martedì 6 agosto 2024

Recensione: Una di famiglia



 Una di famiglia

 di Freida McFadden

 Editore: Newton Compton Editori
 Prezzo: € 9,90
 Pagine: 328
 Titolo orginale: The Housemaid
 Traduzione: Eleonora Motta

 Millie è in cerca di un lavoro per ricominciare una nuova vita. Pur non avendo referenze, riesce a farsi assumere come governante nella lussuosa villa dei Winchester. Non è esattamente il lavoro dei suoi sogni: polvere e cattivo odore invadono le stanze, e la padrona di casa, Nina, è una donna annoiata e instabile, che sembra godere nel vederla faticare dalla mattina alla sera. Però, quantomeno, Millie qui può fingere di essere un’altra e sentirsi al sicuro dalle ombre che la tormentano. Ma qualcosa non quadra in casa Winchester: la porta della sua stanza si chiude solo dall’esterno, e il giardiniere, Enzo, fa di tutto pur di metterla in guardia… ma da cosa, esattamente? Nonostante i presagi siano sempre più inquietanti, Millie deve resistere, non ha altra scelta. Quando conosce Andrew, l’affascinante marito di Nina, ha una ragione per restare e sentirsi al sicuro. Il passato non può raggiungerla. Ma Millie ancora non sa che i segreti della famiglia Winchester sono molto più pericolosi dei suoi…




Il thriller perfetto da leggere sotto l'ombrellone. Mille è uscita da poco dal carcere e trova molto difficile trovare lavoro, nessun si fida e lei si ritrova a dover vivere in macchina, nemmeno i fast food la richiamano. 
Nina però, una donna ricca che abita in una super villa milionaria, sembra però così emozionata di avere un aiuto a casa che le offre il lavoro in pochi giorni. 
Sembra abbastanza facile, pulizie e tenere sporadicamente d'occhio la viziata bambina che sembra essere sempre vestita come un fantasma vittoriano. Nina all'inizio sembra una donna adorabile, sempre vestita di bianco e con mille interessi. Il marito Andrew è molto attraente, affabile e simpatico, Millie prova subito un attrazione ma nota subito l'acuta gelosia della moglie. 
Giorno per giorno il carattere di Nina e anche il suo aspetto fisico iniziano a cambiare, sembra immaginare colpe e errori che Millie non ricorda di aver commesso. Fogli buttati, bicchieri rotti, date sbagliate, Millie che è sicura d aver fatto tutto bene, comincia ad avere dubbi sulla stabilità mentale di Nina ma soprattutto su come Andrew, così adorabile e paziente, possa stare con lei. Inoltre sembra essere diventata sciatta, con la ricrescita e ha la capacità di ridurre la casa in un porcile ogni giorno. 
 Il lavoro e lo stipendio però sono troppo buoni e Millie non può tirarsi indietro, nonostante la sua camera sia un minuscolo tugurio in un angolo buio e senza connessione della casa, la porta si chiude solo dall'esterno e la finestra sia bloccata. 
Cosa sta cercando di dirle  il sexy giardiniere italiano che parla a malapena inglese? Perché continua a dirle che è in pericolo? 

Non posso svelare di più senza rovinare la lettura, vi consiglio sicuramente di leggere il romanzo. 
Ci sono un paio di colpi di scena inaspettati, specialmente l'ultimo è agghiacciante. 

Il libro si legge velocemente, i personaggi non sono particolarmente approfonditi ma come lettura estiva penso sia perfetto. 

Durata totale della lettura:  Quattro giorni
Bevanda consigliata: Gin tonic
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autriceFreida Mcfadden
Consigliato a chi ha apprezzato: Il colpo che mancò il bersaglio di Richard Osman




"Lavori per i Winchester? Be', buona fortuna."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 5 agosto 2024

Recensione: La bibliotecaria del Castello di Windsor

 

La bibliotecaria del Castello di Windsor
di Daisy Wood


Editore: Newton Compton Editori
Prezzo cartaceo: € 12,90
Prezzo ebook: €9,90
Pagine: 320

Dalle sale del palazzo riecheggia l’eco di un tradimento...

