martedì 25 novembre 2025

Recensione: La bugia dell'orchidea

 

La bugia dell'orchidea
di Donato Carrisi

Editore: Longanesi 
Prezzo Cartaceo:  €23,00     
Prezzo e-book:   11,99      
Pagine: 400 

Immagina un'alba d'estate. Immagina l'aria immobile della campagna, l'odore dei campi, il frinire dei grilli. Immagina il buio che arretra all'invasione del giorno.

Immagina ora un casale rosso, solitario in mezzo al nulla. Immagina di scorgere biciclette da bambini e giocattoli sulla ghiaia, panni stesi ad asciugare, galline e conigli, un moscone sopra un secchio.
Immagina il silenzio. Un silenzio che non sembra appartenere a questo mondo.
Un silenzio interrotto all'improvviso da un urlo disperato.
C'era una volta la famiglia C., tre figli piccoli e due genitori amorevoli.
C'era una volta la famiglia perfetta, e ora non c'è più.
Cos'è accaduto dentro il casale rosso in quella calda notte d'agosto?
Immagina qualcosa di terribile e crudele. Immagina che esista solo un possibile responsabile. L'unico sopravvissuto.
Immagina di avere la verità proprio davanti agli occhi. Ogni dettaglio combacia, ogni indizio è allineato e c'è una sola spiegazione.
Non puoi sbagliare. Hai tutte le risposte.
Ma ciò che proprio non puoi immaginare è che questa non è la fine della storia.
È l'inizio.
Questo libro ha un segreto. Chi l'ha scritto ha un segreto. Chi lo legge avrà un segreto. E nessuno sarà più lo stesso.



I gialli di Donato Carrisi per me sono sempre una garanzia, e anche questa volta non sono rimasta delusa. Fin dalle prime pagine, quando il libro si apre sulla descrizione di un piccolo paese, ho provato quella tipica sensazione di mistero che solo Carrisi sa evocare. Mi sono subito chiesta cosa poteva nascondere davvero quella cittadina all'apparenza tranquilla. Quali intrecci possono ancora creare la penna dello scrittore quando un padre confessa di aver sterminato la propria famiglia? La storia, appena iniziata, sembrerebbe già conclusa, se non fosse per una strana lettera anonima che spinge la protagonista a indagare più a fondo la vicenda.

È un romanzo pieno di segreti che si rivelano poco alla volta, e fin da subito ci si chiede cosa spinga la scrittrice Victoria Anthon a vivere nell'ombra, cambiando continuamente nome e città per non essere riconosciuta da nessuno. Qualcuno, però, che conosce il suo segreto, la costringe a raccontare la storia di quel brutale assassinio che ha sconvolto il paesino dieci anni prima.

E chi, meglio di una scrittrice dall'occhio allenato ai dettagli, può spingersi oltre le apparenze e svelare i segreti nascosti in questa famiglia? Ci si ritrova a immedesimarsi nella follia che l'ha travolta, ei diversi punti di vista dei protagonisti mostrano prospettive inedite agli occhi di Victoria e del giornalista che, ogni anno, dedica un articolo alla memoria dell'accaduto.

Insieme si ritrovano a indagare su una tragedia che nessuno sembra avere più il coraggio di ricordare. Tantomeno il pluriomicida, oggi rinchiuso in un centro specializzato per malati psichiatrici, che più di tutti appare intenzionato a nascondere la verità dietro quel gesto inspiegabile.

Ho adorato la sintonia immediata che nasce tra questi due detective improvvisati: la scrittrice dai mille nomi e il giornalista dal carattere affettuoso e premuroso sembrano capirsi al volo, quasi fossero anime che si riconoscono da una vita precedente.

La storia è costellata di coincidenze e dettagli ambigui che suggeriscono una vicinanza con qualcosa di oltreumano, rendendo l'intera vicenda ancora più inquietante. Nel libro la protagonista non si sente mai davvero sola, come se ci fosse sempre qualcuno che la osserva. Questa sensazione, quasi paranoica, si trasmette al lettore, che soprattutto la sera finisce per guardarsi attorno mentre legge, come se quella presenza invisibile potesse raggiungere anche lui.

Carrisi, ancora una volta, mi ha trascinata in un mondo oscuro e affascinante, fatto di ombre, sospetti e sussurri che non ti abbandonano nemmeno quando chiudi il libro. Una lettura che resta addosso, che inquieta e affascina allo stesso tempo. Una storia che non si limita a intrattenere, ma invita a riflettere su quanto sia fragile il confine tra ciò che vediamo e ciò che preferiamo ignorare.

Se amate i thriller che sanno sorprendervi fino all'ultima pagina, questo romanzo è semplicemente imperdibile.


Durata della lettura: Dieci giorni
Bevanda consigliata: Cioccolata calda al peperoncino 
Formato consigliato: Cartaceo  
Età di lettura consigliata:  dai 18 anni   
Consigliato a chi ha apprezzato:  Fuori da un evidente destino, Giorgio Faletti 



« Non esistono persone senza segreti. Ognuno di noi ha qualcosa da nascondere.».        


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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