mercoledì 12 gennaio 2022

Recensione: Darius, va tutto bene (forse)



 Darius, va tutto bene (forse)

 di Adib Khorram

 Editore: Rizzoli
 Prezzo cartaceo: € 17,00
Pagine: 352
Titolo originale: 
Darius the Great Is Not Okay

 Darius Kellner ha sedici anni, vive a Portland ed è mezzo persiano da parte di madre, ma sa più il klingon di Star Trek che il farsi, e conosce meglio le usanze degli Hobbit che quelle persiane. Ora, il suo primo viaggio in Iran sta per rivoluzionargli la vita. Darius non è esattamente quello che si dice un ragazzo popolare a scuola: farsi accettare per quello che è non è mai stato semplice ed è convinto che in Iran sarà lo stesso. Ma quando abbraccia per la prima volta la nonna e incontra Sohrab, il ragazzo della porta accanto, tutto cambia. I due cominciano a trascorrere insieme le giornate giocando a calcio, mangiando faludeh e parlando per ore su un tetto, il loro posto segreto con vista sulla città di Yazd. Sohrab e la sua famiglia persiana lo chiamano ­Dariush, e lui non si è mai sentito se stesso come in quel momento: per la prima volta nella vita sente che forse, forse, le cose dopotutto potrebbero davvero andare bene per lui…




Questa lettura l'ho iniziata con uno slancio moderato, abituata a un diverso tipo di letture, fantasy principalmente, non mi sentivo pienamente pronta per affrontare un libro come questo più attuale e realistico, eppure mi sono dovuta ricredere, è incredibile quanto rinfrescante e pungente possa essere la normalità.
Darius, infatti, è un ragazzo giovane, con mamma persiana e padre americano, con diverse problematiche alcune molto comuni per la sua età, come l'insicurezza, l'essere preso di mira e bullizzato a scuola e diciamo che proprio per questo suo essere non omologato alla massa e per le difficoltà che deve spesso fronteggiare per il lettore è molto semplice connettere con il suo personaggio e riconoscersi in alcune delle varie sfaccettature che l'autore vuole mostrarci dando voce ad ogni suo pensiero.
La vita di Darius prende una piega inaspettata quando si reca a visitare la sua famiglia in Iran per la prima volta ed è proprio che durante questo viaggio che il racconto e Darius stesso sbocciano inebriando il lettore con i profumi e i colori della stupenda cultura persiana e incuriosendolo con le varie nuove possibilità che si presentano nella vita del protagonista. Il viaggio assume un valore completamente nuovo per Darius, non è solo la scoperta di un nuovo paese e di quelle origini poco prese in considerazione prima e l'entusiasmo che deriva, ma è anche il ritrovamento di se stesso e della sua propria identità. Quelle nuove consapevolezze che nascono dai gesti più semplici diventano per lui piccoli passi essenziali per trovare la vera via di uscita dal tunnel della depressione che lo ha sempre tormentato e quell'armonia familiare che ormai era completamente sbiadita.
La narrazione è scorrevole e in certi momenti ironica e ho adorato l'ambientazione persiana, poco diffusa ma che trovo sempre estremamente affascinante e che a fine lettura sono andata a ricercare ancora. Il percorso di Darius carico di messaggi e valori importanti alla fine mi ha personalmente toccato nel profondo, il libro è uno di quelli che in punta di piedi riesce a colpire nel punto giusto lasciando il suo segno e la mente tende a ritornare spesso tra quelle pagine, tra le vie di Yazd e nei pensieri di Darius che sono sicura mi faranno compagnia per un po'. 

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Faludeh
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 14 anni
Sito dell'autore: Adib Khorram
"Va tutto bene...(forse)"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 11 gennaio 2022

Review Party: Perchè il re degli elfi odiava le storie

Che meraviglia il ritorno della mia amatissima Holly Black e non potevamo festeggiarlo se non con uno speciale Review Party dedicato appunto alla sua nuova uscita italiana "Perchè il re degli elfi odiava le storie" edizione sempre Mondadori. Il principe Cardan ritorna e ha ancora diverse storie da raccontare!

