mercoledì 14 maggio 2014

Recensione: Outcast


Outcast
di Alina Bronsky

Prezzo: € 16,40
Prezzo EBook: € 9,99
Editore: Corbaccio
Titolo Originale: Outcast
Traduttore: L. Basiglini
Pagine: 288
Genere: Young Adult, Fantasy


Quando Juli rientra da scuola trova la polizia e la casa sottosopra. Sua madre Laura è scomparsa. Sconvolta, si rende conto che nessuno, nemmeno suo padre, da cui Laura è separata, si stupisce e si preoccupa che possa essere accaduto qualcosa di terribile. Con l'aiuto di una nuova amica, una ragazza un po' strana e piena di inspiegabili risorse, Juli si lancia nell'avventurosa ricerca di sua madre. Scoprirà una realtà inaspettata, che da sempre le era stata nascosta: Laura è un'artista e i suoi quadri, che Juli pensava fossero rimasti solo entro le mura dell'atelier casalingo, sono in realtà molto apprezzati e custodiscono al loro interno un incredibile segreto. Ma non basta: Laura non è considerata una donna come tutte le altre e quelle come lei, che hanno poteri speciali, nell'era della normalità assoluta sono temute e al tempo stesso disprezzate. Per Juli la verità apre improvvisamente nuovi orizzonti e il mondo nel quale era vissuta fino a quel momento, rigido e convenzionale, inizia a starle stretto. "Outcast" è la storia di una ragazza che si sta affacciando all'età adulta, della sua ricerca di identità e della sua ribellione a un mondo solo apparentemente perfetto.
 


Juliane è una Normale, così come lo sono i componenti della sua famiglia: due gemellini di sette anni, la mamma e il papà che passano con loro una settimana ciascuno come previsto dal Tribunale dopo il divorzio. Al liceo non è popolare ma non è neppure una reietta, i suoi voti sono nella norma e la sua vita scorre senza intoppi fino a quando sua mamma scompare nel nulla e la polizia fa finta che non sia successo niente. Come è possibile che nessuno si interessi di cosa le è capitato? Juli decide così di porre domande scomode e le risposte che troverà non saranno di sicuro quelle che avrebbe immaginato: la realtà dei fatti è ben diversa da come ha sempre pensato che fosse. "Outcast" è senza dubbio un romanzo per ragazzi che sa come intrigare anche gli adulti: l'autrice non svela nulla del mondo di Juli, non spiega come mai ci sia una distinzione tra i Normali e i Freak lascia che il lettore conosca la differenza insieme alla protagonista, ponendoli così sullo stesso piano. Ho trovato molto efficace questa scelta narrativa: a discapito dell'introduzione che qui non c'è, mi è piaciuto "investigare" insieme alla protagonista, non sapere nulla sulle Fate ha aumentato l'interesse e mi ha portata a divorare il libro in due giorni. Il personaggio di Juli è ben costruito: da ragazzina normale con una vita normale si ritrova catapultata in un mondo sconosciuto fatto di Fate e di segreti nascosti sul suo passato e sulla sua famiglia. Dopo un attimo di smarrimento la protagonista trova il coraggio di ribellarsi nei confronti di quei limiti che da sempre le sono stati imposti e grazie a Ksu e a suo fratello Ivan capirà molte cose sul mondo che la circonda. Un primo romanzo davvero bello che, grazie ad un ritmo serrato, riesce a conquistare un pubblico già adulto. Consigliato.


Durata della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè alla liquirizia
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni





“Le Fate non sono sempre buone...e non vivono solo nella favole"

Alina Bronsky, classe 1978, è stata una studentessa di medicina e copy pubblicitaria fino al giorno in cui ha inviato il suo manoscritto ricevendo immediatamente un'offerta da tre editori. Apprezzata subito dal pubblico e dalla critica tedesca più prestigiosa, ha ricevuto importantissime nomination a vari premi letterari. Lo «Spiegel» l'ha definita «una delle voci più promettenti della nuova generazione». I suoi romanzi sono in pubblicazione in oltre 15 paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti. In Italia Corbaccio ha pubblicato con successo «Outcast».



E voi cosa ne pensate? Siete incuriositi?


2 commenti:

  1. non mi ispirava, ero un pò stufa dei libri per ragazzi, ma mi hai fatto venire voglia di ricredermi, penso che lo leggerò

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  2. Ho sentito che questo libro è stato consigliato dalla Gier, che adoro, non so...mi convince e non mi convince.

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