l’affascinante Tariq Khan, figlio del vicepremier omanita, la sceglie per formare il personale di un lussuosissimo centro a Mascate, Emma accetta. E sa che sarà un salto nel buio. Quello che ancora non sa è che in Oman la attende un destino diverso. Perché dovrà mettere in gioco non solo il suo dono, ma la sua stessa vita. Coinvolta senza volerlo in un delicato affare di Stato, Emma diventerà il bersaglio. Diventerà la donna da amare. E da uccidere.




Primo romanzo dell'icona del cinema francese e internazionale, Jean Reno. Ideale come lettura estiva, "Emma" è un originale thriller la cui trama si svolge tra la Francia e l'Oman e mescola sapientemente suspence, intrighi politici, amori impossibili e un pizzico di di esotismo.
Emma, la protagonista, è una ragazza di 29 anni che lavora come massaggiatrice in un rinomato centro benessere in Bretagna. Nonostante la sua bellezza fuori dal comune e la sua bravura come massaggiatrice, la ragazza conduce una vita molto solitaria e ritirata: vive con il suo gatto Mardi e frequenta solo poche persone fidate, come l'amica Pénélope. Il suo modo di vivere nasconde una ferita ancora aperta, un incidente d'auto in cui lei era alla guida che ha portato alla morte della sua amata madre, Jeanne. Emma non smette di colpevolizzarsi per l'accaduto e vive sospesa in quel doloroso ricordo, che le ha lasciato cicatrici fisiche ed emotive.
Un giorno, sarà sul luogo di lavoro che un incontro inatteso cambierà il suo futuro in maniera indelebile: l'arrivo di una delegazione omanita al centro benessere, interessata ad apprendere le tecniche praticate in Francia per esportarle in Oman, e in particolare l'incontro con Tariq Khan, figlio del vicepremier omanita. Durante un trattamento all'affascinante omanita, Emma si trova a sorprendersi di se stessa e di quello che definisce un "fuoco" nelle sue mani, che paiono muoversi sapientemente da sole sul corpo dell'uomo, guidate dall'istinto e da un'energia potentissima mai provata prima. 
La sensazione di straordinarietà di quell'evento provata da Emma si scopre poi essere condivisa da Tariq Khan, che dopo qualche tempo le propone infatti di trasferirsi in Oman per un periodo per formare l'équipe di massaggiatori di un nuovissimo centro benessere di lusso a Mascate. Seppur molto combattuta, Emma accetta di partire, e quel viaggio rappresenterà molto di più di una parentesi orientale nella sua vita routinaria, rivelandosi una scoperta di se stessa in situazioni inedite e pericolose, dove regole e persone mutano regolarmente, trascinando Emma in un vortice di passioni, rabbia, paura e bugie. 
Non vi sveliamo altro perché siamo cert* non vediate l'ora di scoprirne di più personalmente, buona lettura!

Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata:  caffè al cardamomo
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni




"Il contatto la sorprende. Le formicola la pelle, benché non abbia ancora cominciato. Anche lui ha avuto un brivido. Il fuoco risponde al fuoco, mormora la vocina nella sua testa. Per riflesso, toglie un attimo le mani."