 
Perchè il re degli elfi odiava le storie

 di Holly Black

 Editore: Mondadori
 Prezzo Cartaceo: € 19,90
 Pagine: 192
Titolo originale: How the King of Elfhame Learned to Hate Stories

Prima di essere un principe crudele o un re malvagio, Cardan è stato un bambino e poi un ragazzo con un cuore di pietra. Attraverso le pagine di questo libro si getterà luce sulla vita drammatica dell’enigmatico Sommo Re del Regno degli Elfi. Si ricorderanno momenti fondamentali della sua storia, che in certi casi suoneranno familiari ai lettori della trilogia “The Folk of the Air”, raccontati tutti dal punto di vista di Cardan. Ci sarà spazio per una storia d’amore che fa battere il cuore, per avventure spericolate, ma anche per lo humour, ingredienti di una saga che ha incantato i lettori di ogni dove. Ad arricchire il tutto, poi, le sontuose illustrazioni a colori di Rovina Cai, che rendono questo libro un oggetto prezioso da collezionare, che piacerà agli appassionati dei romanzi della serie, ma anche ai nuovi lettori.


Ho amato la serie de "Il principe crudele" e quando ho saputo dell'uscita in Italia di questo che potrebbe definirsi una sorta di prequel sono stata davvero contentissima di leggerlo.
La lettura è stata veloce, d'altronde non si tratta di un libro molto corposo e ritrovare il principe Cardan e in qualche modo alcuni dei personaggi che ho lasciato alla fine della serie è stato davvero bello, ho avuto un piccolo tuffo al cuore e mi è venuta voglia di rileggere la serie per intero. In questo volume, al contrario degli altri, il punto di vista è quello del principe che tra passato e presente snocciola molti ricordi inediti e anche momenti già vissuti nella trilogia che però non avevo mai ascoltato con la sua voce, che ho trovato carica di quella rabbia e dolore che hanno messo le loro radici nel suo cuore proprio nel periodo dell'infanzia e che sono state alimentate vivendo in una corte spesso vuota e ricca di intrighi e macchinazioni. La sua storia però non è ancora finita, anzi questa volta si intreccia con altre storie che hanno un protagonista ogni volta con una sfaccettatura diversa svelando verso il finale un conto ancora in sospeso che aspetta solo di essere concluso. 
Ad aggiungere un tocco prezioso a questo libro delle meravigliose illustrazioni fiabesche e oniriche che danno il giusto spunto alla fantasia e permettono di far entrare il lettore ancora più in sintonia con il mondo dei Fae rendendo questa nuova avventura ancora più magica. Una lettura breve ma intensa con un Cardan un po' più vulnerabile del solito ma che mantiene comunque quel fascino tenebroso che lo ha sempre contraddistinto. Per chi ha amato la serie di questa autrice questa uscita è un MUST, fa sempre piacere perdersi nelle fantastiche atmosfere che la Black sa sapientemente creare e che non c'è nulla da fare, rimangono nella mente ma soprattutto nel cuore.

Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata: Tè chai
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autrice: Holly Black

Per conoscere meglio questo libro vi consiglio di visitare tutti i blog partecipanti a questo speciale. Vi lascio la lista di seguito e vi auguro una buona lettura.

    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 7 gennaio 2022

Recensione: Stirpe e vergogna

 


Stirpe e Vergogna
di Michela Marzano

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: €19,00
Pagine: 400

Michela Marzano intreccia il passato familiare alle pagine più controverse della storia del nostro Paese. Michela non sapeva. Per tutta la vita si è impegnata a stare dalla parte giusta: i fascisti erano gli altri, quelli contro cui lottare. Finché un giorno scopre il passato del nonno, fascista convinto della prima ora. Perché nessuno le ha mai detto la verità? Era un segreto di cui vergognarsi oppure un pezzo di storia inconsciamente cancellato? “Sono stata pure io complice di questa amnesia?” si chiede Michela dopo aver ritrovato una vecchia teca piena di tessere e medaglie del Ventennio. Inseguendo il filo teso attraverso le vicende della sua famiglia, tra il nonno Arturo e il nipotino Jacopo, l’autrice ridisegna il percorso che l’ha resa la donna che è oggi, costellato di dubbi e riflessioni: il rapporto complicato con la maternità, il legame tra sangue, eredità e memoria, e quel passato con cui l’Italia non ha mai fatto davvero i conti. Il risultato è uno spietato autoritratto che va molto al di là del dato personale, in questo Paese di poeti, di eroi, di santi e (così pare, ad ascoltarne i nipoti) di milioni di nonni partigiani, mettendo in luce la rimozione collettiva dell’humus fascista in cui affondano le radici di molti alberi genealogici. Tra romanzo e memoir, un libro dalla voce schietta e incalzante, che pur sospendendo il giudizio non smette di interrogarci e di invitarci a coltivare la memoria, perché “solo così si può sperare che certe cose non accadano più”.


