giovedì 21 marzo 2013

Recensione: La voce del destino


La voce del destino
di Marco Buticchi

Prezzo di copertina: € 19,90
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 651, rilegato
Genere: Thriller, narrativa contemporanea

Vincitore Premio Emilio Salgari 2012 e Finalista Premio Bancarella 2012.

Oggi è un'anziana clochard costretta a vivere per le strade di Parigi, ma il suo passato le ha regalato fama e successo. Qualcuno la vuole morta, ed è solo l'intervento di Oswald Breil e Sara Terracini a salvare la vita di Luce de Bartolo. Ma qual è il segreto che custodisce, così potente da sconvolgere l'ordine mondiale? Chi è davvero quella donna? La sua storia inizia nell'Argentina fra le due guerre e racconta un'amicizia straordinaria, quella fra Luce e una tra le donne più ammirate di tutti i tempi: Eva Duarte. Mentre Luce diventa il soprano più famoso al mondo, Eva sposa il colonnello Juan Domingo Perón: nasce così il mito intramontabile di Evita. Le due amiche incontrano grandi soddisfazioni, ma anche tragedie e violenze che sembrano sgorgare dalla fonte stessa del male: il nazismo. Un'ideologia che trova la sua forza simbolica in un oggetto dal potere immenso: la leggendaria lancia di Longino, la cui punta trafisse il costato di Cristo. Il Reich sopravvive alla sconfitta, ed è proprio in Argentina che il male nazista intreccia le proprie trame oscure di rinascita con l'ascesa di Perón, per poi estendere i propri tentacoli sino a raggiungere le stanze più inviolabili: quelle delle alte sfere del Vaticano e della finanza più spregiudicata. E il male nazista oggi è pronto a risollevare la testa. Perché si scateni, manca soltanto una chiave: quella in possesso di una donna sopravvissuta con coraggio e determinazione a tutto ciò che il destino le ha riservato.


L'ultimo, appassionante romanzo di Marco Buticchi si snoda a cavallo delle due guerre mondiali, attraverso il racconto effettuato ai giorni nostri da Luce, ex soprano ora clochard, ai protagonisti ricorrenti dei suoi romanzi, Oswald Breil, e Sara Terracini, sua moglie.
Il racconto è incentrato sulla vita in Argentina della donna, ai tempi dell'ascesa al potere di Peròn, ed in particolar modo sulla sua amicizia con Eva, moglie del colonnello, divenuta poi un'icona per il popolo.
Questo legame fortissimo viene cimentato da segreti inconfessabili relativi all'ideologia nazista, che ha trovato in Argentina una nuova linfa per poter ricostruire il Quarto Reich.
Tutto ciò sarebbe possibile grazie ad un oggetto le cui tracce si sono perse nei secoli, ma che costituirebbe un elemento essenziale per la sua rinascita: la lancia di Longino, che avrebbe perforato il costato di Cristo.
Con la sua narrazione avvincente, Buticchi si spinge anche ad indagare anche sulla misteriosa morte di Papa Giovanni Paolo I, dopo appena 33 giorni di pontificato, in un intreccio mozzafiato che non dà tregua al lettore. Forse in questo romanzo i tratti psicologici dei numerosi personaggi, a causa del ritmo serrato, vengono solamente accennati, ma Buticchi conserva la sua capacità di inserire una storia di finzione in un contesto storico particolarmente difficile, andando a toccare temi sempre attuali ma che spesso rimangono sconosciuti ai più. Da leggere tutto d'un fiato.

Durata della lettura: 10 giorni
Bevanda consigliata: martini dry
Età di lettura consigliata: dai 19 anni




Un romanzo appassionante a cavallo tra la finzione e la storia.

Marco Buticchi è nato a La Spezia nel 1957. Ha viaggiato moltissimo per lavoro, ma nutrendo anche la sua curiosità, il suo gusto per l’avventura e la sua attenzione per il particolare, ed è forse da questo che deriva una grande capacità per le descrizioni rapide, puntuali e incisive. È il primo autore italiano e anche l’unico pubblicato da Longanesi nella collana «I maestri dell’avventura», accanto a Wilbur Smith, Clive Cussler e Patrick O’Brian. Tutti i suoi romanzi hanno ottenuto grande successo di pubblico e di critica: Le pietre della luna (1997), Menorah (1998), Profezia (2000), La nave d’oro (2003), L’anello dei re (2005), Il vento dei demoni (2007) e Il respiro del deserto (2009).

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