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giovedì 19 dicembre 2019

Recensione: Grossi guai per Miss Kopp






Grossi guai per Miss Kopp



Grossi guai per Miss Kopp
di Amy Stewart

Editore: Baldini+Castoldi
Prezzo cartaceo : € 19,00
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 336
Genere: Romanzo storico

Nell’autunno del 1915, Constance Kopp, dopo aver scartato sdegnosa il mestiere di giardiniera e intagliatrice, per non parlare di quello di governante, si destreggia nel suo nuovo mondo: la prigione dello sceriffo Heath, ad Hackensack, in New Jersey. Il suo posto da vicesceriffa è in bilico, perché le ingessate leggi dello Stato ancora non prevedono che quella carica possa essere ricoperta da una donna. E così viene retrocessa a direttrice della sezione femminile, dove sorveglia le detenute o rincorre giovani ragazze in fuga sui treni, accudisce prostitute rinvenute mezze uccise dall’oppio, sottrae ragazzine ignare alle grinfie di qualche mascalzone, compila documenti per donne che vogliono divorziare. Ma è un vecchio tedesco scaltro, il barone von Matthesius, che, evadendo, minaccerà il suo distintivo. In questo sequel basato su una storia vera, Constance insegue l’evaso per le strade di New York e del New Jersey, dimostrando tutto il suo talento di detective. Le sue sorelle, Norma e Fleurette, sono d’aiuto e anche d’ostacolo al suo lavoro: Fleurette, frivola e spumeggiante, intende darsi all’amato teatro, con grande preoccupazione di Constance, mentre Norma, che addestra piccioni per il recapito urgente di messaggi e legge sei quotidiani al giorno, con il suo pragmatismo fornisce a Constance ottimi suggerimenti per risolvere il caso.
“Grossi guai per Miss Kopp” fa entrare ancora una volta i lettori nella storia dimenticata di una delle prime donne vicesceriffo d’America, in anticipo non solo sul suo tempo, ma a volte anche sul nostro.



Miss Kopp non ama i vestiti con i merletti, non sente il bisogno di trovarsi marito per sentirsi appagata anzi, le basta una pistola ed un criminale da sbattere in gattabuia per rendere perfetta la sua giornata. Peccato però che il distintivo come vice sceriffa non sia così facile da ottenere, le amministratizioni non vedono così di buon occhio l'ascesa di una donna nel corpo della polizia. A tutto questo si unisce un detenuto che le scapperà da sotto il naso e che Miss Kopp farà di tutto per ritrovare. Un secondo romanzo esplosivo per una saga dedicata a questa figura femminile che è rimasta un pò nell'ombre e che Amy Stewart ha deciso di portare alla ribalta ed alla conoscenza di tutti noi. La narrazione è vivace ed intrigante, il personaggio di Miss Kopp è assolutamente caratterizzato a 360°, l'autrice ha fatto un ottimo lavoro di ricerca storica e questo le ha permesso di rendere Constance credibile e simpatica. La storia è avvincente carica di infomazioni facilmente rintracciabili su internet per dare dei volti ai protagonisti e contestualizzare gli eventi citati. Assolutamente un secondo libro se possibile migliore del primo, consigliatissimo.


Durata totale della lettura: quattro giorni
Bevanda consigliata: cioccolata calda
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni




"Miss Kopp ritorna con un'entusiasmante seconda avventura."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio   

                                        

domenica 2 giugno 2019

Recensione: Migrante per sempre

Migrante per sempre
di Chiara Ingrao


Editore: Baldini&Castoldi
Prezzo Cartaceo: € 20
Pagine: 416



Dall’Italia degli emigranti a quella degli immigrati, cinquant’anni nella vita di Lina, ispirata a una storia vera: bambina in Sicilia, ragazza in Germania, donna a Roma. Un paese di padri lontani e di preti padroni, di pistacchi e di mandorle; un papà che varca i confini da clandestino, una madre assente e inafferrabile che condiziona ogni scelta. La nonna bracciante è mamma e maestra, ma non è lei che può decidere chi parte e chi resta.
Partire è inverno tedesco, è la fabbrica: è suoni incomprensibili sputati in faccia, sorelle perdute e amicizie turche, compaesani soffocanti. Manca l’aria, i sogni s’infrangono e le parole vecchie non bastano più. Per Lina si apre una stagione di nuove esperienze, e la sfida di un amore forse impossibile.
Riesce a tornare, finalmente: ma dove? Affetti e fatiche, solitudini e alleanze impreviste, in un mondo profondamente cambiato ma con la stessa ostinata voglia di trovare la propria strada, fra radici strappate e sprazzi di futuro.
«Noi due siamo come due carciofi, Lina. Ogni mondo che abbiamo attraversato è una foglia avvinghiata alle altre senza nessuna dolcezza, attorno a un cuore pieno di spine.»




