giovedì 12 luglio 2012

Recensione: La casa degli amori impossibili


La casa degli amori impossibili
di Cristina Lopez Barrio

Prezzo di copertina: € 19,90
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 374
Formato: Rilegato
Lingua: Italiano
Lingua originale: Spagnolo
Titolo originale: La casa de los amores imposibles
Traduzione: V. Bastia
Genere: Narrativa straniera

In un paesino della Castiglia di fine Ottocento, tra il profumo dei boschi e lo scorrere lento del fiume, vive Clara Laguna, la ragazza più bella che si sia mai vista. Il suo tempo è scandito dal calore del sole e dal ritmo delle stagioni, immutabile da sempre. Finché un giorno, in quel villaggio sperduto, arriva l'uomo che le sconvolgerà l'esistenza: è un cacciatore andaluso, che cavalca fiero per le strade polverose, senza degnare i paesani di uno sguardo. Solo Clara cattura i suoi occhi e lo incatena all'amore. Neanche lei può sottrarsi al fascino dell'elegante forestiero, ma la sua felicità è presto soffocata da una funesta predizione. Fin dall'inizio della stirpe, le donne della famiglia Laguna sono condannate a sopportare il peso di una terribile maledizione, e una dopo l'altra soffrono per amore e danno alla luce soltanto femmine che perpetueranno la crudele eredità. E così è. Dopo che Clara gli rivela di essere incinta, il giovane cavaliere la abbandona, lasciandole solo la casa rossa che era stata il loro nido. Accecata dalla rabbia, la ragazza apre la casa rossa a tutti gli uomini che la desiderano, e quando partorisce una bambina sa che la sventura sarà eterna. Sennonché, dopo generazioni condannate ad amori tragici, nasce il primo maschio. Sarà la fine della maledizione?


Vagamente somigliante ad Isabel Allende nella "Casa degli spiriti" questo libro ci racconta diverse donne partendo dalla prima, Clara Laguna. Lei non ci crede alla maledizione che colpisce le Laguna, che sono condannate ad innamorarsi ed ad essere abbandonate dal loro amato incinta di una femmina che a sua volta si innamorerà e rimarrà da sola con la sua bambina, fino a che non accade la stessa cosa a lei, innamorata e abbandonata da un cacciatore andaluso che le lascerà come regalo una casa rossa che lei trasformerà in una casa del piacere per qualsiasi uomo di passaggio e non. Rosa dal dispiacere e dalla voglie di vendetta dà alla luce una bambina, Manuela. Manuela amante del mare e decisa a cancellare tutto il disonore che la madre aveva gettato sul cognome delle Laguna con la casa rossa, cerca di condurre una vita morigerata e onesta cancellando ogni traccia del ricordo di sua madre. Sua figlia decide di chiamarla Olvido ed è una bambina dalla bellezza travolgente, bellezza che lei considera un pericolo e motivo per il quale fin da piccola, cerca di tenerla nascosta e lontana dagli occhi di ogni abitante del paese, specialmente quelli maschi. Olvido nonostante le protezioni di sua madre si innamora e purtroppo il suo amore finisce tragicamente proprio a causa di Manuela, lasciandole in grembo un'altra bambina,Margarita. Proprio Margarita darà fine alla maledizione concependo un maschio, Santiago. Santiago è il primo maschio della famiglia Laguna ma avrà una vita tormentata e prima di incontrare Ursula, la donna che ha cercato per tanto tempo, ne passerà di momenti di incertezza e di errori commessi senza riflettere...ma alla fine forse la maledizione di famiglia troverà una sua fine. La storia è un susseguirsi di eventi e di vite e di dispiaceri tutti circondati da un forte alone di malinconia. La maledizione è sempre presente e aleggia intorno alla casa che di volta in volta vede protagonisti e personaggi insoliti ognuno con una caratteristica particolare. Una casa maledetta, magica che si impregna di ogni personalità e se ne appropria, trasformando ogni sentimento in un fiore, un odore o un colore.


"Magari non torna, pensò Clara Laguna, dopo aver svegliato la madre,
magari non torna, pensò mentre il sole calava tra le chiome rosse dei pini;
magari non torna, pensò sognando i suoi occhi.
L'indomani mattina, però, mentre attraversava la piazza con lo scialle della domenica sulle spalle, vide il cacciatore andaluso che la aspettava accanto al torrente in secca."


Durata totale della lettura: sette giorni
Bevanda consigliata: sangria
Età di lettura consigliata: dai 17 anni







“Generazioni di donne legate da una sola maledizione“


Cristina Lopez Barrio è nata a Madrid il 1970, ha studiato giurisprudenza, specializzandosi in diritto d'autore. La sua prima opera ha conquistato il Premio Villa de Pozuelo de Alarcon de Novela Juvenil, un prestigioso riconoscimento riservato ai libri per ragazzi.







1 commento:

  1. l'ho letto in Spagna un po' di tempo fa...ricorda molro le saghe marqueziane-allendiane ed e' abbastanza addictive! con quel tocco di magia, di superstizione, dalla nebbia castigliana all'oceano gallego...veramente un gran bel libro

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