giovedì 3 dicembre 2015

Recensione: Ruth

Ruth
di Elizabeth Gaskell

Editore: Elliot Edizioni
Prezzo Cartaceo: € 22,00
Prezzo E-Book: Non disponibile
Pagine: 480
Titolo originale: Ruth



Autrice di romanzi di successo, amica di Charlotte Brontë e di molti altri scrittori della sua epoca, Elizabeth Gaskell ha da sempre occupato un posto d’onore all’interno della letteratura femminile vittoriana. In questo poetico e commovente romanzo, la scrittrice narra la vita di Ruth, una giovane orfana che lavora come sarta. Quando la ragazza conosce l’aristocratico Henry Bellingham, la sua vita cambia: da lavoratrice umile e onesta si trasforma, agli occhi della società, in una fallen woman, una donna perduta, sconveniente e compromessa, che qualche tempo dopo darà alla luce un figlio illegittimo, avuto proprio dalla relazione con Bellingham. Inizia così un percorso di espiazione e perdita, di difficoltà e rinunce, di fragilità e forza. Perché Ruth vuole dare a suo figlio una vita migliore e non si scoraggia, nonostante il passato la perseguiti ovunque vada.



Continuo con la lettura delle opere della Gaskell con quest'altro romanzo; quest'autrice mi piace sempre di piu' ed e' bello notare anche le differenze tra i suoi vari romanzi libro dopo libro. una delle sue caratteristiche e' il voler narrare di personaggi sempre comuni, esempi di un mondo e di una societa' reali con i loro pregi ed i loro difetti; in particolare in questo la nostra protagonista e' una giovane sarta di bell'aspetto di nome Ruth. Ruth e' orfana e a parte il lavoro non ha granche', un giorno la propietaria della sartoria dove lavora decide di mandarla ad un ballo a disposizione delle eleganti signore in caso di bisogno di qualche aggiusto all'ultimo momento e proprio in questo ballo incontra Mr. Bellingham, un uomo affascinante che le fara' girare la testa ma non di certo con buone intenzioni. Si, perche' Ruth non fa parte di un romanzo romantico ed ideale dove la povera ed umile sarta realizza i suoi sogni innamorandosi e sposando un ricco gentiluomo, Ruth e' una ragazza che viene sedotta ed abbandonata con un bimbo in arrivo da crescere da sola. Ruth e' una donna che possiamo chiamare "caduta" che in qualche modo viene punita dal destino per i suoi peccati ma non solo, la Gaskell vuole puntare l'attenzione sul fatto che nonostante la sua condotta possa essere considerata peccaminosa per la societa' dell'epoca, la nostra protagonista e' una donna dolce e di animo buono e consapevole della sua ingenuita' passata che merita una seconda possibilita' come forse meritano anche molte altre donne. Descritta con maestria, la vita di Ruth potrebbe essere la biografia di una delle tante donne di eta' vittoriana nelle stesse condizioni di poverta' che venivano giudicate e condannate da una falsa morale perbenista che era alquanto comune a quei tempi. Un romanzo che vuole denunciare quei falsi valori cristiani utilizzati impropriamente da molti come scudo per evitare di rapportarsi davvero con i problemi e le sofferenze della societa'. Un romanzo che nonostante la sua mole scorre veloce che vuole far riflettere il lettore piuttosto che intrattenerlo con temi comuni ed ideali come molti altri romanzi. Un libro che ho apprezzato proprio per questo motivo e che mi ha aperto gli occhi ancora di piu' sui difetti di un'epoca attraverso la narrazione di una donna come tante.



Durata totale della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata: The' al mandarino
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni



    



  "Un romanzo commovente e di grande impegno sociale."






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