Europa, 1938. All’indomani dell’invasione nazista dell’Austria, Sophie e la sorellina Hannah si ritrovano da sole: il padre, ebreo non praticante, è stato ucciso dai tedeschi e la madre è stata arrestata. Le due sorelle sono costrette a separarsi: tramite l’ambasciata inglese, Sophie riesce ad affidare Hannah a una famiglia americana, mentre a lei la Corona Inglese offre un lavoro di bibliotecaria presso il Castello di Windsor. Tuttavia, questo impiego nasconde molto di più: Sophie viene, infatti, incaricata di spiare la vita all’interno del castello, per scoprire e riferire tutte le conversazioni di natura politica e svelare eventuali complotti.
Philadephia, oggi. Spulciando tra le carte di sua nonna, Lacey Jones si imbatte in una lettera con il sigillo della casa reale inglese. Come ha fatto ad arrivare lì? Curiosa di scoprire la verità, Lacey si imbarcherà in un viaggio a ritroso nel tempo, che la porterà a scoprire uno sconvolgente segreto annidato tra gli orrori della seconda guerra mondiale...

Due sorelle divise dalla guerra.
Un incarico al Castello di Windsor.
Un segreto rimasto sepolto per troppo tempo...

«Un meccanismo a orologeria fatto di potenti descrizioni e una scrittura ammaliante.»
Mandy Robotham

«Daisy Wood si destreggia abilmente
 tra due linee temporali e la sua rappresentazione della guerra è incredibilmente realistica.»

«Questo è uno di quei libri che conquistano sin dalla prima pagina.»

«Se amate i romanzi storici, questo è uno di quelli che non potete perdervi.»




Vienna, 1938. I Klein erano felici prima dell'invasione nazista dell'Austria. Otto Klein, il padre di Sophie ed Hannah era un ebreo non praticante e dal momento dell'invasione  tutta la famiglia dovette mantenere un profilo basso per evitare di essere notata. Ma Hannah era solo una bambina all'epoca e il giorno del suo nono compleanno insistette per andare al parco, come da tradizione.  Otto Klein venne ucciso da alcune guardie naziste e da quel momento la vita di tutta la famiglia cambiò drasticamente: Ingrid venne arrestata e le due ragazze rimasero completamente sole, sfrattate dall'appartamento in cui vivevano e costrette a cercare un posto dove rifugiarsi. Sophie, la sorella maggiore avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di salvare Hannah, la sua dolce sorellina e così, dopo ore di attesa all'Ambasciata britannica, riuscì ad averla vinta, Hannah venne affidata ad una coppia americana, arrivata a Vienna per portare via quanti più bambini possibile. Sophie dovette però lasciare la sorella, era troppo grande per poter partire insieme a lei, ma ottenne un impiego da bibliotecaria presso il Castello di Windsor, con un compito ben preciso: intercettare tutte le comunicazioni e le conversazioni del duca di Windsor, il duca di Kent e i cugini dei reali in Germania. Un'opportunità che non avrebbe mai potuto rifiutare. Sophie divenne a tutti gli effetti una spia. 

Filadelfia, 2021. Lacey, avrebbe passato il natale, a Bethlehem, nella Carolina del nord, insieme alla sua amata nonna Gubby e a sua madre Adele. Sua sorella maggiore Jess invece non ci sarebbe stata, viveva in Canada con la famiglia e non avrebbe potuto raggiungerle. Adele presa dall'entusiasmo decise di fare una sorpresa a tutta la famiglia comprando dei biglietti per il Canada per poter raggiungere Jess qualche mese dopo, con l'occasione del novantatreesimo compleanno di Gubby. Così, Lacey controllando che il passaporto della nonna fosse ancora valido, scoprì che Gubby nacque a Vienna nel 1929. Non aveva idea che sua nonna fosse austriaca e si rese conto di non conoscere nulla del suo passato, della sua storia. Ma la nazionalità della nonna non fu l'unica cosa che Lacey scoprì: trovò infatti, in fondo al cassetto della scrivania una lettera scritta a mano, del 1938, con l'intestazione del Castello di Windsor.  Riuscì a farsi raccontare dalla sua amata Gubby della sua infanzia in Austria, ma non accennò alla lettera e decise di indagare in autonomia. Perché sua nonna non ha mai raccontato nulla? Lacey era intenzionata a scoprirlo, senza però sconvolgere ulteriormente Gubby, che per anni si era tenuta dentro un segreto immenso. Decise così, nonostante le servisse moltissimo coraggio per affrontare questa sfida, di partire per l'Inghilterra, e andare direttamente alla fonte: il Castello di Windsor.  

