martedì 26 agosto 2025

Recensione: La libreria dei delitti



 La libreria dei delitti

 di Jennifer Gladwell

 Editore: Newton Comptoon Editori
 Prezzo: € 19.50
 Pagine: 288
Titolo originale: The Bookshop Murders
Traduzione a cura di: Giulio Lupieri 

 In una scintillante Londra anni Venti, Lucy Darkwether è determinata a seguire solo le proprie regole. Dopo aver annullato il fidanzamento per laurearsi in Storia Antica a Oxford, è ora la fiera proprietaria di una libreria a Londra. Tra un evento mondano e l’altro, si dedica al suo lavoro e si interessa al recente ritrovamento di una mummia in Egitto, trasportata a Londra. La mummia verrà esposta nella libreria antiquaria accanto alla sua, e Lucy non nasconde la delusione. Ma il tanto atteso evento sta per avere una svolta imprevista: un brutale omicidio... a tema. Lucy sembra la candidata ideale per risolvere il mistero: è intelligente ed è appassionata di antico Egitto. Chi può essere l’autore di un assassinio così efferato? Si tratta di una vendetta privata o di una maledizione che colpisce chi rivela i segreti di Iside? Mentre la polizia continua invano a cercare una soluzione, Lucy si improvvisa detective, aiutata da un’improbabile e appassionata squadra di librai. Ma l’omicidio non è un gioco, e ciò che scopriranno avrà conseguenze impreviste...




In estate non può mancare un buon giallo, di quelli che ti tengono incollato alle pagine nel tentativo di scoprire chi sia il colpevole.

In questo romanzo ritroviamo alcuni elementi classici del genere: una mummia riportata alla luce dal sarcofago e la sua presunta maledizione, secondo cui chiunque disturbi il sonno del faraone è destinato a una fine miserabile. 
 La protagonista, Lucy, è la determinata proprietaria di una libreria situata proprio di fronte al luogo del delitto, che per giunta appartiene al suo più grande concorrente. 
Attorno a lei ruota un gruppo di personaggi ben caratterizzati: Felix, venditore dal talento straordinario; Susan, l’amica fidata che tiene i conti; un timido diciannovenne appassionato di rilegatura; e l’ex professore universitario Mr Tollesbury, ora socio in affari. Insieme, si trovano coinvolti in una serie di eventi misteriosi, preannunciati da enigmatici bigliettini che arrivano sempre poco prima che i fatti si compiano.
L’egittologia fa da filo conduttore a tutta la vicenda, e l’ambientazione negli anni Venti dona al romanzo un fascino particolare, epoca in cui venivano fatte scoperte fondamentali legate al mondo delle antiche civiltà. Lucy, per parte sua, è una protagonista fuori dal comune per quei tempi: emancipata, indipendente, non sposata, ma soprattutto coraggiosa e avventurosa.Nulla la ferma nella ricerca della verità, nemmeno il fatto che la polizia e l’ispettore stiano indagando ufficialmente sul caso. 
Gli elementi del classico giallo non mancano, affascinante Londra anni Venti con contesse vedove milionarie, ragazze con cameriere che preparano loro i vestiti per la cena, il British Museum e il sup fasccino.
Sono curioa di sapere se aete capito il colpevol subito oppure avete dovuto aspettare il colpo di scena finale anche voi!

Un giallo che mescola archeologia, intrighi e mistero, perfetto per chi ama le atmosfere storiche e le eroine forti e determinate.

Durata totale della lettura: 10 giorni
Bevanda consigliata: Coca cola
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni



"In archeologia è concessa soltanto una coincidenza"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

lunedì 25 agosto 2025

Recensione: Prima che faccia buio



Prima che faccia buio
di Elina Backman

 Prezzo cartaceo: € 9,90
Pagine: 384
Traduzione: Giulia Santelli
Consigliato a chi ha apprezzato: Un misterioso delitto a Helsinki

Autrice del bestseller Un misterioso delitto a Helsinki

Un nuovo caso per Saana Havas

Saana Havas si spinge fino in Lapponia per indagare
su un cold case del 1998. Ma nella gelida notte artica si nascondono segreti che è meglio non svelare...

