giovedì 21 marzo 2013

Recensione: L' ultima notte a Madrid


L'ultima notte a Madrid
di Ana Ramírez Cañil

Prezzo di copertina: € 9,90
Editore: Mondadori
Collana: Oscar
Pagine: 516, cartonato con sovraccoperta
Titolo originale: Si a los tres anos no he vuelto
Lingua originale: Spagnolo
Traduzione: Federico Niola
Genere: Romanzi d'amore, storico

«In silenzio, senza dire nulla, neppure le frasi d’amore mai scontate tra di loro. Solo pelli che si riconoscevano, corpi silenziosi che si odoravano, si toccavano»
Due donne, due mondi, due modi diversi di guardare alla vita. E all'amore. In un affresco emozionante della Spagna del dopoguerra. È l'estate del '39 e durante le vacanze si intrecciano le vite di due giovani, travolti da una passione bruciante, da un amore tenace come la roccia delle montagne della sierra. Jimena e Luis si riconoscono e si desiderano. Ma tutto sembra congiurare per separarli: la differenza di origini sociali (lei proviene da una famiglia contadina, lui dall'ambiente sofisticato dell'alta borghesia) e il vento impetuoso della Storia che sta sgretolando intorno a loro il mondo come l'hanno sinora conosciuto. Jimena e Luis si sposano. E la decisione di andare insieme a Madrid, nella città lacerata dal franchismo e dalla guerra civile, sembra mettere ancor più a repentaglio il loro futuro. Un'altra donna sogna e si strugge, nei Paesi Baschi sfiorati dalla monarchia e oppressi da un'intransigente morale cattolica. Anche María Topete incontrerà l'amore ma una svolta improvvisa, destinata a forgiarle per sempre il carattere, cambierà ogni cosa. E così María e Jimena, tanto diverse, ma incrollabili entrambe, incroceranno le proprie strade. E non sarà l'amore di un uomo a dividerle, ma l'innocenza negli occhi di un bambino...


Spagna, 1939. La feroce guerra civile spagnola, che porterà al potere i falangisti e il dittatore Francisco Franco, piega una nazione già frustrata da 3 anni di combattimenti e povertà. In questo scenario terribile nasce la storia d'amore passionale tra Jimena e Luis, giovane repubblicano, nella relativa tranquillità di Rascafria, il paese montano d'origine della ragazza. Il matrimonio e la decisione di vivere una vita insieme portano i due giovani a Madrid, dove dopo pochi giorni di felicità Luis è costretto alla macchia per sfuggire ai suoi detrattori. Jimena si ritrova così sola ed incinta, alla mercé del nemico e considerata una peccatrice (poichè i falangisti non riconoscevano i matrimoni contratti in epoca repubblicana). Viene così portata in un carcere femminile, dove inizierà il suo calvario che durerà circa tre anni: qui scoprirà un mondo fatto di botte, torture ed ingiustizie. Ed è proprio qui che incontrerà la sua nemesi, Maria Topete, una donna divenuta profondamente bigotta ed intransigente a causa di un amore di gioventù sfortunato, e che è determinata a riversare tutte le sue frustazioni sulle prigioniere, in particolar modo su Jimena. Dopo la nascita del suo figlioletto, infatti, Maria cercherà di compier l'atto più terribile nei confronti di una madre: separarla da suo figlio...
Questo romanzo mette dunque a confronto due donne profondamente diverse, simili solamente nella loro determinazione: Jimena nella sua lotta per la sopravvivenza del figlio, Maria nel suo perseverare nella crudeltà e nella perfidia. Sullo sfondo di questo duello si staglia un'altra figura di donna, anch'essa negativa: si tratta di Elvira Pèrez de Santos, la suocera di Jimena, complice ella stessa della sua incarcerazione.
Una storia appassionata e struggente ambientata in un periodo storico particolarmente sentito, raccontata con veridicità ma anche con un eccellente stile narrativo.
Durata della lettura: 8 giorni
Bevanda consigliata: Caffè al ginseng
Età di lettura consigliata: dai 18 anni







Uno splendido romanzo tutto al femminile con due personalità contrapposte come protagoniste.

Ana Ramírez Cañil (Madrid 1958), giornalista economica per importanti testate spagnole, ha vissuto a lungo a New York. Ha studiato per anni la vicenda del partigiano Francisco Bedoya e di sua moglie Mercedes, raccontata nel saggio La mujer del maquis, vincitore nel 2008 del premio Espasa per la saggistica e bestseller da 20.000 copie. A quella vicenda è ispirato anche il romanzo L'ultima notte a Madrid, grande successo in patria con 6 edizioni e 35.000 copie vendute nelle prime settimane. 



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