Un romanzo italiano che parla di un'Italia dimenticata ma non solo. Lina, Gianna, Saro, Pippuzzu potrebbero tranquillamente essere i nostri bisnonni, i nostri nonni e zii, nati e cresciuti in una Sicilia povera, con tutte le tradizioni, le feste, le superstizioni. 
Il romanzo è diviso in tre fasi, la prima in Sicilia, Lina e fratelli e sorelle crescono insieme con la nonna che li accudisce mentre la madre è in Germania. Finché non torna a prenderli per portarli tutti con lei. Il personaggio della nanna è stupendo, una nonna coraggiosa, con le spalle larghe e il coraggio da vendere, abbiamo quasi l'impressione di sentirne il profumo di zagare e la sensazione di calore e famiglia che porta con sé.
La seconda parte si svolge in Germania, quando tutti si ritrovano a essere gastarbeiter, termine usato negli anni 50 per definìre i lavoratori immigrati. La vita nella fabbrica, il razzismo, la difficoltà con la caporeparto che parla solo il "germanese" e lo scanto di essere rimandate in Sicilia. 
Qui le ragazze diventano adolescenti e poi donne, lontane dal calore familiare provano i primi interessi per i ragazzi, il bisogno delle amicizie e Lina si scopre più coraggiosa di quanto pensasse ma sopratutto si rende conto di non dover essere per forza sottomessa alle stesse regole per sempre. 
La terza fase torna invece in Italia, la vita da madre, la solitudine e le amicizie cilene, i nonni senili e i clandestini. "fantasmi di oggi, rimescolate a quelli di domani e di ieri: passato e futuro si confondono spesso, nelle vite migranti". 

Una storia di donne forti, coraggiose, che si parlano solo con gli occhi e col cuore quando si rendono conto di avere tutto sulle proprie spalle. 
Una storia che mi ha emozionata, mio padre si è spostato a 14 anni da solo da Napoli a Torino perché mia nonna, con un marito disperso in guerra, non poteva mantenere 9 figli. 
Io, 50 anni dopo, mi sono ritrovata a fare, con meno urgenza e difficoltà, la stessa cosa alla volta di Londra. 

Ho riconosciuto nel romanzo le difficoltà, l'audacia e la distanza dalla famiglia così come un suono e un profumo possa catapultarti in una era e in un luogo diversi.
Veramente un bel romanzo, complimenti!




Durata totale della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata: Spremuta d'arancio
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni 
Sito web dell'autrice: Chiara Ingrao




      "A mmia, mi vuole comandare, un analfabeta?".


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 15 maggio 2019

Recensione: Chiedi alla notte.


 Chiedi alla notte
di Antonella Boralevi


Editore: Baldini & Castoldi
Prezzo Cartaceo: € 21,00
Pagine: 506




29 agosto 2018. Venezia splende. È la Serata di Gala della Mostra del Cinema. Red Carpet, Star, limousine, champagne, fotografi. E Vivi Wilson. La protagonista incantevole del Film di Apertura. Ma nell’aria vibra una nota di inquietudine. Un’ansia che cresce a ogni pagina. Verità inaccessibili aspettano nell’ombra. Vivi brilla per una sera soltanto. Il giorno dopo è un mucchietto di stracci, sulla spiaggia elegante del Lido. La sua morte è un mistero. Alfio, il bel commissario siciliano sciupafemmine, viene chiamato a indagare. E il suo cuore perde un colpo. Emma è tornata. L’inglesina che gli è entrata, suo malgrado, dentro la pelle, è l’avvocato di Netflix, che coproduce il film. È ospite di una Contessa affascinante e misteriosa, in una magnifica Villa. Emma e Alfio sono due anime che si cercano. Due vite sospese. Il Destino gioca con loro e con la sporcizia nascosta nelle vite dei ricchi. Insieme, entrano nel buio. Tre indiziati, tre confessioni da spavento. Ma alla verità manca una riga. Quella sepolta dentro un passato che urla.