«Leggerlo è come guardare una bellissima serie tv.»
«L’autrice gestisce con maestria le molteplici trame e costruisce un giallo appassionante. Un romanzo avvincente, adrenalinico e ben scritto.»
«Elina Backman è bravissima a mantenere
la tensione fino alla fine. I colpi di scena sono realistici e la narrazione è magistrale.»

La podcaster di true crime Saana Havas riceve la visita di una donna impiegata in un ufficio legale, che la implora di occuparsi del caso di sua sorella, trovata morta nel 1998 in una palude vicino al villaggio di Angeli, nella Lapponia settentrionale. La polizia ha da tempo abbandonato le indagini, perché non sono mai stati trovati indizi né testimoni. Saana accetta e, una volta ricevute tutte le informazioni sulla sparizione della sorella raccolte dalla donna nel corso degli anni, parte alla volta della gelida regione del Nord. Lì, Saana dovrà confrontarsi non solo con il buio e il freddo, ma anche con i segreti che si annidano tra la gente del posto. E mentre l’inverno si fa sempre più rigido, la ricerca di Saana rischierà di metterla in serio pericolo...




Se siete alla ricerca di un romanzo che vi risvegli dal torpore delle calde giornate estive, questo è il libro che fa per voi! 
Nonostante sia composto da ben 384 pagine, Prima che faccia buio saprà tentarvi e spingervi a leggerlo quasi d'un fiato per scoprirne il finale e svelare l'assassino del misterioso caso su cui è chiamata a indagare la protagonista, Saana Havas. Saana non è un'investigatrice, nè una poliziotta, ma è di recente diventata piuttosto famosa in Finlandia grazie al suo podcast in cui tratta di delitti irrisolti. 
La richiesta di indagare sul caso cardine del romanzo arriva da Heta, avvocato sorella di Inga, una giovane ritrovata morta in un luogo remoto in Lapponia, uccisa nel lontano 1998 secondo una dinamica molto particolare che fa intuire che il suo assassino possa essere una persona fredda e calcolatrice. Saana è combattuta: se da un lato sa di non poter promettere nulla a Heta né si illude di poter risolvere da sola un omicidio rimasto irrisolto da così tanti anni, dall'altro man mano che raccoglie informazioni sulla vicenda ne resta sempre più intrigata e finisce per accettare di indagare in loco. Il viaggio che la porterà da Helsinki in Lapponia sarà inoltre l'occasione per indagare sul suo passato familiare e riallacciare i rapporti con il padre di cui sa molto poco. 
Una volta arrivata nel villaggio di Angeli, la nostra protagonista non ci metterà molto a capire che la vicenda è molto più complessa di quando non le fosse sembrata all'inizio e che nel freddo Nord tutti sembrano sapere tutto di tutti, e anche potenzialmente mentire e fornirsi alibi a vicenda. Circondata da una natura selvaggia e potente, la giovane podcaster si ritroverà ben presto coinvolta in molto più di un cold case, quando all'improvviso la storia si ripete e una giovane della stessa età di Inga viene ritrovata morta uccisa secondo la stessa dinamica, seppur a distanza di vent'anni. Le indagini saranno a quel punto estese a livello geografico e vedranno l'intervento di forze di polizia aggiuntive dalla capitale per giungere finalmente a scoprire lo spietato assassino delle ragazze. L'autrice ha il pregio di mantenere vivo l'interesse del lettore sino alla fine, quando diventa chiaro che chi in apparenza sembrava essere colpevole è in realtà assolutamente innocente, mentre un omicida manipolatore e spietato ha saputo nascondersi per così tanti anni senza commettere errori e cercando di far convergere i sospetti sui più ingenui e indifesi...

Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata:  caffè americano
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni


"Si avvicina all'albero, lo guarda dalle radici alla cima. I suoi rami, lunghi e contorti, si allungano in una direzione diversa rispetto al sud, proprio per questo si è guadagnato il soprannome di "Impostore". Heta è convinta che lungo il cammino si siano nascosti molti altri impostori."



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 22 agosto 2025

Recensione: Made in Korea. Dalle origini al K-pop







Made in Korea. Dalle origini al K-pop
di Noemi Pelagalli

Editore: Corbaccio
Prezzo cartaceo: 22,00 €
Prezzo ebook: 11,99 €
Pagine: 400

«È quasi paradossale che un Paese con una storia e una civiltà plurimillenarie sia diventato oggetto di interesse per noi ‘turisti occidentali' solo negli ultimi decenni, se non negli ultimi anni. E attraverso manifestazioni molto circoscritte: gli album K-pop arrivati quasi clandestinamente nelle fiere del fumetto; la cucina basata sulla fermentazione approdata all'Expo 2015 e da allora stabilmente insediata; le minacce nucleari e le ‘stravaganze' dei leader del Nord; i K-drama proposti da Netflix che tutti noi abbiamo imparato a conoscere durante le interminabili giornate del lockdown. Aspetti settoriali, a ben vedere, e che però sono stati in grado di scatenare delle passioni incredibili. Da parte mia, in qualità di autrice e di accompagnatrice di viaggi in Corea, mi piacerebbe che queste passioni si unissero al desiderio di conoscere anche il terreno che ha reso possibili questi sviluppi. Per me la Corea è il luogo dello stupore, della fascinazione, della ferocia e della profonda malinconia. Un posto di ricordi ora vicini, ora lontanissimi. Una realtà immaginifica e complessa, che non smette di sorprendere con contraddizioni continue e costanti. E il fatto che tutto ciò che riguarda la Corea si stia sviluppando qui e adesso, rende ancora più ammaliante questo Paese, così come il suo popolo. La nebulosa percezione che si ha di questa penisola deriva anche da questa incapacità naturale nell'uomo di afferrare un presente che vive nel futuro. E io spero di riuscire ad accompagnarvi in questa impresa attraverso il mio libro.»





Se pensate che la Corea sia solo idol, drama romantici e maschere viso al ginseng… beh vi sbagliate di grosso!
Ho avuto la fortuna di andare in Corea del Sud già 3 volte e, ogni viaggio é ricco di scoperte (culturali, culinarie e sociali), ma se non potete partire (o sognate di farlo), allora "Made in Korea" è un saggio brillante e super accessibile in cui Noemi ci accompagna in un viaggio sorprendente tra storia, cultura e modernità, con lo stile di chi ama davvero quello che racconta!
Il libro è diviso in sezioni cronologiche, a partire dal 1860, e segue lo sviluppo storico della Corea fino ai giorni nostri. Questa struttura temporale è super utile: ci aiuta a mettere in ordine eventi, idee e trasformazioni che hanno reso il Paese quello che conosciamo oggi.
Non è un libro da studiare, ma da scoprire pagina dopo pagina. Si parla di guerre, occupazioni, rinascite culturali, ma anche di k‑pop, cinema, cucina fermentata, skincare e relazioni sociali.
Il bello è proprio questo: Noemi passa con naturalezza dalla dinastia Joseon ai BTS, dalla storia del kimchi alle reazioni occidentali di fronte ai k‑drama. E lo fa con una scrittura scorrevole, chiara, personale, sempre coinvolgente tipica anche del suo blog (se non la seguite, vi consiglio vivamente di cominciare a farlo su IG o sul suo blog).
Quello che mi ha colpita di più è il modo in cui Noemi riesce a smontare i luoghi comuni senza mai risultare pesante o polemica. Ci fa capire che l’immagine “perfetta” della Corea che vediamo su TikTok o Netflix è solo una parte (spesso costruita) di una realtà molto più ricca e complessa.
Se non siete mai stati in Corea del Sud e sognate di andarci é il libro perfetto per chi ama il K‑pop ma vuole andare oltre le fanpage, per chi guarda i drama e si chiede “ma sarà davvero così?” e chi vuole capirla un po’ prima di prendere il volo.
Una lettura appassionante, piena di spunti, che si legge tutta d’un fiato e ti lascia con una gran voglia di saperne ancora. E magari anche di mangiare un tteokbokki davanti a una bella serie coreana. Consigliatissimo!