Stirpe e vergogna.
Mi è saltato agli occhi tra le novità da leggere un mesetto fa.
Mi ha colpito la copertina, nella sua semplicità con questa frase d'impatto. Più di tutto, però, mi ha colpito il titolo, perché Stirpe e Vergogna sono due parole che stridono messe una accanto all'altra. Perché si dovrebbe provare vergogna per la propria stirpe, per la propria provenienza, per le proprie origini? Incuriosita ho letto il trafiletto e ho capito.  E ho deciso che avrei assolutamente dovuto  leggerlo. 
Michela Marzano fondamentalmente racconta la sua storia, la sua vita. Vive a Parigi da vent'anni dove insegna filosofia morale. A settembre 2019 torna in Italia a trovare i suoi genitori a poco più di un mese dalla nascita del suo nipotino Jacopo, figlio di suo fratello Arturo. Qui, frugando tra i cassetti della scrivania di suo padre, Ferruccio Marzano, ne trova la fotocopia del certificato di battesimo e scopre che il padre non si chiama solo Ferruccio Marzano, come le raccontava da piccola, "Ferruccio e basta", bensì Ferruccio Michele Arturo Vittorio Benito. Aveva il nome del re, sapeva che il nonno era stato un monarchico. Ma Benito? Perché suo padre aveva il nome del duce? E soprattutto perché nessuno glielo aveva mai detto?

Ho in mente mille aggettivi positivi per descrivere questo romanzo, non so quale sia il più adatto per farlo, ma so che l'ho adorato: un romanzo che intreccia un'analisi interiore e familiare alla storia del nostro paese, in particolare al periodo fascista; un romanzo che ti fa pensare a quello che è stato, a quello che non è mai stato veramente raccontato, affrontato, dal singolo individuo come dalla società, a quello che potrebbe ripetersi in qualunque momento della storia, a quella "teoria della china pericolosa" che Michela Marzano cita, a tutto quello che non abbiamo imparato dal passato, alla vergogna, ai sensi di colpa, al senso di superiorità; ma anche al riscatto, alla comprensione, all'amore, al perdono. Tutto questo racchiuso in 400 pagine.
Una scrittura pulita, scorrevole, ricca di dialoghi, di citazioni filosofiche, etiche, storiche, di filastrocche paesane e di canzoni, che ti aiutano ad entrare ancora di più nel mondo dell'autrice, nella sua vita e, soprattutto, nella nostra storia che col tempo viene studiata sempre più in maniera superficiale. 
Come se il passato non contasse, come se il passato non potesse ripetersi, come se non fosse importante sapere da dove proveniamo e cosa è stato prima di noi.

Ho amato la suddivisione  del romanzo in quattro parti, ognuna legata alla sensazione vissuta dall'autrice in quel momento, a quello che ha rappresentato per lei man mano che scopriva, cercava di capire, di accettare che suo nonno Arturo fosse un fascista di prima linea: una sorta di percorso psicologico per affrontare un trauma.
Un documentario, sotto un certo punto di vista. Ma senza la freddezza totale e l'oggettività da cui sono caratterizzati. Le emozioni escono fuori tutte, vivide, le si palpa, ci si rispecchia. 
Un romanzo che evoca immagini e in qualche modo ricordi.
Un romanzo che non avrei mai v
oluto smettere di leggere. 

Leggetelo, leggetelo, leggetelo!! 