Tra passaggi di epoca in epoca, traumi da elaborare e segreti da mantenere Daisy Wood riesce a far viaggiare il lettore nel tempo e a mantenerlo attento e interessato per tutto il racconto. Alla fine di ogni capitolo non vedi l'ora di scoprire cosa succederà, e proprio in quel momento vieni catapultato di nuovo in un'altra epoca.  

Ci sono molte scene d'impatto, ma per quanto mi riguarda, la morte di Otto Klein, è stata una delle più strazianti del romanzo. Non riesco a non riuscirò mai a capacitarmi di come sia stato possibile arrivare a tanta crudeltà, chiudere gli occhi e voltarsi da un'altra parte. 

Bellissimo romanzo!

Durata totale della lettura:  Quattro giorni
Bevanda consigliata: The con un goccio di latte
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Consigliato a chi è piaciuto: Stirpe e Vergogna di Michela Marzano


«Vienna scintillava nella luce del primo mattino, ma il cuore di Sophie si era rivoltato contro la sua città. A che serviva tanta bellezza quando le persone si comportavano come bestie? Le innumerevoli finestre, terrazze e statue del castello del belvedere fuori dal finestrino le davano la nausea. Quello era il mondo di suo padre, fatto di cultura e storia, che alla fine non contava niente: palazzi e monumenti costruiti per vanità, che davano soltanto l'illusione di una civiltà.»





Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 1 agosto 2024

Recensione: Sirene



 Sirene

 di Emilia Hart

 Editore: Fazi
 Prezzo: € 20,00
 Pagine: 396
 Titolo orginale: The Sirens
 Traduzione: Enrica Budetta

 2019. Nel cuore della notte Lucy si sveglia di soprassalto; si trova nella stanza del suo ex ragazzo, a cavalcioni su di lui, con le mani strette attorno alla sua gola. Cosa ci fa lì? Confusa e terrorizzata, cerca rifugio dalla sorella Jess, sperando che possa aiutarla a capire il sogno che da qualche tempo popola le sue notti: la scena vivida e inquietante di due sorelle che stanno naufragando. 1800. Le sorelle Mary ed Eliza vengono strappate al loro amato padre in Irlanda e costrette a imbarcarsi su una nave diretta in Australia. Mentre vengono trasportate sempre più lontano da tutto ciò che amano e conoscono, iniziano a notare nei loro corpi degli strani cambiamenti che non riescono a spiegarsi. 2019. Giunta a casa di Jess, Lucy non trova alcuna traccia di lei. Mentre attende il suo ritorno, inizia a sentire strane storie sulla cittadina di mare dove la sorella si è da poco trasferita: racconti di uomini scomparsi, rapiti dagli abissi; sussurri di voci femminili che serpeggiano tra le onde. Nel frattempo, quello strano sogno inizia a sembrare più reale che mai. Sirene è l’appassionante storia di quattro donne separate dal tempo eppure legate più di quanto si possa immaginare. Un nuovo imperdibile romanzo sulla resilienza femminile, che racchiude tutto il potere della sorellanza e l’ineffabile magia del mare. 