Bevanda consigliata:  Iced Americano
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 12 anni
Sito dell'Autrice: Noemi Pelagalli (cooking with the hamster)



"Per me la Corea è il luogo dello stupore, della fascinazione, della ferocia e della profonda malinconia. Una realtà immaginifica e complessa, che non smette di sorprendere con contraddizioni continue e costanti."


                                             Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 21 agosto 2025

Recensione: Amnesia

 

Amnesia 
di Francisco Lorenzo

Prezzo Cartaceo: €12,90
Prezzo e-book: €6,99
Pagine: 448

Autore del bestseller Il manipolatore


«Una trama che ti cattura sin dalla prima pagina, non riesci a metterlo giù.» 


«Ritmo serrato e finale adrenalinico.»


Un uomo che sta perdendo tutto, anche la memoria.

Ma è davvero così o qualcuno sta giocando con lui?


Ti sei mai fermato a pensare a quanto forte e, allo stesso tempo, fragile sia la mente umana?


Nella vita di Arturo iniziano a verificarsi strane situazioni. Molto strane. I vicini, con cui ha sempre avuto rapporti cordiali, lo accusano di furto, quando non ha mai rubato nulla in vita sua. Suo figlio, un bambino di dieci anni dal carattere pacifico, aggredisce improvvisamente un compagno di scuola senza alcun motivo apparente. Arturo perde cose e ha continue amnesie. I medici non danno importanza ai suoi sintomi, ma lui sente che qualcosa non va. Forse lo stress sta iniziando a farsi sentire e la mente gli gioca brutti scherzi. O forse c’è qualcosa di più profondo, qualcosa che sfugge alla logica. Intrappolato in un vortice di angoscia e confusione, Arturo dovrà affrontare la domanda più spaventosa di tutte: può davvero fidarsi della propria mente? La risposta potrebbe costargli la vita.



Arturo ha 37 anni ed è il figlio del multimilionario Santiago Colmenar. Soffre di stress acuto, probabilmente anche perché, come sostiene lui stesso, “ha sempre vissuto nella bambagia” grazie alla sua famiglia molto facoltosa. Non lavora per l’azienda del padre, perché fin da giovane ha preferito non dipendere da lui, al contrario di sua sorella Antìa che si appoggia ai soldi del padre per qualsiasi evenienza. A causa del forte stress da cui è affetto Arturo ha deciso di farsi seguire da una psicologa e da uno psichiatra per tenere a bada gli attacchi d’ansia che spesso lo assillano. A inizio maggio iniziano ad accadere delle cose strane: in primis suo figlio Dani, un bimbo particolarmente pacifico, picchia il suo amichetto Luisito, figlio dei vicini di casa, perché accusa il suo papà di essere un ladro; glielo hanno detto i suoi genitori e gli hanno proibito di giocare con lui.  Arturo decide quindi di andare a chiarire la situazione con i genitori di Luisito, che in tutta risposta lo minacciano di denunciarlo alla polizia nel caso si avvicinasse di nuovo alla loro la famiglia: lo hanno visto, con i loro occhi, picchiare un uomo e derubarlo. Come se non bastasse sua sorella Antìa gli ha fatto delle domande su una conversazione relativa ad un paio di orecchini che avrebbe apparentemente voluto regalare a sua moglie Eva, di cui lui, però, non ha nessun ricordo. Ma non è tutto. Nella libreria che frequenta di solito c’è una nuova commessa che sembra flirtare con lui e gli dice che si sono visti qualche giorno prima: Arturo però non ha mai visto quella ragazza prima d’ora. Vuoto totale. 

