| Il delitto della Madonna di Fossalto di Alvise Trisciuzzi Editore: Newton Compton Editore
Bell'anni Sessanta. Arturo Bonomi è un uomo tranquillo, felice di lavorare come maresciallo in un piccolo paese della Bassa. La nebbia, compagna di quei luoghi, non gli dà fastidio, anzi gli piace. Ha le sue abitudini ei suoi riti. Conosce tutti e, soprattutto, non ci sono mai grossi problemi da affrontare. In passato sì, qualcosa è successo. In quelle zone la guerra ha lasciato delle cicatrici, che però col tempo sono guarite e adesso tutto è sereno. Forse a volte movimentato, per colpa della politica e del vino, ma nel complesso sereno. Fino alla mattina in cui viene scoperto lungo l'argine il cadavere di Antonio Bellei, detto il Lambrusco, l'ubriacone del paese, e tutto cambia, perché il Lambrusco era il miglior amico di Arturo Bonomi. Un amico diventato alcolizzato in seguito a una delusione d'amore molti anni prima. Ora, tra truffatori, ricordi di guerra, tesori mai trovati, apparizioni della Madonna, medici geniali, ex partigiani e osterie, Bonomi deve trovare il colpevole. E per lui c'è una sola certezza: è uno del luogo, uno che conosce bene... |
L'indagine, che ruota attorno alla morte improvvisa di un amico caro a tutta la comunità, è attraversata da momenti di malinconia e ricordi del passato. La vittima, soprannominata il Lambrusco, era l'“ubriacone del paese”, ma dietro la sua figura trasandata si nascondeva un animo gentile, colto e capace di incantare tutti con le sue storielle. Le sue parole, spesso ironiche e profonde, sapevano toccare corde intime, come accade nel caso del Russo, proprietario dell'osteria, che grazie alla sensibilità del Lambrusco riesce a ritrovare la voglia di vivere dopo gli orrori della prigionia in Siberia.
Per tutto il tempo rimane viva la curiosità di scoprire quale fosse il mistero del tesoro della Ca' Bianca, una delle storielle preferite dal Lambrusco, che da semplice leggenda del paese si trasforma, solo nelle ultime pagine, in una sorprendente rivelazione.
Il romanzo si legge tutto d'un fiato: i flashback e l'intreccio tra passato e presente danno ritmo e profondità alla narrazione. L'autore intreccia abilmente anche la storia di un furfante di provincia con le vite degli abitanti del paese, rivelando un poco a poco fragilità e contraddizioni dei personaggi, che diventano sempre più reali e vicini al lettore.
Non mancano di certo i colpi di scena: quando pensieri di aver finalmente individuato l'assassino, la trama si ribalta e si scoprono segreti ancora più oscuri.
Particolarmente riuscita la coppia formata dal maresciallo Bonomi e dall'impeccabile dottor Peruzzi: due personalità diverse, ma accomunate da un metodo rigoroso e dalla stessa sete di verità. Insieme, si sostengono e si completano, dando vita a un duo credibile e umano.
Il libro emoziona, soprattutto nelle parole commosse degli amici del Lambrusco, che ci mostrano la complessità di un uomo ai margini, ma in realtà profondamente amato. Figura folcloristica e insieme familiare, il Lambrusco diventa il simbolo di una comunità che, pur con le sue imperfezioni, conserva ancora un'anima.
Un giallo autentico e toccante, capace di unire il mistero con il calore umano, e che lascia la curiosità di scoprire quali altri casi attenderanno il maresciallo Bonomi nei prossimi capitoli della serie.
Formato consigliato: Cartaceo


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