domenica 20 luglio 2014

Recensione: La piccola Fadette

La piccola Fadette
di George Sand

Editore: Neri Pozza Editore
Prezzo: € 12,90
Pagine: 240
Titolo originale: La petite Fadette


Un’oscura credenza vuole che due fratelli gemelli non possano vivere insieme senza danneggiarsi a vicenda, e che spesso solo la morte di uno dei due possa garantire all’altro di crescere bene. Così, quando nella famiglia Barbeau nascono i gemelli Landry e Sylvinet, la levatrice non esita a mettere in guardia i genitori: occorrerà impedire che i due fratelli passino troppo tempo insieme, per far sì che non si affezionino troppo l’uno all’altro e non diventino, emulandosi a vicenda, ancora più identici di quanto già non siano. Ma il consiglio viene presto accantonato e i gemelli, col tempo, diventano inseparabili e pressoché identici. Anni dopo, quando sono ormai adolescenti, il padre decide che Landry, il più forte e maturo dei due, dovrà andare a servizio presso la tenuta dei Caillaud, in un borgo vicino. Landry si rassegna all’idea di dover partire da casa. Sylvinet, il più fragile, non riesce, invece, ad accettare che le loro vite debbano prendere strade diverse. Il suo affetto per Landry è così esclusivo e morboso che, quando il fratello lontano da casa si invaghisce della piccola Fadette, una ragazzina del borgo della Cosse, Sylvinet è divorato dalla gelosia. La Fadette è una piccola vagabonda che gli abitanti del borgo giudicano con un po’ di disprezzo – la considerano brutta, sporca e dispettosa, tanto da soprannominarla «il grillo» – e un po’ di timore, soprattutto per via di quelle voci che corrono sul conto della nonna, un’esperta guaritrice le cui pratiche sono viste come un incrocio di sapere e stregoneria. La ragazza, invece, benché sia capace di rispondere per le rime a chi la provoca con malizia, ha un carattere mite e generoso: non avendo nulla, si accontenta di poco per essere felice, insegna ai suoi coetanei i rimedi per curare ferite e malanni e rispetta tutte le creature, soprattutto quelle che considera brutte come lei.



Questo libro fin da subito mi ha attratto per la particolarita' di un amore intrecciato che coinvolge i tre protagonisti. In realta' leggendolo, quello che colpisce di piu' e' la lezione morale che il libro cerca di imparitre al lettore. La storia inizia con la nascita di due gemelli, Landry e Sylvinet. Sono completamente diversi tra di loro. Landry e' un tipo spavaldo, duro e coraggioso, con un cuore tenero, mentre Sylvinet e' un ragazzino fragile, timido e viziato. I due fratelli sono molto legati tra loro ma arriva il momento in cui devono separarsi poiche' Landry viene mandato a lavorare in una fattoria vicino casa. Da questo straziante momento di separazione inizia la vera crescita dei due gemelli. Intanto vediamo che Landry, dopo varie vicessitudini si scontra sempre piu' spesso con un nuovo personaggio, la piccola Fadette. La piccola Fadette e' la nipote della strega del paese. Ha sempre vissuto separata e messa da parte da tutti gli altri ragazzini, conciata male e senza nessuna cura di se' era considerata di cattiva compagnia e non di buon auspicio. Landry invece piano piano inizia a conoscerla e ad innamorarsi sempre di piu'. Scopre la vera Fadette, quella che nessuno ha mai avuto il tempo o la vera voglia di conoscere. Una ragazza matura, intelligente e dal cuore gentile e generoso. Grazie alle maledicenze sul conto della Fadette il loro amore non e' ben visto neanche dalla famiglia di Landry ma col tempo e la pazienza la piccola Fadette riuscira' a conquistare il cuore di tutti quanti e anche quello di Sylvinet. Classico lieto fine di un racconto antico. La lettura e' un po' lenta, ma il libro in se' e' breve e davvero si finisce in poco tempo. La storia principale la fanno, a mio parere, Landry e la Fadette piuttosto che i due gemelli e il messaggio che il libro cerca di trasmettere e' quello dei falsi pregiudizi che a volte possono segnare una persona innocente e condizionare la sua vita.

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: The' al limone
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni

“La storia di una triplice educazione sentimentale!”

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