Prova a parlarne con la sua psicologa, che gli dice che è del tutto normale dimenticare cose e che sicuramente ci saranno delle spiegazioni plausibili, ad esempio, i suoi vicini potrebbero averlo semplicemente scambiato con qualcun altro. Arturo però non è convinto e consulta anche il suo psichiatra, se fossero i farmaci che prende a creargli questi vuoti? Ma la risposta del suo psichiatra combacia con quella della sua psicologa. Eppure, non è convinto, non possono essere delle coincidenze.

E poi la svolta: riceve delle lettere anonime da qualcuno che sembrerebbe potergli mostrare la verità e che lo esorta a non credere a tutto ciò che gli viene raccontato. 

A chi deve credere?  Di chi si può fidare? E se qualcuno stesse giocando con lui?  E perché, a quale scopo? 
Arturo non riesce a smettere di pensarci, può parlarne con la sua famiglia? O sarebbe forse meglio prima cercare di capire cosa sta succedendo realmente? Potrebbe essere molto rischioso cercare di andare a fondo a questa storia da solo, in fondo è il figlio di un multimilionario, se qualcuno volesse trarlo in inganno e rapirlo per chiedere un riscatto? 

Nessuna ipotesi può essere scartata, nemmeno quella che secondo cui potrebbe essere semplicemente la sua mente a giocargli brutti scherzi. 

E voi, come reagireste se all’improvviso nella vostra vita accadessero avvenimenti simili? Coinvolgereste le persone che amate o seguireste solo il vostro istinto? Di chi potreste realmente fidarvi?  

Un thriller ben scritto, un ritmo incalzante scandito da giorni, ore e minuti che segnano l’inizio di ogni nuovo capitolo. Il lato positivo e il lato negativo, su cui si creano dialoghi interi, sembrano rappresentare i classici angioletto e diavoletto sulla spalla del protagonista e rendono tutto il racconto ancora più particolare, mettendo al centro dell’attenzione i complessi meccanismi della mente umana. Smettere di leggere è impossibile: alla fine di ogni capitolo senti la necessità di dover proseguire per scoprire la verità. 



Durata  della lettura:  Quattro giorni
Bevanda consigliata: Caffè nero
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Consigliato a chi ha apprezzato: Kala, di Colin Walsh 

      "Non credere a tutto ciò che ti dicono”
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 20 agosto 2025

Recensione: La vittima mancante

     

La vittima mancante

di Robert Bryndza

Editore: Newton Compton
Prezzo Cartaceo: € 12,90
Prezzo ebook: € 6,99
Pagine: 320
Titolo originale: The lost victim
Traduzione a cura di: 
Mariafelicia Maione


Un caso irrisolto da più di 30 anni. Il corpo di una ragazza
che non è mai stato ritrovato. Non ci sono testimoni.
Il suo nome rimarrà per sempre nella lista degli scomparsi?

Nel 1988, la studentessa Janey Macklin sparì in una zona malfamata di Londra. Senza prove, la polizia non è mai riuscita a trovare il corpo e il caso è stato archiviato. Ora, più di trent’anni dopo, la detective privata Kate Marshall viene contattata da un’agenzia creativa con una domanda intrigante a cui dare risposta: e se Janey fosse stata uccisa da Peter Conway, il famigerato cannibale di Nine Elms? Il contratto è il più redditizio della carriera di Kate, ma il prezzo da pagare risulta molto alto: l’indagine riporta a galla un passato complicato che Kate avrebbe preferito dimenticare. Mentre Kate e il suo socio, Tristan, setacciano King’s Cross in cerca di indizi, ci sono due piste che sembrano puntare nella stessa direzione e il confine tra clienti e sospettati si confonde sempre di più. L’ultima persona ad aver visto Janey viva è già stata indagata, processata e poi assolta; Peter Conway è in cattive condizioni di salute e sta rapidamente morendo. Con poco su cui lavorare, Tristan e Kate riusciranno a districarsi tra telefonate clandestine, segreti vecchi decenni e tracce di DNA in deterioramento per risolvere l’omicidio di Janey, o rimarrà una delle innumerevoli persone scomparse a Londra, perduta per sempre nel tempo?



