Un nuovo caso per Alex Cross e il suo collega e migliore amico John Sampson, viene trovato nel parcheggio dell’International Spy Museum il cadavere di un agente della CIA, appoggiata al corpo esanime una confessione scritta dell’agente stesso in cui dichiara di aver accettato delle tangenti dal cartello messicano, così Cross e Sampson si trovano costretti a dover inevitabilmente rimandare l’avventurosa e rilassante vacanza in Montana che stavano per intraprendere. Il corpo dell’agente lasciato in bella mostra ha tutta l’aria di essere una dichiarazione, “questa è la fine che fanno i traditori”, infatti sarà solo il primo di una serie di agenti corrotti che verranno trovati nelle stesse circostanze.
Pare che qualcuno abbia deciso di far guerra al cartello della droga messicano, partendo dalla rete di corruzione legata ad esso. Qualcuno con mezzi finanziari, tecnologici e militari decisamente avanzati, qualcuno senza scrupoli, pronto a colpire anche famiglie e bambini, proprio come il suo stesso avversario che non resterà certo a guardare mentre cercano di fare a pezzi il suo impero.
Alex decide che l’ultima spiaggia per trovare una pista da seguire con le indagini è parlarne con l’ex capo del cartello, Marcos Alejandro, rinchiuso ormai da due anni con regime di carcere duro in Colorado. Il colloquio dà i frutti sperati, l’ex capo del cartello infatti gli confessa che ad aver dichiarato guerra alla sua famiglia sembra essere un gruppo che si firma “Maestro”, oppure semplicemente “M”.
Lo stesso “M” che da anni perseguita Alex?
Era un po’ di tempo che non si faceva vivo ma “M” negli anni aveva a volte depistato e a volte aiutato Alex nelle sue indagini, tanto che Cross non era mai riuscito a spiegarsi quale fosse il suo obiettivo.
Nel frattempo, Bree, moglie di Alex e investigatrice per un’agenzia di sicurezza privata, viene spedita a Parigi per verificare se il CEO di una società hedge fund sia effettivamente colpevole di molestie sessuali, abusi sistematici ai danni di stagiste e appropriazione indebita. Riesce subito ad instaurare un contatto con il soggetto sospettato e ad ottenere un colloquio per parlare di affari con lui, ma proprio mentre si stanno dirigendo a casa del CEO vengono aggrediti da una serie di spari provenienti dal tetto di un palazzo.
Bree riesce a uscirne illesa ma il sospettato rimane ucciso nella sparatoria e con i dovuti accertamenti riescono a scoprire che i due casi su cui stanno indagando Bree e Alex sono connessi.
Cross e Sampson, insieme al capo Mahoney avvieranno una spedizione a città del Messico per indagare sul cartello e sui suoi collegamenti negli USA ma qualcosa andrà decisamente storto e Cross finirà nel mirino di non solo una, ma due organizzazioni criminali, il cartello messicano e “M”.
Devo dirlo, mia madre è sempre stata una fan sfegatata di James Patterson e negli anni vederla mangiarsi un libro dopo l’altro mi ha suscitato sempre più curiosità nei confronti di questo autore. Ho finalmente avuto occasione di leggere un suo libro e devo ammettere che non ne sono rimasta per niente delusa, ha una scrittura scorrevole e intrigante. La serie di Alex Cross comprende ben trenta titoli già pubblicati, questo è il trentunesimo ma pur non avendo letto i precedenti non mi sono trovata per niente spiazzata. I personaggi si presentano subito per quello che sono, non necessitano di grandi giri di parole e questo ci permette di conoscerli come se avessimo seguito le loro storie da sempre.
Un thriller piacevole che si fa leggere davvero molto in fretta.
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta e condividi con noi la tua opinione!