Torna la scrittrice di Weyward un romanzo che mi è piaciuto davvero tanto. Stavolta invece dell'atmosfera cupa e a tratti maligna, l'acqua,il mare e i suoi misteri sono i protagonisti. Incontriamo a capitoli alterni 4 ragazze di età ed epoche diverse, Jess e Lucy nel 2019 in Australia etá universitaria e Mary e Eliza in Irlanda nel 1800. 
Queste ultime due sono due ragazzine portate via con la forza dalle braccia amorevoli del padre per essere spedite assieme ad altre carcerate in direzione Australia. Le condizioni nella barca sono al di sotto di ogni standard umano, niente acqua, luce, cibo le donne vengono trattate come bestie. Devono essere portate dall'altra parte del mondo per essere incarcerate o vendute come schiave a causa dei loro crimini che sono per la maggior parte piccoli furti e schiocchezzuole. 
Nel 2019 invece Lucy si sveglia con le mani attorno al collo di Ben, colui che aveva mostrato la sua pelle striata di argento al mondo. Le quattro ragazze infatti hanno tutte questa peculiarità della pelle che a contatto con l'acqua sembra infiammarsi e mutare. Jess e Lucy hanno un rapporto difficile sono molto chiuse ed è chiaro che ci sia qualcosa di nascosto ma non si capisce subito cosa. 

Il romanzo procede tra momenti di difficoltà ma allo stampo di affetto femminile per le due ragazzine, mentre al giorno d'oggi le sorelle si allontanano sempre di più, Lucy capirà qualcosa in più di Jess quando vedrà i suoi quadri, in cui riconosce i propri sogni e paure, I segreti che corrono nel passato della famiglia sono inaspettati e le ribalteranno la vita.
La scrittura è sempre avvincente e interessante e l'autrice ci invoglia nella lettura con la sua bravura nel descrivere senza dilungarsi troppo, nel aggiungere il tocco di fantasy senza scadere nella'ovvio. 

C'è però da dire che il romanzo sembra scritto sulla falsa riga di Weyward, si ha proprio l'impressione che l'autrice abbia seguito lo stesso modus operandi con lo stesso tipo di protagoniste e simili difficoltà. Il romanzo è comunque bello e consigliato, soprattutto se non si è letto il primo, i temi sono sempre ben scritti e importanti, la resilienza delle donne, la loro capacità affettiva e la capacità di superare i blocchi che ostacolano il nostro guardarci dentro. Le donne son sempre le protagoniste ma i quattro diamantini sono un po' arrtondati per eccesso.

Non vedo l'ora di leggere il prossimo, sperando in una nuova tipologia di trama.




Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Fanta al limone
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 13 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Weyward di Emilia Hart



"Dalle parole di Pa aveva ricavato l’impressione che diventare 
una donna fosse una cosa pericolosa "


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 31 luglio 2024

Recensione: Dieci secondi

  

Dieci secondi
di Robert Gold

Editore: Longanesi
Prezzo Cartaceo: € 19,60
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 384
Titolo originale: Ten seconds
Traduzione a cura di: Giuseppe Maugeri


Tutto inizia con una cena di compleanno fra giornalisti in un ristorante affacciato sul Tamigi. A tavola, fra battute, arguzie e discussioni vivaci, ci sono il cronista investigativo Ben Harper, il suo capo Madeline Wilson e il padre di lei. Vino e ottima cucina. Ma la serata ha in serbo tutt’altro.

A tarda ora, Madeline si congeda per rientrare a casa a bordo della sua Mercedes con autista. E da quel momento sembra sparire nel nulla. L’indomani non si presenta agli appuntamenti e non risponde al telefono.  Finché al padre non arriva un messaggio che lo raggela: Abbiamo tua figlia. Chiama la polizia ed è morta.

L’anziano chiede subito l’aiuto di Ben, che non ha scelta: deve scoprire chi ha rapito il suo direttore, la donna a cui deve molto della propria carriera. Qualcosa, in questa vicenda, lo riporta a un’inchiesta che Madeline aveva firmato dieci anni prima e che aveva destato molto scalpore. Una vicenda ancora densa di domande senza risposte. E che coinvolge persone insospettabili. Persone molto vicine.

Ben dovrà usare tutto il proprio ingegno, perché Madeline potrebbe non essere la sola persona in pericolo. E più i secondi passano, più cresce il rischio che la più importante delle indagini di Ben Harper fallisca.