Durata totale della lettura: Otto giorni
Bevanda consigliata: Caffè americano
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 10 anni


      "Il passato non passa mai. E' inutile illudersi che certe cose non succederanno mai più. La storia ci sorprende e ci coglie impreparati. Fino a quando non saremo capaci di elaborarla profondamente, ci inghiottirà, ci spingerà a ripetere gli stessi errori, ci forzerà la mano e svelerà la nostra cattiveria.


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 6 gennaio 2022

Recensione: Un delitto sotto l'albero

 


Un delitto sotto l'albero

di Jessica Fletcher & Jon Land

Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo Cartaceo: € 17,90
Pagine: 304

Con i lavori di ristrutturazione della sua adorata casa quasi completati, Jessica Fletcher è di ottimo umore e pronta a celebrare il Natale. La gioiosa atmosfera festiva viene però spezzata da una scoperta inquietante: dal terreno della sua proprietà emergono delle ossa. A quanto pare, non risalgono tutte alla stessa epoca; tuttavia, Jessica sospetta che, nonostante i secoli che li separano, i resti possano essere collegati. Quando il reporter Tad Hollenbeck viene assassinato, gli omicidi non sembrano destinati a rimanere nel passato. Più indizi, o meglio, più cadaveri fanno una prova e mentre Jessica scava in profondità per trovare la connessione tra quelle ossa e la morte di Tad, tutto pare ricondurre a un mistero che ha a lungo tormentato Cabot Cove. Anche l'idilliaca cittadina del Maine nasconde un oscuro segreto e Jessica dovrà riportarlo a galla per salvare il Natale... ed evitare che sia anche l'ultimo per lei.


Ogni anno, in questo periodo le storie della mitica signora Fletcher ci vengono a trovare. Nonostante l’avvicinarsi delle feste natalizie, Jessica sarà impegnata in un’indagine complessa, che vi cattura pagina dopo pagina. Una vicenda che si tinge di giallo e che risale fino ai fondatori di Cabot Cove, cittadina nel Maine che è casa per la nostra protagonista. Una casa che ora va ricostruita e mentre si pregusta un Natale gioioso insieme alla sua famiglia, il giallo tinge la sua tranquillità quando vengono ritrovati due cadaveri sepolti nel suo giardino. Il suo istinto investigativo viene subito solleticato e iniziano le ricerche per capire l'origine di questi corpi e il mistero che si nasconde dietro alle loro morti, ma non è finita qui, infatti l'indagine si infittisce quando si aggiunge anche il ritrovamento del corpo del giornalista televisivo Tad Hollenbeck nella sua stanza di hotel. Cosa si nasconde dietro l’assassinio del reporter, ma soprattutto potrebbe esserci una connessione tra tutti questi ritrovamenti? 
Un caso che affascina seguire fino alla fine e che non vediamo l'ora di vedere risolto, il passato e il presente si intrecciano portando alla luce anche la storia di questa cittadina con un finale che ho trovato inaspettato. Un romanzo che vi accompagnerà durante queste giornate di festa, avvolgendovi completamente e trasportando la vostra mente proprio lì a fianco della mitica Jessica, sorseggiando una tazza di cioccolata calda e cercando di interpretare tutti gli indizi. Ottimo come regalo per l’Epifania.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Cioccolata calda
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni


      "Sotto il vischio, Cabot Cove non regala baci, ma omicidi"


                            
                       Si ringrazia molto la casa editrice Sperling & Kupfer per la copia in omaggio.

mercoledì 5 gennaio 2022

Recensione: Il castello incantato di Olia



 Il castello incantato di Olia

 di Sophie Anderson

 Editore: Rizzoli
 Prezzo cartaceo: € 16,50
Pagine: 368
Titolo originale: 
The Castle of Tangled Magic

 La famiglia di Olia vive a Castel Mila, un’antica dimora affacciata su un grande lago, fatta con tronchi di pino e sormontata da cupole splendenti. Babusya, la nonna, dice che quelle cupole brillano perché sono piene di magia, ma Olia ha tredici anni e non ha ancora mai visto nulla di eccezionale sprigionarsi dall’edificio. Eppure un giorno riesce a scorgere un domovoi, uno spirito della casa, che si presenta come un ometto dalle sembianze volpine. Possibile allora che il vento inquietante che soffia da qualche tempo sia davvero dovuto alla magia, che preme per liberarsi dalle cupole? Per salvare il castello e i suoi abitanti dalla distruzione, Olia deve trovare il modo di entrare nel mondo da cui la magia sta sfuggendo e tentare di fermarla al più presto. 




