martedì 25 agosto 2020

Recensione: Le 60 lingue che uniscono l'Europa

Le 60 lingue che uniscono l'Europa
di Gaston Dorren

Editore:  Garzanti
Prezzo cartaceo: 16,80 €
Prezzo ebook: 10,99 €
Pagine: 312


Le 60 lingue che uniscono l’Europa è un viaggio senza precedenti tra le storie, le peculiarità, le inaspettate somiglianze delle parlate che ogni giorno possiamo ascoltare in giro per il vecchio continente. Grazie alla trascinante passione di Gaston Dorren attraverseremo così sperduti villaggi tra le montagne della Svizzera dove la lingua franca è il romancio, piccoli comuni italiani dove si parla catalano, greco o croato, e impareremo a orientarci tra i caratteri dell’alfabeto cirillico. Scopriremo perché l’esperanto non prenderà mai piede, perché il finlandese è la lingua più semplice da imparare, o perché i norvegesi scrivono in danese. E partendo dal protoindoeuropeo per arrivare al successo ormai globale dell’inglese, questo libro divertente e ricco di aneddoti cambierà il modo in cui pensiamo alle lingue che ci circondano, e dimostrerà ancora una volta l’importanza e la ricchezza di un patrimonio che corriamo il rischio di perdere per sempre.





Tra le tante cose che mai mi sarei aspettata da questo 2020, quella di amare alla follia un libro di linguistica credo rientri nella top ten. E invece eccomi qui a tesservi gli elogi di un saggio che ha saputo catturarmi e farmi appassionare ad un tema che credevo essere estremamente noioso. Non sto scherzando, ma in certi momenti ho avuto difficoltà a posare l'ebook reader perché mi ero talmente appassionata che mi stavo dimenticando del fatto che dovevo andare a dormire.
Cosa rende questo libro così speciale?
Bella domanda. Direi che l'autore ci mette del suo: ha uno stile chiaro e intrigante, nonché l'innata capacità di rendere semplici argomenti complessi. Un capitolo alla volta, ci porta alla scoperta delle 60 lingue che hanno "costruito" l'Europa, spiegandoci alcune delle caratteristiche che le rendono così uniche e al contempo così affascinanti. Ecco, così, che si scopre che il Norvegese non esiste (se qualcuno vi dice "sto studiando il Norvegese" sappiate che molto probabilmente sta studiando uno dei dialetti che si parlano in Norvegia), che il Galiziano è fin troppo simile al Portoghese, solo che si parla in Spagna - e che di fatto, il Galiziano è la "madre" del Portoghese, in che modo ungherese e finlandese sono imparentate e tante tante altre chicche di questo tipo, che improvvisamente vi faranno venire una voglia matta di saperne di più.
Se ho catturato la vostra attenzione e vi ho convinti a leggere questo libro, voglio darvi due suggerimenti. Il primo: non iniziate a leggere il libro dal capitolo dedicato all'italiano, perché può sembrare un po' deludente. In realtà, di tante altre caratteristiche della nostra lingua e dei nostri dialetti si è parlato in altri punti del libro, e quindi l'autore ha deciso di affrontare altri aspetti dell'italiano nel capitolo a lui dedicato.
Il secondo: questo è uno di quei libri che, una volta letti, vi farà passare per dei piccoli geni nelle conversazioni. Potrete giocarvi le nozioni che imparerete come piccoli aneddoti per far colpo su amici, parenti, la persona che vi fa mandare il cuore in tachicardia e capi - che inizieranno a pensare che siate una sorta di Wikipedia vivente.
Volete davvero perdere un'occasione del genere?


Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata:  Succo di mirtillo
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Gaston Dorren





"Esiste una maniera per colmare il divario fra noi e la lingua dei nostri antenati? [...]La risposta è sì, in una certa misura. E Vilnius, la capitale della Lituania, è il posto giusto per farlo."

                                             Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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