lunedì 4 agosto 2025

Recensione: Una questione di famiglia



  Una questione di famiglia

 di Claire Lynch

 Editore: Fazi Editore >
 Prezzo: €18.50
 Pagine: 216
 Titolo originale: A family matter
 Traduzione a cura di: Clara Nubile

  È il 1982 e Dawn, ad appena ventitré anni, ha già una figlia, Maggie, e un marito, Heron, che pianifica il loro futuro. Un futuro che, per quanto modesto, sembra avviato su binari sicuri. Finché Dawn non incontra una donna, Hazel, e quasi senza accorgersene se ne innamora. Decide di parlarne con il marito, convinta che lui, un uomo mite e benevolo, capirà. Non è così. Gli avvocati a cui l’uomo si rivolge gli consigliano di chiedere la custodia esclusiva di Maggie: donne “depravate” come sua moglie non possono occuparsi dei figli. Durante la dolorosa udienza in tribunale, Dawn viene dipinta come una figura pericolosa, una donna incapace di prendersi cura della sua bambina. È quindi costretta ad allontanarsi e a lasciare la piccola con il padre. Nel 2022 Maggie, ormai adulta, è madre di due figli, ha un marito dolce e premuroso e coltiva con il padre un rapporto quotidiano inossidabile: nel corso della sua infanzia e dell’adolescenza lui è stato tutta la sua famiglia. Alla figlia il padre ha sempre raccontato che sua madre l’ha abbandonata dopo averlo tradito. Null’altro. Quando però Heron scopre di avere il cancro e inizia a mettere mano ai documenti accumulati in una vita, Maggie trova le carte che raccontano la vera storia di sua madre e, scoperta finalmente la verità, decide di provare a rintracciarla. Nel suo romanzo d’esordio, un libro delicato e toccante, Claire Lynch imbastisce una storia sull’essere figli e genitori, sulla sessualità, sui rapporti intergenerazionali e familiari; le sue sono pagine bellissime che raccontano legami comuni, quasi scontati eppure preziosi, vite fatte di routine, di incertezze, di ferite passate e piccole gioie quotidiane.




Ho appena finito di leggere il romanzo d’esordio di Claire Flynch e non vi nascondo che trattenere la lacrimuccia è stato difficile. 

Il libro racconta la storia di Dawn, una donna sposata con un uomo e madre di una bambina, che negli anni ’80 scopre di essere innamorata di un’altra donna. Un sentimento del tutto inaspettato per lei e rivoluzionario nel piccolo paese del Galles in cui vive. La consapevolezza di questo amore e la necessità di porre fine al proprio matrimonio non sono facili da affrontare. 

Dawn, sposata con Herold – un uomo mite e sensibile – è convinta che, parlando con sincerità, riusciranno a trovare una soluzione amichevole, soprattutto per il bene della figlia. Ma Herold è anche un uomo legato alle regole e al fare “le cose per bene” e per questo decide di affidarsi agli avvocati. Negli anni ’80, le donne che ottenevano l’affidamento dei figli dopo aver dichiarato la propria omosessualità erano pochissime. Il romanzo ci porta poi ai giorni nostri, dove conosciamo Maggie, la figlia di Dawn, ormai adulta, sposata e madre di due figli, alle prese con i problemi e la routine quotidiana. Ha un legame fortissimo con il padre, che ha appena ricevuto una diagnosi molto seria. 

Il bisogno di fare ordine tra le carte del passato porterà Maggie a scoprire una verità che non avrebbe mai immaginato. Non aspettatevi grandi colpi di scena: questo romanzo non punta sulla suspense, ma sui sentimenti. Quelli delle donne, profondi, inaspettati, spesso dolorosi, ma anche quelli degli uomini, che sembrano faticare a reggere da soli il peso delle emozioni, lasciandosi guidare ora dalle mogli, ora dalle autorità o dalle convenzioni. 

È un romanzo scritto con estrema delicatezza, attento alle sensazioni e ai piccoli gesti d’amore. Un libro che fa riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni e la caducità della vita, e a tratti fa davvero male. 

Mi sarebbe piaciuto leggere ancora, che la storia proseguisse e raccontasse di più della vita di Dawn. Sicuramente mi ha fatto venire voglia di conoscere meglio la storia di questi crimini verso le coppie dello steso sesso.

Ma forse il bello è proprio questo: restare con la voglia di sapere come va a finire.

Da leggere con la testa... ma anche con il cuore.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Latte e Nesquik
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni


"Diventerai così tante persone nella tua vita che un giorno ti guarderai indietro e alcune non le riconoscerai nemmeno" 
 


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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