La Anderson è una delle autrici di libri fantasy per ragazzi che preferisco e sono sempre contenta di leggere le sue storie che riescono ad affascinarmi con scenari magici e originali e che anche con questo piccolo gioiello devo dire che ha fatto centro.
La storia è quella di Olia, che vive a Castel Mila con la sua famiglia e in particolare con la sua saggia nonnina Babusya, una dimora antica e grandissima, che trasuda magia da ogni anfratto e che si è tramandata di generazione in generazione. Il castello e i suoi abitanti sono in pericolo e tocca alla nostra giovane e coraggiosa protagonista a scoprire i vari segreti e mondi magici che il castello nasconde e affrontare le varie sfide da superare per salvare tutti. Seguire Olia da lettore è emozionante ed è difficile riporre la lettura da parte, come sempre questa autrice riesce non solo a far sognare con le atmosfere che sa descrivere minuziosamente ma riesce anche a lasciare tra le righe messaggi profondi sui quali riflettere e che Olia in prima persona impara e di cui fa tesoro, uscendo dalla sua avventura più forte e consapevole di prima. Le illustrazioni che arricchiscono le pagine sono davvero straordinarie e contribuiscono a far letteralmente entrare nella trama, un tocco fiabesco che rende questo libro ancora più speciale e magico proprio come la coloratissima copertina lascia intravedere.
Una storia ricca di folklore ispirata alle leggende della lontana Russia e tanto fascino che si merita quattro diamantini e mezzo e con la quale la Anderson si è proprio superata. Un libro che merita di essere scoperto e che ci fa viaggiare con la fantasia in luoghi diversi e magistralmente costruiti che non hanno età.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Succo di frutta alla pesca
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: Dai 12 anni
Sito dell'autrice: Sophie Anderson
"Il castello incantato di Olia è un’avventura dall’atmosfera onirica e fiabesca, un romanzo ricco di personaggi da cui sarà difficile separarsi."



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 4 gennaio 2022

Recensione: Pax - Il viaggio verso casa

 


Pax - Il viaggio verso casa

di Sara Pennypacker

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: € 16.00
Pagine: 269

È passato un anno da quando Peter e la sua volpe Pax si sono visti l’ultima volta. Un tempo erano inseparabili, ma ormai conducono vite molto diverse. Pax e la sua compagna Peloritto hanno avuto una cucciolata, che devono accudire e proteggere dai pericoli del mondo. Nel frattempo Peter, ormai orfano di guerra, lascia Vola, la donna che l’aveva accolto in casa sua, perché intende arruolarsi nei Soldati dell’Acqua, un corpo di volontari chiamati a ripulire fiumi e laghi dagli inquinanti che vi sono stati riversati durante la guerra. Il ritorno verso casa porterà Peter e Pax a riannodare quel legame che avevano intrecciato tanto tempo prima e che sembrava ormai reciso… L’atteso seguito di Pax non è solo la storia mozzafiato di una grande amicizia tra una volpe e un ragazzo, ma è anche la celebrazione del potere curativo dell’amore, e della forza che ognuno di noi può trovare in sé per uscire dalla propria solitudine.


Quello di cui vi parlo oggi, è un romanzo bellissimo, per grandi e piccini. Uno di quelli che scalda il cuore. Un messaggio meraviglioso: l’amicizia tra una volpe ed un uomo, il legame con la natura che ci rende migliori. Un romanzo che narra di sentimenti che ciascuno di noi, prima o poi, è costretto ad affrontare: il distacco dai nostri cari, la rinascita in forma nuova dopo un lutto e/o una perdita, la necessità di accudire i nostri figli, di trasmettere loro il giusto messaggio perché possano essere dei messaggeri preziosi nel mondo nuovo che verrà. Credo di poter dire che questo libro è consigliato a tutti, non solo ai più giovani. I messaggi che vi sono inseriti, sono davvero preziosi, soprattutto quello inerente all’amore che ci lega ai nostri padri, e che rimane sempre e comunque (direi pure, nonostante tutto). Un gioiellino che merita di essere letto, Come direbbe Peter il protagonista: “ questo racconto, vi si infilerà dentro, e vi coglierà di sorpresa”.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Cioccolata bianca
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Sara Pennypacker



      "L'atteso seguito di Pax."