Londra, quartiere di King’s Cross, fine anni ’80. È un venerdì come tanti per la giovane Janey Macklin: insieme alla sorella raggiunge la madre al pub, dove la donna si trattiene ogni settimana con le amiche dopo il lavoro. Sono solo le sei di sera, ma fuori è già buio. La madre chiede a Janey di andare al negozio accanto a comprare le sigarette. Janey esce… e non torna più.

Vent’anni dopo, la scomparsa della ragazza torna al centro delle cronache. A occuparsene sono l’investigatrice privata Kate Marshall e il suo assistente Tristan Harper, ingaggiati da un’agenzia creativa che vuole produrre un podcast di grande impatto. I sospetti si concentrano su Peter Conway, conosciuto come il “cannibale di Elms”: un serial killer che in passato aveva rapito e ucciso diverse adolescenti. Ma non si tratta di un nome qualsiasi per Kate. Conway è stato suo collega, il suo capo in polizia… e l’uomo con cui ha avuto un figlio, Jake. Era lei ad averlo smascherato e fatto condannare, portando alla luce la sua vera natura di mostro.

Oggi Conway è un uomo distrutto, malato, chiuso in carcere. Ha rapporti regolari con il figlio, mentre Kate non lo vede da anni. Eppure, l’agenzia che ha contattato Kate e Tristan vuole una cosa precisa: ottenere una registrazione di un dialogo con Conway, convinta che possa dare enorme valore al loro progetto editoriale.

Da qui si dipana un intreccio sempre più fitto, in cui nulla è come sembra. Alcuni membri dell’agenzia creativa hanno legami con figure coinvolte nell’inchiesta di vent’anni prima. La polizia riapre ufficialmente le indagini, spinta da nuove prove che fanno sperare di poter finalmente ritrovare il corpo di Janey.

Il risultato è un thriller intenso, pieno di colpi di scena, che riesce a mantenere alta la tensione fino all’ultima pagina. La scrittura accompagna il lettore passo dopo passo, lasciandolo sempre sospeso tra dubbi, rivelazioni e nuove piste da seguire.

Un romanzo che conferma come, nelle mani giuste, nulla sia mai scontato.

Durata totale della lettura: 2 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: limonata ghiacciata
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Sito web dell'autore: Robert Bryndza
Consigliato a chi ha apprezzato: Un grido fatale di Angela Marsons


  "La verità viene sempre a galla"


Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

mercoledì 13 agosto 2025

Recensione: Figlie selvagge



  Figlie Selvagge

 di Cinzia Giorgio

 Editore: Rizzoli
 Prezzo: € 18,00
 Pagine: 352
 

 Benevento, 1630. Corre, Bianca, attraversa il bosco col fiato in gola per tornare a casa. Conosce a menadito il sentiero, eppure avverte una presenza tra gli alberi: qualcuno la sta seguendo, ne fiuta nell’aria il sentore sgradevole. Non deve cedere alla paura, si dice, anche se proprio lì vicino sono state aggredite delle ragazze, e del vero colpevole non c’è traccia. Anzi, in città serpeggia la convinzione che siano state le janare, donne che – come lei, sua madre e sua sorella Maria – vivono ai margini di Benevento, conoscono i segreti delle piante e li usano per curare i malati. Per il protomedico della città, Pietro Piperno, le janare sono creature del diavolo: streghe, insomma, contro cui invoca l’intervento della Chiesa. La sua ossessione per loro si nutre del desiderio, non corrisposto, che prova per Maria. Così, quando lei sparisce, Bianca si troverà da sola a cercare la verità sul mistero della sua scomparsa. Anche lei è in pericolo ma è determinata a inseguire un destino di libertà e d’amore con un’unica e potente arma a disposizione: la sorellanza. In un romanzo che avvince e affascina, Cinzia Giorgio scava nella leggenda delle streghe di Benevento, restituendo alle janare del Sannio la voce che è stata loro negata dalla storia: quella di donne sapienti, e per questo perseguitate, che hanno celebrato la vita. 





Partiamo dal presupposto che questo romanzo, pur essendo storico, è anche fortemente romanzato quindi anche se non siete amanti del genere, la bellezza della scrittura e la leggerezza con cui i fatti reali vengono presentati lo rendono una lettura coinvolgente per chiunque.

 La storia è ambientata nel Beneventano del ’700, poco prima della diffusione della peste nera. Rosa e le sue due figlie, Maria e Bianca, si prendono cura dei malati e assistono le donne in gravidanza grazie alle loro conoscenze delle erbe medicinali, che coltivano personalmente. Rosa è amata da tutti, non solo per aver salvato molte vite, ma anche perché chiede come pagamento soltanto del cibo. Tutti, tranne il protomedico Pietro Piperno, che vede in lei una “janara”, un chiaro esempio – secondo lui – del diavolo cornuto. 

Le janare, secondo la tradizione popolare beneventana, erano donne esperte di erbe e di cure naturali, capaci di guarire malanni fisici e spirituali. In un’epoca in cui la medicina ufficiale era costosa e spesso inefficace, queste figure erano punti di riferimento nelle comunità rurali. Tuttavia, il loro sapere – unito all’indipendenza e all’autorevolezza che esercitavano – le rendeva bersaglio di sospetti e accuse di stregoneria, alimentate dalla superstizione e dal potere religioso. La leggenda voleva che di notte si radunassero sotto il famoso “noce di Benevento” per danzare e compiere riti misteriosi.

 Il diacono tenta di distogliere il protomedico dalla sua ossessione, invitandolo a concentrarsi sulle misteriose sparizioni di ragazzine che stanno avvenendo in zona. Ma per Piperno, da quando sua moglie è morta di parto, non esiste altro scopo se non far soffrire Rosa. 
Vi anticipo che riuscirà nel suo intento, ma i colpi di scena non mancano: i twist narrativi sono numerosi e sorprendenti. Nel romanzo spiccano l’importanza della lealtà tra donne, la forza silenziosa della solidarietà femminile di fronte alle ingiustizie, e il coraggio di difendere la propria libertà e il proprio sapere anche quando questo significa sfidare la paura, il pregiudizio e il potere costituito. 

L’autrice restituisce bene il clima di paura e sospetto che si respirava: un contesto in cui bastava poco perché una guaritrice diventasse una strega agli occhi della gente, e in cui la superstizione poteva trascinare un’intera città nel panico più totale. 

 Tra incendi e devastazioni, persecuzioni e massacri di anime innocenti, si intrecciano temi come il patriarcato e i diritti delle donne. 
La tensione è costante e la scrittura di Giorgio – questo è il primo romanzo suo che leggo – mi ha davvero incantata: scorrevole, intensa e con una capacità straordinaria di dare vita ai personaggi.
Consigliatissimo a  tutti!

Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: Tisana al tiglio
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Website dell'autrice: Cinzia Giorgio
Consigliato a chi ha apprezzato: Sirene di Emilia Hart

"Bianca non aveva paura del buio, non aveva paura degli animali selvatici, non aveva paura della tempesta. Aveva però paura del male"."



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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