Il romanzo della Boralevi è un thriller sì, ma particolare, di grande effetto, e dalla scrittura molto ricercata. Un giallo, un omicidio che avviene all’interno di una cornice suggestiva, quale solo quella offerta del Festival di Venezia può essere. Al Lido, ove nei giorni precedenti al grande evento, si respira aria di grande attesa. E’ il tempo degli ultimi ritocchi alla scenografia, al Palazzo della spiaggia, ove si terrà il Pranzo di Gala. Tutto è pronto, si attendono grandi ospiti quali Brad Pitt e Meryl Streep; al culmine di tanto sfarzo avverrà un omicidio che verrà irrimediabilmente ricordato. Vivi Wilson, vittima della tragedia, si troverà a fare i conti con una triste realtà: quella di comprendere fino in fondo, se effettivamente, la vita che sta conducendo è realmente quella che vuole. Molti personaggi come lei, all’interno di questa trama fitta e particolarmente affascinante, si chiederanno più volte, se, fossero per caso all’interno di un posto sbagliato, dentro ad una vita che non apparteneva loro. Un giallo tutto italiano, due indiziati, uno con alibi, e l’altro no. Un “frangente” particolare, prenderà all’interno di questo romanzo, anche il quanto più attuale possibile, movimento di “Me Too” che stando al punto di vista dell’autrice; potrebbe assumere un connotato di “ arma a doppio taglio”: si asserisce infatti all’interno di questo libro, che, le donne potrebbero usare il tutto alla rovescia. Un giallo che ti assorbe totalmente, crea nella mente mille dubbi, e fa ricredere anche ed irrimediabilmente; sulla realtà insita in una determinata classe sociale, poiché nulla è come sembra, mai. Un romanzo corposo, dettagliato, che però a mio giudizio scorre veloce; una volta superate le prime cinquanta pagine. Davvero gradevole, l’idea di aggiungere una playlist alla fine, per chi volesse ascoltare, mentre legge, la musica che la stessa autrice ha ascoltato mentre scriveva. Grazie alla casa editrice che mi ha concesso di leggere una copia di questo titolo.


Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Caffè doppio con panna
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Antonella Boralevi





      "Tu sai che puoi diventare un'altra?"



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domenica 24 marzo 2019

Recensione: Elena di Sparta




Elena di Sparta
Elena di Sparta
di Loreta Minutilli

Prezzo cartaceo : € 17,00
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 192
Genere: Romanzo


Elena di Sparta, la più bella del mondo, rivendica il diritto di tutte le donne di esprimersi non rimanendo imprigionate nel proprio corpo.

«È la stessa Elena a raccontarci la sua vita ed è una piacevole, benvenuta sorpresa, che ci fra conoscere un'inedita, interessante e sorprendente Elena» - Eva Cantarelli, La Lettura

«Se la bellezza era davvero potere, perché non potevo far nulla senza consultare qualcuno che fosse sopra di me? Non riuscii tuttavia a maledire la mia bellezza. Non lo feci mai. Mi piaceva essere bella e non mi biasimo per questo. Qualsiasi ragazza al mondo, allora come oggi, avrebbe venduto la propria anima pur di essere me.»

Quando, dopo dieci anni e dopo il famoso assedio di Troia da parte dei Greci, Elena viene riportata in patria, Menelao ha solo una domanda da farle: perché? Perché ha deciso di scatenare una guerra? La risposta di Elena è semplice. Le sembrava l'unico modo per dimostrare a tutti l'esistenza di Elena di Sparta, l'unico modo che aveva di essere ascoltata. «Racconta, allora», le dice Menelao. Ed Elena comincia a raccontare. Fin da piccola l'idea di essere considerata una dea le era parso qualcosa di grandioso, presto quella pura illusione si infrange. Teseo la rapisce e la stupra, quando Castore e Polluce, suoi fratelli, vanno a riprendersela viene data in sposa a Menelao e diventa la regina di Sparta. Ma Elena non si accontenta e decide di fuggire con Paride verso Troia, città in cui le donne contano quanto gli uomini, in cui possono scegliersi i mariti. Presto però si rende conto che anche lì il suo parere non è richiesto. Elena racconta non per ammettere colpe né per giustificarsi. Non vuole essere compresa o perdonata, lo fa perché la sua storia, quella di una donna prigioniera del proprio corpo o identificata con esso agli occhi degli uomini, possa infine uscire dalle sue viscere e trovare pace.