                            
                              Si ringrazia molto la casa editrice Rizzoli per la copia in omaggio.

lunedì 3 gennaio 2022

Recensione: Comfort Food



 Comfort Food

 di Autori EIFIS

 Editore: Eifis Editore
 Prezzo: € 29,50
 Pagine: 200

 Già agli inizi del 1900 lo scrittore francese Marcel Proust ne “Alla ricerca del tempo perduto”, aveva usato un’immagine brillante per descrivere gli effetti nostalgici e consolatori di un biscotto. Tuttavia il temine Comfort food così come viene inteso oggi verrà coniato successivamente, diventando non più il cibo del ricordo, bensì quello del cuore e del conforto. La gastronomia che fa bene all’anima. è innegabile che la storia recente a livello mondiale ci ha portato a rifugiarci in cucina, riscoprendo la calma di quel tempo perduto nel sedersi a tavola per assaporare antichi sapori, della pizza e del pane fatti in casa, del cibo “così come lo faceva la nonna”. La cucina come evasione, anche se momentanea, dal mondo reale, come luogo “comfort” in cui sentirsi al sicuro. Gli autori hanno rinunciato alle royalties per sostenere insieme all’editore i progetti di Choose Love, organizzazione nata per sostenere tutti coloro che costretti a fuggire dal proprio Paese, diventano rifugiati in Europa, con l’augurio di potere contribuire almeno in parte a restituire il conforto di una casa con un pasto caldo.




Per tutti il cibo e quello che prepariamo in cucina viene fortemente influenzato da quello che proviamo e dalle nostre emozioni del momento, quando siamo tristi cerchiamo rifugio in un determinato piatto o alimento che ci fa sentire meglio, quando vogliamo condividere un momento felice spesso organizziamo cene e pranzi con i nostri amici, insomma da sempre il cibo non solo alimenta il nostro corpo ma nutre anche il nostro cuore a seconda del momento che stiamo vivendo. Il comfort food può regalarci infinite emozioni e condizionare il nostro umore e non deve necessariamente essere associato al cibo spazzatura ma anzi con la giusta ispirazione può essere associato a piatti naturali e biologici. Il risultato è questo splendido libro, ricco di ricette tutte vegetali create e scelte con il cuore da diversi autori che mettono tutta la loro passione in cucina e in quello che preparano. Sfogliando pagina dopo pagina le fotografie fanno venire l'acquolina in bocca e troviamo tanta varietà tra i diversi piatti suggeriti, dolci, primi, contorni, vellutate, davvero un'idea diversa per ogni occasione.
Questo volume è profumato, colorato e ricco di coccole che possiamo concederci a seconda del tipo del conforto di cui abbiamo bisogno, per festeggiare un momento importante, quando abbiamo bisogno di un abbraccio ristoratore oppure anche solo per ricaricare le batterie dopo una giornata faticosa. Tanti consigli culinari golosi che possiamo arricchire con il nostro amore mentre li prepariamo, ricordiamoci che le intenzioni e le energie che mettiamo nella preparazione influiscono il piatto finale e donano quel sapore unico che ci fa stare bene. Di sicuro un libro che tutti vorremmo avere nella nostra libreria culinaria che oltre a reglarci tante nuove idee con le sue royalties aiuta un'organizzazione che sostiene i rifugiati in Europa che non per scelta, sono costretti a lasciare e scappare dal proprio paese di origine, un libro che attraverso il buon cibo fa bene a noi e anche a chi ne ha più bisogno. Choose LOVE, sempre!

Durata totale della lettura: Da consultazione
Bevanda consigliata: Kombucha
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
"Un manuale di ricette “comfort” destinate a consolare, confortare, rassicurare, coccolare, ristorare e renderci piú felici."


    Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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