Dopo il grande successo di Gli undici inganni e I dodici segreti, con ben otto edizioni in due anni, Robert Gold torna a catturare il lettore sfidandolo con una trama in cui ogni dettaglio è parte di un meccanismo perfetto di suspense e colpi di scena.



Torna Ben Harper con un nuovo giallo dai risvolti psicologici. Dopo "I dodici segreti" e "Gli undici inganni", nei quali abbiamo imparato a conoscerlo, eccolo alle prese con una nuova indagine che, come nelle precedenti, lo tocca da molto vicino.
Infatti, la vittima questa volta è la sua capa, Madeleine Wilson. Ben Harper è un giornalista e Madeleine è la persona che gli ha dato fiducia e lo ha sempre appoggiato nelle sue scelte. È una persona estremamente onesta, che fa del giornalismo di inchiesta una missione. Ogni fonte deve essere controllata prima che venga pubblicata qualsiasi notizia. Non scende a compromessi e si batte instancabilmente quando crede in qualcosa. 
Ed è proprio questo a metterla in pericolo.
Il libro inizia con la cena di festeggiamento del compleanno di Madeleine, nel ristorante dello chef più popolare di Haddley, il quartiere dove vive Ben. Al tavolo ci sono Madeleine, suo padre e Ben.
Non tutto va liscio perché, mentre si accingono a cenare, due donne già un po' brille si avvicinano a Ben e lo importunano chiedendogli di fare un selfie con lui. Ma il motivo non è la popolarità di Ben, bensì quella della tragedia che aveva colpito la sua famiglia (no spoiler, leggere i precedenti!)
Il giorno dopo Ben e Madeleine hanno un appuntamento importante ma lei non si presenta e non risponde al cellulare. Anche il padre inizia a preoccuparsi, soprattutto quando riceve una telefonata nella quale gli viene chiesto un riscatto. Madeleine è stata rapita. 
Tutto fa pensare che il colpevole sia un ragazzo che Madeleine aveva fatto arrestare grazie alla sua insistenza verso la polizia, con articoli pressanti e prove che aveva fornito grazie a un informatore. Il ragazzo è ormai diventato un uomo, in carcere dove ha scontato la sua pena, ma è tornato in libertà
Ma non è così semplice. 
Inizia un'indagine parallela a quella della polizia dove il padre di Madeleine e Ben cercano disperatamente di scoprire dove sia Madeleine e temono per la sua vita.
Molto intrigante, suspense fino alle ultime pagine, con un finale inaspettato.

Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: caffè alla vaniglia
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Il baco da seta

  "La famiglia è importante, ma non sempre è un nido sicuro."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

martedì 30 luglio 2024

Recensione: Come l'arancio amaro

Come l'arancio amaro
di Milena Palminteri

Editore: Bompiani
Prezzo Cartaceo: € 20,00
Prezzo eBook: €11,99

Pagine: 448

«Carlotta mia, io dell’arancio amaro conosco solo le spine e ormai non mi fanno più male. Ma il profumo del suo fiore bianco è il tuo, è quello della libertà.» 

A cosa serve essere giovane e piena di progetti, se sei nata nel tempo sbagliato? 

Tre protagoniste straordinarie fronteggiano la sfida più grande: trovare il senso del proprio essere donne in un mondo che vorrebbe scegliere al posto loro. Nardina, dolce e paziente, che sogna di laurearsi ma finisce intrappolata nel ruolo di moglie. Sabedda, selvatica e fiera, che vorrebbe poter decidere il proprio futuro ma è troppo povera per poterlo fare. Carlotta, orgogliosa e determinata, che vorrebbe diventare avvocato in un mondo dove solo i maschi ritengono di poter esercitare la professione. E un segreto, che affonda nella notte in cui i loro destini si sono uniti per sempre. Tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, Sabedda, Nardina e Carlotta lottano e amano sullo sfondo di un mondo che cambia, che attraversa il Fascismo e la guerra, che approda alla nuova speranza della ricostruzione. Per ciascuna di loro, la vita ha in serbo prove durissime ma anche la forza di un amore più grande del giudizio degli uomini. 
Partendo da una storia vera, Milena Palminteri esordisce con un romanzo maturo e travolgente, scritto con una lingua ricca di sfumature, popolato di personaggi memorabili per la dolente fierezza con cui abbracciano i propri destini. 