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 11 giugno 2025

Recensione: Napoli due volte al dì



  Napoli due volte al dìo

 di Amedeo Colella

 Editore: Mondadori
 Prezzo: €18
 Pagine: 228
 

  Luciano De Crescenzo scriveva che tutto il mondo ha bisogno di un po’ di Napoli. E aveva ragione. Città formidabile, sempre fuori dagli schemi e con uno schema tutto suo. L’unica che sfugge all’appiattimento dell’algoritmo che sta livellando bisogni, sogni, gusti ed esistenze di gran parte dell’umanità. In quale altro posto del mondo il primo ospedale può essere chiamato “degli incurabili”? Si conoscono altre situazioni in cui il santo protettore, san Gennaro, ha dovuto sottoscrivere il suo impegno a tenere sotto controllo il Vesuvio in un atto notarile, per di più qualche centinaia di anni dopo la morte? Tutto questo e molto altro succede solo a Napoli. Perché nella città di Partenope la medietà non ha proprio cittadinanza. C’è il primato e il non classificato, la vetta e l’abisso, il meglio e il peggio, ma non c’è mai la fascia mediana, quel borbottante tran tran quotidiano per cui le giornate, le persone e le metropoli si somigliano fra loro. L’eccezionalità di Napoli e dei napoletani è che poli sempre opposti non si attraggono per nulla, ma generano una diversa normalità, un modo di vivere atipico e creativo. Amedeo Colella, detto ‘o professore, ha speso tempo e intelligenza per scovare il principio attivo della napoletanità, e in questo libro ce lo propone come una buona medicina da assumere due volte al dì. Tantissimi racconti di cultura partenopea che narrano i grandi del passato, le meraviglie gastronomiche, il profano rapporto con il sacro, e che diventano, involontariamente, una salutare somministrazione di benessere per tutti.




Napoli è una terapia, un farmaco, una cura contro decine di malattie. Napoli è un rimedio contro la solitudine, la depressione, le dipendenze, contro i disturbi dell’alimentazione, le sindromi bipolari e tripolari; dal ginocchio della lavandaia al gomito del tennista, dal fuoco di Sant’Antuono ai disturbi della sfera sessuale. Insomma serve a ’nu poco ’e tutto. Ti chiedo di assumerla… due volte al dì.

 Il dottore ci ha prescritto una cura, e noi, diligenti, l'abbiamo seguita andando a Napoli proprio durante la lettura di questo romanzo. Certo, il vero motivo era la vittoria del quarto scudetto, ma con la scusa abbiamo prestato attenzione alle cose che racconta lo scrittore: gli orologi pre-napoleonici a sei ore ancora presenti in alcune piazze, le madonnine illuminate la sera all’ingresso delle case, che storicamente servivano a evitare rapine e hanno dato vita all'espressione “’A Maronn t'accumpagn”. Il romanzo ci regala una miriade di mini pillole di conoscenza sulla lingua e sulla napoletanità in sé. 

Ogni capitolo è di poche pagine, giusto il tempo di dirci l’essenziale, riuscendo però a infilarci dentro anche tutta la storia necessaria. Scopriamo, per esempio, l'origine della parola zoccola, il significato di mannaggia 'a culonna e tante altre espressioni che non sapevamo fossero legate a eventi storici fondamentali per la città. Si racconta la storia di questo magnifico melting pot di culture e di come la sua lingua e le sue tradizioni siano state influenzate da tutte le nazioni che l’hanno abitata, per periodi più o meno lunghi. Tutto ci viene narrato in modo più romanzato che etimologico o noioso, e questo rende la lettura estremamente scorrevole e divertente.

 Ma il romanzo non si concentra solo sulle parole: parla anche delle usanze. Ad esempio, quanto mettere nella busta per un matrimonio, perché si mangia la zuppa di cozze il Giovedì Santo, o come la sirena Partenope abbia influenzato il sottofondo musicale della città. 

 Un libricino breve e simpatico. Se non siete di Napoli, vi consiglio di leggerlo in compagnia di qualcuno del posto: vi farete delle grasse risate e quella persona potrà raccontarvi le proprie esperienze in merito. 

 Consigliato se avete bisogno di staccare la spina, rilassarvi davvero e, allo stesso tempo, imparare qualcosa che non sapevate. ’A Maronn v’accumpagn! 


Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Nu bellu caffè
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 12 anni




"Il babbà è l’eccellenza. Ecco perché un napoletano se deve dire a una bella donna che è perfetta dice: “Tu sî ’nu babbà" 
 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 4 giugno 2025

Recensione: La donna della porta accanto

 

La donna della porta accanto
di Freida McFadden

 Prezzo cartaceo: € 12,90
Prezzo ebook: € 6,99
Pagine: 352
Titolo originale: The Housemaid is watching
Traduzione: Giulio Lupieri

Dall’autrice del thriller bestseller Una di famiglia
Il thriller di cui tutti parlano
10 MILIONI DI COPIE VENDUTE
N°1 in tutto il mondo
L’autrice più letta degli ultimi anni
Un fenomeno internazionale

«I suoi libri creano dipendenza.»
Ana Huang

Una volta pulivo gli appartamenti degli altri, ora non posso credere che questa casa sia davvero mia. L’incantevole cucina, il tranquillo vicolo sul quale si affaccia, il giardino dove i bambini possono giocare. Io e mio marito abbiamo risparmiato anni per dare ai nostri figli la vita che meritano. Anche se sono diffidente nei confronti della nostra nuova vicina, la signora Lowell, quando ci invita a cena è la nostra occasione per fare amicizia. La domestica ci apre la porta indossando un grembiule bianco, i capelli raccolti in una crocchia stretta. So esattamente cosa vuol dire essere nei suoi panni. Ma il suo sguardo freddo mi fa venire i brividi... La domestica dei Lowell non è l’unica stranezza: sono sicura di vedere una figura che ci osserva minacciosa dalla finestra. Mio marito, inoltre, comincia a uscire la sera sempre più tardi. Quando incontro una donna che abita dall’altra parte della strada, le sue parole mi gelano il sangue: «Fai attenzione ai tuoi vicini».
Ho commesso un terribile errore trasferendomi qui con la mia famiglia? Pensavo di essermi lasciata alle spalle i segreti più oscuri. Ma questo quartiere tranquillo potrebbe rivelarsi il luogo più pericoloso di tutti...

«Freida McFadden è il nuovo fenomeno della narrativa americana. Sta scalando le classifiche USA e vendendo più copie di mostri sacri come James Patterson, John Grisham o Stephen King.»
Il Messaggero

«Suspense psicologica e plot twist sono la specialità di questa scrittrice.»
Tuttolibri




Torna a tenerci con il fiato sospeso Freida McFadden con il suo ultimo thriller, “Una di famiglia”
Per chi ha letto "Non mentire", sarà piacevole ritrovare il personaggio di Millie che già si era rivelata piena di sorprese nel romanzo precedente.  
Ideale come lettura estiva, la struttura del libro è quella tipica della scrittrice, con numerosi capitoli di breve lunghezza, ognuno dedicato a uno dei personaggi femminili della storia: Millie in primis, seguita dalla figlia Ada di undici anni e dalla misteriosa domestica Martha. 
Millie, insieme al marito Enzo e ai due figli Ada e Nico, si è da poco trasferita in una nuova casa di cui è entusiasta, sia perché è riuscita ad acquistarla a un prezzo molto vantaggioso, sia perché molto più spaziosa della precedente, sempre nella zona di New York.
Resta tuttavia ben presto sorpresa dall'eccentricità del vicinato, popolato dalla ficcanaso signora Janice che dimostra molti più anni di quanti non abbia e controlla il figlio a vista senza concedergli un minimo di libertà e dall'appariscente e sfacciata Suzette Lowell, agente immobiliare che vive con il marito Jonathan nella casa accanto a quella di Millie. 
I rapporti con Suzette diventeranno ancora più complicati da quando il marito di Millie, giardiniere paesaggista, inizierà a frequentare regolarmente casa Lowell per lavori di giardinaggio, scatenando la gelosia di Millie, convinta che Suzette approfitti della presenza di Enzo a casa per sedurlo, pur essendo sposata anche lei. 
La frequentazione di quella casa e dei coniugi Lowell sembra, col passare del tempo, non lasciare indenni nemmeno gli altri membri della famiglia di Millie, specialmente il figlio Nico, che da un po' di tempo inizia a essere taciturno e ostile. 
A completare il quadro, un ulteriore personaggio enigmatico: la taciturna Martha, la domestica dei Lowell che diventerà in seguito anche quella di Millie, che sin dall'inizio non riesce a fidarsi di lei.

