lunedì 13 luglio 2015

Recensione: L'Estate dell'Amicizia



L'Estate Dell'Amicizia
di Volker Weidermann

Prezzo cartaceo: € 15,00

Prezzo E-Book: € 9,99
Titolo Originale: Ostende. 1936, Sommer der Freundschaft.
Editore: Neri Pozza
Pagine: 158
Genere: Biografico, Storico


È l'estate del 1936 a Ostenda, la piccola città belga affacciata sul Mare del Nord. Seduto in una loggia al terzo piano di una villa, Stefan Zweig contempla l'orizzonte. Lo sguardo fisso nel vuoto, è intento a scrivere e a osservare. Tra poco lo raggiungerà con la macchina da scrivere Lotte Altmann, la sua segretaria e amante. Lui le detterà la sua storia fino al punto in cui si bloccherà, come gli accade da tempo ormai. Lotte lo incoraggerà e lo spronerà, come sempre. È per questo che Zweig la ama. Di un amore silenzioso, riservato, timido. "Una giovane donna mi fa bene" ha scritto una volta all'amico Joseph Roth. Uno strano sodalizio, quello tra Zweig e Roth, un'amicizia che dura da anni. Zweig, maggiore di dieci anni, proprietario di un castello, uomo di mondo, autore di bestseller; e Roth, autore di romanzi-verità di minor successo, alcolista, socievole, generoso, prodigo di racconti, sempre circondato da amici, ascoltatori e sostenitori e, nello stesso tempo, uomo infelice e incattivito. Zweig, i cui libri vengono banditi dai nazisti soltanto nel maggio del 1936; e Roth che già nel 1932 vede i suoi libri messi all'indice e bruciati nel paese della peste bruna, proprio quando con Giobbe e La Marcia di Radetzky avrebbe potuto avere ricchezza e fama. Ora eccoli entrambi in esilio a Ostenda, in mezzo a dileggiatori, combattenti, cinici, amanti, sportivi, bevitori, oratori e narratori gettati sulla stessa spiaggia dal capriccio della storia...


Sulla spiaggia di Ostenda sembra che il tempo si sia fermato, l'aria è impregnata di gioia per Zweig che sta aspettando il suo amico e scrittore Roth. Sullo sfondo di una Germania sulla soglia di un nuovo conflitto mondiale si apre un romanzo che parla di amicizia e di scrittura, di emozioni e di guerra, di uomini veri e di un'epoca lontana con i suoi fasti ed il suo buio. Sullo sfondo di un'idilliaca spiaggia Zweig detta la sua ultima storia alla sua segretaria ed amante Lotte: sempre nello stesso punto l'autore si blocca, ogni giorno, non riuscendo a dar  voce al resto della trama. Il sentimento che unisce queste due anime è sincero, puro e fatto soprattutto di silenzi, un'intesa perfetta scaturita dalla profonda conoscenza delle loro anime che permette ad entrambi di godere della reciproca compagnia senza pretenderre gesti eclatanti o dichiarazioni sconvenienti. A completare il tutto c'è la presenza di Roth, editorialista culturale della Frankfurter Zeitung, che vede solo nel passato e nella monarchia tedesca la salvezza per la sua anima porterà una voce dissonante all'interno della trama. Il libro è un susseguirsi di personaggi famosi con le loro voci ed i loro pensieri che arrivano a noi da un altro tempo con tutta la loro forza e vitalità: ecco quindi Heirinch Mann, Ernst Weiss e Hermann Kesten. L'autore con assoluta maestria ha studiato le lettere che Roth e Zweig si sono scambiati e ha ricostruito la loro amicizia: il periodo storico è quello dell'ascesa del nazismo e del fascimo europeo e dell'antisemitismo, ma ad Ostenda in quella piccola spiaggia i nostri protagonisti sembrano lontani anni luce da quei problemi immersi nei loro discorsi e nelle loro elucubrazioni. In definitiva questo romanzo di Weidermann è una perla rara di narrativa moderna in cui due grandi letterati che hanno fatto la storia della modernità tedesca risplendono di luce propria  e coinvolgono il lettore totalmente. Assolutamente consigliato.



Durata totale della lettura: un giorno
Bevanda consigliata: Tè alla menta

Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni



“Il ritratto di due grandi scrittori che hanno fatto la storia della letteratura moderna tedesca”








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