Non c'era nessuna ragazza, donna o bambina in tutta Sparta che non sarebbe stata a barattare qualsiasi cosa pur di essere bella come Elena. Sin da piccola le balie le hanno sempre detto quanto fosse bella, quanto i suoi capelli dorati catturassero la luce del sole e la sua pelle rosa fosse senza imperfezioni. Così Elena a differenza di sua sorella Clitennestra, è cresciuta cercando le conferme nello specchio, non ha mai imparato a filare od a conversare, per lei acconciarsi i capelli o il peplo erano più importanti. Quello che Loreta Minutilli ci racconta è un flusso di coscienza della stessa Elena, ormai ritornata tra le mura di Sparta dopo l'assedio di dieci anni a Troia che racconta la sua storia, quella che nessuno le ha mai chiesto. Sono rimasta totalmente ammaliata dalla storia narrata magistralmente da una Elena ormai donna che ha lasciato la sua casa, sua figlia e suo marito per provare ad essere considerata più della più bella di Sparta. Elena ci confessa quanto sia stato difficile crescere con solo la bellezza come punto di forza, la sua mente così come la sua anima scalpitavano per poter uscire da quella gabbia dorata che la volevano solo un soprammobile da esporre e non una persona vera. Elena ci apre il suo cuore, attraverso la penna della sua autrice e dischiude per noi tutti i suoi segreti e le sue paure rendendoci così partecipi della sua vita. Un romanzo vibrante e carico di emozioni, una narrazione ricca e palpitante proprio come la sua protagonista.

Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni







"Cosa si prova ad essere la donna più bella della Grecia?"



   

                                        

venerdì 11 gennaio 2019

Recensione: La ragazza con la pistola





La ragazza con la pistolaLa ragazza con la pistola
di Amy Stewart

Prezzo cartaceo : € 18,00
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 396
Genere: Romanzo storico



New Jersey. 1914. Constance Kopp non è esattamente la tipica donna del suo tempo. È più alta di quasi tutti gli uomini che incontra, non è attratta dal matrimonio né dalle faccende domestiche, e vive isolata dal mondo da quindici anni – da quando, cioè, un segreto inconfessabile aveva spinto lei e le sue sorelle a lasciare la città per rintanarsi in una fattoria in campagna. Un giorno, in un incidente stradale, Henry Kaufman, un uomo potente e senza scrupoli, proprietario di una fabbrica per la colorazione dei tessuti, distrugge il loro calesse, e la disputa sui danni presto si trasforma in una guerra dove volano mattoni, proiettili e minacce.
Quando lo sceriffo la convince a dargli una mano per obbligare Kaufman ad ammettere le sue responsabilità, si scopre che Constance ha un vero talento sia nel maneggiare le armi sia per dare la caccia ai criminali, tanto che questa sua dote potrebbe aprirle una nuova strada nella vita: diventare la prima donna vicesceriffo della storia.
Grazie alla sua prosa effervescente Amy Stewart, partendo da un episodio storico dimenticato, ci fa scoprire un’indimenticabile eroina: una donna in anticipo non solo sul suo tempo, ma a volte anche sul nostro.



«Ho amato ogni pagina di questo romanzo.»
Elizabeth Gilbert autrice di Mangia, prega, ama


«Un magnifico esordio.»
The Guardian









Dopo la morte del loro unico fratello le tre sorelle Kopp sono rimaste sole al mondo ma non per questo si sono rinchiuse in casa a piangersi addosso anzi. Nella giornata dedicata alle commissioni Constance, Fleurette e Norma decidono di andare in città per sbrigare alcune commissioni, la giornata sarebbe anche andata liscia se non fosse stato per Henry Kaufman che, con la sua macchina, distruggerà loro il calesse. Ma Kaufman non è proprio un gentiluomo anzi, non manderà proprio giù le richieste di risarcimento delle tre donne e deciderà loro di fare una vera e propria guerra, peccato che gli verrà dato non poco filo da torcere. Amy Stewart ha per caso ritrovato un trafiletto nel quale veniva narrata la storia della prima donna sceriffo, incuriosita a fatto lei stessa delle ricerche e da esse è nata una saga dedicata alla vita delle tre sorelle Kopp di cui, La ragazza con la pistola è il primo. Impossibile non amare Constance, una temeraria donna moderna che non si farà mettere i piedi in testa da nessun uomo e che anzi, dimostrerà di avere coraggio da vendere. Se amate il Far West e i romanzi western questo libro fa davvero al caso vostro! Personalmente amo tutto quello che ha una base storica, le ricerche fatte dell'autrice le hanno permesso di evocare e di tratteggiare la figura di Constance donandole tridimensionalità ed immortalità trasformandola in una vera e propria eroina. Sono sicura che anche voi amerete questa storia come l'ho amata io.


Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: Tisana zenzero e limone
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni







"La prima donna sceriffo della storia."


   

                                        

martedì 8 gennaio 2019

Recensione: La ragazza che voleva diventare una geisha




La ragazza che voleva diventare una geisha
La ragazza che voleva diventare una geisha
di Isabelle Artus

Prezzo cartaceo : € 18,00
Prezzo ebook: € 9,99 
Pagine: 352
Genere: Narrativa Moderna


Un'originale e dettagliata incursione nella cultura giapponese e, al contempo, una riflessione sulla ricerca della propria identità, sulla realizzazione di sé e sul destino: perché viaggiare è sempre un po' fare i conti con se stessi. Quando Thad incontra Pam, l'amore è inevitabile. Lui è un po' sognatore e un po' ribelle: da bambino ha letto la storia di Musashi di Eiji Yoshikawa e così si considera un samurai della Bretagna. Lei, dal canto suo, ha deciso di diventare una geisha: si veste da geisha, vive come una geisha e gestisce un negozio di bonsai sulla Rive Gauche a Parigi. Entrambi nel Giappone e nelle tradizioni del mondo fluttuante vedono un'altra vita, una salvezza dalla propria infelicità: per questo amarsi e stare insieme sarà come sognare che tutto sia vero. Chi si rifugia nei sogni, però, spesso ha paura di vivere. Ed è per paura che Thad, una mattina, esce da casa di Pam e l'abbandona per sempre, partendo per il Giappone alla ricerca di se stesso. Ma può la geisha della Rive Gauche vivere senza il suo samurai?










Pam ha sempre saputo di essere diversa dalle sue compagne di classe, non le è mai interessata la moda o i gruppi musicali del momento. Il suo collo lungo unito alla pelle di porcellana ed ai capelli neri hanno contribuito a renderla diversa dalla massa e l'hanno avvicinata al suo modello di ispirazione: le geishe del Giappone. Eccola quindi a suo agio in un kimono colorato con un obi perfettamente annodato mentre si prende cura dei bonsai nel negozio del suo danna. E' così che la vedrà Thad la prima volta, ed è questa immagine di perfezione ed erotismo che lo spingerà a tornare per conoscerla, proprio lui che segue i duri insegnamenti dei samurai e che non ha mai permesso a nessuna donna di entrargli nel cuore. Isabelle Artus ha portato il Giappone con i suoi rituali e le sue tradizioni sulle rive della Senna, nella città magica per eccellenza ed è riuscita a fonderle insieme in un connubio ideale di emozioni attraverso i suoi due protagonisti. Ho trovato davvero originale l'idea della Artus, ma ancora di più ho trovato interessanti sia Pamela che Thad, due personaggi assolutamente sopra le righe che proprio per questo sono riusciti ad intrigarmi. Anche io come Pam adoro il Giappone e le sue antiche tradizioni legate alle figure delle geishe, Isabelle Artus ha approfondito molto questo tema e tutte le sue descrizioni sono il risultato di uno studio accurato. La ragazza che voleva diventare una geisha non è solo una storia d'amore, ma è anche un inno al seguire i propri sogni nonostante essi possano sembrano assolutamente irraggiungibili. Pam sin da ragazza non ha mai seguito la massa, ha scelto di distinguersi seguendo la voce del suo cuore. Come lei anche Thad ha seguito una strada particolare, lontana e difficile che lo ha portato a diventare un uomo tutto d'un pezzo. Una storia bella e delicata come un fiore di loro che sono sicura vi appassionerà.



Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni







"Lasciate che il Giappone vi entri nel cuore."


   

                                        