Le apparenze spesso ingannano. Ma osservando con più attenzione, indugiando sui dettagli e sul naturale incedere del corpo umano, ecco che gli invisibili legami che uniscono o allontanano le persone farsi luminosi, così accecanti da spazzar via dubbi e domande, dando conferme a certezze mai espresse a parole. 

Se questa è l’essenza delle osservazioni attente ma discrete dell’avvocato Calascibetta, uomo di vedute ampie e moderne che, attraverso lo scorrere delle decadi, funge da presenza costante e rassicurante all’interno dei palazzi Cangialosi e Damelio, l’oggetto del suo guardare sono le vite al femminile che le stanze di quei luoghi abitavano: Caterina, Sabedda, Nardina e Carlotta. Ma anche Rosetta, Bastiana, Cursidda, parte determinante nella vita delle prime. 

Donne, di età ed estrazione sociale differenti, ritrovatesi nella Sicilia degli anni Venti del secolo scorso. Uno sfondo mai timido, bensì presuntuoso e prepotente, costellato di presenze maschili di cui Calascibetta, per tutti zù Pippino, fu l’unico incorruttibile. Malavitosi e baronetti strafottenti, uomini resi malvagi dalla violenza dei padroni o padroni omertosi delle loro azioni circondano, nella torrida afa del Sud, le protagoniste portate in auge da Milena Paminteri nel suo romanzo d’esordio. 

C’è Carlotta, figlia e nipote, che dagli anni Sessanta di una Sicilia impegnata ad ammodernarsi, cerca di ricostruire, guardando nel suo passato, le storie della sua famiglia, tra documenti d’archivio e visite inaspettate, provando a dare un senso agli avvenimenti che scossero la sua vita d’infanzia. A contrasto, si alternano le storie e gli intrighi di Sabedda, un destino tracciato dalla povertà, e Nardina, dalle molteplici ambizioni imprigionate. Entrambe madri ma per destini e voleri diversi, trovatesi, quarant’anni prima, alleate senza davvero mai confessarselo in una coltre di uomini desiderosi di affermarsi a scapito loro. 

Una storia affascinante, resa tale non solo dagli avvenimenti, ma anche dal linguaggio scelto – con molteplici parole tratte dai diversi dialetti siciliani – e dal contesto: un’isola, mai davvero parte del continente, sempre un passo indietro rispetto a quello che succedeva oltre lo Stretto, sempre timorosa di cambiare, per poi non cambiare mai tra gli anni del Fascismo e quelli del Boom economico. Con ricchezza di dettagli e attento studio, quello che Milena Paminteri tratteggia è uno splendido arazzo di una parte di storia italiana spesso messa a tacere, eppure con indelebili richiami alla contemporaneità – le sfide di essere donna tra norme patriarcali e rigidi vincoli sociali. Eppure, nelle parole della scrittrice esordiente a settant’anni dopo una vita passata a lavorare come conservatrice negli archivi notarili (dove insieme alla memoria economica di paesi e città italiane vengono conservate e custodite anche le nostre vicende individuali e collettive), emerge una storia toccante, che, privata da ogni sentimentalismo di sorta, diventa ancor più pregna di realtà. 

Personaggi saggiamente tratteggiati diventano la rappresentazione delle sfaccettature dell’animo umano senza tempo: paura, orgoglio, affermazione, vendetta. Impossibile non richiamare alla memoria le altre penne sicule o che in quella terra di siccità ambientarono le loro storie – dai Florio a Pirandello, da Tomasi da Lampedusa a Sciascia. Come l’arancio amaro è il romanzo da leggere in questa rovente estate, avventurandosi, assieme alle sue protagoniste, in un futuro arguto.

