martedì 29 marzo 2022

Recensione: La signora di Reykjavik

        

La signora di Reykjavik
di Ragnar Jónasson

Editore: Marsilio
Prezzo Cartaceo: € 17,00
Prezzo ebook: €10,99
Pagine: 496
Titolo originale: Hostage


Hulda, «la donna nascosta», cela un segreto già nel nome. Ruvida e ribelle, è tra i migliori investigatori della polizia di Reykjavík: a sessantaquattro anni, però, competenza e abnegazione non sono sufficienti, visto che ai piani alti c’è chi è ansioso di mandarla in pensione. Ma Hulda ha dato tutto alla carriera e la prospettiva di dover lasciare il lavoro a cui ha dedicato la sua vita la fa infuriare. Quanto si farà sentire la solitudine? Inevitabilmente, la porta si spalancherà ai vecchi demoni che lei ha sempre ridotto al silenzio. E allora le sue fughe tra le aspre montagne dell’Islanda, per respirare a pieni polmoni la durezza della sua isola, non basteranno più. Ottenuto il permesso di dedicarsi a un’ultima indagine, un cold case a sua scelta. Hulda sa perfettamente qual è il caso che vuole riaprire. Dieci anni prima, una giovane donna, arrivata dalla Russia con la richiesta di asilo politico, era stata trovata morta in una baia non lontana dalla capitale. Le indagini, ingarbugliate e chiuse sbrigativamente da un collega, non avevano portato a una vera soluzione, e ora Hulda vuole dare voce a chi è stato dimenticato troppo in fretta. Vuole la verità. E ha quindici giorni di tempo per trovarla.


Hulda è un'investigatrice della polizia di Reykjavik. Non è più giovanissima, non ha amici, neanche e soprattutto tra i colleghi. È schiva, chiusa anche se determinata e testarda e quando si trova coinvolta in un'indagine niente può fermarla.
Ma quando arriva in ufficio, per una normale giornata di lavoro il suo capo la chiama e le comunica che è ora che vada in pensione, che sarà trattata con i guanti, ma che ormai ha bisogno del suo ufficio per il giovane investigatore che la sostituirà. Ha quindici giorni e poi sarà in pensione. Hulda entra nel panico. Non è pronta. Già si vede, anima solitaria, nella sua casa vuota, senza suo marito, venuto a mancar solo qualche anno prima. Senza sua figlia, Dimma, morta molti anni prima quando era un'adolescente. Il suo lavoro è la sua vita. Il suo capo le concede di scegliere tra un cold case da seguire nelle due settimane prima della pensione. E Hulda sceglie un caso irrisolto, quello di una giovane donna russa, trovata morta in una baia vicina alla capitale, apparentemente suicida. Il caso era stato frettolosamente e superficialmente chiuso dal suo collega Alexander, di grado superiore a lei ma decisamente approssimativo. Ma ha fatto carriera perché uomo e lei era rimasta indietro. Inizia così a indagare e si convince sempre di più che la donna non si sia suicidata ma che si tratti di un omicidio. Molti personaggi entrano nella storia, uomini collegati alla giovane russa. Il suo avvocato, il traduttore che la assisteva nella richiesta di asilo, ma anche la proprietaria dell'ostello dove alloggiava, l'amica russa, anch'essa scomparsa e mai più ritrovata. Ma Hulda non si arrende, anzi, più va avanti e più si carica, soprattutto perché il tempo rimasto non è molto. E riesce anche a passare qualche momento di relax con un anziano medico in pensione, anch'egli solo, che le è molto affezionato. Forse la pensione non sarà così male se ha qualcuno con cui condividerla. Ma il destino è in agguato e mano a mano che le pagine si susseguono, si arriva a un finale totalmente inatteso.

Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: caffè macchiato
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Sito dell'autrice: Ragnar Jónasson


      "Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine."



Si ringrazia la Casa Editrice per la copia omaggio.

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