giovedì 27 novembre 2014

Recensione: Il libro dei ricordi perduti

Il libro dei ricordi perduti
di Louise Walters

Editore: Corbaccio
Prezzo: € 16,40
Pagine: 304
Titolo originale: Mrs Sinclair's Suitcase


Roberta lavora nella libreria Old and New. I libri per lei hanno un suono e un odore tutto loro e, soprattutto, parlano: raccontano storie che vanno oltre quelle stampate e Roberta ama riporli con cura negli scaffali e raccogliere le foto, le lettere e le cartoline che trova nascoste all’interno di quelli usati. Un giorno il padre le porta una valigia con dei vecchi libri di Dorothea, la nonna di Roberta, e lei trova una lettera firmata dal nonno Jan, che apparentemente non sembra avere molto senso. È indirizzata a Dorothea, che da due anni vive in una casa di riposo, ma contiene elementi che non coincidono con quello che Roberta ha sempre saputo della famiglia del padre. Cercando di dare un senso a quelle parole e all’oscuro segreto che custodiscono, Roberta rivive la tormentata storia d’amore della nonna ai tempi della seconda guerra mondiale senza rendersi nemmeno conto che sta mettendo ordine nella sua stessa vita. Lei, che ama guardare nelle vite degli altri, adesso è costretta a guardare nella propria e ad aprirsi agli altri mettendo a nudo la sua sensibilità, il suo dolore, la sua rabbia. Adesso vuole conoscere la verità, vuole dipanare ogni dubbio e vivere pienamente la propria vita senza la zavorra di cose non dette, passioni mai dichiarate, segreti che possono restare intrappolati dentro di noi.



Roberta, la nostra protagonista e' una ragazza semplice che adora i libri. La sua passione sono soprattutto i libri vecchi, quelli con un passato, quelli che tra le pagine oltre alla storia descritta dalle parole stampate contengono altre storie, quelle di chi li ha letti in passato, di chi li ha posseduti, di chi li ha amati o di chi li ha usati per riporvi un ricordo. Roberta che lavora nella libreria Old and New colleziona questi ricordi lasciati nei vecchi libri e tra i tanti che trova un giorno trova, in un libro lasciato dal padre, una lettera firmata dal nonno Jan indirizzata alla sua nonna Dorothea, l'unica cosa strana pero', e' che la lettera riporta alcune incongruenze rispetto alla storia della sua famiglia ed inoltre e' datata il giorno successivo alla morte del nonno. Da qui la storia si divide in due direzioni parallele. Abbiamo la storia di Roberta che a ritroso cerca di capire cosa sia successo davvero nel passato della sua famiglia, imparando lezioni necessarie, imparando che a volte non sempre le scelte che si fanno nella vita sono quelle che ci detta il cuore ma sono condizionate da altri fattori. Roberta impara a spogliarsi di tutto cio' che e' poco chiaro o confuso nella sua vita, per rimettere tutti i tasselli al posto giusto e magari anche per accogliere l'amore. Oltre alla storia di Roberta, abbiamo anche la storia di Dorothea, una storia ambientata nel passato quando la Seconda Guerra mondiale travolgeva la vita di molti e a volte, come nel caso di Dorothea, portava anche l'amore. Dorothea ci dimostra quanto difficile puo' essere vivere circondati dal dolore, dal terrore e la paura che una guerra provoca in ogni animo. Come sia difficile andare avanti e combattere per cercare la felicita' in uno scenario di sofferenza e desolazione. Ho trovato davvero trattato con cura il parallelismo tra le due storie, l'autrice utilizza uno stile evocativo, che cattura ed intenerisce il lettore, inoltre trovo che la copertina sia davvero adatta a rispecchiare la trama e che sia attraente per il lettore che incuriosito si fionda immadiamente nella lettura.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Succo di Te' alla mela verde con un pizzico di vaniglia
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


       “Una lettera può cambiare tutto quello che credevi di sapere."

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