lunedì 17 novembre 2025

Recensione: La regina dell'Isola di fango



 La regina dell'Isola di fango

 di Donal Ryan

 Editore: Fazi Editore
 Prezzo: € 18.50
 Pagine: 264
Titolo originale: The Queen of Dirt Island
Traduzione a cura di: Stefano Bortolussi 

 In un paesino dell’Irlanda rurale, la giovane Eileen dà alla luce la figlia Saoirse; pochi giorni dopo, suo marito perde la vita in un incidente stradale. Rimasta sola, l’unica persona su cui Eileen può fare affidamento è la suocera Mary Aylward: una donna forte, volitiva e senza peli sulla lingua, proprio come lei. La piccola Saoirse cresce così circondata da un grande affetto sotto l’ala protettiva della madre e della nonna. Nonostante i continui battibecchi, le due donne sono profondamente legate e non permettono a nessuno, nemmeno agli altri familiari, di accedere al loro cerchio magico. Finché la famiglia si allarga ancora: a sedici anni Saoirse rimane incinta e partorisce Pearl, che diventerà presto fonte di immensa felicità per tutte. Le donne Aylward stravedono l’una per l’altra, anche se spesso si direbbe piuttosto il contrario; i vicini vociferano di urla, litigi e scenate drammatiche, ma chi le conosce davvero sa che la loro casa è un luogo di pace, pieno di amore, un rifugio dalla tristezza e dalla crudeltà del mondo. La loro storia inizia con una fine e termina con un inizio. È una storia di lealtà furiosa e tradimenti indicibili, di isolamento e unione, di trasgressione, di perdono, di desiderio e amore.




Animi tormentati, generazioni di donne forti e indipendenti, in cerca di aiuto ma senza mai avere davvero la voce per chiederlo. 
Amori incondizionati e viscerali attraversano queste pagine, insieme a una narrazione fatta di capitoli brevi ma incisivi, che restituiscono tutta l’intensità della storia dell’Irlanda rurale in cui la vicenda è immersa. Ormai sapete che mi piacciono i romanzi di resilienza femminile, e questo è davvero magnifico: donne che reggono sulle spalle il mondo senza alcun aiuto esterno, ma anzi sostenendo e aiutando tutti. 
 Di solito inizio la recensione parlando della protagonista, ma in questo caso le personalità sono così importanti che non c’è una sola protagonista: ce ne sono quattro, e tutte ruotano attorno a Soarsie. Sua madre è stata cacciata dalla famiglia per essere rimasta incinta fuori dal matrimonio e ha trascorso la vita con la suocera, senza il marito, morto prematuramente. 
Nonostante le due litighino costantemente, il loro legame è inscindibile e convivono in pace come madre e figlia per quarant’anni. Soarsie cresce circondata da forza, amore sconfinato e forse da poca consapevolezza del mondo. La ragazza infatti segue le orme della madre e cresce la piccola Pearl senza un padre, con il solo aiuto delle due donne. 
Sono circondate da uomini che non sembrano in grado di mantenere stabilità mentale o atteggiamenti maturi. Purdie, il timido e lo sciocco di casa, viene arrestato più volte e non riesce a rigare dritto. Chris sposa la curiosa Doreen, che da subito non piace alla madre e viene esclusa dal ristretto gruppo di donne, cosa che porta a un’esplosione dei suoi sentimenti. 
Richard, poi, cattivo e ingordo, sembra non vedere l’ora di riversare tutta la sua cattiveria sulla sorella. Le donne però rimangono forti e unite contro tutto e tutti: hanno un rapporto maturo fatto di accettazione reciproca e collaborazione nella crescita personale. 
 Il quarto protagonista è l’orgoglio. Ognuna di queste donne, per quanto diversa, porta avanti una lotta contro una società che cerca in ogni modo di schiacciarle e colpevolizzarle, privandole della possibilità di migliorarsi e di affrancarsi da ciò che viene definito “colpa”.
Le tre, tuttavia, stoiche, ci mostrano fino alla fine quanto la propria storia sia fondamentale e quanto coraggio serva per lottare e diventare finalmente liberi. 
 Un romanzo intenso, che pulsa di dolore, resilienza e amore, e che nella sua essenzialità riesce a ritrarre un mondo intero.


Durata totale della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata: Tisana bollente
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Come brace coperta di Alice Malerba



"E la mamma e la nonna, se aspettavi abbastanza, finivano sempre per ridere di nuovo,
 e il mondo ritrovava la sua pace perfetta."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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