mercoledì 2 gennaio 2019

Recensione: La bomba di Maradona

La bomba di Maradona

di Vincenzo Salemme

Editore: Baldini & Castoldi
Prezzo Cartaceo: € 18
Pagine: 320
Una bomba fa saltare in aria l’auto del giudice Picone, magistrato integerrimo da sempre in guerra con la malavita organizzata. Nell’attentato il giudice muore sul colpo, mentre la moglie Rosa, incinta all’ottavo mese, perde la vita dopo avere dato alla luce il figlio Andrea. Del duplice omicidio viene immediatamente accusato il boss Cardella, uno dei capi della Camorra, che non ha mai nascosto il suo disprezzo nei confronti di Picone.
Napoli, oggi.
A dieci anni da quel tragico evento, Gualtiero Maggio, regista sessantenne che non ha più molto da chiedere a una carriera in cui l’ambizione ha lasciato il posto a una quieta disillusione, viene incaricato dai vertici della tv di Stato di realizzare una fiction sulla vicenda. Dopo avere composto la sua “squadra” di sceneggiatori ¬–¬ il vecchio amico giornalista Cosimo, napoletano doc e idealista vecchia maniera, e la giovane stagista Grazia, carica dell’energia curiosa che solo i ventenni sanno ancora avere – Gualtiero capisce presto che alcuni aspetti della vicenda sono ancora poco chiari.
Perché mai, ad esempio, Cardella aveva preparato un piano B per uccidere Picone? Un altro attentato era stato già sventato quella stessa mattina, poche ore prima del secondo, e non era certo prevedibile che andasse in fumo. E come mai la moglie Rosa, a un istante dallo scoppio, aveva cercato disperatamente di aprire la portiera? Chi poteva avere messo la bomba all’interno di una valigetta da cui il giudice non si separava mai e a cui nessuno, neanche Rosa, aveva mai avuto accesso? Chi è davvero Antonio Reale, amico e collega di Picone e padre adottivo di Andrea?
A complicare la realizzazione del film, l’arrivo, a sorpresa, di Gloria, vecchio grande amore del regista, giunta a Napoli per interpretare il ruolo di Rosa.
In balìa di questi sentimenti contrastanti, Gualtiero dovrà scavare negli animi di tutti i protagonisti di quel giorno maledetto, rivelandone forze e debolezze, segreti e speranze. Ma quello di Gualtiero è anche un viaggio verso il suo di passato, verso una verità nascosta e a lungo ignorata, attraverso una Napoli ambigua e affascinante come coloro che la abitano, fino all’esplosivo doppio colpo di scena finale.
Perché, come nelle migliori commedie dell’arte, nulla è come sembra.
Perché, come nei migliori thriller, nessuno è colui che dice di essere.
Scritto con sorprendente precisione, pieno di quella malinconica ironia che ha reso celebre l’autore, La bomba di Maradona è un giallo atipico, appassionante e moderno, nel quale l’umanità dei personaggi rende difficile dividere in maniera netta il Bene dal Male.



Molti anni dopo l'attentato riuscito al giudice Picone, il regista Gualtiero, il suo amico giornalista Cosimo e la giovane stagista Grazia stanno lavorando sulla sceneggiatura del film che tratterà l'evento. Assieme a loro riviviamo attimo per attimo gli ultimi momenti della vita del giudice e della sua moglie incinta, presa da punti di vista diverse, degli ispettori, della guardia del corpo, degli amici. La storia però non pare essere andata proprio come sembra, forse dieci anni prima qualcuno aveva voluto chiudere l'indagine in fretta e dare la colpa al camorrista Cardella, che ra ben contento di prendersela. Ma era stato davvero lui? 
La storia si alterna tra la vita privata di Gualtiero Maggio, i suoi vecchi amori tornati alla ribalta nonostante il suo cuore spezzato e le sue indagini riguardanti il film. C'è un filo conduttore che lega entrambe le storie, l'amore che lega un uomo a una donna, che essa sia viva o morta, che stia con qualcun altro o meno, che ci abbia mentito o meno. L'amore vero supera tutto e tutti. 
Devo essere onesta, ho iniziato il romanzo con una certa mancanza di fiducia, bloccata dallo stereotipo che un attore non si trasformi poi bene in uno scrittore. Beh vi assicuro che mi sono sbagliata, forse avrei dovuto fare più attenzione ai monologhi di alcuni suoi film, la scrittura è bella, scorrevole, interessante e piena di diverse informazioni e piccoli insegnamenti qui e là. Alle volte ho avuto l'impressione che fosse scritta da un nonno amorevole che vuole insegnarci delle lezioni di vita attraverso le proprie esperienze. Questo senza togliere fascino e mistero alla trama e all'indagine che davvero non avevo preannunciato a inizio libro. 
Una scrittura molto romantica soprattutto nelle descrizioni di Napoli, dei Campi Flegrei, del caffè e della napoletanità in generale, evidentemente create da un occhio che ama la città e i suoi abitanti.
Una felice sorpresa che consiglio moltissimo. 

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Cappuccino
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni 






      "Nessuno che abbia a cuore la città dove si può morire dopo avere avuto la fortuna semplicemente di vederla potrà mai dimenticare quei cumuli di immondizia sparsi per tutte le strade, come tanti piccoli vesuvi che eruttavano vergogna e incompetenza."

   
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