venerdì 5 febbraio 2021

Recensione: Uno strano pubblico ministero

 


Uno strano pubblico ministero
di Giorgio Bastonini

Editore:  Mondadori
Prezzo cartaceo: 17,00 €
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 280


Paolo Santarelli è il sostituto procuratore che non ti aspetti: informale, allergico alle pressioni dall’alto, pronto a ricorrere a sistemi non convenzionali pur di risolvere i casi. Quando nella città di Latina, dove lavora, due tunisini vengono uccisi senza che emerga un collegamento fra gli omicidi, le indagini si rivolgono nei confronti della famiglia Romano, il burattinaio che regge i fili della criminalità organizzata locale. Ma Paolo non si ferma alle apparenze e cerca di comprendere due mondi per lui ugualmente alieni: gli immigrati tunisini e gli adolescenti. Intanto, anche il cuore di Paolo viene strattonato da due parti ma, come sempre, il giovane piemme è tanto deciso sul lavoro, quanto goffo e maldestro nella vita privata. Per fortuna c’è Livio, proprietario del bar che Paolo ha eletto a rifugio, gigante dal cuore tenero, che lo consiglia sulle faccende di cuore e lo mette al corrente sulle voci in città.
Uno strano pubblico ministero segna l’esordio nei Gialli Mondadori di un protagonista e di un autore capaci di mescolare tensione e leggerezza e, tratteggiando contraddizioni e malesseri sottopelle di una città di provincia, raccontare di riflesso i grandi mali che affliggono l’Italia.





Paolo Santarelli, sostituto procuratore della Repubblica: in realtà il titolo di questo romanzo vi dice, da solo, più di quanto possa fare io i dieci pagine di analisi del profilo psicologico di questo personaggio. Santarelli è decisamente un magistrato fuori dai soliti schemi narrativi a cui siamo stati abituati. Rispetto a tanti altri suoi colleghi letterari, è molto - e lo dico come complimento - più umano: ha bisogno di un buon caffé, di amici con cui giocare a calcetto, non sopporta alcuni dei suoi colleghi e ha un rapporto un pochino conflittuale con il suo capo. Ha un enorme fiuto investigativo - e forse in cuor suo un po' gli dispiace di non essere diventato poliziotto, anche se questa è solo una mia ipotesi - ma ben poco intuito quando si tratta di capire le donne.
Seguiamo le sue vicissitudini in una città quella di Latina, che non avevo mai incontrato nei vari romanzi gialli ambientati nella nostra penisola, ma che Giorgio Bastonini riesce a farmi apprezzare nel giro di poche pagine. E il nostro Santarelli si ritrova ad avere a che fare con due grandi misteri: da una parte, la morte, a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro, di due nordafricani - due delitti che paiono non avere un granché in comune, salvo la nazionalità delle vittime e la tempistica. Dall'altro, il mistero di cosa mai vorranno da lui Barbara - con cui lui ha avuto, o forse ha ancora, una relazione - ed Elena, sorella della sua segretaria, madre single di una adolescente che conosce il figlio di una delle vittime di omicidio su cui sta indagando Santarelli.
Mentre il secondo mistero contribuisce a fornire quella punta di leggerezza alla lettura, i casi di omicidio risultano essere dei misteri ben ideati e la cui risoluzione non è affatto scontata come si potrebbe pensare ad un primo sguardo. Un giallo avvincente, insomma, che spero sia solo il primo di una serie dedicata a questo strano pubblico ministero.  

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata:  Caffè espresso
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Sito dell'autore: Giorgio Bastonini 



"Grazie Livio, che mi stai ad ascoltare senza darmi consigli non richiesti. Se non ti offendi, ti faccio un complimento. Sei sensibile come una donna,"

                                             Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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