giovedì 13 marzo 2014

Recensione: Entra la morte




Entra la morte
di Rex Stout

Prezzo di copertina: € 9,00
Editore: Beat
Collana: Giallo Beat
Pagine: 208, brossura
Data di uscita: luglio 2013
Lingua: Italiano
Titolo originale: Door to Death
Lingua originale: Inglese
Traduzione: Laura Grimaldi
Genere: Giallo

««Nero Wolfe piace perché è un uomo d’azione puramente mentale, elegante e autorevole nella smisuratezza dei suoi 150 chili».
Camilla Baresani».
 
Uno dopo l’altro, tre nuovi clienti bussano alla porta di Nero Wolfe, presentando ciascuno un caso che costituisce un vero e proprio rompicapo per il celebre detective, una sfida non indifferente alle sue capacità investigative. La prima a varcare la soglia dello studio sulla Trentacinquesima è una nota stilista che dichiara di aver visto vivo a una sfilata di moda suo zio, morto suicida qualche tempo prima. Di lì a poco Wolfe scoprirà che suo zio è davvero vivo, così vivo da essere ucciso nello studio della stilista, che diviene la principale indiziata dell’omicidio.
Poi è il turno di un’ambigua e reticente famiglia che spinge Wolfe a battersi per dimostrare l’innocenza di un celebre chef accusato di omicidio.
Infine, a presentarsi al cospetto di Wolfe e Archie Goodwin è un orticoltore che, in una serra piena di orchidee, ha scoperto il cadavere della sua bella, una giovane donna priva di scrupoli.
Tre casi d’amore e di morte che ci restituiscono un Wolfe più sornione che mai e un Archie Goodwin in piena forma.



Questo è oramai il terzo libro di Rex Stout che leggo, e devo dire che mi sono veramente innamorata del suo stile e dei suoi racconti.
Per chi non conoscesse il suo istrionico ispettore Nero Wolfe, eccone una breve descrizione: misogino, ama le orchidee che coltiva con passione, è moderatamente borioso ma allo stesso tempo pare distaccato dal lavoro, come se questo non gli servisse affatto per mantenere il suo esagerato stile di vita; è inoltre un fine buongustaio e un amatore della birra (la sua “dose” minima è di 4 litri al giorno).
Ovviamente troviamo anche in questi racconti il fido Archie Goodwin, suo assistente personale e playboy, e Fritz, cuooco svizzero prodigo di costose leccornie.
Il primo racconto è ambientato nel mondo dell'alta moda, in cui troviamo addirittura uomini che risuscitano dalla tomba.. nel secondo ci tuffiamo nel mondo dell'alta cucina, mentre nel terzo in quello dei fiori, in particolare delle amate orchidee tanto care a Wolfe..
Insomma, troviamo ingredienti sufficienti per alcune ore di piacevole lettura, affascinati dal carisma del detective e dalle accattivanti battute di Archie.



Durata della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata: ginger ale
Età di lettura consigliata: dai 16 anni






"Tre racconti e tre differenti casi di uno degli investigatori più amati del genere"


Rex Stout nasce nel 1886 e muore nel 1975 negli Stati Uniti. Sin da piccolo rivela il suo genio: a tre anni ha già letto la Bibbia, a dieci tutti i testi di filosofia, storia, scienza e poesia del padre insegnante. A tredici anni è campione di ortografia del Kansas. Nel 1912 comincia a scrivere per riviste e settimanali. Nel 1934 pubblica Fer-de-Lance, il primo volume delle inchieste di Nero Wolfe. Il successo si ripete regolarmente per tutti i 42 successivi volumi, sfornati pressappoco al ritmo di uno all'anno. Nel 1959 viene premiato con il Mistery Writers of America Grand Master.




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