venerdì 27 aprile 2012

Recensione: Il Prigioniero del Cielo


Il Prigioniero del Cielo
di Carlos Ruiz Zafón 

Prezzo di copertina: € 21,00
Editore: Mondadori
Pagine: 349
Formato: Cartonato con sovraccoperta
Lingua: Italiano
Lingua originale: Spagnolo
Titolo originale: El prisonero del cielo
Traduzione: Bruno Arpaia
Genere: Narrativa moderna

Barcellona, dicembre 1957. Nella libreria dei Sempere entra un individuo misterioso che acquista una preziosa edizione del Conte di Montecristo e la lascia in custodia a Daniel perché la consegni al suo amico Fermin. Il libro porta una dedica inquietante: "Per Fermin Romero de Torres, che è riemerso tra i morti e ha la chiave del futuro", firmato "13". Tra malintesi, imbrogli e minacciosi ricordi dal passato inizia l'indagine di Daniel per decifrare quella dedica enigmatica e capire quali segreti nasconde il suo fedele amico. Prima di potersene rendere conto, il giovane libraio viene catapultato in un passato che lo riguarda da vicino, dove la morte di sua madre Isabella si lega al destino di David Martin, il grande scrittore che dal carcere scrive Il gioco dell'angelo, e a quello del perfido editore Mauricio Valls, una vecchia conoscenza degli anni di carcere di Fermin. Quello che Daniel scoprirà non rimarrà senza effetti sulla sua vita, molte domande rimaste in sospeso avranno una risposta e lui si troverà in mano, inaspettatamente, la possibilità di vendicarsi.


Daniel Sempere ora è sposato e vive sopra la libreria di famiglia con la moglie Bea e il figlio Julian. Poco prima dell'arrivo del Natale il protagonista de "l'ombra del vento" riceverà la visita di una figura avvolta nel mistero che comprerà un famoso manoscritto dedicandolo a Fermin. In un dicembre come tanti la vita di Daniel e del buon amico Fermin sta per essere cambiata da un'ombra che viene dal passato e che porta con se il fantasma della vendetta. Un buon libro, nulla di eccezionale, di sicuro sotto tono rispetto al magnifico "L'ombra del vento" ma che regala comunque emozioni attraverso i personaggi a noi cari che abbiamo già conosciuto nei precedenti libri. Con questo volume si dovrebbe concludere la trilogia del Cimitero dei Libri Dimenticati, nonostante quest'ultimo faccia una piccola apparizione nel finale e non sia il reale protagonista. In una nota l'autore avverte il lettore che i tre libri non hanno un ordine di lettura, ma a parer mio una corretta lettura dei libri in ordine cronologico aiuta ad avere una visione a 360° gradi dell'intera trilogia. Nelle atmosfere magiche ed evocative di Barcellona si intrecciano così le esistenze di poveri disperati incarcerati durante il regime e di anime perdute e maledette senza volto nè nome che sono alla disperata ricerca di vendetta per i torti subìti. Ritroviamo tutti i personaggi dei libri precedenti che assumono nuove sfacettature e arricchiscono i misteri che li hanno resi memorabili: Daniel ora è un padre affettuso che scoprirà cosa è realmente successo alla sua adorata madre, Fermin è in procinto di sposarsi e sta cercando di ritrovare la sua identità avvolta nelle ombre del carcere che domina la baia di Barcellona. A parer mio  il miracolo chiamato "l'ombra del vento" con i suoi misteri e le sue oscure figure rimane irraggiungibile: la perfezione non si può replicare. Questo terzo libro aggiunge tasselli ma non ha lo stesso carico di suspance del primo e può deludere le aspettative di chi come me sperava in un secondo miracolo. Nonostante tutto però rimane pur sempre un libro molto ben scritto che sa conquistare.

Carlos Ruiz Zafón (Barcellona, 25 settembre 1964), autore di assoluto talento e di successo mondiale, ha cominciato la sua carriera nel 1993, con una serie di libri per ragazzi. Nel 2001 ha pubblicato il suo primo romanzo per adulti, L'ombra del vento (Mondadori 2004), divenuto immediatamente un caso letterario internazionale, con un milione e mezzo di copie vendute solo in Italia. Nel 2008, con Il gioco dell'angelo (Mondadori), è tornato all'universo del Cimitero dei Libri Dimenticati, che tutti i suoi lettori ricordano con grande passione. Nel 2009 da Mondadori è uscito Marina, nel 2010 Il Palazzo della Mezzanotte e nel 2011 Le luci di settembre. Le sue opere sono tradotte in più di quaranta lingue e hanno conquistato numerosi premi internazionali e milioni di lettori nei cinque continenti.

Durata della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: infuso liquirizia
Età di lettura consigliata: dai 16 anni




 “La conclusione di un'immensa trilogia” 


4 commenti:

  1. Dopo "il gioco dell'angelo" ho smesso di sperare in un degno finale per questa storia quindi non ho grandi aspettative per questo libro anche se sicuramente lo leggerò!
    Unica precisazione: questo libro non conclude la serie, pare che ce ne sarà anche un quarto!

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  2. Noooo io ho adorato l'ombra del vento è uno dei miei libri del cuore, ma come Marty, sono rimasta parecchio delusa dal Gioco dell'angelo, e anche gli altri non mi hanno entusiasmata più di tanto, ma lo leggerò senz'altro!

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  3. come si suol dire, il capolavoro è solo uno.... c'era d'aspettarselo... comunque anchio lo comprerò senz'altro...
    P.S. E' vero, c'è anche un quarto... chissà, magari ambientato ai nostri giorni...

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