di Éric Fouassier Editore: Neri Prezzo Cartaceo: €20,00 Prezzo e-book: €9,99 Pagine: 368 Maggio 1832. A Parigi imperversa il colera, e la paura del contagio costringe tutti nelle proprie case. Eppure l’Ufficio degli affari occulti non abbandona le sue investigazioni nemmeno di fronte alla minaccia del morbo; soprattutto ora che l’ex attrice Aglaé Marceau è entrata a pieno titolo a far parte dell’istituzione. Ben poche donne ricoprono un ruolo simile, ma d’altronde l’ispettore Valentin Verne, che è il suo capo, è senz’altro il meno conformista tra i poliziotti. Anche come fidanzato è anticonvenzionale: perciò Aglaé apprende che lui ha dovuto lasciare in fretta e furia la città per una missione segretissima da una lettera, anziché dalla sua viva voce. Lasciate infatti Parigi e le sue oscure vicende nelle mani dell’abile fidanzata, Verne è già giunto tra le alture della Vandea, in un clima di rivolta imminente, per indagare su due morti misteriose. Molte sono le voci sui presunti assassini: spie di Luigi Filippo, oppure sostenitori della duchessa di Berry, aspirante al trono di Francia; messaggeri del diavolo che solcherebbero i mari su imbarcazioni avvolte nella nebbia, oppure adoratori di culti arcani che lanciano maledizioni. Ovunque, un canto malefico risuona nella notte, come un funesto presagio. Nel quarto volume della serie L’Ufficio degli affari occulti, Éric Fouassier ci conduce in una nuova sfida del suo ormai iconico ispettore e della sua squadra, un’indagine labirintica in cui vicende criminali e rivolgimenti della Storia si intrecciano in un incantesimo difficile da spezzare. |
Parigi, 1832. La Francia è colpita da una delle più grandi pandemia della storia: il colera imperversa tra i vicoli di Parigi e l'Ufficio degli affari occulti ha da poco risolto un caso legato a quella terribile malattia. Il colera non è l'unico problema che la Francia deve affrontare: in Vandea, infatti, sembrano esserci i presupposti per lo scoppio di una rivolta, tesa a rovesciare il governo di Luigi Filippo, considerato un usurpatore. Un giorno di maggio, senza alcun preavviso Valentine viene prelevato da un uomo vestito di nero che ha un invito, una missione speciale per l'ispettore. Valentine Verne non può far altro che accettare una missione di tale importanza. Lascia così una lettera ad Aglaè, ormai sua fidanzata e collega di lavoro (l'ex attrice lavora adesso infatti ufficialmente presso l'Ufficio degli affari occulti), che chiede spiegazioni a Tafik che, nonostante non fosse in grado di rivelare la destinazione dell'ispettore, aveva notato dei dettagli non indifferenti, come la regalità dei cavalli legati alla carrozza che aveva prelevato Valentine, confermata dal marchio reale che spiccava su di essi.
Valentine Verne era stato chiamato in Vandea proprio per indagare su uno strano caso, degno dell'Ufficio degli affari occulti: due uomini erano stati strangolati brutalmente. La particolarità è che in entrambe le scene del crimine l'arma del delitto fosse un particolare foulard, detto rumal, collegabile alla confraternita indiana dei Thugs. Non solo, in lontananza, poco prima di trovare il corpo dei due uomini assassinati si è sentito un suono particolare, un suono che Lord Blackburne convinto di essere, insieme sua sorella, il reale bersaglio dei Thugs, ha descritto come quello di una particolare tromba indiana chiamata ramsinga.
Mentre Valentine è impegnato ad indagare in incognito sugli assassinii in Vandea e a cercare di trovare un filo conduttore, una qualsiasi prova che possa essere sensata e che possa dare una risposta a quel "canto del male", Aglaè Marceau a Parigi, senza aver ricevuto alcun tipo di incarico ufficiale, si occupa insieme a Vidoq del caso dell'omicidio Honoré de Crayencourt e del furto di un bel gruzzolo di gioielli di quest'ultimo. Le prove puntano tutte ad un'unica persona: Samson Desroches, artista infatuato dell bella Marie-Reine, amica di Aglaè. Samson si dichiara però innocente ed Aglaè e Vidoq cercano in tutti i modi di dimostrare che il colpevole potrebbe essere qualcun altro.
Le indagini di Valentin e di Aglaé procedono parallelamente. Fouassier spazia tra i capitoli portando avanti entrambe le storie e incastrandole perfettamente non solo tra loro, ma anche a fatti storici reali, come la cospirazione della duchessa di Berry, i movimenti politici dell'epoca, l'epidemia di colera.
Una scrittura fluida, caratterizzata da un'eleganza perfettamente rappresentativa del linguaggio borghese ed altolocato dell'Ottocento.
Aggiungerei anche, come altro punto a favore, che le copertine della serie sono bellissime e assolutamente rappresentative del clima che si respira in ognuno dei quattro romanzi.
Una serie assolutamente da leggere, o da recuperare per chi ancora non ha avuto il piacere di conoscere l'affascinante ispettore Valentine Verne.
Formato consigliato: Cartaceo
Traduzione a cura di : Maddalena Togliani
Consigliato a chi è piaciuto: L'ufficio degli affari occulti, Il fantasma del Vicario e Le notti della morte blu, di Éric Fouassier
"Valentine si disse che detestava doversi muovere nella palude della bassa politica. Era fatta solo di apparenze, trappole e tradimenti. Preferiva cento volte avere a che fare con i delinquenti più pericolosi dei bassifondi di Parigi che con quei cospiratori invidiosi gli uni degli altri, che si spiavano e oscillavano tra duplicità coraggio”





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