mercoledì 23 marzo 2022

Recensione: Padri


 

Padri
di 
Giorgia Tribuiani

Editrice: Fazi

Prezzo cartaceo: € 16,00
Prezzo Ebook: € 8.90
Pagine: 196
Genere: Narrativa moderna

È un pomeriggio di primavera quando, con lo stesso corpo e la stessa età del giorno della propria morte, Diego Valli risorge. Si risveglia sul pianerottolo di quello che era stato il suo appartamento, tira fuori le chiavi, prova a infilarle nella serratura ma si trova faccia a faccia con il figlio Oscar, lasciato bambino e invecchiato ormai di oltre quarant’anni. Da qui, ha inizio una vicenda di riconciliazioni e distacchi, una storia intensa e sincera sul rapporto tra padri e figli e sulla necessità del perdono.
Una volta riconosciuto il padre, Oscar affronta il comprensibile straniamento aggrappandosi alle incombenze della quotidianità, mentre Clara, sua moglie, non crede al miracolo e si oppone all’idea di ospitare in casa uno sconosciuto. A complicare le cose, si aggiunge l’arrivo di Gaia, la figlia della coppia, che torna nella città natale per trascorrere le vacanze. Di nascosto dalla madre, che è spesso via per lavoro, Gaia finalmente ha l’occasione di conoscere suo nonno: un uomo profondo, amante della musica, più simile a lei di quanto sia mai stato suo padre. Oscar, al contrario, scoprirà aspetti di Diego che non pensava gli appartenessero.

Dopo il perturbante e vertiginoso Blu, Giorgia Tribuiani torna con un romanzo dalla prosa tesa e accattivante che si appunta su una storia a tre voci di rabbia e dolore, parole non dette e seconde occasioni. Una riflessione sulla famiglia dalla trama originale in bilico tra realtà e impossibile per un’autrice che, come poche, sa scavare nell’animo umano per far emergere il rimosso e stimolare la comprensione con uno stile personale notevole e a tratti sorprendente.

«Padri testimonia come in minime storie possono rivelarsi spazi immensi. Un libro d’amore in senso largo, come accettazione e accoglienza dell’altro, quindi comprensione dell’umano al di là del proprio perimetro individuale. Certo c’è anche di più: la voce del perdono, la generosità di offrire sempre altre occasioni di fronte alla mancanza, all’assenza, ai sempre possibili errori che accompagnano i giorni che ci sono dati. Alla fine, verrebbe solo da dire, da parte di chi scrive come di chi legge: non è niente, è la vita soltanto».
Remo Rapino




Oscar aveva solo dieci anni quando suo padre Diego è morto. Ora di anni ne ha quaranta, è padre anche lui: è cresciuto senza una figura di riferimento e non è stato facile essere lui stesso un padre modello. Professore e dedito al lavoro ha vissuto di silenzi, di carezze non date e di traguardi. La sua vita sembra una linea retta: sposato, vive nella casa dove è cresciuto e sua figlia sta per laurearsi. Tutto perfetto. Tutto troppo perfetto. Quando una sera come tante un uomo prova ad entrare con una vecchia chiave in casa loro Oscar si ritroverà a perdere il terreno sotto i piedi. C'è suo padre davanti a lui. Come è possibile? Padri di Giorgia Tribuiani che torna sugli scaffali con un nuovo romanzo candidato al Premio Strega, non è un lettura come tutte le altre. E' un passo nel vuoto, in una dimensione onirica, ai confini della realtà: un padre morto e suo figlio si ritrovano per imparare ad amare, per imparare ad essere padre e figlio. Il rapporto genitoriale in questo romanzo viene smontato e messo a nudo con tutte le fragilità e i passi falsi che si commettono. Gaia in suo padre Oscar ha sempre visto un comandante, non ha mai capito i suoi silenzi e le sue mancanze. Ha imparato a volergli bene ma non a capirlo, ha imparato a portare buoni voti per guadagnarsi il suo amore sterile. Dal canto suo Oscar non ha mai imparato ad aprirsi, neppure con sua moglie Clara: il loro matrimonio è pieno di crepe e di parole non dette, di sguardi carichi di tensione. Diego e Oscar si ritrovano, si conoscono, si esplorano. La sua perdita e il suo ritorno sono un modo per ricongiungersi, per fare pace con il passato e per togliersi strati di dolore per rinascere, per essere migliori. Uno sguardo attento quello di Giorgia che analizza un rapporto non semplice con mano delicata e gentile, con un flusso di coscienza senza fine.

Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: tè alla menta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


"Eppure, continuava Diego, prima o poi i figli crescono e scavano e le trovano comunque, le tue debolezze. E ti odiano per questo: per esserti mostrato invincibile."

    
                                

                                         Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

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