lunedì 22 ottobre 2012

Recensione: L'Indovina di Istanbul



L'Indovina di Istanbul
di Michael D. Lukas


Editore: Longanesi
Pagine: 322
Formato: Ebook Kindle
Lingua: Italiano
Lingua originale: Inglese
Traduzione: E. Banfi
Genere: Narrativa Moderna

1877, Costanza, sulle sponde del Mar Nero: è una notte di guerra e di razzia, ma anche di speranza. Mentre una divisione di cavalleria dello zar semina il terrore in città, nella casa di un venditore di tappeti ebreo viene alla luce una bambina. Si chiama Eleonora, e un'antica profezia prefigura per lei un destino straordinario. Eleonora cresce senza la madre e con un padre amorevole ma spesso assente, che la affida a una matrigna rigida e repressiva. Niente però può impedirle di mostrare il suo talento: a soli sei anni Eleonora ha una memoria prodigiosa e una grande abilità nel far di conto, ma soprattutto vive per i libri. È nei libri, e nelle diverse lingue in cui sono scritti e che lei impara senza alcuna difficoltà, che Eleonora trova il suo destino. Un percorso avventuroso, costellato di entusiasmi ma anche di tragedie, la porterà fino a Istanbul, maestosa capitale di un impero ormai in disfacimento, e quando inizierà a spargersi la voce dei suoi talenti, la ragazzina varcherà la soglia del palazzo del sultano, legando così indissolubilmente il suo destino a quello di un impero.

Fuori dalla casa in cui il papa Yacob cammina avanti ed indietro in attesa di sentire il primo vagito della sua bambina, infuria una delle tante battaglie che stanno dilaniando Costanza e le regioni sul Mar Nero. In una notte di ferro e fuoco viene alla luce Eleonora: una bambina che cambierà il corso  degli eventi, così è stato predetto e così sarà. Inizia così la vita e il percorso della piccola Eleonora: dotata di una curiosità innata e di una memoria fotografica, la bambina si dimostrerà sin dai primi anni una creatura speciale. Fuori dalla sua finestra vegliano il suo sonno e le sue giornate uno stormo di upupe viola e mai la lasceranno sola, neppure quando deciderà di salpare per raggiungere Istanbul. Michael David Lukas ha creato una storia che parla di crescita e di magia: ci ritroviamo per le strade di Instabul insieme ad Eleonora ed insieme a lei scopriamo le meraviglie di questa città, ne assaporiamo i gusti e gli odori e ne conosciamo le persone che la popolano. Dopo poche pagine si crea un rapporto simbiotico con la protagonista: una dolce bambina che ha un destino da compiere e di cui è all'oscuro. La sua mente e il suo intelletto la porteranno a scambi di opinioni con gente più grande e i suoi otto anni non saranno poi così pochi quando si ritroverà al cospetto del sultano per un consulto politico. L'autore ha la dote innata di saper narrare ed evocare posti lontani e personaggi quanto mai reali. Eleonora sembra quasi una piccola upupa del suo stormo: dotata della bellezza propria dell'innocenza saprà ghermire il cuore del lettore che a malincuore dovrà lasciarla alla fine del libro. Un romanzo che vi saprà conquistare e che vi farà sognare!

Durata della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè alla rosa
Età di lettura consigliata: dai 16 anni





"Un mondo magico..una bambina che porterà pace tra i popoli"


Michael David Lukas è nato a Berkeley, California, nel 1979. È specialista in lingua e cultura araba, ha studiato in Turchia, Tunisia, Israele per poi laurearsi negli Stati Uniti.

"Uno splendido romanzo di formazione con un tocco di magia. La sorpresa dell'anno."
Los Angeles Times

           "Eleonora Cohen venne al mondo un giovedì, nella tarda estate del 1877. Chi quella mattina si era alzato presto, avrebbe ricordato uno stormo di upupe viola e bianche che roteavano sopra il porto: tracciavano un cerchio e poi sfrecciavano via in tutte le direzioni, dando l’impressione di voler rammendare uno strappo nel firmamento. Che ci fossero riuscite o no, alla fine rallentarono le repentine discese e presero posto in città, sui gradini del tribunale, sul tetto di tegole rosse dell’Hotel Costanza e sul campanile della chiesa di San Basilio. Si appollaiarono sulla lanterna del faro, sul minareto ottagonale della moschea, sul ponte di prua di un piroscafo che sbuffava nuvole di fumo in un cielo altrimenti limpido."



E voi cosa ne pensate? Siete incuriositi?

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