Come nei precedenti romanzi della scrittrice, anche per quest'ultima uscita il pregio  è quello di indurre, a più riprese, il lettore a credere di aver compreso come la vicenda si svilupperà indovinandone il finale e credendo di aver scovato il colpevole di un omicidio che avverrà nel corso della storia. Nulla di più errato, in quanto capitolo dopo capitolo la trama si fa più intricata rivelando un finale a sorpresa costruito in maniera brillante e originale. 
Se non conoscete ancora questa scrittrice, scopritela con questo titolo: dopo non riuscirete più a smettere di leggere i suoi thriller! 

Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata:  the nero
Formato consigliato: eBook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Una di famiglia
Website dell'autrice: Freida Mcfadden


"Ero così eccitata all'idea di trasferirmi qui, ma comincio a pensare di aver scelto l'isolato meno amichevole del quartiere. [...] Mi chiedo ancora una volta se venire qui non sia stato un terribile errore."



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 3 giugno 2025

Recensione: Come due fiori di loto



  Come due fiori di loto

 di Jane Yang

 Editore: Longanesi
 Prezzo: €18,60
 Pagine: 368
 Titolo originale: The Lotus Shoes
 Traduzione a cura di: Katia Bagnoli

  Canton, tardo Ottocento. Piccolo Fiore è una bambina di vivace intelligenza e dal formidabile talento nell’arte del ricamo. Ma nella Cina ancora semifeudale di fine Ottocento, le opportunità che le si aprono sono molto limitate. Per questo, fin da quando è piccola, la madre le offre l’unico privilegio possibile alle fanciulle del suo infimo rango, ossia un matrimonio vantaggioso grazie alla tradizionale e dolorosissima pratica della fasciatura dei piedi. Ma queste prospettive di riscatto sono destinate ad annullarsi alla morte improvvisa del padre: per lei ora l’unica strada possibile è quella della schiavitù presso una famiglia di più alto rango. È così che Piccolo Fiore fa ingresso nella casa di Linjing, sua coetanea e padrona. Da quel momento e per gli anni a venire la vita delle due giovani dovrà destreggiarsi tra gli alti e bassi della loro complicata amicizia e le millenarie tradizioni di una Cina sempre più attenta alle nuove tendenze che arrivano dall’Occidente. La storia di due donne molto diverse, delle immani ingiustizie che entrambe subiscono, degli amori e della loro incessante lotta per la libertà diventano in questo romanzo d’esordio la storia di un intero paese, la cui cultura sempre più ci interroga, ci inquieta e ci affascina.




Un romanzo commovente che racconta cosa significasse essere donna nella Cina di fine Ottocento. 

Conosciamo due protagoniste profondamente diverse: Piccolo Fiore, nata in una famiglia povera, a cui la madre inizia a fasciare i piedi all’età di soli quattro anni, e Li Linjing, una ragazzina ricca e viziata, a cui i piedi non vengono fasciati perché promessa sposa a un giovane che crede nella modernità. La fasciatura dei piedi è un elemento cruciale: nessuna donna può sperare in un buon matrimonio se ha piedi più lunghi di dieci centimetri, piccoli come fiori di loto. Piccolo Fiore verrà costretta con la forza a diventare serva di Li Linjing, lasciando così la sua famiglia, la sua indipendenza e il suo talento straordinario per il ricamo—talento che scatenerà immediatamente gelosie e ripicche da parte della padrona. La casa è una tipica dimora cinese dell’epoca: più mogli, ciascuna con le proprie serve, molti bambini, ma ancora nessun maschio. I destini delle due ragazze si intrecciano sempre di più, fino a quando Li Linjing si impunta a non lasciar libera Piccolo Fiore. La sua rabbia si trasforma in violenza fisica, arrivando a sfigurarla. L’invidia, nata dal timore di non essere più la preferita agli occhi della madre, rovinerà la vita di Piccolo Fiore, ma non riuscirà mai a piegare il suo orgoglio e il suo coraggio. 

