martedì 4 agosto 2020

Recensione: Una donna quasi perfetta






Una donna quasi perfetta
di Madeline St John

Editore: Garzanti
Prezzo cartaceo : € 16,00
Prezzo ebook: € 9,90 
Pagine: 240
Genere: Narrativa moderna

Londra. Attraverso le grandi finestre si scorgono sontuosi salotti, tovaglie ricamate e, immancabile, un servizio da tè in fine porcellana. Intorno a quei tavolini elegantemente apparecchiati, con una tazza in mano, le donne si confidano le une con le altre, si danno manforte, si studiano tra mezzi sorrisi e cenni d’intesa. È così anche per Flora, Gillian e Lydia, tutte e tre convinte di avere una vita quasi perfetta. La prima ha un marito che ama e tre splendidi bambini. Gillian ha una relazione con un uomo sposato che spera possa trasformarsi in qualcosa di più. Infine Lydia è sicura di poter vincere la medaglia di “amica dell’anno”. Quando le loro strade si incrociano, però, capiscono che non sempre le cose vanno come si desidera: è il momento di scegliere che persone vogliono essere, che tipo di donne vogliono diventare. Al di là di quello che la società richiede loro. Al di là di quello che si aspettano gli uomini che hanno accanto. Perché, per quanto sia più semplice avere qualcuno vicino che ci consigli che cosa dire e che cosa fare, e prendere decisioni non convenzionali possa fare paura, Flora, Gillian e Lydia stanno per scoprire che è la sola strada verso la libertà.

Le signore in nero di Madeleine St John è stato la sorpresa editoriale del 2019. Per mesi in vetta alle classifiche grazie a un passaparola inarrestabile, ha convinto la stampa più autorevole. Un’autrice di cui la letteratura aveva bisogno e che ora approda in libreria con un altro gioiello. Una storia in cui tre donne hanno il coraggio di anteporre ciò che desiderano dalla vita a ciò che il mondo si aspetta da loro. Una scelta che, per una donna, non è mai scontata, in qualunque epoca e a qualunque età.





Flora e Simon sono sposati e hanno tre fili: la loro vita è tranquilla fatta di dialoghi e di piccoli rituali che sembrano legarli. Ma quando Flora parte con i figli per una vacanza in Francia succede l'impensabile: Simon ad una cena incontra Gillian ed è subito un colpo di fulmine. Le protagoniste di questo romanzo sono tre donne Flora, Gillian e Lydia. La prima come abbiamo visto incarna lo stereotipo della moglie e madre che ha lasciato dietro di sè chi era per dedicarsi anima e corpo agli altri. Adesso che la figlia più grande sta crescendo e Simon è sempre più assente Flora sente di dover fare qualcosa per ritrovarsi e inizia dalla fede e dalla chiesa. Poi c'è Gillian una donna indipendente che non vuole legarsi proprio perchè non vuole perdere la propria indipendenza. Ma che nel rapporto con Simon cercherà proprio quel qualcosa di più che ha sempre negato a sè stessa di volere. Ed infine c'è Lydia amica di Flora che si ritroverà a custodire il segreto di Simon per salvare la propria amica dal dolore. Tre donne, tre punti di vista totalmente differenti sulla vita e sull'amore: in questo secondo romanzo Madeline St. John cambia registro rispetto al primo romanzo e scava nelle vite delle donne, per stimolarle ad evadere dagli stereotipi e spronandole ad essere sempre loro stesse. Una lettura totalmente diversa rispetto a Signore in nero: la narrazione è diversa così come il ritmo che non sempre ha incontrato i miei gusti, ma alla fine posso dire che è stata una lettura interessante e diversa.


Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè alla pesca
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni


"Chi è davvero Flora? e soprattutto chi è suo marito Simon?"


  Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
                                       

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