Editore: Newton Compton Prezzo Cartaceo: € 12,90 Prezzo ebook: € 6,99 Pagine: 320 Titolo originale: The lost victim Traduzione a cura di: Mariafelicia Maione Un caso irrisolto da più di 30 anni. Il corpo di una ragazza
che non è mai stato ritrovato. Non ci sono testimoni. Il suo nome rimarrà per sempre nella lista degli scomparsi? Nel 1988, la studentessa Janey Macklin sparì in una zona malfamata di Londra. Senza prove, la polizia non è mai riuscita a trovare il corpo e il caso è stato archiviato. Ora, più di trent’anni dopo, la detective privata Kate Marshall viene contattata da un’agenzia creativa con una domanda intrigante a cui dare risposta: e se Janey fosse stata uccisa da Peter Conway, il famigerato cannibale di Nine Elms? Il contratto è il più redditizio della carriera di Kate, ma il prezzo da pagare risulta molto alto: l’indagine riporta a galla un passato complicato che Kate avrebbe preferito dimenticare. Mentre Kate e il suo socio, Tristan, setacciano King’s Cross in cerca di indizi, ci sono due piste che sembrano puntare nella stessa direzione e il confine tra clienti e sospettati si confonde sempre di più. L’ultima persona ad aver visto Janey viva è già stata indagata, processata e poi assolta; Peter Conway è in cattive condizioni di salute e sta rapidamente morendo. Con poco su cui lavorare, Tristan e Kate riusciranno a districarsi tra telefonate clandestine, segreti vecchi decenni e tracce di DNA in deterioramento per risolvere l’omicidio di Janey, o rimarrà una delle innumerevoli persone scomparse a Londra, perduta per sempre nel tempo? |
Londra, quartiere di King’s Cross, fine anni ’80. È un venerdì come tanti per la giovane Janey Macklin: insieme alla sorella raggiunge la madre al pub, dove la donna si trattiene ogni settimana con le amiche dopo il lavoro. Sono solo le sei di sera, ma fuori è già buio. La madre chiede a Janey di andare al negozio accanto a comprare le sigarette. Janey esce… e non torna più.
Vent’anni dopo, la scomparsa della ragazza torna al centro delle cronache. A occuparsene sono l’investigatrice privata Kate Marshall e il suo assistente Tristan Harper, ingaggiati da un’agenzia creativa che vuole produrre un podcast di grande impatto. I sospetti si concentrano su Peter Conway, conosciuto come il “cannibale di Elms”: un serial killer che in passato aveva rapito e ucciso diverse adolescenti. Ma non si tratta di un nome qualsiasi per Kate. Conway è stato suo collega, il suo capo in polizia… e l’uomo con cui ha avuto un figlio, Jake. Era lei ad averlo smascherato e fatto condannare, portando alla luce la sua vera natura di mostro.
Oggi Conway è un uomo distrutto, malato, chiuso in carcere. Ha rapporti regolari con il figlio, mentre Kate non lo vede da anni. Eppure, l’agenzia che ha contattato Kate e Tristan vuole una cosa precisa: ottenere una registrazione di un dialogo con Conway, convinta che possa dare enorme valore al loro progetto editoriale.
Da qui si dipana un intreccio sempre più fitto, in cui nulla è come sembra. Alcuni membri dell’agenzia creativa hanno legami con figure coinvolte nell’inchiesta di vent’anni prima. La polizia riapre ufficialmente le indagini, spinta da nuove prove che fanno sperare di poter finalmente ritrovare il corpo di Janey.
Il risultato è un thriller intenso, pieno di colpi di scena, che riesce a mantenere alta la tensione fino all’ultima pagina. La scrittura accompagna il lettore passo dopo passo, lasciandolo sempre sospeso tra dubbi, rivelazioni e nuove piste da seguire.
Un romanzo che conferma come, nelle mani giuste, nulla sia mai scontato.
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Sito web dell'autore: Robert Bryndza
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