Durata totale della lettura: 12 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: crema caffé (o marsala, ascoltando la voce di zù Pippino)
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni


      "Viene a dire che la pianticedda dell'arancio amaro a tutti ci pare uno sbaglio della natura ché uno spicchio in bocca non si pò metteri tanto disturba. Però... è forte, tanto forte che l'innesto di tarocchi, sanguinelli e ribera dentro a essa subito pigghia e l'alberi bastardi crescono più belli di quelli in purezza." 



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

lunedì 29 luglio 2024

Recensione: Il Famiglio


Il famiglio
di Leigh Bardugo


Editore: Mondadori
Prezzo cartaceo: 20,90 €
Prezzo ebook: 11,99 € 
Pagine: 348
Traduzione: Roberta Verde

In una Madrid diventata da poco capitale del Regno e pervasa dalla furia controriformistica dell’Inquisizione, la giovane Luzia Cotado, conversa orfana di entrambi i genitori, cerca di sopravvivere come meglio può, nascondendo a tutti le sue origini e, soprattutto, la sua capacità di compiere milagritos, piccole magie. Un giorno, però, la signora della casa presso la quale presta servizio si accorge del suo dono e di lì in poi la obbliga a farne sfoggio davanti ai suoi ospiti, nel patetico e disperato tentativo di migliorare la posizione sociale della sua famiglia ormai decaduta. Ma quello che inizia come un semplice divertimento per nobili fiacchi e annoiati prende ben presto una piega pericolosa perché Luzia attira l’attenzione di Antonio Pérez, ex segretario ora in disgrazia di Filippo II. Per riconquistare il favore del re, ancora provato dalla sconfitta della sua armada, Pérez decide di indire un torneo per trovare un campione che diventi l’arma decisiva nella guerra estenuante contro la regina eretica d’Inghilterra.Determinata a cogliere l’unica possibilità che la vita sembra volerle offrire per migliorare la sua condizione, Luzia si immerge in un mondo popolato da veggenti e alchimisti, bambine sante e imbroglioni, dove i confini tra magia, scienza e inganno sono tanto labili quanto incerti. Con il crescere della sua notorietà, però, aumenta di pari passo il rischio che i suoi segreti vengano scoperti. Per non finire nella morsa dell’Inquisizione, la giovane conversa dovrà quindi agire d’astuzia, accettando persino l’aiuto di un uomo misterioso temuto da tutti, Guillén Santángel, a sua volta custode di verità che potrebbero rivelarsi letali per entrambi.Nel Famiglio, Leigh Bardugo tesse una narrazione dove al racconto storico si intrecciano con maestria il realismo magico e una storia d’amore emozionante, una lettura che, una volta iniziata, difficilmente si può abbandonare.





Ho conosciuto Leigh Bardugo leggendo tutti i romanzi legati al Grishaverse, facendo prima il tifo per Alina e innamorandomi perdutamente dei Corvi poi. La serie sulla Nona Casa mi ha lasciata un po' più tiepida, e per questo ero molto curiosa di leggere Il Famiglio. Un libro ambientato nella Spagna del Seicento ma caratterizzato da elementi magici? Sicuramente qualcosa di diverso dal solito, ovvio che un libro del genere non voglio farmelo scappare.
Ed è così che ho conosciuto Luzia, giovane donna orfana di entrambi i genitori che lavora come domestica in una casa di Madrid dove serve una coppia che si è sposata senza amore. Non è una famiglia ricca, possono solo permettersi due domestiche, e la povera Luzia è quella che conta meno tra le due. Luzia sogna, ma non può esporsi troppo perché è una conversa, ovvero (semplificando molto) una ebrea che si finge cattolica - e a quei tempi l'Inquisizione era molto potente e spietata. Ma Luzia ha anche un altro segreto, una forma di magia che le permette di riparare cose rotte, accendere il fuoco, far tornare commestibile il pane bruciato. E sarà proprio la scoperta di questo suo talento da parte della dama che lei serve a scatenare una serie di eventi che attireranno su di lei l'attenzione di alcuni degli uomini più famosi di Spagna - e anche di alcuni dei più pericolosi.
Ed è così che si attiva una spirale di intrighi che catapulterà Luzia in situazioni che non avrebbe mai pensato di poter vivere e a conoscere il temibile Scorpione, personaggio misterioso che risulterà essere cruciale per Luzia. Un libro accattivante, sia per il suo scenario insolito che per lo stile adottato dalla Bardugo, a tratti ruvido, a tratti inatteso, che vi saprà catturare fino all'ultima pagina.

Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata:  The freddo al fico d'india
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Leigh Bardugo 


"Al re sono state promesse meraviglie."

                                             Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 23 luglio 2024

Recensione: La sposa dell'Ade



  La sposa dell'Ade

 di Eleonora Fasolino

 Editore: Newton Compton Editori
 Prezzo: € 12,90
 Pagine: 288
 
 Ade, dio dell’Oltretomba, conduce un’esistenza placida, lontano dall’Olimpo e dai suoi intrighi. Il suo è un regno fatto di ombre, di spiriti, dove tutto finisce e fluisce. Eppure, da qualche tempo la sua serenità è turbata da una profezia. Le Moire, signore del destino, sono state chiare: l’Oltretomba è destinato alla distruzione, a meno che il suo re non lasci entrare la vita negli inferi. Confuso, il potente signore delle ombre cerca risposte. Come si fa a portare la vita nel regno dei morti? Intanto Persefone, figlia della dea del raccolto Demetra, vive con sua madre e le sue ninfe tra i campi mai spogli di una terra nascosta ai mortali, anelando a scoprire cosa nasconda il mondo esterno. Quando Ade bussa alle porte della sua casa, Persefone non immagina che quella visita cambierà per sempre la sua vita. Il dio le offre la possibilità di lasciare la dimora materna, seguirlo nell’Averno... e diventarne la regina. E lei accetta. Che cosa la aspetta, nel regno degli inferi? 




Ade il mietitore di anime, dio dell'Averno viene informato dalle moire che il suo trono su mondo dei morti non è al sicuro, non gli appartiene davvero e il modo di trovarne la ragione sia da cercare nell'abbondanza. Chi può aiutare più della sorella Demetra che si trova nell'abbondanza circordata dalla natura e grazie alla quale i comuni mortai non perivano di fame?
Ade decide di farle visita, non ha alcuna intenzione di perdere il suo regno ma soprattutto non vuole rischiare di rovinare tutto quello che ha creato e tutti i personaggi che ci sono. Demetra ne è molto affezionata ma obbliga la figlia Persefone a nascondersi, nessuno l'ha mai vista e non vuole esporla a nessuno. Per lei Persefone è sempre una bambina, la sua Kore (fanciulla).
La figlia dal canto suo vuole visitare il mondo, si è stufata di stare sempre e solo con la madre e le sue fastidiose ninfe, si sente grande e vuole più libertà, di conseguenza non ascolterà la madre e andrà ad ascoltare di nascosto l'incontro fra le due divinità. Con un piano ben congeniato,  i due si sposeranno e trasferiranno nell'Averno, Ade silenzioso scopre nella moglie una forza inaspettata ma ancora le nasconde la vera ragione del loro matrimonio.

Tra gelosie, inganni, divinità incazzatissime che disidratato la terra degli uomini, Orfeo ed Euridice e il loro amore infelice, al romanzo non manca niente. I personaggi sono importanti e leggeri allo stesso tempo, vediamo un lato diverso di Ade ma anche di Persefone. Anche se non siete grandi esperti delle divinità, le spiegazioni iniziali chiariscono subito tutto e ci incuriosiscono sui legami tra fratelli e sorelle e le varie liti interne. Insomma anche se divini, le lotte alla Beautiful ci sono lo stesso.

Molto consigliato, temevo fosse un retelling troppo "zuccheroso" e invece la Fasolino ha scritto un romanzo accattivante e che tocca argomenti importanti!

Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Fanta al limone
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 13 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: La schiava ribelle di Eleonora Fasolino


"Ma senza amore persino i legami di sangue svaniscono, tutto ciò che abbiamo, ora, è la speranza"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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