 Questo romanzo è, soprattutto, una storia di riscatto: la capacità di rialzarsi dopo essere stati abbattuti più volte, anche da chi si credeva amico o alleato. Anche per Li Linjing la vita non sarà semplice: dovrà reinventarsi in un mondo distante dal suo rango, ma la sua incapacità di assumersi le responsabilità e la sua invidia la porteranno a diventare una persona che non avrebbe mai voluto essere. Solo guardandosi davvero allo specchio potrà forse trovare anche lei una via di redenzione (ma ci vorrà  tutto il romanzo).

Un romanzo intenso ed emozionante, ancor più sorprendente considerando che si tratta dell’esordio di quest’autrice. La narrazione si concentra sui personaggi, dipinti con grande attenzione e profondità: le loro emozioni e reazioni alle rigide regole sociali sono autentiche e palpabili. Non mancano dettagli storici, ma non sovrastano mai la trama principale. Alcune scene sono crude, ma cariche di sentimento anche quando non descritte nei minimi dettagli, lasciano spazio all’immaginazione del lettore.

Un libro bellissimo, che ho letto tutto d’un fiato e che consiglio caldamente.
Se amate i romanzi di Lisa See, questa autrice saprà sicuramente conquistarvi.

Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Aranciata fresca
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Lady Tan e il circolo dei fiori di loto di Lisa See





"La vita è più facile per chi sa ingoiare l’amarezza e accettare la propria sorte" 
 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 2 giugno 2025

La pasticceria di mezzanotte. La Vacanza

 


La pasticceria di mezzanotte. La vacanza
di Noriko Onuma

Titolo OriginaleMayonaka No Panyasan: Gozen Iji No Koidorobo
Prezzo Cartaceo: €16,00
Prezzo e-book: €9,99
Pagine: 256
Traduzione a cura di: Daniela Travaglini

IL MENU DELLA NOTTE

1. Croissant – Burrosi, fragranti, perfetti. Ogni strato serve a perdonare sé stessi per gli errori del passato.

2. Stollen – Il dolce speziato che racconta la memoria e rafforza i legami tra le persone.

3. Galette des Rois – Un dolce con una sorpresa all’interno. Insegna a scoprire qualcosa di bello dentro di sé.

4. Pane al cumino – Un impasto insolito. Il suo profumo evoca amori profondi, incontrollabili, che vivono ancora nei ricordi grazie alla forza delle spezie.

5. Tartufi al lampone – Amari e dolci insieme, come le relazioni più tenere e complesse.

La Boulangerie Kurebayashi vi aspetta.

Il pane è caldo, la notte è lunga e le storie non sono ancora finite.

L’aroma di golosi pasticcini e pane appena sfornato riempie l’aria. Una dolce fragranza si insinua tra i vicoli bui, richiamando a sé cuori insonni e animi inquieti. Impossibile non fermarsi a curiosare all’interno della pasticceria di mezzanotte. Dietro il bancone, dalle 23 alle 5 del mattino, c’è Kurebayashi, proprietario e apprendista. A insegnargli i segreti del pane è Hiroki, un fornaio dai modi un po’ burberi ma dall’animo generoso. Nel locale lavora anche la giovane Nozomi, che in quel luogo ha trovato una casa pronta ad accoglierla. Stanotte, però, si sente un odore diverso: nell’aria c’è puzza di guai. L’ex fidanzata di Hiroki si presenta all’improvviso con uno sguardo misterioso, una vecchia promessa e un bel carico di problemi. Poco importa, perché nella pasticceria di mezzanotte c’è l’impasto adatto a sciogliere ogni cuore. Anche quello più ostinato. Ogni notte, infatti, la pasticceria diventa un palcoscenico di emozioni, sogni e desideri; un luogo in cui la tristezza si mescola alla speranza e la paura fa lievitare la voglia di sorridere. E ogni carezza trova la temperatura perfetta. Anche quando il passato bussa alla porta con forza, minacciando di riportare a galla i segreti più inconfessabili, la pasticceria di mezzanotte offre un rifugio caldo a ogni cuore ferito. Perché il profumo del pane non mente mai.


Bentornati alla Boulangerie Kurebayashi, meglio nota come “la pasticceria di mezzanotte”, proprio perché la sua peculiarità è l’orario di apertura che va dalle ore 23.00 alle ore 5.00.
In questo secondo libro di Noriko Onuma torna il team che nel racconto precedente, “La pasticceria di mezzanotte. La straniera", si è formato passo dopo passo e che abbiamo imparato a conoscere a piccoli bocconi.
Le storie sul passato dei nostri protagonisti son tutt’altro che finite, in questo nuovo episodio infatti si presenterà alla porta della pasticceria un nuovo personaggio di nome Yoshino Yui, che porterà non poco scompiglio.
Yoshino afferma di essere la ex di Hiroki, mastro boulanger della pasticceria, e viene accolta immediatamente dal sorriso confortante di Kurebayashi, proprietario del locale, che non può fare a meno di aiutare chiunque si trovi in qualche modo perso e che le offre subito un posto dove stare.
Yoshino si dà subito da fare come cameriera e sembra proprio piacere a tutti, il suo atteggiamento ammiccante attira moltissimi clienti e anche Kurebayashi sembra avere un debole per lei.
L’arrivo di Yoshino tuttavia crea anche dei dissapori, soprattutto da parte di Noriko, che una sera la trova addormentata con la testa poggiata su una borsa piena di mazzette di banconote.
“Come può una persona con tutti quei soldi a disposizione non avere un posto dove andare?”
Noriko coinvolge immediatamente Hiroki che comincia ad indagare tramite vecchie conoscenze e pian piano si scopre che Yoshino non è chi afferma di essere, ma arrivare a scovare la verità non è per niente facile. Proprio mentre Noriko e Hiroki cercano di far luce sul passato di Yoshino scoprono che con molta probabilità il loro amico Madarame è la prossima vittima dei suoi loschi sotterfugi ed è proprio in quel momento che cominciano a presentarsi in pasticceria una serie di personaggi poco rassicuranti che cercano proprio Yoshino, ma la ragazza non si trova più.
A metà strada tra il volerla punire e il volerla aiutare il team della pasticceria parte alla ricerca di Yoshino, ma una volta trovata si scopre una ulteriore nuova verità che sconvolgerà tutti i personaggi, tranne uno.
Così, tra l’impasto di una baguette e il profumo di un burroso croissant, il team della pasticceria si trova nuovamente a risolvere un intrigante mistero.
Anche in questo libro ad accompagnare i personaggi nelle loro avventure e disavventure c’è ogni genere di lievitato, fragrante e profumatissimo, preparato con maestria dalle mani di Hiroki con l’obiettivo di venire condiviso.

La scrittura leggera e scorrevole di Noriko Onuma rende questo libro perfetto per prendersi i propri momenti mentre la vita intorno a sé scorre troppo in fretta.
Sarà inevitabile affezionarsi ai protagonisti e resistere alla curiosità di sapere cosa li abbia portati a far parte del team della pasticceria di mezzanotte.


Durata  della lettura:  Cinque giorni
Bevanda consigliata: Tè verde matcha
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni

 
"«Ehi, aspetta un momento, Kure-san. Non fare di testa tua come sempre. E dove la mettiamo a dormire? Io vivo in un monolocale!» gli urlò contro, ma il proprietario del negozio replicò con il suo solito sorriso allegro:«In tal caso, può rimanere qui. Abbiamo una stanza libera al secondo piano». 
«Kure-san, sei sempre il solito. Non possiamo sempre prendere e raccogliere tutti gli esseri viventi che capitano!» tentò di dissuaderlo Hiroki, ma Kurebayashi non perse il suo sorriso."
 

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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